Ha detto che a volte a pensato che stessi con lui solo perché ho paura a stare sola
Buonasera,
Scrivo qui perché non so più cosa fare. Mi sento persa..
Sono fidanzata da 3 anni con un ragazzo mio coetaneo di 30 anni. La nostra relazione è iniziata come una favola,mai un litigio,mai una parola di troppo. Qualcosa inizia ad incrinarsi quando mi dice che non riesce ad essere se stesso che ha paura di ferirmi e per questo a volte si plasma per diventare come piace a me. Io ovviamente gli dico che lo amo per quello che è e che con me deve stare tranquillo.. da questo momento inizia un incubo in cui si alterna tutto e la contraddizione di tutto:mi ama e mi vuole sposare,tempo dieci giorni "fatti una vita,mi sento oppresso". Inizia a discutere mettendomi le mani addosso senza cose eclatanti per carità ma mi ha ferita dentro..iniziano insomma le montagne russe. Un giorno va benissimo il giorno dopo dal nulla iniziano le tragedie. Non gli piace a vita che fa ed è molto stressato. Cerco di consolarlo di stargli vicino ma il risultato che ottengo è che mi dice che è diventato fragile ed insicuro perché io essendo così l'ho influenzato. Ha detto che a volte a pensato che stessi con lui solo perché ho paura a stare sola. Una volta non mi ha parlato per due giorni perché non stava più bene con me al 100 per cento e iniziava ad avere dubbi che io fossi quella giusta. A tutte queste cattiverie alterna giorni in cui mi dice che non mi lascerà mai e che vuole una vita perfetta con me. Io sono molto confusa.. inoltre ha l'insolita abitudine di tirare fuori episodi passati quando si litiga come se non fossero mai veramente superati e chiariti.. È questo mi logora perché è come se non facessimo mai dei passi in avanti. Oggi sono arrivata al culmine perché mi ha detto che gli mette ansia parlare di matrimonio a detta sua non perché non lo voglia ma perché non sa quando possiamo farlo. Tengo a sottolineare che mai ho fatto pressioni o richieste a me va benissimo quello che abbiamo ma anzi è stato sempre lui e la sua famiglia a parlare di matrimonio. Al che esausta gli ho detto tutto quello che pensavo che non poteva darmi la responsabilità di tutto che non faceva per me è io non facevo per lui..insomma l'ho lasciato. Lui mi ha supplicato di non farlo e ho visto che è sincero.. ma non capisco. Mi sembra di stare con due persone diverse. Fa dei discorsi molto inquietanti,si sente un fallito..È depresso,altre volte è un principe. Penso avrebbe bisogno di un aiuto. Io gli sarei stata vicino ma con le cose che mi dice ed i suoi comportamenti altalenanti mi distrugge l'autostima e mi cresce l'ansia..Mi ha promesso che cambierà che penserà più a se stesso senza farsi condizionare dal fatto che potrebbe arrecare dispiacere agli altri. Non mi sembra una grande promessa a 30 anni!penso che si tratti di equilibrio e che a questa età non ci voglia uno studio per riuscire a farlo. Sono solo parole che non danno mai seguito a nulla.. Io lo amo tantissimo ma mi distrugge.
Scrivo qui perché non so più cosa fare. Mi sento persa..
