Ricominciare, dopo la relazione con un narcisista.
Gentili dottori,
inizio con una premessa che ritengo doverosa... studio psicologia (ho conseguito la laurea triennale e a breve anche quella magistrale in clinica), quindi non sono estranea a questo mondo.
Non riesco a trovare la luce in fondo al mio tunnel. I miei ultimi 4 anni sono stati burrascosi, sono stata coinvolta in una lunga e tormentata relazione con un partner narcisista, che mi ha prosciugata.
La relazione è ormai terminata da un po’ ed io sto cercando di rimettere insieme i pezzi della mia vita, con molta fatica perché la mia visione del mondo ad oggi è tutt’altro che rosea e ho paura di non aver più voglia di andare avanti, di cercare il bello. Anzi, io credo che il bello non esista.
Non so proprio da dove iniziare, non provo interesse e piacere verso nulla ed ho paura che il nulla è tutto quello che mi resta, che non proverò mai più un’emozione nel corso della mia vita. Inoltre mi sento terribilmente sola ed ho un tremendo bisogno di calore, non solo in senso figurato, a volte sembra quasi un’esigenza fisica. Ho bisogno di quell’empatia che in tutti questi anni mi è stata negata... un bisogno prepotente! E non c’è niente di peggio di aver bisogno di qualcosa e non sapere dove andarla a cercare.
So che questo mio bisogno di “contenimento” (forse) può essere gestito e analizzato all’interno di una relazione terapeutica, ma al momento mi pago gli studi e non potrò iniziare questo percorso prima del prossimo anno, i servizi pubblici del mio territorio inoltre lasciano molto a desiderare.
In attesa del mio percorso chiedo a voi uno spunto di riflessione, una luce. So che sarebbe giusto ed opportuno interrogarmi circa i motivi che mi hanno spinta ad accettare una relazione così malata e tossica, è da tempo ormai che cerco di guardarmi dentro, ma adesso piuttosto che trovare un motivo passato ho bisogno di trovare un motivo futuro, un motivo per andare avanti.
Chiedo dunque a voi, con tutti i limiti di quello che può essere un consulto online, un aiuto... un suggerimento.
inizio con una premessa che ritengo doverosa... studio psicologia (ho conseguito la laurea triennale e a breve anche quella magistrale in clinica), quindi non sono estranea a questo mondo.
Non riesco a trovare la luce in fondo al mio tunnel. I miei ultimi 4 anni sono stati burrascosi, sono stata coinvolta in una lunga e tormentata relazione con un partner narcisista, che mi ha prosciugata.
La relazione è ormai terminata da un po’ ed io sto cercando di rimettere insieme i pezzi della mia vita, con molta fatica perché la mia visione del mondo ad oggi è tutt’altro che rosea e ho paura di non aver più voglia di andare avanti, di cercare il bello. Anzi, io credo che il bello non esista.
Non so proprio da dove iniziare, non provo interesse e piacere verso nulla ed ho paura che il nulla è tutto quello che mi resta, che non proverò mai più un’emozione nel corso della mia vita. Inoltre mi sento terribilmente sola ed ho un tremendo bisogno di calore, non solo in senso figurato, a volte sembra quasi un’esigenza fisica. Ho bisogno di quell’empatia che in tutti questi anni mi è stata negata... un bisogno prepotente! E non c’è niente di peggio di aver bisogno di qualcosa e non sapere dove andarla a cercare.
So che questo mio bisogno di “contenimento” (forse) può essere gestito e analizzato all’interno di una relazione terapeutica, ma al momento mi pago gli studi e non potrò iniziare questo percorso prima del prossimo anno, i servizi pubblici del mio territorio inoltre lasciano molto a desiderare.
In attesa del mio percorso chiedo a voi uno spunto di riflessione, una luce. So che sarebbe giusto ed opportuno interrogarmi circa i motivi che mi hanno spinta ad accettare una relazione così malata e tossica, è da tempo ormai che cerco di guardarmi dentro, ma adesso piuttosto che trovare un motivo passato ho bisogno di trovare un motivo futuro, un motivo per andare avanti.
Chiedo dunque a voi, con tutti i limiti di quello che può essere un consulto online, un aiuto... un suggerimento.
[#1]
Gentile utente,
"..adesso piuttosto che trovare un motivo passato
ho bisogno di trovare un motivo futuro..":
saggia decisione,
anche se non facile da attuare senza supporto psicologico di persona.
Immagino che la "diagnosi" di "narcisista"
sia frutto della Sua mente e non una diagnosi clinica di uno Specialista.
Qualche elemento sulla persona narcisista:
mentre il vanitoso si sente bello fin anche assumendo comportamenti ridicoli,
ma non è dannoso agli altri,
il narcisista invece
coltiva un concetto grandioso di sè,
non è consapevole dei propri limiti o difetti,
si auto-assegna ruoli di comando attraverso i quali manipola e sfrutta/utilizza gli altri, anche la propria stessa ragazza/o;
la mancanza di empatia lo porta a non curarsi della sofferenza altrui.
Uscendo dalla relazione con una persona che ha tali tratti
ci si sente svuotati,
con l'autostima a zero.
Come in ogni "fine reazione" il sentimento di solitudine è accentuato e intenso;
e ciò implica il pericologo di cadere inconsapevolmente in una relazione anche magari simile
al fine di colmare il vuoto.
..."un motivo per andare avanti"...
è di ri-centrarsi su di sè,
sui propri desideri e bisogni;
di fare cose che Le piacciono
anche se attualmente Le sembra di non averne energia o voglia.
Per aiutarsi effettui qualche colloquio psicologico
.o presso lo Sportello della Sua università,
.oppure al Consultorio
(gratuiti);
di persona è assai più efficace che online.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
"..adesso piuttosto che trovare un motivo passato
ho bisogno di trovare un motivo futuro..":
saggia decisione,
anche se non facile da attuare senza supporto psicologico di persona.
Immagino che la "diagnosi" di "narcisista"
sia frutto della Sua mente e non una diagnosi clinica di uno Specialista.
Qualche elemento sulla persona narcisista:
mentre il vanitoso si sente bello fin anche assumendo comportamenti ridicoli,
ma non è dannoso agli altri,
il narcisista invece
coltiva un concetto grandioso di sè,
non è consapevole dei propri limiti o difetti,
si auto-assegna ruoli di comando attraverso i quali manipola e sfrutta/utilizza gli altri, anche la propria stessa ragazza/o;
la mancanza di empatia lo porta a non curarsi della sofferenza altrui.
Uscendo dalla relazione con una persona che ha tali tratti
ci si sente svuotati,
con l'autostima a zero.
Come in ogni "fine reazione" il sentimento di solitudine è accentuato e intenso;
e ciò implica il pericologo di cadere inconsapevolmente in una relazione anche magari simile
al fine di colmare il vuoto.
..."un motivo per andare avanti"...
è di ri-centrarsi su di sè,
sui propri desideri e bisogni;
di fare cose che Le piacciono
anche se attualmente Le sembra di non averne energia o voglia.
Per aiutarsi effettui qualche colloquio psicologico
.o presso lo Sportello della Sua università,
.oppure al Consultorio
(gratuiti);
di persona è assai più efficace che online.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.3k visite dal 01/12/2018.
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