Ansia?
Buonasera, sono un ragazzo di 24 anni.
Nella mia vita sono sempre stato molto ansioso ed emotivo, con una certa tendenza alla negatività, e questa mia ansia l'ho sempre somatizzata sul mio fisico, in particolar modo sulla pancia, con nausea e senso di vomito. La mia vita non è stata molto fortunata, soprattutto all'interno della mia famiglia, con molti problemi economici e di salute. A maggio poi, è successa una cosa che mi ha praticamente distrutto, ovvero la mia fidanzata, con cui ero fidanzato da 9 anni, mi ha lasciato, sono stato malissimo e ho cominciato una lenta ripresa soltanto un mesetto fa, anche se non posso assolutamente dire di star bene, ma meglio sicuramente. A Settembre mi è inoltre stata diagnosticata la Fibromialgia, ed il reumatologo ritiene che la causa possa essere proprio questa mia ansia e tendenza alla somatizzazione. Poi però, il 10 Dicembre, è successa una cosa bella, molto bella, ovvero ho firmato un contratto di lavoro, anche molto importante. Ma è qui che è cominciato un gran problema. Vi spiego. Premetto che dovrò seguire un corso di formazione con relativo esame e poi potrò iniziare a lavorare, e quindi adesso sto praticamente andando a scuola.
Tre o quattro giorni prima di firmare il contratto ho cominciato ad avere un po' di agitazione, con un principio di affanno e palpitazioni (non tachicardia) e sono andato dal mio Dottore di famiglia, che mi ha detto che secondo lui si trattava di ansia e mi ha detto di prendere qualche pasticca di valeriana per calmarmi un po'. Sono stato leggermente meglio, anche perché poi a "scuola" ho subito creato un bel gruppo e mi sono trovato da subito molto bene. Credevo dunque che fosse superata, invece Lunedi scorso, mentre ero in classe, così dal nulla, mi è venuto quello che sospetto sia stato un grande attacco di ansia (non proprio panico, ma quasi), che mi ha lasciato in uno stato di ansia generalizzato (anche ora, a distanza di 5 giorni) con attacchi che ogni tanto (circa 1-2 al giorno) si ripetono. Vi spiego i sintomi:
-Palpitazioni, con battiti che però non superano mai gli 85 bpm.
-Senso di affanno (che però potrebbe essere legato ai dolori della fibro, quindi non so se sia collegato o meno)
-Vertigini e mal di testa.
Ma soprattutto, e questo è il sintomo peggiore, ho un formicolio all'interno dell'addome che sale fino allo stomaco. Scrivo formicolio perché non saprei davvero come spiegarlo. Potrei dire di avere le farfalle allo stomaco ma non è proprio così, è davvero una sorta di prurito/formicolio che però è sottopelle, interno e non esterno, e che aumenta nei momenti di massima ansia, durante gli attacchi praticamente. Inoltre, essendo così ansioso, comincio a pensarci e a pensare al peggio, e peggioro la situazione.
Ora, quello che mi chiedo io è, perché questi attacchi mi stanno venendo adesso così dal nulla mentre sono a scuola? Adesso non sto così male come stavo tempo fa, e non riesco proprio a capire da cosa dipenda. Grazie, Buone feste e buon lavoro.
Nella mia vita sono sempre stato molto ansioso ed emotivo, con una certa tendenza alla negatività, e questa mia ansia l'ho sempre somatizzata sul mio fisico, in particolar modo sulla pancia, con nausea e senso di vomito. La mia vita non è stata molto fortunata, soprattutto all'interno della mia famiglia, con molti problemi economici e di salute. A maggio poi, è successa una cosa che mi ha praticamente distrutto, ovvero la mia fidanzata, con cui ero fidanzato da 9 anni, mi ha lasciato, sono stato malissimo e ho cominciato una lenta ripresa soltanto un mesetto fa, anche se non posso assolutamente dire di star bene, ma meglio sicuramente. A Settembre mi è inoltre stata diagnosticata la Fibromialgia, ed il reumatologo ritiene che la causa possa essere proprio questa mia ansia e tendenza alla somatizzazione. Poi però, il 10 Dicembre, è successa una cosa bella, molto bella, ovvero ho firmato un contratto di lavoro, anche molto importante. Ma è qui che è cominciato un gran problema. Vi spiego. Premetto che dovrò seguire un corso di formazione con relativo esame e poi potrò iniziare a lavorare, e quindi adesso sto praticamente andando a scuola.
