Abbatimento, insonnia, forse depressione
Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni e da tempo ho il sospetto di soffrire di una forma lieve di depressione. Premetto che mia madre è in cura per depressione da qualche anno.
Da circa 6 mesi sento un senso di vuoto in me. Sono alla ricerca di un lavoro e mi sto molto scoraggiando, anche se mi rendo conto che in realtà non lo cerco nemmeno con tutte le mie forze. Dormo pochissimo, la notte è un inferno. Alterno periodi in cui mangio ad altri in cui sto a digiuno per giorni. Le giornate mi sembrano pesantissime, mi sveglio e non vorrei alzarmi dal letto.
Circa 3 settimane fa il mio ragazzo ha deciso di prendere una pausa dal nostro rapporto, dicendo che non sapeva se era innamorato di me (dopo 8 mesi). La cosa mi ha distrutta. Ho passato almeno una settimana a letto, senza toccare cibo, senza combinare assolutamente nulla durante le giornate.
Mi sento apatica, ho paura del futuro, mi sveglio la notte dopo 1 ora di sonno e mi vengono attacchi di pianto.
Il mio ragazzo è tornato dopo un paio di settimane e ho pensato di poter ricominciare a vivere decentemente, ma no. Non ci riesco. Sono sempre negativa, piango spesso, ho paura per il futuro ma non riesco a fare nulla per cambiarlo. Mi pesa anche molto il fatto che abbia paura di non piacergli o non essergli mai interessata davvero. Ho sempre avuto poca autostima e questa è stata l'ennesima mazzata per me. Non riesco ad impormi di alzarmi e fare cose così come non riesco ad impormi nella mia relazione per paura che finisca di nuovo.
Se dovessi dire con una parola come mi sento, direi spaesata.
Come superare tutto ciò? Potrebbe essere utile recarmi in un consultorio per parlarne con qualcuno? Non l'ho mai fatto, ma ho visto come il tenersi tutto dentro abbia devastato mia madre, mi sembra di rivedermi in lei, solo che a lei è successo in età da pensione, io invece ho solo 26 anni, la mia vita dovrebbe iniziare ora. Mi sembra di lasciare sempre tutto nelle mani degli altri e accontentarmi.
Aggiungo che soffro di attacchi di panico da quando avevo circa 17-18 anni, anche se negli ultimi 6-7 mesi si è verificato un solo episodio.
Da circa 6 mesi sento un senso di vuoto in me. Sono alla ricerca di un lavoro e mi sto molto scoraggiando, anche se mi rendo conto che in realtà non lo cerco nemmeno con tutte le mie forze. Dormo pochissimo, la notte è un inferno. Alterno periodi in cui mangio ad altri in cui sto a digiuno per giorni. Le giornate mi sembrano pesantissime, mi sveglio e non vorrei alzarmi dal letto.
Circa 3 settimane fa il mio ragazzo ha deciso di prendere una pausa dal nostro rapporto, dicendo che non sapeva se era innamorato di me (dopo 8 mesi). La cosa mi ha distrutta. Ho passato almeno una settimana a letto, senza toccare cibo, senza combinare assolutamente nulla durante le giornate.
Mi sento apatica, ho paura del futuro, mi sveglio la notte dopo 1 ora di sonno e mi vengono attacchi di pianto.
Il mio ragazzo è tornato dopo un paio di settimane e ho pensato di poter ricominciare a vivere decentemente, ma no. Non ci riesco. Sono sempre negativa, piango spesso, ho paura per il futuro ma non riesco a fare nulla per cambiarlo. Mi pesa anche molto il fatto che abbia paura di non piacergli o non essergli mai interessata davvero. Ho sempre avuto poca autostima e questa è stata l'ennesima mazzata per me. Non riesco ad impormi di alzarmi e fare cose così come non riesco ad impormi nella mia relazione per paura che finisca di nuovo.
Se dovessi dire con una parola come mi sento, direi spaesata.
Come superare tutto ciò? Potrebbe essere utile recarmi in un consultorio per parlarne con qualcuno? Non l'ho mai fatto, ma ho visto come il tenersi tutto dentro abbia devastato mia madre, mi sembra di rivedermi in lei, solo che a lei è successo in età da pensione, io invece ho solo 26 anni, la mia vita dovrebbe iniziare ora. Mi sembra di lasciare sempre tutto nelle mani degli altri e accontentarmi.
Aggiungo che soffro di attacchi di panico da quando avevo circa 17-18 anni, anche se negli ultimi 6-7 mesi si è verificato un solo episodio.
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Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo
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Gentile utente,
da quello che ci racconta si possono evidenziare alcuni sintomi tra cui: senso di vuoto, insonnia, mancanza di motivazione, anedonia, alterazione dell'alimentazione, calo dell'autostima, pensieri negativi verso di se e verso il futuro. Il fatto che i sintomi siano presenti da mesi, potrebbe far pensare che si tratti di una situazione che rientra nella categoria dei disturbi depressivi. Ovviamente, una diagnosi è possibile solo grazie ad un consulto "di persona" con un collega.
Come superare tutto ciò? Potrebbe essere utile, come dice lei, rivolgersi ad un consultorio per avere accesso a delle prestazioni psicologiche a prezzi agevolati o comunque per essere indirizzati verso strutture idonee presenti sul territorio.
Il fatto che abbia un esempio di una situazione simile in casa, e il fatto che lei sostiene che "la sua vita dovrebbe iniziare ora", mi sembra un valido segnale in lei del desiderio di cambiamento. Sfrutti questa motivazione a "voler vivere la sua vita" per chiedere un aiuto professionale. In tal modo, lo psicologo che la seguirà avrà modo di fare un'analisi del suo caso ed eventualmente impostare una terapia.
Ci faccia sapere, se vuole!
da quello che ci racconta si possono evidenziare alcuni sintomi tra cui: senso di vuoto, insonnia, mancanza di motivazione, anedonia, alterazione dell'alimentazione, calo dell'autostima, pensieri negativi verso di se e verso il futuro. Il fatto che i sintomi siano presenti da mesi, potrebbe far pensare che si tratti di una situazione che rientra nella categoria dei disturbi depressivi. Ovviamente, una diagnosi è possibile solo grazie ad un consulto "di persona" con un collega.
Come superare tutto ciò? Potrebbe essere utile, come dice lei, rivolgersi ad un consultorio per avere accesso a delle prestazioni psicologiche a prezzi agevolati o comunque per essere indirizzati verso strutture idonee presenti sul territorio.
Il fatto che abbia un esempio di una situazione simile in casa, e il fatto che lei sostiene che "la sua vita dovrebbe iniziare ora", mi sembra un valido segnale in lei del desiderio di cambiamento. Sfrutti questa motivazione a "voler vivere la sua vita" per chiedere un aiuto professionale. In tal modo, lo psicologo che la seguirà avrà modo di fare un'analisi del suo caso ed eventualmente impostare una terapia.
Ci faccia sapere, se vuole!
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 18/12/2018.
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