Innamorata del suo amico, devo parlarne con qualcuno
Gentili dottori,
sto attraversando una situazione molto stressante che mi provoca non poche sofferenze, e spero di poter trovare qui dei consigli utili per risollevarmi.
Ho 27 anni e sono fidanzata da 12 con un ragazzo meraviglioso. Con lui ho vissute tutte le mie prime volte, per anni la nostra relazione è stata fantastica, e mi pare impossibile che le cose possano essere arrivate a questo punto ma credo di essere innamorata di un suo amico.
Cercherò di sintetizzare una storia piuttosto lunga.
Conosco entrambi da 12 anni. Il suo amico è stato per lunghissimo tempo molto introverso, ansioso, per anni non si è dato da fare, ma ho sempre trovato moltissime affinità con lui sotto tanti punti di vista: ci ritroviamo a pensarla allo stesso modo in merito ai discorsi più disparati, siamo entrambi ambiziosi, mi ridere, mi fa sentire capita, mi fa sentire apprezzata.
Da qualche anno a questa parte sembra aver risolto qualsiasi problema lui avesse. E' sempre rilassato, sereno, solare, ha molto successo lavorativamente ed è molto corteggiato. Vederlo così, ha piano piano cambiato l'idea che avevo di lui. Prima era un amico quasi "inoffensivo", lo vedevo in maniera tenera, ma adesso lo trovo molto affascinante.
Non è solo questo però che mi ha portata a sviluppare questi sentimenti.
Ha sempre un occhio di riguardo per me, è premuroso, quasi mi corteggia, mi fa sentire speciale anche quando porta le sue "conquiste" con noi.
Mi trovo ad essere gelosa delle ragazze che mi presenta, a volte vorrei quasi strappargliele di dosso quando lo baciano.
Io credo di piacergli. Non guarda le altre come guarda me, mi parla in maniera diversa, a volte fa allusioni abbastanza forti, quasi a "buttarmela lì", cerca sempre il contatto fisico, ed io mi trovo in balia di emozioni sempre più forti. Anche il mio fidanzato, probabilmente a disagio ed in cerca di una "rassicurazione", mi ha confidato la sua idea che io possa piacergli.
In tutto questo, la relazione con il mio ragazzo procede "bene". Anche il mio lui è a suo modo affascinante, andiamo molto d'accordo, fisicamente non abbiamo mai avuto problemi, ma adesso mi sembra di aver semplicemente trovato una persona che sia "di più" sotto molti punti di vista.
Amo il mio ragazzo, ma probabilmente amo di più il mio amico.
Non so che fare. Forse sto solo cercando un modo per lasciarlo ed abbracciare una nuova vita con un uomo più adatto a me per carattere ed obiettivi di vita.
Non vorrei far soffrire nessuno.
Perdonate l'orario, abbiamo appena passato capodanno tutti insieme e per l'ennesima sera ho dovuto cercare di gestire i miei sentimenti confusi.
sto attraversando una situazione molto stressante che mi provoca non poche sofferenze, e spero di poter trovare qui dei consigli utili per risollevarmi.
Ho 27 anni e sono fidanzata da 12 con un ragazzo meraviglioso. Con lui ho vissute tutte le mie prime volte, per anni la nostra relazione è stata fantastica, e mi pare impossibile che le cose possano essere arrivate a questo punto ma credo di essere innamorata di un suo amico.
Cercherò di sintetizzare una storia piuttosto lunga.
Conosco entrambi da 12 anni. Il suo amico è stato per lunghissimo tempo molto introverso, ansioso, per anni non si è dato da fare, ma ho sempre trovato moltissime affinità con lui sotto tanti punti di vista: ci ritroviamo a pensarla allo stesso modo in merito ai discorsi più disparati, siamo entrambi ambiziosi, mi ridere, mi fa sentire capita, mi fa sentire apprezzata.
Da qualche anno a questa parte sembra aver risolto qualsiasi problema lui avesse. E' sempre rilassato, sereno, solare, ha molto successo lavorativamente ed è molto corteggiato. Vederlo così, ha piano piano cambiato l'idea che avevo di lui. Prima era un amico quasi "inoffensivo", lo vedevo in maniera tenera, ma adesso lo trovo molto affascinante.
