Sessualità e psicosi
Buonasera
Sono una donna di 44 anni. Ho conosciuto 5 mesi fa un mio coetaneo ed è stato subito un colpo di fulmine molto forte. Premetto che sono una donna molto piacente e lui pure un bel ragazzo. Uscivamo entrambi da storie lunghe e complicate ma convinti della scelta. Lui mi dice di aver avuto diverse esperienze in passato, io meno ma lunghe e sempre positive dal punto di vista intimo. Comunque subito dal primo rapporto avvenuto dopo poco più di un mese e quindi desiderato qualcosa non funziona, lui molto impetuoso ma non riesce ad avere una erezione duratura io un po’ mi impaurisco anche per poca confidenza di questo strano modo di fare, comunque arriviamo alla fine. La seconda volta dopo pochi giorni va peggio. Lui dopo pochi minuti nei preliminari già non tiene l’erezione e accusa me di essere poco attiva, poco coinvolgente , che non mostro abbastanza interesse, non parlo e lui ha bisogno di coinvolgimento altrimenti non riesce. Io rimango ovviamente scioccata, avevo anche un completo intimo molto bello.. stavo facendo tutto quello che avevo sempre fatto.
le volte successive con una paura tremenda vanno leggermente meglio ma lui ancora parte benino ma poi non tiene ed io pur impegnandomi a coinvolgerlo con parole, baci, e tutto il possibile che lui vuole non riesco ancora ad essere come lui vuole. Non riesce a finire il rapporto normalmente ma devo fare altro.Mi dice è abituato ad altro .. ( cosa non capisco). Mi confronto con amiche e inizio a capire che io sto facendo tutto normalmente anche di più!
Chiedo a lui e capisco, anche se a mezza voce, che in passato aveva avuto problemi del genere, che a volte necessitava di fermarsi e poi ripartire.. che però quando incontrava partners così non compatibili le lasciava.
Con me dice che pur piacendogli da impazzire non c’e alchimia e secondo lui il problema è questa alchimia.
Insomma.. per farla breve.. si rifiuta di farlo per oltre un mese.. mi dice non si sente pronto, una sera ci massaggiamo e lo vedo pronto ma lui rifiuta. Io lo rispetto ma ieri mi dice che preferisce troncare il rapporto perché tanto io non lo eccito. Non c’e Alchimia. Il problema sono io, che pur stupenda .. non lo eccito.
Mi domando.. è possibile questa cosa? Io ho amici che fanno sesso senza amore, senza coinvolgimento e lo fanno pur non sempre piacendogli.. ma lo fanno! Sono veramente io il problema o c’e Altro sotto ? Lui ovviamente nega problemi precedenti.. ma non ci credo molto visto le sue mezze ammissioni.
Grazie di un aiuto ..sono un po’ demoralizzata
Federica
Sono una donna di 44 anni. Ho conosciuto 5 mesi fa un mio coetaneo ed è stato subito un colpo di fulmine molto forte. Premetto che sono una donna molto piacente e lui pure un bel ragazzo. Uscivamo entrambi da storie lunghe e complicate ma convinti della scelta. Lui mi dice di aver avuto diverse esperienze in passato, io meno ma lunghe e sempre positive dal punto di vista intimo. Comunque subito dal primo rapporto avvenuto dopo poco più di un mese e quindi desiderato qualcosa non funziona, lui molto impetuoso ma non riesce ad avere una erezione duratura io un po’ mi impaurisco anche per poca confidenza di questo strano modo di fare, comunque arriviamo alla fine. La seconda volta dopo pochi giorni va peggio. Lui dopo pochi minuti nei preliminari già non tiene l’erezione e accusa me di essere poco attiva, poco coinvolgente , che non mostro abbastanza interesse, non parlo e lui ha bisogno di coinvolgimento altrimenti non riesce. Io rimango ovviamente scioccata, avevo anche un completo intimo molto bello.. stavo facendo tutto quello che avevo sempre fatto.
le volte successive con una paura tremenda vanno leggermente meglio ma lui ancora parte benino ma poi non tiene ed io pur impegnandomi a coinvolgerlo con parole, baci, e tutto il possibile che lui vuole non riesco ancora ad essere come lui vuole. Non riesce a finire il rapporto normalmente ma devo fare altro.Mi dice è abituato ad altro .. ( cosa non capisco). Mi confronto con amiche e inizio a capire che io sto facendo tutto normalmente anche di più!
Chiedo a lui e capisco, anche se a mezza voce, che in passato aveva avuto problemi del genere, che a volte necessitava di fermarsi e poi ripartire.. che però quando incontrava partners così non compatibili le lasciava.
Con me dice che pur piacendogli da impazzire non c’e alchimia e secondo lui il problema è questa alchimia.
Insomma.. per farla breve.. si rifiuta di farlo per oltre un mese.. mi dice non si sente pronto, una sera ci massaggiamo e lo vedo pronto ma lui rifiuta. Io lo rispetto ma ieri mi dice che preferisce troncare il rapporto perché tanto io non lo eccito. Non c’e Alchimia. Il problema sono io, che pur stupenda .. non lo eccito.
Mi domando.. è possibile questa cosa? Io ho amici che fanno sesso senza amore, senza coinvolgimento e lo fanno pur non sempre piacendogli.. ma lo fanno! Sono veramente io il problema o c’e Altro sotto ? Lui ovviamente nega problemi precedenti.. ma non ci credo molto visto le sue mezze ammissioni.
