Cambiamento da parte di lei all'interno della relazione

Buonasera e buon anno a tutti.
Attualmente sto vivendo in Spagna e due settimane prima di Natale ho conosciuto una ragazza colombiana, con la quale c'è stato sin da subito un forte feeling ed una forte attrazione reciproca. Abbiamo iniziato a frequentarci e ad ogni uscita tutto era molto bello: c'era intesa, sia mentale che fisica e siamo sempre stati molto bene insieme.
Un Sabato sera, mentre eravamo in un locale, lei mi ha chiesto se dopo mi sarebbe piaciuto andare a casa sua a passare la notte insieme ed io ho accettato; non aspettavo altro, dato che lei mi piace molto. Una volta giunti a casa sua tra baci e carezze, ci siamo apprestati a fare sesso, ma purtroppo nel momento in cui stavo per mettermi il preservativo ho perso l'erezione. Me la sono un po' presa per questo, ma dopo qualche minuto di tranquillità abbiamo ritentato ed abbiamo fatto sesso senza problemi. Dopo, durante la notte, ci siamo svegliati e ci siamo apprestati a farlo per la seconda volta, ma nuovamente nel momento in cui stavo per mettermi il preservativo ho perso l'erezione. Questa volta non sono riuscito a farla tornare e mi sono scoraggiato a tal punto che al mattino quando ci siamo svegliati e abbiamo tentato di nuovo di fare sesso, l'esito è stato lo stesso.
In questa sede non mi voglio però tanto soffermare sui motivi per i quali ho perso l'erezione, che esplorando me stesso presumo di aver compreso. Ciò che ora è causa della mia sofferenza è stato il suo successivo e graduale cambiamento.
In primo luogo, calò il numero di attenzioni che lei sino a quel momento mi aveva dedicato su Whatsapp, come ad esempio l'abbassamento della frequenza dei suoi messaggi e nell'interesse riguardo allo svolgimento della mia quotidianità. Tutto questo nei 5 giorni seguenti al giorno in cui stetti a casa sua, perché il quinto giorno, lei partì per Madrid per passare le vacanze con la famiglia. Le proposi di vederci prima della sua partenza, ma lei rifiutò, dicendo che ogni giorno avrebbe avuto un impegno. I messaggi che mi mandava mi dava la sensazione fossero inviati più per obbligo che per altro, sino a che una volta arrivata a Madrid lei si è fatta del tutto assente, mandandomi giusto gli auguri di Natale.
Il suo comportamento mi sta facendo soffrire molto. La sua indifferenza. Forse mi sto sbagliando, ma sembra che per ciò che è accaduto, lei non voglia più rivedermi. La cosa che più mi fa soffrire è che se fosse così, sarebbe per una sciocchezza: la mancanza dell'erezione non è un dramma o una tragedia è un evento che può accadere, essendo noi esseri umani e non credo sia una condizione valida per porre fine ad una frequentazione o all'intesa che c'è tra due persone. Trovo che essere abbandonati per un motivo così futile è alquanto svilente nonché triste. Tutt'al più che ne abbiamo anche parlato del motivo per il quale ho perso l'erezione e lei mi ha ringraziato per averlo fatto. Invece adesso mi trovo qui a soffrire per tutto questo e non so come uscire da questa sofferenza.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve,

comunica quanto sia la sua sofferenza per la mancanza di questa ragazza verso la quale aveva un'attrazione mentale e fisica. Leggendo le sue parole mi sono anche chiesto se il comportamento di lei, che non ha chiarito i motivi per cui si è distaccata, abbia aumentato il suo dolore. Forse avere un confronto sarebbe stato utile, invece di sentire la sua indifferenza. Su questo aspetto, se non lo avesse già fatto, può anche riflettere, sulla possibilità cioè di parlare in modo più approfondito, se anche lei fosse eventualmente disponibile.

Inoltre, ci tengo a dirle che è importante che lei distingua il suo giudizio sulla perdita di erezione rispetto a quello di lei. A volte succede di pensare che anche gli altri ci giudichino come ci giudichiamo noi, ma non è sempre così. L'idea che questa ragazza possa essersi allontanata per gli episodi sessuali avuti è sua, non sappiamo se lei abbia dato peso o meno a essi.

Come lei dice, d'altronde, sembra difficile che la perdita di erezione legata ad alcuni momenti di una notte abbia potuto condizionare a tal punto l'attrazione di questa ragazza per lei. E se così fosse, invece, non avrebbe torto a dire che sarebbe "futile, svilente e triste", non solo perché non è successo niente di grave, ma anche perché le avrà detto quanto ci tenesse immagino, aprendosi con un dialogo intimo e speciale insieme a lei.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Utente
Utente
Buongiorno Dottor de Sanctis, grazie mille per la sua risposta.
Sì esatto, il comportamento di lei mi ha fatto e mi fa stare tutt'ora molto male, perché è immotivato e non ne capisco le ragioni. Capisco che lei ora sia molto impegnata, perché si trova in un contesto familiare dal quale è assente da molto tempo e voglia goderselo appieno, ma allo stesso tempo penso che lo si trova sempre un momento da dedicare alla persona alla quale si tiene e da parte sua non ho visto questo impegno sino ad ora.
Mi piacerebbe molto avere un confronto con lei, non mi dispiacerebbe e spero che da parte sua ci sia la volontà di affrontarlo, anche perché credo che parlare sia molto importante ed anche curativo in molte occasioni.

Non ho pensato che questo pensiero potesse essere una mia proiezione e grazie a lei ho potuto iniziare a rifletterci. Effettivamente non è detto che questo suo comportamento sia dettato da ciò che è successo quella notte. La mia mente si è subito rivolta all'evento sessuale , perché tale cambiamento è emerso quasi in contemporanea con quanto accaduto, però è vero, non posso esserne certo.

