Disturbo ossessivo compulsivo e lutto infantile
Buonasera, sono una ragazza di 25 anni e vorrei porre una domanda. All'età di 10 anni ho subito un tragico lutto, la morte di mio padre..ancora più tragico è stato il modo in cui l'ho scoperto. Lui era malato ma io essendo solo una bambina non ho mai avuto consapevolezza della gravità della malattia nè nessun adulto ha mai provato a farmelo capire. E quindi la comunicazione della sua morte è stata per me devastante. La mia reazione però è stata molto fredda...ricordo di non aver pianto una lacrima, ho subito represso le mie emozioni perchè il dolore per me era troppo forte. Con gli anni ho iniziato a mostrare una forte dipendenza dall'altro e quindi una paura dell'abbandono. Una forte rabbia espressa solo con i miei cari e non con "gli altri" in quanto sono una persona molto inibita. Ho sempre avuto la sensazione di non vivere pienamente la mia vita ma di essere quasi come una spettatrice. Inoltre negli ultimi anni ho sviluppato il disturbo ossessivo compulsivo..con ossessioni di tutti i tipi, in particolare dismorfofobia molto forte. Da poco ho iniziato la terapia emdr ma sono ancora all'inizio. il lutto subito da bambina può essere la causa del DOC?
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"il lutto subito da bambina può essere la causa del DOC?"
Gentile Ragazza,
premesso che in questo tipo di problematiche è pressoché impossibile stabilire dei nessi causali univoci, con quale scopo si fa tale domanda?
Ad oggi, cosa cambierebbe per Lei avere una risposta affermativa piuttosto che una negativa?
Quali cambiamenti ci sarebbero nella manifestazione e nel vissuto del suo disturbo?
Queste difficoltà e questo malessere si sono sedimentate in tanti anni, non è pensabile risolverle in una manciata di sedute. Il suo desiderio di star meglio è legittimo e comprensibile: lo utilizzi per fare un buon lavoro terapeutico.
Scrive infatti di aver appena iniziato un percorso di terapia, perciò si dia il tempo di "lavorare" con motivazione e impegno sul suo disagio. Non tanto su come si sia costruito, ma soprattutto su come può fare per "smontarlo".
Saluti.
Gentile Ragazza,
premesso che in questo tipo di problematiche è pressoché impossibile stabilire dei nessi causali univoci, con quale scopo si fa tale domanda?
Ad oggi, cosa cambierebbe per Lei avere una risposta affermativa piuttosto che una negativa?
Quali cambiamenti ci sarebbero nella manifestazione e nel vissuto del suo disturbo?
Queste difficoltà e questo malessere si sono sedimentate in tanti anni, non è pensabile risolverle in una manciata di sedute. Il suo desiderio di star meglio è legittimo e comprensibile: lo utilizzi per fare un buon lavoro terapeutico.
Scrive infatti di aver appena iniziato un percorso di terapia, perciò si dia il tempo di "lavorare" con motivazione e impegno sul suo disagio. Non tanto su come si sia costruito, ma soprattutto su come può fare per "smontarlo".
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Me lo chiedo perché ripensando ai vecchi ricordi nel periodo precedente alla morte di mio padre, ero una bambina molto tranquilla, molto responsabile e matura per la mia età..invece dopo la sua morte è come se una parte di me si fosse bloccata e non fosse riuscita ad andare avanti.
Praticare yoga insieme alla terapia potrà essermi maggiormente d'aiuto?
Praticare yoga insieme alla terapia potrà essermi maggiormente d'aiuto?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 846 visite dal 31/12/2018.
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