Lui non c'è quando sto male

Buonasera, scrivo a medicitalia perché vorrei un consiglio o una delucidazione sulla mia situazione sentimentale. Premetto che è una situazione un po complicata da spiegare ma cercherò di riassumere. Ho 24 anni e sto insieme ad un uomo di 50 anni da 7 mesi.. La nostra storia è particolare perché ci siamo conosciuti in pronto soccorso, ci siamo conosciuti li perché io è da 3 anni che vado in pronto soccorso ogni sera dormendo anche li a causa dei miei malesseri (nevralgia del trigemino con conseguenti attacchi di panico) che purtroppo hanno scoperto cosa fosse solo poco tempo fa, lui invece era situato li perché vive in strada ed è affetto da poliomisite e purtroppo per colpa di questo problema che ha da circa 1 anno non ha potuto trovare lavoro perché invalido e solo poco tempo fa ha inoltrato la richiesta di invaliditá ma per il momento si rifugia in ospedale. Nonostante è in strada è una persona affascinante, intelligente, colta, pulita, educata. Ora so che i problemi da risolvere e più importanti sarebbero questi, ma vi chiedo nonostante questo di aiutarmi a capire se mi tratta male dal lato della sfera sentimentale. Purtroppo io sto male ogni sera e vado in ospedale, lui dorme li però a volte ha la possibilità di recarsi a dormire in un posto poco fuori dall'ospedale (in modo abusivo), L'ho conosciuto come una persona allegra e con un grande spirito e forza d'animo che tutt'ora ha Ma ho visto dei cambiamenti e delle cose che mi fanno storcere il naso.. Per esempio non manca a lasciarmi da sola quando sto male, questa sera siamo andati al centro commerciale e siccome non ho la macchina ho dovuto chiedere a mio fratello se ci accompagnava (i miei sanno che usciamo ma non che siamo insieme) ho dovuto convincere mio fratello perche non aveva voglia di portarmi ma alla fine ha accettato.. Il mio ragazzo si è imbronciato per questo fatto. Così nonostante ho cercato anche per lui di essere allegra ecc. Non c'è stato niente da fare.. poi siamo andati a mangiare ed è cambiato.. Un po più affettuoso, allegro.. mi sono procurata delle lesioni ai piedi per colpa delle scarpe e facevo fatica a camminare anche se non volevo per vari motivi ho chiamato mio padre per lui per tornare all'ospedale della mia zona.. Una volta tornati siamo andati al suo rifugio a dormire ma io mi sono svegliata coi dolori del trigemino e sono voluta tornare in ospedale, fatto sta che lui sa come sto quando sto male (barcollo Ho dolori ecc.) e sapeva anche che non riuscivo a camminare nonostante questo non mi ha accompagnata all'ospedale mi ha lasciata da sola nel freddo della notte con tutti questi problemi.. Capita spesso.. Non sempre, e poi molte volte disprezza quello che faccio, si altera per nulla, dice che rompo le scatole che è stufo e prende e se ne va via e mi pianta li, mi sgrida, dice che faccio domande stupide, prima non era così, tutt'ora è anche affettuoso e premuroso, però ci sono altri episodi che non mi sono andati giù. Vi ringrazio tanto se mi risponderete
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

da quanto riferisce sembra che quest'uomo non sia particolarmente attento alla sua salute e al suo benessere e che non la stia trattando particolarmente bene:

"non mi ha accompagnata all'ospedale mi ha lasciata da sola nel freddo della notte con tutti questi problemi.. Capita spesso.. Non sempre, e poi molte volte disprezza quello che faccio, si altera per nulla, dice che rompo le scatole che è stufo e prende e se ne va via e mi pianta li, mi sgrida, dice che faccio domande stupide".

La mia domanda è: come mai si è legata ad una persona con questo atteggiamento?
Cosa le impedisce di chiudere il rapporto?
C'è sicuramente più di un lato positivo in lui, ma questo non cancella il fatto che non si tratta di una persona che la fa stare bene.

Se lei non sta dicendo la verità alla sua famiglia, e racconta che siete solo amici, probabilmente si rende conto che qualcosa non va e che non si tratta solo della differenza di età.

Le suggerisco di riflettere attentamente sull'opportunità di proseguire con questo rapporto, piuttosto che di cercare di socializzare con i coetanei e in generale con persone che abbiano maggiore cura e considerazione di lei.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it