Sì ho tentato di spiegarle il motivo per il quale è accaduto, dicendole che è stato dovuto al fatto che era mio desiderio lasciarle un bel ricordo di me durante quelle due settimane in cui sarebbe andata a Madrid e che in questo modo non si sarebbe dimenticata di me, ma tale pensiero mi ha messo più ansia che altro, avendo invece il risultato opposto, come una profezia che si autovvera.
Lei mi ha detto che ho fatto bene a parlarne e che lei avrebbe avuto lo stesso un bel ricordo di noi due, a prescindere da quanto accaduto. Però non sembra abbia tenuto fede alle sue parole. Sempre considerando che il suo atteggiamento sia legato a tutto ciò.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
So quanto possa fare male l'indifferenza di chi è stato con noi partecipe e presente finora, soprattutto condividendo sentimenti intensi. trovo che lei abbia coraggio a riconoscere che "si possa trovare un momento da dedicare alla persona alla quale si tiene", nonostante i propri impegni. sarebbe più semplice e meno doloroso illudersi del contrario, nascondendosi dietro a un dito.

La perdita di erezione può scatenare un carico emotivo difficile da gestire dentro se stesso. come lei dice quando parla di "proiezioni", "la sua mente si è subita rivolta all'evento sessuale", perché tocca corde sensibili dell'immagine di sé e, non so, forse si è giudicato severamente, addirittura come se fosse sbagliato e meritevole di essere "abbandonato". i motivi del cambiamento di lei possono essere davvero numerosi, è importante che non si costruisca aprioristiche certezze, ma sospenda il giudizio finché non conosce la verità.

Oltretutto lei ha anche condiviso i suoi vissuti relativamente alla sessualità di quella singola notte, spiegando a questa ragazza quanto ci tenesse a lei. leggendo le sue parole comunica il suo interesse in modo molto sentito per questa persona, esprimendo persino un solido desiderio di continuità. e immagino che questo lo abbia potuto trasmettere anche a lei.

Provi magari a ripercorrere la vostra conoscenza di queste due settimane, se non lo avesse già fatto, defocalizzando la sua attenzione dagli episodi sessuali. per cercare di capire cosa sia potuto accadere, se forse questa ragazza aveva già dei dubbi o, magari, se non le ha parlato di se stessa fino in fondo ad esempio.

Senz'altro mi sembra desideroso di avere un confronto, mostrando nuovamente coraggio. è importante, e le auguro che possa riuscirci, sinceramente, scoprendo come mai questa ragazza non abbia tenuto fede alle sue parole. non so dirle se vi riavvicinerete, ma almeno potrebbe conoscere la verità, senza "proiezioni", e sapere se comunque porta dentro di sé un bel ricordo di lei e del vostro incontro.

Un saluto cordiale,
Enrico De Sanctis
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Utente
Utente
Buonasera
spero che la ragazza di cui parlo possa essere disponibile a dare, insieme a me, un nome alla sua indifferenza, forse ne potremmo trarre qualcosa di più significativo per entrambi.
così fa più male, perché è qualcosa di sconosciuto.

Grazie, mi sta dando numerosi spunti per riflettere su me stesso. rileggendo ciò che ha detto sull'erezione, mi sono accorto di due cose. la prima è che spesso sono davvero un giudice troppo severo nei miei confronti, ed intendo in generale. ossia, c'è una parte di me che tende a colpevolizzarmi, anche quando la colpa non sussiste, attribuendomi giudizi affrettati e spesso non veritieri, esacerbando la realtà delle cose. come in questo caso.
in secondo luogo, a proposito dell'essere meritevole dell'essere abbandonato, ho avuto dopo la seconda perdita dell'erezione delle fantasie negative infatti, dove mi immaginavo scenari nei quali lei mi diceva che non mi voleva, che non voleva perdere tempo con me dove io chiamavo piangente la mia migliore amica per dirle ciò che era accaduto.

Infatti solo ora mi rendo conto che il mio ragionamento è fortemente mono dimensionale. non stavo prendendo in considerazione il fatto che potrebbe esserci qualcosa di più significativo dietro al suo comportamento. credo sia necessario da parte mia un decentramento.
oltretutto, ho notato che dalla sua partenza ho fortemente idealizzato questa ragazza. la sua lontananza e la situazione in sè l'hanno resa ancora più importante ai miei occhi.

Spero che sia possibile questo riavvicinamento, perché sono molto curioso di comprendere cosa stia accadendo anche perché la vedo come una possibilità di conoscere meglio questa ragazza, in modo più intimo profondo ed avere una connessione più forte con lei. ci tengo davvero ed è importante per me farglielo capire. spero che lei d'accordo e che non usi il social come scappatoia per un evitare un confronto di persona a mio avviso più costruttivo.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
La sua capacità riflessiva mi sembra favorire un'apertura a nuove prospettive. Questo è importante. Riesce a dialogare e a cogliere le idee, proseguendo nella sua ricerca.
A partire dall'evento della perdita dell'erezione, infatti, è stato in grado di estendere il suo vissuto oltre quell'episodio, affermando di essere un "giudice troppo severo" verso se stesso, nella sua vita in genere.
Potremmo dire che il tema della colpa e del giudizio, quello della punizione e dell'abbandono potrebbero essere alcuni cruciali aspetti del suo mondo interiore e relazionale.

A questo punto non sento di dover aggiungere altro in questa sede, se non di andare avanti a guardare dentro di sé, come mostra di saper fare. La ringrazio per il nostro scambio e le auguro il riavvicinamento sperato o, comunque, un confronto possibile.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis