Paure e non accettazione di me stesso

Buongiorno. Come da titolo sto affrontando un periodo no della mia vita. L’università è l’unica cosa che va bene anche se ultimamente arranco un pochino per via dei miei pensieri e il mio stato d’animo molto negativo. Il tutto è iniziato quest’estate, quando a 23 anni appena compiuti ho iniziato a tediarmi sul fatto di essere ancora vergine a questa età. Ebbene dove sta il problema direte voi specialisti? Il fatto è che, nonostante alle superiori abbia avuto una ragazza, da allora non riesco più a sentirmi accettato, complice il fatto che da bambino persi il braccio sinistro dal gomito in giù per un incidente. Questa cosa mi ha fortificato e non è mai stato un problema anzi non ho mai nascosto il braccio “mutilato”. Ma adesso è per me motivo di difficoltà nel rapportarmi con l’altro sesso, ho capito già anni fa che le ragazze oggi vogliono un ragazzo fisicamente perfetto. Non sono tutte così, la mia ex è l’eccezione che conferma la regola. Il problema è che ho subito troppi ma troppi rifiuti. Eppure non sono brutto. Ma ahimè una ragazza lo disse chiaramente ad un mio amico: io con un amputato non ci esco e tanto meno ci vado a letto che schifo. Il mio amico provò a nascondermelo ma alla fine dovette dirmelo dietro mia insistenza sul motivo vero del suo rifiuto nei miei confronti. Da allora io non riesco più a rapportarmi con le ragazze. Ho baciato altre oltre la mia ex ma rapporti con le donne oltre ai baci, in età adolescenziale, non siamo andati. Solo un po’ di petting con la mia ex. Ora vedo tutti i miei amici fidanzati, che hanno una persona che li desidera e con cui condividono la magia del sesso correlato ad un atto di amore. Ad ottobre sono stato pure da una prostituta dicendomi che anche se senza amore il sesso almeno una volta nella vita dovevo provarlo. Dopo aver pagato i 30€ alla donna, italiana, dopo che inizio a toccarla e baciarla e lei toccare e baciare me, capisco che sto sbagliando tutto e dopo atti masturbatori reciproci anche con la bocca a lei non riesco più e vado via. Seguirà una fase in cui pentito mi ritorna pure l’ipocondria e la paura dell’HIV per i contatti avuti con una che ha rapporti con decine di uomini al dì, tutto risolto poi con medici specializzati che mi hanno chiarito a più riprese che non avevo rischiato, non quel virus almeno e che dovevo smettere di pensarci o sarei impazzito per nulla. E ho superato questo mio errore dicendomi di non farlo nuovamente. Ora ho ricominciato a pensare di nuovo che resterò tutta la vita da solo. Non solo, la mia ipocondria è ora molto forte, ho smesso pure di fumare, ho sempre paura di morire e, oltretutto paura più grossa, sviluppata già a 14 anni, di morire vergine e senza aver mai provato l’intimità con una donna che ami. Ma a 14 anni mi dissi sei piccolo succederà e invece nulla. Non do a vedere che sto male, ma sto malissimo. Non ho più interesse per nulla. Ero tifoso della F1, uscivo spesso ecc. ora non esco quasi più se non per le lezioni e gli esami. Non so più che fare
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Caro utente, il primo consiglio è quello di farsi supportare, in questo momento difficile, secondo me di transizione, da un bravo psicologo. Nel suo caso però qualche consiglio si può dare anche on line, per la qualità della sua lettera, precisa nell'esprimere paure e stati d'animo, aspettative e passato, anche se su questo punto manca un'indicazione: perché è finita, con la sua ex? E come mai non ebbe rapporti sessuali con lei?
Ed eccoci al presente. La paura di morire vergine mi sembra coprire la paura di restare solo, tant'è vero che lei è andato da una prostituta e lì deve aver capito che non è un rapporto di quel genere la cosa di cui sente la mancanza. Immagino che desideri, invece, amare ed essere amato. Ora, in vista di questo, per prima cosa bisogna essere capaci di mettersi dalla parte dell'altro, per capire veramente cosa provoca il rifiuto anche di una semplice uscita insieme. Le frasi che le ha riferito il suo amico sono brutali, ma contengono in parte la visione generale di un mondo in cui si abortisce se si scopre che al nascituro manca un dito, non abbiamo più intorno la quantità di mutilati di guerra e sul lavoro né i colpiti da polio di qualche decennio fa, e tutto quello che è "imperfetto" è inusuale; perfino le foto di bellissime modelle vengono ritoccate e i corpi stessi vengono ritoccati con chirurgia, liposuzione, botulino etc. Il primo passo è quindi essere realisti: non tutte le ragazze la accetteranno. Tuttavia alle stesse -o peggiori- difficoltà vanno incontro le persone brutte, portatrici di gravi malattie o di deficit intellettivi; i poveri, i disoccupati, etc. Alcuni difetti non si possono eludere, ma si possono attenuare; le qualità in ogni caso vanno coltivate.
Il primo consiglio è dunque quello di puntare sulle sue qualità, accettando intanto di ridurre il campo delle ragazze da corteggiare. Cominci a puntare sull'intelligenza e sulla sensibilità delle ragazze, anziché su quelle che hanno l'immagine come unica meta. Coltivi in sé stesso due ordini di doti: quelle socialmente apprezzate (intelligenza, titolo di studio, professione) e quelle apprezzate nella coppia: comprensione, generosità, costanza nell'affetto, umorismo, tenerezza. Si guardi come la guardano gli altri, e si chieda cosa sta offrendo ad un'eventuale partner. Cerchi di parlare con le ragazze non soltanto nelle occasioni, sempre inizialmente difficili, di un'uscita a due, ma in comitiva, nei parchi pubblici, in biblioteca, sui social, etc.
Infine, mi è capitato diverse volte di notare che pazienti i quali si lamentavano di essere soli fossero portatori di un'ostinata volontà di essere amati "al peggio": trascurati, sporchi, cinici e sgarbati, esibivano l'handicap di cui in certi casi erano portatori come una sfida. Ora, la prima regola della seduzione sta nel precetto: "Non aggredire". Presentarsi al peggio, con l'aria di dire: "Prendimi così come sono o vai a quel paese" è il modo sicuro per far scappare l'altro come una lepre. Mi auguro, per esempio, che lei abbia una protesi.
Sono certa che lavorandoci potrà risolvere più che bene il problema. Ci scriva ancora.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