Tre o quattro giorni prima di firmare il contratto ho cominciato ad avere un po' di agitazione, con un principio di affanno e palpitazioni (non tachicardia) e sono andato dal mio Dottore di famiglia, che mi ha detto che secondo lui si trattava di ansia e mi ha detto di prendere qualche pasticca di valeriana per calmarmi un po'. Sono stato leggermente meglio, anche perché poi a "scuola" ho subito creato un bel gruppo e mi sono trovato da subito molto bene. Credevo dunque che fosse superata, invece Lunedi scorso, mentre ero in classe, così dal nulla, mi è venuto quello che sospetto sia stato un grande attacco di ansia (non proprio panico, ma quasi), che mi ha lasciato in uno stato di ansia generalizzato (anche ora, a distanza di 5 giorni) con attacchi che ogni tanto (circa 1-2 al giorno) si ripetono. Vi spiego i sintomi:
-Palpitazioni, con battiti che però non superano mai gli 85 bpm.
-Senso di affanno (che però potrebbe essere legato ai dolori della fibro, quindi non so se sia collegato o meno)
-Vertigini e mal di testa.
Ma soprattutto, e questo è il sintomo peggiore, ho un formicolio all'interno dell'addome che sale fino allo stomaco. Scrivo formicolio perché non saprei davvero come spiegarlo. Potrei dire di avere le farfalle allo stomaco ma non è proprio così, è davvero una sorta di prurito/formicolio che però è sottopelle, interno e non esterno, e che aumenta nei momenti di massima ansia, durante gli attacchi praticamente. Inoltre, essendo così ansioso, comincio a pensarci e a pensare al peggio, e peggioro la situazione.
Ora, quello che mi chiedo io è, perché questi attacchi mi stanno venendo adesso così dal nulla mentre sono a scuola? Adesso non sto così male come stavo tempo fa, e non riesco proprio a capire da cosa dipenda. Grazie, Buone feste e buon lavoro.
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Gentile ragazzo,
non è possibile fare diagnosi in questa sede, ma tenga presente che l'ansia per definizione è una "paura senza oggetto", il che rimanda a qualcosa di nascosto e incomprensibile ad una visione razionale.
Il cervello umano tuttavia non è solo razionalità, esiste un cervello legato agli istinti ed alle emozioni che, seppure in contatto con la parte razionale, a volte entra in conflitto con essa e i cui contenuti/pensieri rimangono inconsci. Quasi inutile dire che gli istinti hanno una forza maggiore della ragione, per cui l'inconscio può dare delle manifestazioni che la razionalità non riesce a controllare.
Lo psicologo, sulla base della storia del paziente, può ragionevolmente individuare la radice inconscia dell'ansia e orientare il trattamento.
Al riguardo le segnalo l'articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3386-come-risolvere-gli-attacchi-di-panico-inconscio-e-terapia-breve-strategica.html
Nel suo caso perciò penso che occorrerebbe conoscere qualcosa di più della sua storia personale, familiare, di studi e lavorativa per capire perchè la sintomatologia che descrive si stia manifestando proprio ora.
Tenga anche presente che in genere l'ansia riconosce fattori scatenanti (recenti) e predisponenti (per lo più di un passato infantile).
Cordiali saluti
non è possibile fare diagnosi in questa sede, ma tenga presente che l'ansia per definizione è una "paura senza oggetto", il che rimanda a qualcosa di nascosto e incomprensibile ad una visione razionale.
Il cervello umano tuttavia non è solo razionalità, esiste un cervello legato agli istinti ed alle emozioni che, seppure in contatto con la parte razionale, a volte entra in conflitto con essa e i cui contenuti/pensieri rimangono inconsci. Quasi inutile dire che gli istinti hanno una forza maggiore della ragione, per cui l'inconscio può dare delle manifestazioni che la razionalità non riesce a controllare.
Lo psicologo, sulla base della storia del paziente, può ragionevolmente individuare la radice inconscia dell'ansia e orientare il trattamento.
Al riguardo le segnalo l'articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3386-come-risolvere-gli-attacchi-di-panico-inconscio-e-terapia-breve-strategica.html
Nel suo caso perciò penso che occorrerebbe conoscere qualcosa di più della sua storia personale, familiare, di studi e lavorativa per capire perchè la sintomatologia che descrive si stia manifestando proprio ora.
Tenga anche presente che in genere l'ansia riconosce fattori scatenanti (recenti) e predisponenti (per lo più di un passato infantile).
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#3]
Le palpitazioni, i problemi di respiro o legati allo stomaco e le vertigini sono frequenti nei disturbi d'ansia.
L'ansia dà sempre, come tutte le emozioni, delle manifestazioni somatiche, le più caratteristiche sono probabilmente a carico del respiro.
L'ansia dà sempre, come tutte le emozioni, delle manifestazioni somatiche, le più caratteristiche sono probabilmente a carico del respiro.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 22/12/2018.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.