Sono fidanzata da 3 anni con un ragazzo mio coetaneo di 30 anni. La nostra relazione è iniziata come una favola,mai un litigio,mai una parola di troppo. Qualcosa inizia ad incrinarsi quando mi dice che non riesce ad essere se stesso che ha paura di ferirmi e per questo a volte si plasma per diventare come piace a me. Io ovviamente gli dico che lo amo per quello che è e che con me deve stare tranquillo.. da questo momento inizia un incubo in cui si alterna tutto e la contraddizione di tutto:mi ama e mi vuole sposare,tempo dieci giorni "fatti una vita,mi sento oppresso". Inizia a discutere mettendomi le mani addosso senza cose eclatanti per carità ma mi ha ferita dentro..iniziano insomma le montagne russe. Un giorno va benissimo il giorno dopo dal nulla iniziano le tragedie. Non gli piace a vita che fa ed è molto stressato. Cerco di consolarlo di stargli vicino ma il risultato che ottengo è che mi dice che è diventato fragile ed insicuro perché io essendo così l'ho influenzato. Ha detto che a volte a pensato che stessi con lui solo perché ho paura a stare sola. Una volta non mi ha parlato per due giorni perché non stava più bene con me al 100 per cento e iniziava ad avere dubbi che io fossi quella giusta. A tutte queste cattiverie alterna giorni in cui mi dice che non mi lascerà mai e che vuole una vita perfetta con me. Io sono molto confusa.. inoltre ha l'insolita abitudine di tirare fuori episodi passati quando si litiga come se non fossero mai veramente superati e chiariti.. È questo mi logora perché è come se non facessimo mai dei passi in avanti. Oggi sono arrivata al culmine perché mi ha detto che gli mette ansia parlare di matrimonio a detta sua non perché non lo voglia ma perché non sa quando possiamo farlo. Tengo a sottolineare che mai ho fatto pressioni o richieste a me va benissimo quello che abbiamo ma anzi è stato sempre lui e la sua famiglia a parlare di matrimonio. Al che esausta gli ho detto tutto quello che pensavo che non poteva darmi la responsabilità di tutto che non faceva per me è io non facevo per lui..insomma l'ho lasciato. Lui mi ha supplicato di non farlo e ho visto che è sincero.. ma non capisco. Mi sembra di stare con due persone diverse. Fa dei discorsi molto inquietanti,si sente un fallito..È depresso,altre volte è un principe. Penso avrebbe bisogno di un aiuto. Io gli sarei stata vicino ma con le cose che mi dice ed i suoi comportamenti altalenanti mi distrugge l'autostima e mi cresce l'ansia..Mi ha promesso che cambierà che penserà più a se stesso senza farsi condizionare dal fatto che potrebbe arrecare dispiacere agli altri. Non mi sembra una grande promessa a 30 anni!penso che si tratti di equilibrio e che a questa età non ci voglia uno studio per riuscire a farlo. Sono solo parole che non danno mai seguito a nulla.. Io lo amo tantissimo ma mi distrugge.
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Gentile utente , mancano molti elementi importanti di questa vostra storia, è importante riflettere su molti aspetti importanti della vita di ciascuno di voi due..la famiglia, l'educazione , rapporti con genitori e fratelli, ma anche sul presente , problemi di lavoro
, traguardi raggiunti o perduti, denaro insufficiente, carriera deludente.. quest'uomo si lamenta e protesta con Lei per la vita che fa, ma cosa si propone di fare per cambiarla?..
lei, carissima è contenta della sua vita, del lavoro che fa , e delle prospettive future di questo lavoro, e della vostra storia ? Lamentarsi, litigare , colpevolizzare , questa è ora la dinamica della vostra coppia, forse è il caso che vi facciate aiutare da un Collega a rileggere , analizzare i vostri passati ed i vostri vissuti, senza paura, meglio avere le idee chiare ora, subito , che perdere ancora tempo, tormentandovi..
Ci pensi e se crede ci riscriva, restiamo in ascolto..Molti auguri, intanto..
, traguardi raggiunti o perduti, denaro insufficiente, carriera deludente.. quest'uomo si lamenta e protesta con Lei per la vita che fa, ma cosa si propone di fare per cambiarla?..
lei, carissima è contenta della sua vita, del lavoro che fa , e delle prospettive future di questo lavoro, e della vostra storia ? Lamentarsi, litigare , colpevolizzare , questa è ora la dinamica della vostra coppia, forse è il caso che vi facciate aiutare da un Collega a rileggere , analizzare i vostri passati ed i vostri vissuti, senza paura, meglio avere le idee chiare ora, subito , che perdere ancora tempo, tormentandovi..