Non è solo questo però che mi ha portata a sviluppare questi sentimenti.
Ha sempre un occhio di riguardo per me, è premuroso, quasi mi corteggia, mi fa sentire speciale anche quando porta le sue "conquiste" con noi.
Mi trovo ad essere gelosa delle ragazze che mi presenta, a volte vorrei quasi strappargliele di dosso quando lo baciano.
Io credo di piacergli. Non guarda le altre come guarda me, mi parla in maniera diversa, a volte fa allusioni abbastanza forti, quasi a "buttarmela lì", cerca sempre il contatto fisico, ed io mi trovo in balia di emozioni sempre più forti. Anche il mio fidanzato, probabilmente a disagio ed in cerca di una "rassicurazione", mi ha confidato la sua idea che io possa piacergli.
In tutto questo, la relazione con il mio ragazzo procede "bene". Anche il mio lui è a suo modo affascinante, andiamo molto d'accordo, fisicamente non abbiamo mai avuto problemi, ma adesso mi sembra di aver semplicemente trovato una persona che sia "di più" sotto molti punti di vista.
Amo il mio ragazzo, ma probabilmente amo di più il mio amico.
Non so che fare. Forse sto solo cercando un modo per lasciarlo ed abbracciare una nuova vita con un uomo più adatto a me per carattere ed obiettivi di vita.
Non vorrei far soffrire nessuno.
Perdonate l'orario, abbiamo appena passato capodanno tutti insieme e per l'ennesima sera ho dovuto cercare di gestire i miei sentimenti confusi.
[#1]
Buon pomeriggio,
capisco che si trovi in una situazione che le reca sofferenza. Da una parte l'amore verso il suo fidanzato e la storia che avete costruito fin dall'adolescenza, sperimentando insieme la vita. Dall'altra parte i sentimenti intensi per un'altra persona, legati alle vostre affinità e sintonie, alla sua premurosa presenza, al fascino che le suscita, alla gelosia a volte bruciante. La tenerezza che ha da sempre vissuto nei suoi confronti sembra assumere oggi una qualità più sentimentale e passionale, leggendo le sue parole, trasformando così il suo sentire più profondo. Al punto che sembra evidente anche all'esterno, al suo stesso fidanzato che non ha potuto non notare qualcosa di più tra voi.
Non è facile. Ci sono i sentimenti che lei prova per il suo fidanzato e la cura che sente nei suoi confronti, dopo una lunga e importante parte di vita trascorsa insieme. C'è il dubbio che l'altra persona possa non essere coinvolto così come sembra. C'è il timore di sfaldare tutto, il suo prezioso rapporto attuale, la sua importante amicizia, il vostro gruppo. E qualora l'altra persona desiderasse lei, ci sarebbe l'ignoto, poiché non può sapere cosa significa stare con lui e costruire una nuova vita insieme.
All'interno di questa complessità, non ancora si sente pronta per esporsi ed eventualmente fare una scelta. Sente il bisogno di darsi tempo e di parlarne con qualcuno, come suggerisce nel titolo del suo consulto, condividendo questa esperienza e avendo un confronto. Mi sembra un passo favorevole e importante. E sarebbe utile poter approfondire nella sede idonea non solo la vostra storia, ma anche il suo mondo interiore e le sue esperienze relazionali più antiche.
Quando dice che non vorrebbe fare soffrire nessuno, temo che non sia possibile. Quando c'è la possibilità di scegliere significa che ci sono due alternative valide, a qualcosa si rinuncia, qualcosa si perde. E qualcuno può soffrirne sì, ma non dipende da lei, non ne ha la colpa, se ci fosse bisogno di dirglielo.
