Depressione e sofferenza giovanile
Salve, sono qui a chiedere un consulto dopo una crisi di pianto.
Ho 16 anni, sono un ragazzo molto sensibile e vorrei descrivervi un po' la mia storia per farle/vi analizzare più punti di questa mia sofferenza.
Come detto ho 16 anni, mi ritengo un ragazzo intelligente e simpatico, allo stesso tempo timido, faccio il secondo superiore di un liceo scientifico (sono stato bocciato in primo, ma ci arriveremo).
Da molti anni sono in sovrappeso, cosa che mi ha portato a delle difficoltà relazionali con il genere femminile oltre che quasi odio verso il mio corpo, non sono grasso (peserò 80 kg e sono un 1.72), ma il fatto che tutti mi squadrino e qualche battutina di troppo mi fa prima andare in bestia e poi mi ci fa star male; con i ragazzi invece ho alcune amicizie strette e altre più allargate, non ci sono problemi di questo tipo qui.
Alle scuole medie andavo bene a scuola, sono uscito con 9 all'esame, poi arrivano le difficoltà: il passaggio dal paese alla città, una classe piena di ragazze (io non ne avevo alle medie) e le appunto difficoltà a relazionarsi. Abbandono la scuola e il primo anno se ne va. I miei non si arrabbiano più di tanto, sanno che sono molto sensibile e dunque me la concedono. Cambio scuola nel frattempo. Il continuo confronto con mia sorella, prodigio prima in tutto l'istituto superiore, mi fa star male. Questo è solo uno dei problemi per cui vi scrivo.
Il secondo è che sono ipocondriaco. Dopo la morte di mio zio causa tumore ai polmoni, ho iniziato dapprima a temere dell'incolumità dei miei e poi per la mia. Ho vissuto giornate terribili, ora mi è un po' passato ma ho ancora questa fobia.
Il terzo è di natura economica. La mia famiglia non è povera, anzi. Mio padre fa l'autista, guadagna circa 1500€, mentre mia madre fa i servizi da qualche vecchietto, e guadagna 350€. Nonostante non siano pochi soldi, una casa molto grande spolpa e l'affitto di mia sorella (trasferitasi a Torino per l'università) spolpano molti di questi soldi. Seppur almeno apparentemente i soldi dovrebbero bastare se non avanzare, molte volte abbiamo queste crisi economiche. Ieri mio padre ha dovuto prendere 400€ dal gruzzoletto di mia madre per pagare delle bollette, oggi è arrivata una bolletta dell'acqua da più di 1000 euro, e ora mio padre non sa dove prenderli. Emblematica a scena di stasera dove lui, in una crisi di nervi, quasi in lacrime, mi chiede cos'ho fatto a scuola. Questa è la scena che ha fatto scattare le mie lacrime.
Non dubitate di mio padre, nel caso lo stiate facendo. È una persona molto buona e per questo anche spendacciona, non mi ha fatto mai mancare niente e per questo lo ringrazio sempre. Stessa cosa mia madre, seppur più rigida.
Io ho una spesa mensile di cieca 70/80€, sto pensando di tagliarmi gli allenamenti di calcio in modo da risparmiare e limitare il budget delle uscite del week-end.
Vi prego, analizzate questo consulto e datemi dei consigli, perché soffro, e molto, più di quanto immaginiate, e non so con cui parlarne. Grazie
Ho 16 anni, sono un ragazzo molto sensibile e vorrei descrivervi un po' la mia storia per farle/vi analizzare più punti di questa mia sofferenza.
Come detto ho 16 anni, mi ritengo un ragazzo intelligente e simpatico, allo stesso tempo timido, faccio il secondo superiore di un liceo scientifico (sono stato bocciato in primo, ma ci arriveremo).
Da molti anni sono in sovrappeso, cosa che mi ha portato a delle difficoltà relazionali con il genere femminile oltre che quasi odio verso il mio corpo, non sono grasso (peserò 80 kg e sono un 1.72), ma il fatto che tutti mi squadrino e qualche battutina di troppo mi fa prima andare in bestia e poi mi ci fa star male; con i ragazzi invece ho alcune amicizie strette e altre più allargate, non ci sono problemi di questo tipo qui.
Alle scuole medie andavo bene a scuola, sono uscito con 9 all'esame, poi arrivano le difficoltà: il passaggio dal paese alla città, una classe piena di ragazze (io non ne avevo alle medie) e le appunto difficoltà a relazionarsi. Abbandono la scuola e il primo anno se ne va. I miei non si arrabbiano più di tanto, sanno che sono molto sensibile e dunque me la concedono. Cambio scuola nel frattempo. Il continuo confronto con mia sorella, prodigio prima in tutto l'istituto superiore, mi fa star male. Questo è solo uno dei problemi per cui vi scrivo.
Il secondo è che sono ipocondriaco. Dopo la morte di mio zio causa tumore ai polmoni, ho iniziato dapprima a temere dell'incolumità dei miei e poi per la mia. Ho vissuto giornate terribili, ora mi è un po' passato ma ho ancora questa fobia.
Il terzo è di natura economica. La mia famiglia non è povera, anzi. Mio padre fa l'autista, guadagna circa 1500€, mentre mia madre fa i servizi da qualche vecchietto, e guadagna 350€. Nonostante non siano pochi soldi, una casa molto grande spolpa e l'affitto di mia sorella (trasferitasi a Torino per l'università) spolpano molti di questi soldi. Seppur almeno apparentemente i soldi dovrebbero bastare se non avanzare, molte volte abbiamo queste crisi economiche. Ieri mio padre ha dovuto prendere 400€ dal gruzzoletto di mia madre per pagare delle bollette, oggi è arrivata una bolletta dell'acqua da più di 1000 euro, e ora mio padre non sa dove prenderli. Emblematica a scena di stasera dove lui, in una crisi di nervi, quasi in lacrime, mi chiede cos'ho fatto a scuola. Questa è la scena che ha fatto scattare le mie lacrime.
Non dubitate di mio padre, nel caso lo stiate facendo. È una persona molto buona e per questo anche spendacciona, non mi ha fatto mai mancare niente e per questo lo ringrazio sempre. Stessa cosa mia madre, seppur più rigida.
Io ho una spesa mensile di cieca 70/80€, sto pensando di tagliarmi gli allenamenti di calcio in modo da risparmiare e limitare il budget delle uscite del week-end.
Vi prego, analizzate questo consulto e datemi dei consigli, perché soffro, e molto, più di quanto immaginiate, e non so con cui parlarne. Grazie
[#1]
Carissimo,
mi spiace molto per la tua sofferenza e per la situazione che stai vivendo, ma, essendo tu minorenne, non possiamo darti una risposta entrando nel merito.
Immagino che tu non conosca questa opportunità, ma puoi rivolgerti tranquillamente e gratuitamente allo Spazio Giovani del Consultorio Familiare più vicino, dove troverai un nostro collega psicologo che ti potrà ascoltare e aiutare.
Ti faccio tanti auguri per tutto,
mi spiace molto per la tua sofferenza e per la situazione che stai vivendo, ma, essendo tu minorenne, non possiamo darti una risposta entrando nel merito.
Immagino che tu non conosca questa opportunità, ma puoi rivolgerti tranquillamente e gratuitamente allo Spazio Giovani del Consultorio Familiare più vicino, dove troverai un nostro collega psicologo che ti potrà ascoltare e aiutare.
Ti faccio tanti auguri per tutto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 803 visite dal 26/11/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.