Ansia e pensieri ossessivi forti
Salve, sono una ragazza di 30 anni, sono tre anni che sto vivendo un incubo,faccio una premessa,all'età di 22 anni ho deciso di trasferirmi e andare via da casa per seguire all'epoca il mio fidanzato ed ora marito per lavoro.Ho cambiato tre città ed ho sempre cercato un lavoro per tenermi impegnata nell'arco della giornata.
E' da marzo 2016 circa che non riuscivo a dormire la notte,il primo episodio è stato un semplice mal di pancia che mi ha tenuta sveglia,le notti successive si faceva vivo il pensiero "paura di non riuscire a dormire",da lì per diversi mesi non chiudo occhio e tutt'ora mi metto a letto con la paura di non dormire.
Dopo mesi parlando con il mio medico di base mi prescrisse xanax 0,25 solo la sera prima di andare a letto.Successivamente all'ansia di non riuscire a dormire,si è fatta viva anche durante il giorno,così la dottoressa mi ha portato a 3 pillole di xanax.
Dopodichè sono iniziati i pensieri ad accompagnare l'ansia,pensieri del perchè dobbiamo vivere,perchè morire,pensieri che mi facevano sentire estranea alla realtà,tutt'oggi ancora a giorni alterni mi succede.
Oltre a questi pensieri per dare una giustificazione all'ansia iniziavo ad analizzare che forse nn mi piaceva il posto dove mi trovavo,che mi mancava la famiglia e addirittura che nn ci tenevo al mio fidanzato,e da li mi si e scaturito ancor di più il panico pensando forse di non amarlo.
Ho deciso poi di andare da uno psichiatra che mi ha prescritto cipralex 12 gocce la mattina e xanax la sera fino a quando non mi sentivo sicura nel togliere xanax.
Lui mi ha consigliato di fare una psicoterapia e così ho iniziato e cmq dopo le sedute facevo alti e bassi.
I miei pensieri erano anche la paura di uscire pazza,di nn sopportare questa situazione alla lunga e di fare qualche pazzia di uccidermi.
A marzo di quest'anno ho dovuto interrompere la psicoterapia perchè sempre per lavoro ci siamo dovuti spostare.
Ci tengo a dire che per un periodo pensavo di stare meglio e di mia facoltà avevo deciso di scalare le cipralex.Ricaduta,trovai in zona altro psichiatra che mi ha tolto cipralex e mi ha dato lorans.
Ho cambiato due psicologhe perchè quando uscivo dalla terapia mi sentivo agitata e lontano dal risolvere il mio vero problema.Così da settembre ho deciso di camminare da sola.
Oggi mi ritrovo a combattere ancora con questi pensieri ansie ed attacchi di panico,mi sento vuota,mi sento senza carattere,tutto quello che mi viene detto in una semplice chiacchierata prendo ciò che più mi crea ansia e mi focalizzo, anche in compagnia mi sento assente.
Se faccio un semplice complimento nella mia testa ad un ragazzo subito mi sale l'ansia e ritorno al dubbio sull'amare mio marito(però al solo pensiero non riesco a stare senza di lui,e non immagino il mio futuro senza di lui).Una minima sensazione del mio corpo che sento estranea a me quando mi capita di parlare o vedere qualcosa mi agita e vado nel panico.
Grazie per un'eventuale risposta e un consiglio su cosa fare.
E' da marzo 2016 circa che non riuscivo a dormire la notte,il primo episodio è stato un semplice mal di pancia che mi ha tenuta sveglia,le notti successive si faceva vivo il pensiero "paura di non riuscire a dormire",da lì per diversi mesi non chiudo occhio e tutt'ora mi metto a letto con la paura di non dormire.
Dopo mesi parlando con il mio medico di base mi prescrisse xanax 0,25 solo la sera prima di andare a letto.Successivamente all'ansia di non riuscire a dormire,si è fatta viva anche durante il giorno,così la dottoressa mi ha portato a 3 pillole di xanax.
Dopodichè sono iniziati i pensieri ad accompagnare l'ansia,pensieri del perchè dobbiamo vivere,perchè morire,pensieri che mi facevano sentire estranea alla realtà,tutt'oggi ancora a giorni alterni mi succede.
Oltre a questi pensieri per dare una giustificazione all'ansia iniziavo ad analizzare che forse nn mi piaceva il posto dove mi trovavo,che mi mancava la famiglia e addirittura che nn ci tenevo al mio fidanzato,e da li mi si e scaturito ancor di più il panico pensando forse di non amarlo.
Ho deciso poi di andare da uno psichiatra che mi ha prescritto cipralex 12 gocce la mattina e xanax la sera fino a quando non mi sentivo sicura nel togliere xanax.
Lui mi ha consigliato di fare una psicoterapia e così ho iniziato e cmq dopo le sedute facevo alti e bassi.
I miei pensieri erano anche la paura di uscire pazza,di nn sopportare questa situazione alla lunga e di fare qualche pazzia di uccidermi.
A marzo di quest'anno ho dovuto interrompere la psicoterapia perchè sempre per lavoro ci siamo dovuti spostare.
Ci tengo a dire che per un periodo pensavo di stare meglio e di mia facoltà avevo deciso di scalare le cipralex.Ricaduta,trovai in zona altro psichiatra che mi ha tolto cipralex e mi ha dato lorans.
Ho cambiato due psicologhe perchè quando uscivo dalla terapia mi sentivo agitata e lontano dal risolvere il mio vero problema.Così da settembre ho deciso di camminare da sola.
Oggi mi ritrovo a combattere ancora con questi pensieri ansie ed attacchi di panico,mi sento vuota,mi sento senza carattere,tutto quello che mi viene detto in una semplice chiacchierata prendo ciò che più mi crea ansia e mi focalizzo, anche in compagnia mi sento assente.
Se faccio un semplice complimento nella mia testa ad un ragazzo subito mi sale l'ansia e ritorno al dubbio sull'amare mio marito(però al solo pensiero non riesco a stare senza di lui,e non immagino il mio futuro senza di lui).Una minima sensazione del mio corpo che sento estranea a me quando mi capita di parlare o vedere qualcosa mi agita e vado nel panico.
Grazie per un'eventuale risposta e un consiglio su cosa fare.
[#1]
Gentile utente,
sembrerebbero proprio essere pensieri ossessivi,
per quanto online non si riesca a fare diagnosi.
In questi casi - da diagnosticare di persona - l'abbinamento tra psicoterapia e farmacoterapia risulta essere vincente nei casi resistenti,
ma senza interruzioni soggettive dell'uno o dell'altro
e con convinzione.
Riguardo alla Psicoterapia,
Lei si indirizzi non a una Psicologa,
bensì ad una Psicologa anche Psicoterapeuta, l'unica cioè in grado anche di curare!
Al proposito:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html .
Dott. Brunialti
sembrerebbero proprio essere pensieri ossessivi,
per quanto online non si riesca a fare diagnosi.
In questi casi - da diagnosticare di persona - l'abbinamento tra psicoterapia e farmacoterapia risulta essere vincente nei casi resistenti,
ma senza interruzioni soggettive dell'uno o dell'altro
e con convinzione.
Riguardo alla Psicoterapia,
Lei si indirizzi non a una Psicologa,
bensì ad una Psicologa anche Psicoterapeuta, l'unica cioè in grado anche di curare!
Al proposito:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html .
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 11/12/2018.
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