Grazie di un aiuto ..sono un po’ demoralizzata
Federica
[#1]
gentile utente,
non essendo a conoscenza diretta della situazione, è molto probabile che questo uomo soffra di disfunzione erettile o ansia da prestazione che gli impedisce di avere e/o mantenere l'erezione durante il rapporto sessuale.
purtroppo, questa condizione spesso causa vergogna nell'uomo, che in base al suo carattere tende a negare il problema o a spostare le cause verso l'esterno.
probabilmente lei non ha niente che non va e fa tutto nel modo corretto, ma è lui che non riesce a prendere in mano la situazione (che si era già verificata in passato -"in passato aveva avuto problemi del genere"-) per arrivare a pensare di risolverla.
solitamente, nelle coppie in cui è presente un problema di questo ordine, è consigliata una visita andrologica/urologica con, eventualmente, una terapia sessuologica che risolve il problema in tempi relativamente brevi.
si starà chiedendo: cosa posso fare io?
il ruolo del partner è molto importante in questi casi. in primis, non colpevolizzare chi ha il problema e farlo sentire comunque amato ed accettato ha già un effetto"terapeutico" importante. in secondo luogo, la comunicazione aperta ed empatica può servire alla coppia per sciogliere i nodi che si creano in seguito alle manifestazioni di questi problemi. inoltre, è importante non negare il problema, ma accettarlo per trovare una soluzione che è veramente possibile.
non essendo a conoscenza diretta della situazione, è molto probabile che questo uomo soffra di disfunzione erettile o ansia da prestazione che gli impedisce di avere e/o mantenere l'erezione durante il rapporto sessuale.
purtroppo, questa condizione spesso causa vergogna nell'uomo, che in base al suo carattere tende a negare il problema o a spostare le cause verso l'esterno.
probabilmente lei non ha niente che non va e fa tutto nel modo corretto, ma è lui che non riesce a prendere in mano la situazione (che si era già verificata in passato -"in passato aveva avuto problemi del genere"-) per arrivare a pensare di risolverla.
solitamente, nelle coppie in cui è presente un problema di questo ordine, è consigliata una visita andrologica/urologica con, eventualmente, una terapia sessuologica che risolve il problema in tempi relativamente brevi.
si starà chiedendo: cosa posso fare io?
il ruolo del partner è molto importante in questi casi. in primis, non colpevolizzare chi ha il problema e farlo sentire comunque amato ed accettato ha già un effetto"terapeutico" importante. in secondo luogo, la comunicazione aperta ed empatica può servire alla coppia per sciogliere i nodi che si creano in seguito alle manifestazioni di questi problemi. inoltre, è importante non negare il problema, ma accettarlo per trovare una soluzione che è veramente possibile.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#2]
gentile utente,
ri-letto il consulto
continuo a non capire il titolo: "..psicosi"...
da quanto lei descrive,
lui presenta i sintomi di una disfunzione erettile,
ma ... quale la causa?
le cause sono moltissime.
in primis quelle organiche, di competenza (e cura) dell'andrologo.
considerato che vi conoscete da non molto,
è possibile che lui soffra di qualche patologia (anche generale) che dà queste conseguenze.
poi ci sono i farmaci.
svariati tipi di farmaci hanno come effetto secondario un deficit dell'erezione.
e poi le cause psichiche, molteplici:
dall'ansia da prestazione, generico,
ad abuso di porno online ("io sono abituato ad altro"),
ad aspetti intrapsichici (riferibili alla psiche della persona), tra i quali la scarsa autostima nella propria funzione erettile,
allo stress interpersonale (riferibile alle relazioni),
cause che vanno diagnosticate (all'interessato) di persona.
con queste premesse,
il problema della donna è di non colpevolizzarsi di fronte alla frase "non c'è alchimia";
di che alchimia si tratta? forse quella chimica delle pastiglie blu? oppure è una frase passepartout per coprire una disfunzione mai seriamente valutata e curata?
prima che alla chimica della coppia occorre innanzi tutto far riferimento alla .. chimica individuale di chi manifesta la problematica.
n.b. mi spiace dell'assenza delle maiuscole, ma il programma fa i capricci..
dott. brunialti
ri-letto il consulto
continuo a non capire il titolo: "..psicosi"...
da quanto lei descrive,
lui presenta i sintomi di una disfunzione erettile,
ma ... quale la causa?
le cause sono moltissime.
in primis quelle organiche, di competenza (e cura) dell'andrologo.
considerato che vi conoscete da non molto,
è possibile che lui soffra di qualche patologia (anche generale) che dà queste conseguenze.
poi ci sono i farmaci.
svariati tipi di farmaci hanno come effetto secondario un deficit dell'erezione.
e poi le cause psichiche, molteplici:
dall'ansia da prestazione, generico,
ad abuso di porno online ("io sono abituato ad altro"),
ad aspetti intrapsichici (riferibili alla psiche della persona), tra i quali la scarsa autostima nella propria funzione erettile,
allo stress interpersonale (riferibile alle relazioni),
cause che vanno diagnosticate (all'interessato) di persona.
con queste premesse,
il problema della donna è di non colpevolizzarsi di fronte alla frase "non c'è alchimia";
di che alchimia si tratta? forse quella chimica delle pastiglie blu? oppure è una frase passepartout per coprire una disfunzione mai seriamente valutata e curata?
prima che alla chimica della coppia occorre innanzi tutto far riferimento alla .. chimica individuale di chi manifesta la problematica.
n.b. mi spiace dell'assenza delle maiuscole, ma il programma fa i capricci..
dott. brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 30/12/2018.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?