Famiglie allargate

Buonasera, chiedo cortesemente consulto per un dubbio che mi affligge da un po’. Io e il mio compagno veniamo da due separazioni ed entrambi abbiamo figli: lui un maschio di 5 anni e io un maschio di 12 che vive con me. Dopo un periodo di convivenza abbiamo avuto un figlio insieme che ora ha solo qualche mese. Il mio dubbio sorge in quanto a me non è data la possibilità di vedere e frequentare il figlio del mio compagno, in quanto la madre del piccolo è gelosa, mentre il padre può vederla solo a casa dei genitori di lui, tre volte la settimana per 4/6 ore, a giorni che decide lei secondo le sue esigenze. Lei pretende inoltre che suo figlio ed il nostro non si conoscano e la famiglia di lui ed il mio compagno, siccome la conoscono e non vogliono ritorsioni sulle visite del nipote, la assecondano.
Quindi in sostanza, mio figlio non frequenta e non frequenterà il fratello e il mio compagno sarà assente 3 volte la settimana, più le relative festività, per frequentare il figlio che giustamente adora, ma lasciando da parte noi.
C’è da dire che lui non vuole opporsi alla moglie e legittima la situazione.
Parlando con altri amici separati mi dicono che non c’è nulla di male se lui frequenta il figlio a casa dei suoi escludendo noi, ma a me la situazione fa male.
Secondo voi è legittimo ciò che sta facendo?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

le "famiglie ricomposte" sono ricche di svariati accomodamenti.

Innanzi tutto diciamo che l'atto di separazione potrebbe prevedere le modalità di frentazione dei propri figli.

In secondo luogo, nessuna famiglia ricomposta è immune da problematiche simili a quelle che Lei cita;
anzi, sì: quelle dei serial TV.
Nella realtà si mescolano vecchi rancori e nuove gelosie;
"fargliela pagare", "rompere le s.....e", "gli metto contro i figli" sono tra le frasi che accompagnano putroppo le situazioni conflittuali.

Se Suo marito vuole evitare il conflitto con la ex,
e immagino che avrà le proprie motivazioni,
Lei gli può parlare con calma e spiegargli il Suo punto di vista,
ma più di questo..
Lui dovrà tener conto però che la sua famiglia ora è questa,
di là ha solo il figlio con cui scambiare i doni di Natale ecc. presso i nonni, mi pare di aver capito.

Se la situazione diverrà troppo pesante per Lei
potrete fare una terapia di coppia
per esplorare i rispettivi vissuti e cercare una maggiore empatia.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Attivo dal 2018 al 2020
Ex utente
Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Se ritiene,
ci tenga al corrente.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti