Aborto
Gentili dottori,
Scrivo per avere un consiglio e una direzione poiché attraverso un periodo molto duro della mia vita. Pochi mesi fa ho avuto un aborto spontaneo, ero di poche settimane, e mi sono resa conto di essere incinta quando oramai stavo gia perdendo il bambino. Non ho un compagno, ma il padre è un uomo che amo molto. Ci conosciamo da anni ma il nostro è sempre stato un rapporto complesso, lui non ha mai voluto una relazione strutturata, pur dicendo di volermi bene.
Immediatamente dopo l'aborto non gli ho detto niente, perché in quel periodo eravamo lontani ed ero sotto shock. Ora che glie l'ho detto non vuole vedermi. Il suo rifiuto, il suo non volermi vedere mi ferisce così profondamente che non trovo le parole. Mi sento profondamente disperata, mi ripeto di aspettare un po', che forse io ho sbagliato i tempi e i modi, mi sento in colpa per non averglielo detto subito ed anche per averglielo detto. Sono sola.
Come devo comportarmi con lui?
E cosa fare con me stessa?
Ho sbagliato tutto.
Spero vogliate darmi qualche consiglio.
Grazie
Scrivo per avere un consiglio e una direzione poiché attraverso un periodo molto duro della mia vita. Pochi mesi fa ho avuto un aborto spontaneo, ero di poche settimane, e mi sono resa conto di essere incinta quando oramai stavo gia perdendo il bambino. Non ho un compagno, ma il padre è un uomo che amo molto. Ci conosciamo da anni ma il nostro è sempre stato un rapporto complesso, lui non ha mai voluto una relazione strutturata, pur dicendo di volermi bene.
Immediatamente dopo l'aborto non gli ho detto niente, perché in quel periodo eravamo lontani ed ero sotto shock. Ora che glie l'ho detto non vuole vedermi. Il suo rifiuto, il suo non volermi vedere mi ferisce così profondamente che non trovo le parole. Mi sento profondamente disperata, mi ripeto di aspettare un po', che forse io ho sbagliato i tempi e i modi, mi sento in colpa per non averglielo detto subito ed anche per averglielo detto. Sono sola.
Come devo comportarmi con lui?
E cosa fare con me stessa?
Ho sbagliato tutto.
Spero vogliate darmi qualche consiglio.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
"Sono sola.".
Sì, questa è la realtà purtroppo.
ci si rende conto non durante il tempo dell'amore,
bensì nel tempo della sofferenza.
Qunado più di tutto si avrebbe bigno di un appoggio caldo ed affettuoso,
peraltro possibile anche in assemza di "una relazione strutturata, pur dicendo di volermi bene.".
Dotto ciò,
tuttoil resto è molto complesso
e le Sue domande:
"Come devo comportarmi con lui?"
"E cosa fare con me stessa?"
non trovano risposta online, senza parlarLe di persona.
Più che chiedere un consiglio a noi Specialisti
Lei potrebbe interrogare i fatti,
i comportamenti di quest'uomo.
E chiedersi se è proprio così che vuole condurre òa Sua vita,
i Suoi progetti.
Di conseguemnza prenderà delle decisioni;
solo Lei deciderà quali. Non tanto subito a botta calda.
Se non ce la farà da sola,si faccia aiutare da una Psicologa con esperienza, anche al Consultorio della Sua città.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
"Sono sola.".
Sì, questa è la realtà purtroppo.
ci si rende conto non durante il tempo dell'amore,
bensì nel tempo della sofferenza.
Qunado più di tutto si avrebbe bigno di un appoggio caldo ed affettuoso,
peraltro possibile anche in assemza di "una relazione strutturata, pur dicendo di volermi bene.".
Dotto ciò,
tuttoil resto è molto complesso
e le Sue domande:
"Come devo comportarmi con lui?"
"E cosa fare con me stessa?"
non trovano risposta online, senza parlarLe di persona.
Più che chiedere un consiglio a noi Specialisti
Lei potrebbe interrogare i fatti,
i comportamenti di quest'uomo.
E chiedersi se è proprio così che vuole condurre òa Sua vita,
i Suoi progetti.
