Premetto che a 50 anni sono anche pieno di tic e in passato ho sofferto di difficoltà di

Buongiorno, premetto che ho richiesto un consulto in psicologia in quanto sino un soggetto ansioso che ha sofferto in passato anche di attacchi di panico ma non so se questo caso rientra in questa casistica anche se lo spero vivamente.... da circa una settimana ho cominciato ad avere sensazioni di sbandamento direi leggere ma fastidiose, dopo alcuni giorni a fasi alterne, tornato da un viaggio a Nizza, sono andato come di consueto lunedì sera in palestra e iniziando il riscaldamento ho avuto una sensazione di fiato corto, è passato dopo il riscaldamento e l’allenamento con i pesi non ha dato problemi, intanto si erano calmati gli sbandamenti, martedì meglio ma stanco, mercoledì mentre tornavo dall’uffIcio nuovamente fiato corto e di nuovo durante il riscaldamento in palestra sensazione analoga, vado con i pesi e tutto passa, torno a casa, ceno e quando mi metto sul divano di nuovo fiato corto, di notte dormo ma quando mi sveglio mi torna...non si tratta di mancanza d’aria tipo quando fai 10 piani di corsa ma la sensazione di percepire il respiro, respiro volontariamente ma con respiro piccoli.. non a bocca aperta come se non trovassi l’aria... sicuramente potrei raccontare ancora molto ma non basterebbero i caratteri del FORM ... secondo voi vi può essere una causa organica o è chiaramente un problema psicologico? Premetto che a 50 anni sono anche pieno di tic e in passato ho sofferto di difficoltà di deglutizione per cause psicogene e sono ipocondriaco.... certo che così se un giorno mi viene veramente qualcosa o scambio per stress... quindi ho preferito chiedere un vostro consulto.. grazie
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

questa postazione, come lei ben comprenderà, è di orientamento a...
Non posso tranquillizzarla, seppur verosimilmente la sua ansia lo vorrebbe eccome, sulla natura della qualità “anomala” del suo modo di respirare. E neanche uno pneumologo lo farebbe.

Sta di fatto che però lei ci scrive contenuti che farebbero protendere maggiormente per un problema funzionale e non organico.
Infatti scrive:
1) che in passato ha sofferto di attacchi di panico. Si è rivolto, ai tempi, ad un collega psicoterapeuta o ad un medico psichiatra per una opportuna terapia?
2) “respiro volontariamente ma con respiro piccoli.”. Questo potrebbe essere un automonitoraggio ansioso del suo modo di respirare che la conduce, quasi ossessivamente, a prestare attenzione al respiro quando invece esso è completamente autonomo e non abbisogna che noi lo produciamo e/o controlliamo. In questo modo crea un circolo vizioso. Tenga conto oltretutto che non di rado l’ansia tende a somatizzare nel respiro...
3) “sono anche pieno di tic e in passato ho sofferto di difficoltà di deglutizione per cause psicogene e sono ipocondriaco....”
Anche questo: ANSIA come vede e sa.

Abbiamo degli indizi abbastanza notevoli che possono farci pensare ad una eziologia psicogena della dispea...

Cosa è successo in passato?
Come mai si porta tutta questa ansia addosso?

Intanto le suggerisco due letture di altrettanti articoli di 2 stimati colleghi
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
In qualcosa verosimilmente si ritroverà.

Poi, lei capirà, non posso che invitarla a farsi visitare dal suo medico di base (anche considerando l’età) per escludere cause organiche alla dispnea.
In seconda battuta, come credo e spero che sarà, ci sarà da pensare ad una dispnea su base psicologica e se tale si rivela occorre farsi aiutare da un collega psicologo psicoterapeuta.
Eventualmente opti per un/una psicoterapeuta specialista in terapia cognitivo comportamentale. Studi di valenza nazionale ed internazionale dimostrano come sia la terapia di elezione nel caso di sindromi ansiose (non dimentichiamo l’ansia per lo stato di salute fisica) e/o somatizzazioni di esse.

Mi aggiorni se lo desidera
Cordiali saluti!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Utente
Utente
Grazie dottore, effettivamente non ho mai approfondito, forse per paura o vergogna, la questione dei tic e dell’emotivita’... fortunatamente queste situazioni nel tempo non si sono mai protratte a lungo, di solito quando ho avuto malesseri generalizzati, gli stessi sono rientrati da soli dopo qualche giorno o al più settimana, ora era da un po’ che non avevo attacchi di questo tipo e pertanto mi sono allarmato, soprattutto perché andando in palestra da soli 6 mesi ho pensato nella mia testa che potesse esserci una qualche relazione, come dice lei dovrei approfondire, soprattutto il lato psicologico del mio carattere..... finora sono sempre scappato ma forse è arrivato il momento di parlarne con qualcuno... grazie ancora per il consulto.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
“sono sempre scappato ma forse è arrivato il momento di parlarne“
Concordo con lei pienamente!

Lieto dell aiuto

Stia bene!