Colite da strees

Buonasera, mi chiamo Andrea ed ho 29 anni. Cercherò di descrivere il mio problema. Premetto che questa cosa mi è capitata spesso in passato in periodi intensi e particolari (aldilà che erano gioiosi tipo vacanza o stressanti come esami universitari). Mi capita di soffrire di sintomi attribuibili alla colite. I sintomi sono sempre gli stessi: sensazione di andare in bagno di corpo, rumore intestinale, inappetenza, svogliatezza, voglia di dormire, mal di testa. Questi sintomi li avverto ogni qual volta si presenta un giorno importante sia di lavoro che non. Soffrendo di questa cosa da qualche anno a differenza di prima ho imparato a gestirla e ho notato che si presenta subito dopo aver avuto la giornata intensa. Per esempio a lavoro se ho una giornata ricca trafficata piena di impegni non avverto nulla,. Se invece magari i giorni dopo le giornate sono più tranquille, calme, più libere diciamo diciamo cedo... Ad esempio se nel momento che avverto esco e vado ad allenarmi questa cosa si attenua. Ecco che inizio a pensare che provenga tutto dalla testa e il colon sia il modo ed il punto di sfogo.
Dopo essermi laureato un anno fà, ho preso nella mia azienda un ruolo importante, con responsabilità. Queste cose a me piacciono, ho un carattere particolare: sono preciso in tutto, mi incazzo facilmente, non riesco a lasciare una cosa a metà e mi organizzo il lavoro nel modo migliore perchè non voglio sbagliare. Ho la fisima di imparare sempre e di voler crescere nel lavoro. Divento matto se a lavoro non so una cosa e non so rispondere e subito dopo vado a cercarmi la risposta. Sono diciamo parecchio puntiglioso e logorroico. Purtroppo è un difetto del mio carattere che ammetto ma che non riesco a correggere. La cosa che più mi fa stare male è questa sintomatologia che spesso si presenta. Spesso riesco a gestirla ma spesso possibilmente mi butta giù facendomi stare a casa qualche giorno, così come potrebbe fare abbassarmi le difese immunitarie creandomi altri problemi.
Paradossalmente, se sto male anche per un'influenza e devo rimanere a casa mi butto il mondo a dosso perchè non posso uscire lavorare giocare e fare tutte le cose che faccio quotidianamente.
Curo queste cose con farmaci per la colite quali debridat, spasmex, debrum (che contiene anche l'ansiolitico) al bisogno o tisane. Obbiettivamente inizio ad essere stufo perchè non riesco a gestire questa cosa e a trovare una soluzione. Io presumo che parta tutto dalla testa e vorrei trovare una soluzione che mi aiuti a cambiare e di conseguenza migliorare e star meglio.
Come posso fare per correggere questa cosa?
Spero in una vostra risposta, grazie mille in anticipo.

Saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Andrea,

il suo problema indica qualcosa e non si tratta di "correggerlo", ma di comprendere cosa le sta dicendo il suo corpo manifestando quel tipo di disagio.
(Le rispondo questo dando per scontato il fatto che ne abbia già parlato con un medico e, nel caso in cui non lo avesse fatto, la inviterei e consultare il suo curante quanto prima.)

Lei si descrive come una persona perfezionista e puntigliosa, che non ammette errori da parte né di sé stesso, né degli altri, e lo è al punto da considerare i suoi sintomi come qualcosa da "correggere" e non da curare.
Dal punto di vista psicosomatico è possibile che l'ansia correlata a questo perfezionismo e a questa rigidità si "scarichi" sul suo intestino.

Già Freud aveva individuato il legame fra sintomi intestinali e personalità ansioso-ossessiva e, se questo tipo di quadro la rappresentasse davvero, non potrei che suggerirle di intraprendere un percorso psicologico per imparare ad essere più rilassato, più soddisfatto di sé e di quello che fa, più tollerante verso gli errori e quindi meno perfezionista e bisognoso di controllare tutto.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Esattamente! Io mi sento come se il mio intestino sia irrigidito dal nervoso anche se non ho motivo per esserlo; oddio tutti noi abbiamo problemi quotidiani ma non trovo la causa.
È come se L ansia si accumula li. Inoltre ha propio ragione cioé io vorrei approcciarmi alle cose ed alle situazioni in maniera più aperta sorridente ecc...
Cosa faccio.? Consulto uno psicologo...?
Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Direi proprio di sì: contatti un mio collega in zona e potrà lavorare a quel cambiamento che le consentirà di non accumulare più tutta questa tensione e di vivere più serenamente.
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Utente
Utente
Grazie infinite. L aggiornerò personalmente.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Certo, mi faccia sapere!