Di conseguemnza prenderà delle decisioni;
solo Lei deciderà quali. Non tanto subito a botta calda.
Se non ce la farà da sola,si faccia aiutare da una Psicologa con esperienza, anche al Consultorio della Sua città.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Gentile dottoressa,
Grazie per il suo tempo.
La mia testa mi dice quello che anche lei giustamente mi scrive, purtroppo i miei sentimenti mi spingono a cercare conforto da parte dell'unica persona che non vuole darmelo. Dice che per ora non se la sente di vedermi, ma temo.. se non ora quando!?
Ho paura di averlo perso per sempre esattamente come il bambino.
Spero sempre che mi chiami, mi dico di aspettare e poi provare a cercarlo, ma ho paura di illudermi come pure di guardare in faccia la realtà.
Sto pensando anche io di chiedere un aiuto esterno perché sento di non riuscire a vivere così.
Grazie
Grazie per il suo tempo.
La mia testa mi dice quello che anche lei giustamente mi scrive, purtroppo i miei sentimenti mi spingono a cercare conforto da parte dell'unica persona che non vuole darmelo. Dice che per ora non se la sente di vedermi, ma temo.. se non ora quando!?
Ho paura di averlo perso per sempre esattamente come il bambino.
Spero sempre che mi chiami, mi dico di aspettare e poi provare a cercarlo, ma ho paura di illudermi come pure di guardare in faccia la realtà.
Sto pensando anche io di chiedere un aiuto esterno perché sento di non riuscire a vivere così.
Grazie
[#3]
"Spero sempre che mi chiami, mi dico di aspettare e poi provare a cercarlo,
ma ho paura di illudermi
come pure di guardare in faccia la realtà."
Sì, la realtà fa paura,
ma anche le speranze perchè possono rivelarsi inutili e drammaticamente rivelatrici di quanto non si vorrebbe proprio vedere.
Provi a immaginarssi proiettata in una relazione che Le dia di più.
Se e quando dovesse chiedere aiuto
(glielo consiglio)
lo faccia presso Professioniste qualificate, Psicologhe Psicoterapeute. Purtroppo siamo sconcertati per le esperienza che ci vengono riferite relative all'abuso di titolo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ma ho paura di illudermi
come pure di guardare in faccia la realtà."
Sì, la realtà fa paura,
ma anche le speranze perchè possono rivelarsi inutili e drammaticamente rivelatrici di quanto non si vorrebbe proprio vedere.
Provi a immaginarssi proiettata in una relazione che Le dia di più.
Se e quando dovesse chiedere aiuto
(glielo consiglio)
lo faccia presso Professioniste qualificate, Psicologhe Psicoterapeute. Purtroppo siamo sconcertati per le esperienza che ci vengono riferite relative all'abuso di titolo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
Ex utente
... quindi se ho ben capito è importante che chieda di una psicologa che sia anche psicoterapeuta, è questa la corretta dicitura? Pensa che presso il consultorio della mia città possa avere certezza di professionalità? Glielo chiedo perché, sì, il quadro completo è talmente complicato che attualmente non sono in grado da sola di guardarlo nella sua completezza, ma diversamente non potrei permettermi una psicoterapia presso un privato.
Comunque, grazie per le sue risposte, veramente è molto difficile, ma grazie.
Comunque, grazie per le sue risposte, veramente è molto difficile, ma grazie.
[#5]
Essendo il quadro molto complesso,
un aiuto esterno professionale e competente Le sarebbe di grande aiuto.
Per rispondere alla Sua domanda:
"..Pensa che presso il consultorio della mia città possa avere certezza di professionalità?.."
innanzi tutto vedo la provincia ma non la Sua città.
In più non conosco il funzionamento "concreto" dei Consultori del Servizio Sanitario Nazionale nella Sua area geografica.
In ogni caso la mappa nazionale la può trovare qui
http://www.salute.gov.it/portale/fertility/consultoriFertility.jsp?lingua=italiano&id=4597&area=fertilita&menu=consultori
sul sito del Ministero della Salute.