è probabile che quello che le è purtroppo accaduto abbia in parte "fortificato" il suo carattere, come lei dice, ma abbia anche creato delle insicurezze pronte ad emergere a seguito di fattori scatenanti come può essere ricevere un rifiuto con parole così dispregiative.
Anche la sua ipocondria è probabilmente frutto della percezione del suo corpo come di qualcosa di non più integro, che può essere soggetto a ulteriori attacchi interni o esterni ed è quindi percepito come potenzialmente più debole rispetto a quanto possa esserlo il fisico dei suoi amici o coetanei.

Forse lei non ha mai elaborato del tutto l'accaduto e si è tenuto dentro dei vissuti che oggi le provocano questo malessere e anche il pensiero di non poter avere una relazione completa con una ragazza.
Questi vissuti (presumibilmente di diversità e debolezza) la condizionano a quanto dice anche sul fronte dell'umore: dal momento che non ha più interesse per nulla non è da escludere che sia presente un disturbo depressivo o comunque una significativa flessione del tono dell'umore e anche una forma d'ansia che merita attenzione, che si esprime sia nell'ipocondria, sia nel pensiero di poter passare tutta la vita in solitudine e senza riuscire a creare una relazione autentica con una donna.

Immagino che quando ha subito l'incidente non sia stato seguito dal punto di vista psicologico (o non lo sia stato a sufficienza) per elaborare il dolore del lutto per la perdita di un arto, evento e cambiamento sicuramente traumatizzante per un bambino ancor più che per un adulto.

Considerando nel complesso la situazione che descrive non posso che suggerirle di rivolgersi a un mio collega per ricevere l'aiuto che non ha ricevuto prima e costruire una maggiore sicurezza e una migliore accettazione della sua situazione.

