Lui ha voluto chiudere con me, lo studio è fermo e le amicizie sono assenti

Scrivo perchè ho bisogno del parere di esperti.
In breve ci sono delle situazioni che mi stanno buttando giù sempre di più, per questo mi sento molto sola oltre che poco compresa.
Il problema che più per adesso mi butta giù è stata la rottura con un ragazzo, improvvisa. E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lo stress ed il nervosismo accumulato mi fanno sentire male, ho nausea, capogiri, se sono sola sto sempre a letto nonostante io cerchi di reagire, mi vengono i decimi di febbre. Tutta una serie di sintomi che, ormai lo so, sono il segno dello stress che sto accumulando e non riesco a buttarlo fuori. Tanto meno mi sento circondata da persone che riescono a comprendermi veramente. Questa goccia che ha fatto traboccare il vaso mi ha permesso di comprendere che io stavolta da sola non ce la faccio e vorrei davvero andare da uno psicologo. Il punto è che mi sento davvero ridicola... andare da uno psicologo per parlare di quelli che fondamentalmente sono dei problemi sentimentali. Quasi mi vergogno di questa cosa. Ho sempre cercato di superare le delusioni da sola, con i miei tempi, ma mi sento vicino ad un crollo nervoso, cosa già successa qualche anno fa e che mi ha portata ricoverata perchè lo stress è ricaduto sulla deambulazione. Infatti non sono più stata in grado di camminare sola per una settimana.
In tutta onestà, quello che ho avuto con questo ragazzo non è stato un fidanzamento, ma c'era comunque qualcosa di forte, soprattutto da parte mia. Negli ultimi due mesi era palesemente cambiato anche lui nei miei confronti, in meglio. A causa di una lite che ha portato ad un allontanamento per circa venti giorni e che l'ha fatto tornare perchè pentito della sua reazione eccessiva e perchè gli mancavo. Tutto perfetto fin quando pochi giorni fa, per una lite banale nata a causa mia, lui si allontana e diventa molto freddo. Quando il giorno dopo decido di farmi avanti e dirgli quel che sentivo per lui, lui invece mi rifiuta. Riconosco che il tempismo sbagliato l'ho scelto io, perchè è un tipo che preso dalla rabbia e dal nervosismo reagisce troppo di impulso, e nel suo modo di rispondermi si percepiva la rabbia ed il nervosismo che sentiva verso di me.
Indipendentemente da quel che penso io, che ritengo prima o poi tornerà a cercarmi, proprio perchè non è la prima volta che accade una situazione simile, io non posso restare così in attesa, un attesa che forse non porterà mai a nulla, tanto meno ad un suo ritorno.
In questo momento, mi sento davvero male con me stessa. Non riesco ad accettare una fine così improvvisa, quando fino al giorno prima era tutto a dir poco perfetto. Questo mi ha spinta a non portare avanti gli esami universitari, lo vivo come un vero fallimento oltre che la delusione dei miei che ancora non mi vedono laureata. Le persone che più dovrebbero starmi vicini (gli amici, o comunque una piccola parte di essi) sono totalmente assenti. Non li vedo mai e mi sento ancora più sola. E' giusto andare da uno psicologo?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

considerando il suo stato di malessere e la forte reazione che sta avendo mi sembra più che opportuno che lei si rivolga ad un mio collega per parlare di come si sente e di quello che è accaduto.

L'ambito delle relazioni interpersonali e dei "problemi sentimentali" rientra senza dubbio nell'area di intervento dello psicologo e non ha motivo di pensare che non sia il caso di rivolgersi alla nostra figura professionale per questo tipo di problemi.

Considerando che vedo che ha già chiesto alcuni consulti in precedenza immagino che abbia molto di cui parlare e spero quindi per lei che contatterà quanto prima un mio collega che, seguendola di persona, saprà darle un aiuto e delle risposte più fondate di quelle che le possono arrivare da professionisti che non la conoscono.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it