Un'ultimo pensiero che desidero lasciarle riguarda i sentimenti per il suo fidanzato. Mi sono chiesto se il fatto di sentire di amare "di più" un'altra persona non implichi una riflessione sui suoi sentimenti verso il suo fidanzato, al di là di chiunque altro. Come dire, se il suo amico volesse restare con lei solo amico, forse potrebbe essere importante che lei comunque riflettesse sulle ragioni per cui è stato possibile per lei concepire, per ora tra sé e sé, una nuova vita senza il suo fidanzato. La mia non è una riflessione retorica, di cui conosco la risposta. Penso sinceramente che sia un punto su cui soffermarsi a riflettere, magari, come lei giustamente sente di voler fare, insieme a qualcuno.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
capisco che si trovi in una situazione che le reca sofferenza. Da una parte l'amore verso il suo fidanzato e la storia che avete costruito fin dall'adolescenza, sperimentando insieme la vita. Dall'altra parte i sentimenti intensi per un'altra persona, legati alle vostre affinità e sintonie, alla sua premurosa presenza, al fascino che le suscita, alla gelosia a volte bruciante. La tenerezza che ha da sempre vissuto nei suoi confronti sembra assumere oggi una qualità più sentimentale e passionale, leggendo le sue parole, trasformando così il suo sentire più profondo. Al punto che sembra evidente anche all'esterno, al suo stesso fidanzato che non ha potuto non notare qualcosa di più tra voi.
Non è facile. Ci sono i sentimenti che lei prova per il suo fidanzato e la cura che sente nei suoi confronti, dopo una lunga e importante parte di vita trascorsa insieme. C'è il dubbio che l'altra persona possa non essere coinvolto così come sembra. C'è il timore di sfaldare tutto, il suo prezioso rapporto attuale, la sua importante amicizia, il vostro gruppo. E qualora l'altra persona desiderasse lei, ci sarebbe l'ignoto, poiché non può sapere cosa significa stare con lui e costruire una nuova vita insieme.
All'interno di questa complessità, non ancora si sente pronta per esporsi ed eventualmente fare una scelta. Sente il bisogno di darsi tempo e di parlarne con qualcuno, come suggerisce nel titolo del suo consulto, condividendo questa esperienza e avendo un confronto. Mi sembra un passo favorevole e importante. E sarebbe utile poter approfondire nella sede idonea non solo la vostra storia, ma anche il suo mondo interiore e le sue esperienze relazionali più antiche.
Quando dice che non vorrebbe fare soffrire nessuno, temo che non sia possibile. Quando c'è la possibilità di scegliere significa che ci sono due alternative valide, a qualcosa si rinuncia, qualcosa si perde. E qualcuno può soffrirne sì, ma non dipende da lei, non ne ha la colpa, se ci fosse bisogno di dirglielo.
Un'ultimo pensiero che desidero lasciarle riguarda i sentimenti per il suo fidanzato. Mi sono chiesto se il fatto di sentire di amare "di più" un'altra persona non implichi una riflessione sui suoi sentimenti verso il suo fidanzato, al di là di chiunque altro. Come dire, se il suo amico volesse restare con lei solo amico, forse potrebbe essere importante che lei comunque riflettesse sulle ragioni per cui è stato possibile per lei concepire, per ora tra sé e sé, una nuova vita senza il suo fidanzato. La mia non è una riflessione retorica, di cui conosco la risposta. Penso sinceramente che sia un punto su cui soffermarsi a riflettere, magari, come lei giustamente sente di voler fare, insieme a qualcuno.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
mi scuso per la risposta tardiva, il mio intervento è rapidamente scivolato in settima pagina e non lo avevo neanche visto scorrere.
Quello che sta succedendo è che la vicinanza fra il mio fidanzato e questo ragazzo sta facendo emergere delle differenze che non giocano a favore del mio lui.
Il nostro amico è sempre attivo, è molto ambizioso, ha grandi progetti per il futuro e vuole una vita molto dinamica. Allo stesso tempo però io so che è molto riflessivo e giudizioso, molto intelligente e premuroso verso le persone a cui tiene. Non è un avventato, né uno sprovveduto, dice che quello che ha passato lo ha spinto a vivere la vita appieno , cosa che sta facendo.
