Non voglia di sesso

Cari dottori,
è da circa 6 mesi, con un calo graduale, che mi è venuta meno la voglia di far sesso. Scrivo su psicologia, in quanto tutti gli esami del caso, ormonali, sono negativi, con valori entro la norma.
Mi succede, in particolare, che con la mia partner quando sono in situazioni di intimità, appena non mi concentro sull'atto, una grave perdita di erezione, e di conseguenza la voglia di non continuare.
Ciò mi crea problemi enormi, in quanto abbiamo sempre ritenuto il sesso un pratica fondamentale nel nostro rapporto. Quando fino a 6 mesi orsono uscivamo, il desiderio era sempre quello di appartarmi da qualche parte per sentire mia la mia donna.
Ora invece preferisco quasi evitarla.
A corollario vi comunico di avere un vista estremamente stressante, sono molto preso da impegni lavorativi (università, azienda, studio professionale, ecc.); in più da quando mi è capitata questa cosa, ho smesso quasi di sorridere: sembra che voglia evitare tutto ciò che può provocarmi piacere.
Cosa posso fare? La mia paura più grande e che il rapporto vada a male per questi avvenimenti. E capite bene che per un uomo, sempre attivo e voglioso, non è una bella situazione.
Vi ringrazio in anticipo
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentilissimo, è stato proprio lei a farsi la diagnosi adeguata "vita estremamente stressante, sono molto preso da impegni lavorativi (università, azienda, studio professionale, ecc.)" sono tutte condizioni in cui una reazione come la sua appare quasi normale. Dovrà invece cominciare a riflettere su un intervento specialistico di tipo psicoterapeutico se, una volta superate le condizioni di stress, il problema permane. Quest'ultimo infatti può rappresentare un segnale del suo corpo verso una situazione di coppia probabilmente conflittuale. Se fisicamente è a posto la mancanza di desiderio può rappresentare una qualche dinamica inconsapevole da risolvere con la sua ragazza. Credo che il problema vada affrontato sotto questo punto di vista, ma solo con l'aiuto di un terapeuta. Inoltre in molte occasioni nei deficit dell'erezione di natura psicologica una terapia comportamentale affrontata in coppia è spesso risolutiva.

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
A me invece ha colpito l'ultima sua frase: "E capite bene che per un uomo, sempre attivo e voglioso [...]".

Mi perdoni se glielo chiedo, ma è davvero convinto di dover interpretare a tutti i costi questa parte? Perché, da quanto scrive, invece, sembrerebbe che anche lei, come chiunque, a volte ha più voglia, altre volte meno.

In altre parole, il suo disturbo potrebbe stare proprio nell'atteggiamento eccessivamente rigido che lei mantiene con se stesso. Le sembrerà una battuta, ma quando si eccede in rigidità da una parte, spesso si finisce per perderla da un'altra.

Si rivolga quindi con fiducia a uno psicologo o uno psicoterapeuta, e ne parli con lui.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Bhé forse avete ragione entrambi... Da un lato lo stress lavorativo che mi distoglie dalle giuste attenzioni verso la donna che amo, dall'altra il mio atteggiamento rigido, anzi ossessivo. Considerate che non passa ora che non penso almeno ad una volta a questa faccenda, e per me diventa tutto difficile. E' un disturbo ossessivo? Forse è veramente patologico.
Cercherò di risolverlo con tanta tranquillità, e se non capace mi rivolgerò ad un terapeuta che magari mi giuderà con maggior efficacia verso una via di uscita.
Grazie molte
[#4]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
sarò molto franco con Lei

Mi sembra di capire che Lei è rigido e ossessivo ovunque, tranne che nella ricezione dei nostri messaggi.

Già l'8 giugno 2008 il Dottor Santonocito le aveva consigliato la consulenza psicologica, evidentemente mai richiesta, e sono già passati sei mesi...

Effettivamente Lei sta cercando di risolvere questo problema con "tanta tranquillità", ma non pensa al peso che tutto ciò comporta sulla vostra relazione di coppia?

Guardi, recentemente mi è capitata una cosa che mi ha (ancor di più) fatto apprezzare le cose belle della vita

Perdere sei mesi senza fare nulla per la propria sessualità (e per la propria relazione) non appartiene alle cose belle della vita, non crede?

Adesso credo sia ora di richiederla questa benedetta consulenza psicologica: lo deve fare per Lei, lo deve fare per la sua partner, non per noi.

Adesso le dò "il permesso" di seguire ossessivamente una cura psicologica: gli ossessivi ottengono ottimi risultati, sa?
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