Le faccio tanti auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Grazie per le celeri risposte. Con la mia ex non si arrivò mai ad avere rapporti sessuali perché lei diceva sempre di non sentirsi pronta. Io accettavo la cosa è cercavo di comprenderla. Poi è finita perché non andavamo più d’accordo, in parte anche per questo. Dopo 3 anni di relazione sentirmi sempre dire non mi va, non sono pronta, mi ha portato a capire che lei stava con me ma perché era sola e non trovava altri. Fu lei a chiedermi di stare assieme. Come ci siamo lasciati lei dopo un po’ di mesi ha trovato un altro e con lui ci ha fatto sesso. L’ho scoperto da un’amica in comune con lei leggendole i messaggi con lei per caso. Questo di nuovo è stato un botto. Questa estate mi sono fatto avanti con una ragazza su Facebook. Ci siamo incontrati e come ha visto il braccio mi disse che non era un problema per lei e che le piacevo. Ci sono stati dei baci molto appassionati ma di fatto dalla volta successiva ha iniziato ad accampare scuse, diceva di essere impegnata. Poi è sparita e non mi ha più risposto. Ho conosciuto un’altra su Instagram, sembrava presa, voleva incontrarmi, diceva che ero carino e simpatico. Stavolta ho deciso di dire prima che ho un braccio “incompleto”. Come gliel’ho detto si è interessata alla storia e sembrava non esserne condizionata. Dopo qualche giorno le dico di vederci e lei mi risponde: “Certo con piacere. Non voglio illuderti ma usciamo come semplici amici. Io da te voglio solo una bella amicizia.” Lì mi sono arrabbiato, le ho detto che non sono stupido, lei è come tutte le altre, come sanno o vedono che sono così, improvvisamente bello non lo sono più, faccio schifo tutto ad un tratto. Al che lei mi fa che non era vero, che lei ci aveva pensato e non voleva una relazione in questo periodo. Sì come no. Non le ho mai più scritto. Mi cerca ogni tanto ma ho capito tutto e non le risponderò mai più. Da lì ho preso la decisione di andare da una prostituta, ma ho capito che non era ciò che desideravo. Il sesso lo desidero certo, la verginità mi pesa a 23 anni suonati, ma mi interessa fare sesso con una persona che amo e che lei ami me. Mi sento solo. I miei amici ormai sono tutti fidanzati. Non sanno che sono vergine, credono non lo sia più avendo avuto una storia. Sanno però che non sto bene con me stesso ultimamente essendo solo e i due veri amici che ho riservavano sempre giorni della settimana a stare con me e tenermi compagnia invece di uscire con le fidanzate. Ma da un po’ non sono più uscito nemmeno con loro. Ho sempre più paura di non provare mai le emozioni dell’amore e del sesso e di morire vergine. Ho smesso di fumare proprio per cercare di non accorciarmi la vita. Un minimo spero ancora possa cambiare qualcosa. Avevo tanti sogni, sognavo di laurearmi in legge, comprare il mio primo Rolex, marchio di orologeria di cui sono appassionato grazie a mio nonno. Niente, non mi frega più niente di niente, darei tutto pur di avere una che mi volesse bene davvero e mi facesse provare certe emozioni. Ma ci spero più poco, non vedo via d’uscita
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Però la via d'uscita gliel'abbiamo prospettata in due: un bravo psicologo. L'amarezza e la depressione non sono grandi mezzi per conquistare una ragazza. Oltretutto, quando lei racconta che è uscito con una ragazza e fin dalla prima volta ci sono stati "dei baci molto appassionati", dopodiché la ragazza si è rifiutata di vederla di nuovo, non le sorge il dubbio di averla spaventata correndo troppo? Non pensa che probabilmente lei butta addosso alle ragazze, fin dalla prima uscita, la sua ansia di sesso, le sue paure e le sue frustrazioni? Creda, è necessario mettere un punto fermo al rischio di trovarsi davvero solo, anche senza amici, e non per la sua mutilazione, ma per i suoi pensieri negativi e per le sue condizioni psicologiche. Ci rifletta. Auguri.
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Utente
Utente
È stata lei a prendere l’iniziativa e a baciarmi. E io lì non mi sono tirato indietro. Ma le garantisco che io ero nervoso e non avrei mai preso iniziativa. Forse l’ha spaventata il fatto che fossi nervoso. Tremavo abbastanza. Comunque mi rivolgerò ad un vostro collega, magari la mia professoressa di psicologia al liceo, che è anche specializzata nei rapporti di coppia, nei problemi della sfera sessuale. Io spero di uscirne. Perché sto impazzendo giuro
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Ottima idea. Le faccio i migliori auguri.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Mi sembra un'ottima idea e non potrà che essere contento di averlo fatto, perché, come le suggerisce la Collega, è più il suo negativismo (peraltro comprensibile, ci mancherebbe, con quello che le è successo) a intralciarla che la superficialità di parte delle persone che ha incontrato finora.