Il mio fidanzato è invecchiato di 20 anni negli ultimi 2: ha trovato un lavoro che lo impegna tantissimo e quando torna a casa è stanco. I weekend non si va fuori neanche a parlarne, è sempre giù, ma non ha nessuna intenzione di lasciare questo impiego. A 27 anni praticamente ha deciso che è ora di diventare un pensionato. Parla di fare dei figli, cosa che io desidero con tutta me stessa, ma non credo lo faccia perché lo vuole veramente, quanto perché sente di dover aderire a delle abitudini socialmente considerate come prassi. Ed io non voglio un uomo che diventi padre per dovere .
Al di là di questo, il nostro amico è sempre sorridente ed ottimista. E’ un leone. Il mio fidanzato invece non è mai stato un sognatore, non ha ambizioni, e guarda con scetticismo qualsiasi cambiamento.
4 anni fa, il nostro amico ha provato a più riprese a coinvolgerlo in progetto lavorativo molto ambizioso che avrebbe richiesto tanto sforzo ma con dei possibili risvolti eccellenti: lui ha declinato senza mai neanche prendere in considerazione la cosa, e da quando il progetto è effettivamente decollato mi tocca sentirlo che prova a sminuire i successi ottenuti.
Credo che lei abbia ragione quando mi suggerisce di interrogarmi sui sentimenti per il mio ragazzo, al di là di qualsiasi altro ragionamento.
Non provo più, per lui, quello che provavo prima. Non voglio un marito che lavori 10 ore al giorno per tornare a casa distrutto, non degnarmi di un’attenzione ed accusarmi anche di essere insensibile se ogni tanto pretendo due coccole, o di parlare un po’.
Credo di averla fatta tanto lunga quando ciò che sento è semplice: credo che questo nuovo ragazzo possa darmi tutto quello di cui ho bisogno, cosa che il mio fidanzato non ha mai fatto.
mi scuso per la risposta tardiva, il mio intervento è rapidamente scivolato in settima pagina e non lo avevo neanche visto scorrere.
Quello che sta succedendo è che la vicinanza fra il mio fidanzato e questo ragazzo sta facendo emergere delle differenze che non giocano a favore del mio lui.
Il nostro amico è sempre attivo, è molto ambizioso, ha grandi progetti per il futuro e vuole una vita molto dinamica. Allo stesso tempo però io so che è molto riflessivo e giudizioso, molto intelligente e premuroso verso le persone a cui tiene. Non è un avventato, né uno sprovveduto, dice che quello che ha passato lo ha spinto a vivere la vita appieno , cosa che sta facendo.
Il mio fidanzato è invecchiato di 20 anni negli ultimi 2: ha trovato un lavoro che lo impegna tantissimo e quando torna a casa è stanco. I weekend non si va fuori neanche a parlarne, è sempre giù, ma non ha nessuna intenzione di lasciare questo impiego. A 27 anni praticamente ha deciso che è ora di diventare un pensionato. Parla di fare dei figli, cosa che io desidero con tutta me stessa, ma non credo lo faccia perché lo vuole veramente, quanto perché sente di dover aderire a delle abitudini socialmente considerate come prassi. Ed io non voglio un uomo che diventi padre per dovere .
Al di là di questo, il nostro amico è sempre sorridente ed ottimista. E’ un leone. Il mio fidanzato invece non è mai stato un sognatore, non ha ambizioni, e guarda con scetticismo qualsiasi cambiamento.
4 anni fa, il nostro amico ha provato a più riprese a coinvolgerlo in progetto lavorativo molto ambizioso che avrebbe richiesto tanto sforzo ma con dei possibili risvolti eccellenti: lui ha declinato senza mai neanche prendere in considerazione la cosa, e da quando il progetto è effettivamente decollato mi tocca sentirlo che prova a sminuire i successi ottenuti.
Credo che lei abbia ragione quando mi suggerisce di interrogarmi sui sentimenti per il mio ragazzo, al di là di qualsiasi altro ragionamento.