Lei può telefonare ad uno o più tra i vari della Provincia e chiedere
di incontrare una Psicologa (NON una Counselor, figura non prevista dalla normativa; e neppure una Volontaria). Sentirà cosa Le viene risposto e si regolerà di conseguenza.
Se ritiene ci tenga al corrente. Noi ci siamo.
Dott. Brunialti
un aiuto esterno professionale e competente Le sarebbe di grande aiuto.
Per rispondere alla Sua domanda:
"..Pensa che presso il consultorio della mia città possa avere certezza di professionalità?.."
innanzi tutto vedo la provincia ma non la Sua città.
In più non conosco il funzionamento "concreto" dei Consultori del Servizio Sanitario Nazionale nella Sua area geografica.
In ogni caso la mappa nazionale la può trovare qui
http://www.salute.gov.it/portale/fertility/consultoriFertility.jsp?lingua=italiano&id=4597&area=fertilita&menu=consultori
sul sito del Ministero della Salute.
Lei può telefonare ad uno o più tra i vari della Provincia e chiedere
di incontrare una Psicologa (NON una Counselor, figura non prevista dalla normativa; e neppure una Volontaria). Sentirà cosa Le viene risposto e si regolerà di conseguenza.
Se ritiene ci tenga al corrente. Noi ci siamo.
Dott. Brunialti
[#8]
Ex utente
Gentile dottoressa,
mi scuso se sono ancora qui a scrivere. Potrò avere un colloquio non prima della fine del periodo natalizio e poiché il mio sconforto è grande vorrei chiedere un'ultima cosa.
Mi sento incapace di gestire il rifiuto da parte di quest'uomo. Fin quando non gli avevo ancora detto dell'aborto mi sembrava di farcela perché sapevo che non appena lo avesse saputo mi avrebbe accolta. I tempi e i modi purtroppo sono stati differenti, ho dovuto dirglielo per telefono e quindi non avuto nemmeno uno sguardo o un abbraccio che pensavo scontati.
Le sue ultime parole sono state scritte, ha bisogno che gli lasci del tempo, poi non mi ha più risposto e io ho smesso di cercare.
Il pensiero di non rivederlo più mi sembra assurdo, non riesco a capire. Cosa è giusto che faccia? Devo sparire? Aspettare e poi cercarlo? Come posso fargli capire che un incontro almeno sarebbe la cosa migliore?
Oramai le giornate sono un incubo.
Se almeno mi fosse rimasto il bambino.
Mi scuso per lo sfogo...
Grazie
mi scuso se sono ancora qui a scrivere. Potrò avere un colloquio non prima della fine del periodo natalizio e poiché il mio sconforto è grande vorrei chiedere un'ultima cosa.
Mi sento incapace di gestire il rifiuto da parte di quest'uomo. Fin quando non gli avevo ancora detto dell'aborto mi sembrava di farcela perché sapevo che non appena lo avesse saputo mi avrebbe accolta. I tempi e i modi purtroppo sono stati differenti, ho dovuto dirglielo per telefono e quindi non avuto nemmeno uno sguardo o un abbraccio che pensavo scontati.
Le sue ultime parole sono state scritte, ha bisogno che gli lasci del tempo, poi non mi ha più risposto e io ho smesso di cercare.
Il pensiero di non rivederlo più mi sembra assurdo, non riesco a capire. Cosa è giusto che faccia? Devo sparire? Aspettare e poi cercarlo? Come posso fargli capire che un incontro almeno sarebbe la cosa migliore?
Oramai le giornate sono un incubo.
Se almeno mi fosse rimasto il bambino.
Mi scuso per lo sfogo...
Grazie
[#9]
Gentile utente,
"Cosa è giusto che faccia?"
Non c'è giusto o sbagliato in questi casi.
Faccia quello che ritiene più confacente ai Suoi sentimenti e alla Sua razionalità: farli andare d'accordo non sarà semplice..
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
"Cosa è giusto che faccia?"
Non c'è giusto o sbagliato in questi casi.
Faccia quello che ritiene più confacente ai Suoi sentimenti e alla Sua razionalità: farli andare d'accordo non sarà semplice..
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.1k visite dal 15/12/2018.
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