Ci aggiorni quando vuole, se lo desidera.
Le faccio tanti auguri,
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Utente
Utente
Gentilissimi, vi ringrazio molto per avermi già un po’ supportato. Ho già contattato la vostra collega. Settimana prossima programmiamo un primo incontro per analizzare al meglio la situazione e vedere come affrontarla. Non mancherò di aggiornarvi naturalmente. A presto e grazie ancora
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Benissimo, ci faccia sapere!
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Utente
Utente
Buongiorno Dott.sse. Torno ad aggiornarvi sulla mia situazione. Sono stato e sono tutt’ora seguito da una vostra collega. Il percorso seguito finora mi ha portato ad avere molta più grinta, non solo con le ragazze ma in tutto. Ora veniamo alla situazione però dei rapporti con l’altro sesso. Non è cambiato nulla. Ho fatto un viaggio di 7 giorni a Cracovia con degli amici dal 27 al 3 di dicembre. I miei amici non hanno conquistato nessuna, complice il loro scarso inglese e il fatto che facessero troppo gli stupidi. Io ho parlato con ben 15 ragazze ma niente di fatto. Con una polacca in discoteca sembrava esser diverso, ha voluto ballare con me (prima volta in vita mia che in discoteca ballo con una e non da solo) ed era pure abbastanza carina. Mi guarda vedendomi in difficoltà cercando di non far vedere il mio braccio e lei me lo prende e mi dice che lei non ha questi pregiudizi. Ero pronto per chiederle se voleva andare fuori a fare due passi da soli, e magari tentavo la mossa come un mio amico ha fatto a Riccione quest’estate, ed invitarla nell’appartamento che avevamo in affitto, le chiavi le avevo io. Ma ho capito dove voleva parare: le ho chiesto se voleva da bere e lei mi fa di sì, allora le dico di ordinare che offro io. Naturalmente ha preso la vodka più cara e pregiata e mi sono partiti quasi 10 euro (più o meno 40 PLN) per un bicchierino di Vodka!! Al che passano 5 minuti e mi fa che deve andare, che la sua amica è stanca. Io le dico di lasciarmi Facebook e la saluto. Torno dai miei amici e la ritrovo nell’altra sala a ballare con la sua amica e due fighetto di turno. Rammaricato di un altro mio fallimento vado nella sala fumatori a fumare. Con tutte le altre polacche che ho approcciato nei giorni a seguire non sono più riuscito a provarci dopo il fallimento della prima sera. Nel frattempo torna a farsi sentire la ragazza di quest’estate. Rientro dalla Polonia ed esco quindi con lei. Dice di aver avuto dei problemi ed era per questo che non poteva uscire con me in questo periodo. Nelle sere che ci siamo visti ci sono stati di nuovo molto baci appassionati, e qualche toccatina. Abbiamo avuto del sesso telefonico (cioè lei mi ha mandato di sua spontanea volontà foto molto intime) ma dal vivo nulla, io non volevo forzare tutto, ci tenevo a lei. L’altro ieri mi fa che non può proseguire con me, perché ha troppi problemi, e non può coinvolgere anche me, che è troppo depressa. Ma la sera stessa pubblica foto sui social che è in giro con amici e amiche a divertirsi quando mi ha detto che per un po’ non voleva uscire di casa e ritrovare se stessa. Ora a questo punto, pensiero che esternerò anche con la vostra collega nella seduta che abbiamo venerdì, inizio proprio a pensare di non interessare alle donne, indipendentemente dal mio difetto fisico. Mi sono convinto del fatto che anche non avessi avuto questa cosa sarei stato nella stessa situazione. Non cerco solo sesso, vorrei sentirmi apprezzato davvero, essere amato. Sui social di incontri mi cerca qualcuna,ma chissà perché poi dopo uno o due incontri vengo scaricato. Non capisco. Eppure mi comporto bene. Molti miei amici sono, non detto da me ma proprio da alcune nostre amiche, molto più brutti di me (a me dicono che sono molto carino, tanto più ora che mi sta venendo la barbetta) e si comportano male con le ragazze cercando solo sesso (mentre di me dicono che vorrebbero avere un ragazzo dolce e sensibile come me) ma chissà perché all’atto pratico loro, maleducati e molto meno belli di me, concludono quanto meno del sesso mentre io non solo non concludo del sesso ma nessuna mi apprezza per quello che sono. Sono molto giù. Nella vita dicono che tutto non si può avere. Io ho avuto la fortuna ma che per me al tempo stesso è una sfortuna di aver avuto tutto dalla vita, una famiglia bellissima, una situazione economica familiare molto ma molto buona, una bella auto, la possibilità di seguire le mie passioni ecc. ma dico che è al tempo stesso una sfortuna, tornerei indietro potessi rinunciando a molte cose di queste cose per poter avere una sola donna che mi desideri veramente. Ogni giorno continuo ad avere la paura di morire, oltre che da vergine, da solo come un cane. Non voglio fare la fine di un mio parente 60ennd che vive da solo e per poter andare con una donna alla fine, da quando aveva circa la mia età, ha dovuto optare per la strada delle escort. Sono a pezzi per questa cosa. A volte mi dico: pensa che c’è gente che sta malissimo, bambini che stanno morendo di tumore e non vedranno mai la loro vita come sarà, persone che sono in mezzo ad una strada ecc. però ognuno alla fine vede i suoi di problemi e il mio torna in testa ogni volta che cerco di distrarmi
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