Problemi di coppia e di convivenza
Buonasera gentili dottori,sono una ragazza di 30 anni.Da circa un anno ho una relazione con un uomo molto più grande di me: lui ha 65 anni Viviamo a 500 km di distanza e, da subito lui mi ha invitata ad andare da lui per provare a vivere assieme e se la nostra storia potesse funzionare.Diceva di essere interessato a me e ad una possibile convivenza.In questo anno sono salita una volta al mese per massimo una settimana per volta,anche se si sono presentati dei problemi: lui russa e io ho il sonno leggero.Abbiamo trovato una soluzione provvisoria:lui dorme su un divano letto e mi lascia il suo letto, anche se si lamenta spesso perché il suo letto è scomodo.Altri problemi collaterali sono i diversi ritmi di vita, nel senso che lui ha l'esigenza di andare a dormire e svegliarsi molto presto, mentre io sono abituata ad andare a coricarmi e a svegliarmi più tardi di lui.Tutto ciò gli crea fastidi. Il problema è questo:fino a qualche mese fa diceva che avremmo prolungato la permanenza col passare del tempo, mentre ora ha cambiato bruscamente pensiero.Ci sono state delle discussioni: lui voleva che mi procurassi i tappi per dormire con lui, perché a suo giudizio non ha senso una convivenza da "separati in casa", ma mi sono rifiutata di comprarli perché credo che sia fastidioso dormirci. Il suo rifiuto di convivere si è presentato dopo quest'estate, periodo in cui sono mancata per 5 mesi, dato che a casa sua era caldo e che stavano facendo dei lavori, quindi non sarei riuscita a stare decentemente senza un condizionatore, dato che soffro di colite e sinusite. Gli ho fatto presente che nel tempo diventa pesante una relazione a distanza. Ora mi sono abituata ai suoi ritmi e non mi pesano più come all'inizio. Vorrei convivere assieme più a lungo. Adesso lui obietta che vuole i suoi spazi e che il problema principale è dormire separati. Io ho avuto le mie difficoltà iniziali, perché è stata la prima esperienza di convivenza fuori casa, ma credo che se ci si ama (come dice anche lui) si può trovare una soluzione. Ma lui dice che due persone che vivono assieme devono avere gli stessi ritmi e abitudini, anche se io credo che bisogna venirsi incontro, per esempio comprare un divano letto più comodo e ci dormirei io sopra, invece che lui. L'altro giorno, di fronte a questo suo improvviso rifiuto della mia proposta di convivenza ho pianto tutto il giorno, perché soffro nel sentirmi togliere del tutto le speranze per il futuro. Altre volte mi risponde che alla fine nulla è deciso e che magari un giorno, anche se non mi assicura nulla, una convivenza più stretta sarà possibile. Ho deciso di comprare questi tappi per fare un tentativo,perché sono disperata.All'inizio ero io che non volevo convivere, ma ora la situazione si è ribaltata ed è confusa. Forse si è spaventato perché ho cambiato improvvisamente rotta?Sto sbagliando qualcosa?Non riesco a capire e a volte penso che lui non mi ami.Spero che qualcuno legga questo mio consulto e mi possa aiutare con un consiglio.
[#1]
Gentile utente,
i fatti:
Lei 30 anni, lui 65.
Provenite da aree a 500 km di distanza, che - in Italia - significa spesso mentalità differenti.
Uno russa, l'altro no.
Come vi eravate conosciuti? Sui social?
Forse ambedue avevate un sogno, una aspettativa
che FATICA a trasformarsi in realtà?
Dott. Brunialti
i fatti:
Lei 30 anni, lui 65.
Provenite da aree a 500 km di distanza, che - in Italia - significa spesso mentalità differenti.
Uno russa, l'altro no.
Come vi eravate conosciuti? Sui social?
Forse ambedue avevate un sogno, una aspettativa
che FATICA a trasformarsi in realtà?
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
La ringrazio per aver preso in considerazione il mio consulto. Sì, ci siamo conosciuti su Facebook, su un sito di fotografia, perché entrambi condividiamo questa passione. Io sono di Bari e lui di Roma. Certo, all'inizio c'erano molte aspettative soprattutto da parte sua, mentre io, che ho avuto parecchie delusioni sentimentali, frenavo me stessa dal lasciarmi andare a questa storia e a questo nuovo amore per paura dell'abbandono e di una nuova delusione. Ma, col passare del tempo, mi sono attaccata sempre di più, come era inevitabile che fosse, finché adesso che mi sento veramente innamorata...il colpo di scena. A volte penso che forse ho sbagliato a rendermi sempre presente, premurosa e reperibile in ogni istante, in modo che lui abbia dato per scontata la mia presenza. Vorrei un consiglio in proposito se possibile...sono davvero confusa.
[#3]
Gentile utente,
un rapporto ha moltissime sfumatiure,
ognuna delle quali abbisognerebbe di qualche domanda e di qualche risposta.
"..Vorrei un consiglio in proposito se possibile."
Ma online non è proprio possibile per la complessità dei vari aspetti.
La consiglio dunque di chiedere una consulenza psicologica di persona.
Ritiene di poterlo fare?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
un rapporto ha moltissime sfumatiure,
ognuna delle quali abbisognerebbe di qualche domanda e di qualche risposta.
"..Vorrei un consiglio in proposito se possibile."
Ma online non è proprio possibile per la complessità dei vari aspetti.
La consiglio dunque di chiedere una consulenza psicologica di persona.
Ritiene di poterlo fare?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
Utente
La ringrazio ancora per l'attenzione e infatti mi rendo conto che lei ha perfettamente ragione, dato che ci sono troppi elementi complessi, che si intrecciano, da considerare. Io ho cercato per questo di rendere la mia spiegazione più esauriente possibile, ma i limiti del consulto online sono proprio questi,
me ne rendo conto!
Purtroppo non ho amiche per confidarmi, né la possibilità economica di rivolgermi ad uno psicologo ed avevo bisogno del parere di una persona esterna alla situazione,quindi ho provato a scrivere qui.
Grazie ancora.
me ne rendo conto!
Purtroppo non ho amiche per confidarmi, né la possibilità economica di rivolgermi ad uno psicologo ed avevo bisogno del parere di una persona esterna alla situazione,quindi ho provato a scrivere qui.
Grazie ancora.
[#5]
Rivolgerso allo Psicologo del Consultorio non costa nulla, solo talvolta un modesto ticket;
e ciò mi fa dire che l'elemento economico è spesso unicamente un alibi perchè non si è ancora pronti a presentarsi vi-à-vis, non Le pare?
Dott. Brunialti
e ciò mi fa dire che l'elemento economico è spesso unicamente un alibi perchè non si è ancora pronti a presentarsi vi-à-vis, non Le pare?
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 11/12/2018.
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