Non provo più, per lui, quello che provavo prima. Non voglio un marito che lavori 10 ore al giorno per tornare a casa distrutto, non degnarmi di un’attenzione ed accusarmi anche di essere insensibile se ogni tanto pretendo due coccole, o di parlare un po’.
Credo di averla fatta tanto lunga quando ciò che sento è semplice: credo che questo nuovo ragazzo possa darmi tutto quello di cui ho bisogno, cosa che il mio fidanzato non ha mai fatto.
[#3]
Buongiorno,
come sta facendo, è fondamentale che possa ascoltare se stessa con coraggio e ponderazione. È importante, infatti, che possa farsi guidare da quello che sente per poter scegliere la strada più giusta per sé, e possiamo dire anche per il suo fidanzato.
Mi sento di lasciarle un'ulteriore suggestione, leggendo le sue ultime partecipate parole, in linea con il mio pensiero sui sentimenti. Se da una parte i nostri sentimenti, se sono pronti, sono indubbiamente sviluppabili in funzione delle caratteristiche che le persone per noi speciali hanno, è anche vero che quei sentimenti tanto intensi accadono perché accadono. Non possiamo, in altri termini, sempre spiegarli con precisione fino in fondo, una parte di essi non è parlabile.
Qualcuno potrebbe dirle di apprezzare il suo fidanzato perché è un lavoratore responsabile e desidera costruire una famiglia. Ma lei sente che qualcosa di essenziale purtroppo manca, forse lui lo fa per dovere, e a lei sembra che per lui sia più istintivo allinearsi che rischiare e vivere appieno. E quando parlo di rischio, intendo un rischio ponderato, non assoluto. Lei stessa afferma d'altronde, che il suo amico è un coraggioso "leone" quando può, non è infatti "avventato".
Se, come cerco di dire, andiamo oltre le parole, forse c'è un sentimento che sente mancare al di là di tutto, un interesse (magari reciproco?), e ritiene importante aprire un discorso in merito, assumendone la responsabilità. Dove la porterà questo discorso forse al momento precisamente non ancora lo sappiamo. Certo, è una famiglia che lei desidera con tutto il cuore. Ma, come giustamente dice, non una famiglia a tutti i costi. La sicurezza non dev'essere a detrimento dell'amore, su cui la famiglia si fonda, a partire dall'amore della coppia.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
come sta facendo, è fondamentale che possa ascoltare se stessa con coraggio e ponderazione. È importante, infatti, che possa farsi guidare da quello che sente per poter scegliere la strada più giusta per sé, e possiamo dire anche per il suo fidanzato.
Mi sento di lasciarle un'ulteriore suggestione, leggendo le sue ultime partecipate parole, in linea con il mio pensiero sui sentimenti. Se da una parte i nostri sentimenti, se sono pronti, sono indubbiamente sviluppabili in funzione delle caratteristiche che le persone per noi speciali hanno, è anche vero che quei sentimenti tanto intensi accadono perché accadono. Non possiamo, in altri termini, sempre spiegarli con precisione fino in fondo, una parte di essi non è parlabile.
Qualcuno potrebbe dirle di apprezzare il suo fidanzato perché è un lavoratore responsabile e desidera costruire una famiglia. Ma lei sente che qualcosa di essenziale purtroppo manca, forse lui lo fa per dovere, e a lei sembra che per lui sia più istintivo allinearsi che rischiare e vivere appieno. E quando parlo di rischio, intendo un rischio ponderato, non assoluto. Lei stessa afferma d'altronde, che il suo amico è un coraggioso "leone" quando può, non è infatti "avventato".
Se, come cerco di dire, andiamo oltre le parole, forse c'è un sentimento che sente mancare al di là di tutto, un interesse (magari reciproco?), e ritiene importante aprire un discorso in merito, assumendone la responsabilità. Dove la porterà questo discorso forse al momento precisamente non ancora lo sappiamo. Certo, è una famiglia che lei desidera con tutto il cuore. Ma, come giustamente dice, non una famiglia a tutti i costi. La sicurezza non dev'essere a detrimento dell'amore, su cui la famiglia si fonda, a partire dall'amore della coppia.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 01/01/2019.
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