Psicoanalisi, psicoterapia comportamentale
Gentili dottori,
sono in psicoterapia da diversi mesi da un dottore, orientamento psicoanalitico.
Dopo sei mesi dall'inizio della terapia non vedo alcun miglioramento ma anzi ho notato soltanto un peggioramento dei sintomi (pensieri suicidi, autolesionismo, rabbia, tristezza, scoraggiamento, visione negativa del futuro, a volte perdita di appetito e gioia nelle attività che prima mi interessavano...).
Il dottore, con il quale mi trovo molto bene, sostiene che sia normale (è a conoscenza dei miei dubbi), ma a oggi non so cosa aspettarmi dal futuro, anche perché non abbiamo fissato né obiettivi né abbiamo parlato della durata del percorso terapeutico.
Non dubito della bravura del dottore ma mi chiedo se semplicemente questo approcio sia idoneo al sottoscritto.
Forse non sono abbastanza introspettivo per l'approcio psicoanalitico e dovrei cambiare verso il cognitivo-comportamentale (più "pratico": esercizi, consigli...)?
Non dovrei, dopo sei mesi di terapia, iniziare a vedere qualche miglioramento?
Non nascondo che questo "stallo" mi preoccupa non poco...
Grazie mille per l'attenzione.
Buone feste e cordiali saluti
sono in psicoterapia da diversi mesi da un dottore, orientamento psicoanalitico.
Dopo sei mesi dall'inizio della terapia non vedo alcun miglioramento ma anzi ho notato soltanto un peggioramento dei sintomi (pensieri suicidi, autolesionismo, rabbia, tristezza, scoraggiamento, visione negativa del futuro, a volte perdita di appetito e gioia nelle attività che prima mi interessavano...).
Il dottore, con il quale mi trovo molto bene, sostiene che sia normale (è a conoscenza dei miei dubbi), ma a oggi non so cosa aspettarmi dal futuro, anche perché non abbiamo fissato né obiettivi né abbiamo parlato della durata del percorso terapeutico.
Non dubito della bravura del dottore ma mi chiedo se semplicemente questo approcio sia idoneo al sottoscritto.
Forse non sono abbastanza introspettivo per l'approcio psicoanalitico e dovrei cambiare verso il cognitivo-comportamentale (più "pratico": esercizi, consigli...)?
Non dovrei, dopo sei mesi di terapia, iniziare a vedere qualche miglioramento?
Non nascondo che questo "stallo" mi preoccupa non poco...
Grazie mille per l'attenzione.
Buone feste e cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
per l'orientamento psicoanalitico sei mesi possono essere davvero pochi.
D'altra parte la scelta di un certo orientamento è anche in funzione del disturbo che la persona porta
e noi della sua storia clinica non sappiamo nulla.
Le raccomando di:
. verificare che il Suo "dottore" sia Psicologo, ma anche Psicoterapeuta: solo così è autorizzato a curare;
. parlare nuovamente con il Suo Psy provando ad essere più stringente.
In relazione ai dirturbi per cui Lei è in terapia,
legga questa mini guida per verificare se la scelta dell'orientamento Le sembra consona.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
per l'orientamento psicoanalitico sei mesi possono essere davvero pochi.
D'altra parte la scelta di un certo orientamento è anche in funzione del disturbo che la persona porta
e noi della sua storia clinica non sappiamo nulla.
Le raccomando di:
. verificare che il Suo "dottore" sia Psicologo, ma anche Psicoterapeuta: solo così è autorizzato a curare;
. parlare nuovamente con il Suo Psy provando ad essere più stringente.
In relazione ai dirturbi per cui Lei è in terapia,
legga questa mini guida per verificare se la scelta dell'orientamento Le sembra consona.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 878 visite dal 25/12/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.