Ci pensi e se crede ci riscriva, restiamo in ascolto..Molti auguri, intanto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Ex utente
Gentile dottoressa la ringrazio molto per la sua risposta. Per quanto possibile cercherò di chiarire alcuni aspetti. Per quanto riguarda noi posso dire che veniamo da famiglie molto agiate che ci hanno assicurato la migliore educazione scolastica possibile. Abbiamo entrambi una sorella più piccola con cui abbiamo un ottimo rapporto. In generale veniamo da famiglie molto unite. Quanto alla vita professionale al momento stiamo studiando per accedere ad alcune professioni molto prestigiose. Lo studio è molto intenso e logorante. Il disagio che lui prova proviene da una scelta fatta in passato che l'ha portato alla situazione in cui si trova attualmente,ha scelto cioè di continuare a studiare dopo la laurea piuttosto che accettare un posto molto prestigioso e che ad oggi lo farebbe essere un uomo realizzato. Mi ha anche detto che da quando ha conosciuto me che sono la donna della sua vita è come si fosse ancora di più pentito della scelta fatta in passato perché a quest' or saremmo sistemati e con una famiglia. Io non ho mai chiesto nulla avendolo conosciuto per quello che È:un uomo intelligente che sta faticando tanto per quello che sarà il suo futuro. Ci amiamo molto,stiamo molto bene insieme il problema subentra quando gli prendono i momento di più totale sconforto. In questi momenti dà a me parte della responsabilità del suo stato d'animo e della persona che è diventata. Si rende conto delle assurdità delle cose che dice solo troppo tardi..Quando ormai pure io mi sono innervosita e scatta quel qualcosa per cui lui cambia faccia e le litigate diventano violente. Non accade spesso che si arrivi a questo punto. Ormai erano circa 8 mesi che questi episodi di violenza non si verificavano. Io notò in lui un cambiamento di umore repentino che mi spaventa passa dalla normalità alla tristezza allo sconforto fino alla rabbia nei miei confronti. Ad Oggi mi ha promesso di cambiare di non imputare a me la responsabilità di tutto capendo quanto sia ingiusto e inutile. Io gli sto accanto ogni giorno e in ogni suo sbalzo di umore,lo incoraggio e lo sostengo e non merito di vedermelo rivoltare contro. Chi ci vede da fuori ci vede perfetti e mai direbbe che un uomo così fiero e stimato come lui abbia dentro tutta questa disperazione..
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Carissima, lui continua a studiare.. ma in vista di cosa.. carriera universitaria? capire quale sia il punto d'arrivo è fondamentale.. e spesso carriere prestigiose di fatto esigono equilibrio, tatto nell'interagire con i .. maestri.. i colleghi , quindi essere irosi, depressi, arrabbiati è esattamente la cosa che non funziona..essere bravi non basta.. quindi bisogna anche essere così lucidi da accettare che è' opportuno farsi aiutare come le dicevo prima .. ed anche decidere che un oculato, mirato aiuto farmacologico ci vuole, scelto da uno psichiatra, perché ci vuole equilibrio, autocontrollo, scattare, disperarsi, aggredire oggi la sua donna, un altro giorno colleghi , capi, maestri, significa darsi la zappa sui piedi.. ci vuole una cosa scomodissima e fuori moda: la tolleranza alla frustrazione.. a volte infanzie molto buone e facili non la costruiscono.. Le sembrerà un discorso cinico e forse lo è' , ma non si può' andare in guerra con le scarpe di cartone, bisogna attrezzarsi anche emotivamente..Lei mi sembra intelligente e brava, cerchi di convincerlo..Auguri davvero, con tanta empatia..
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Ex utente
Lo so..purtroppo non è semplice. Io ho provato a consigliare di farlo parlare con qualcuno che riesca a togliere tutti i fantasmi del suo passato delle sue scelte non fatte e queste cose qui. Lui pensa di potercela fare da solo ma io vedo solo che si sta isolando da tutto e si sta chiudendo in quella stanzetta buia a studiare e a guardare con diffidenza chi gli vuole bene. Le cose che dice quando è triste sono delle coltellate per me e per la mia autostima e l'altro giorno ero arrivata al culmine. Lui mi prega di non andarmene che mi ama e che sono la donna della sua vita. Io ancora una volta perdono ma mi rimane addosso tanta amarezza. Lui ha detto che ha capito,che da oggi cambia..Io provo a credergli. Ho solo paura che quando risorgerà da questo baratro mi butterà via come una vecchia scarpa. Io lo amo tanto ma non so se amo la persona che piano piano sta diventando..
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.1k visite dal 19/12/2018.
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