Osessione della propria sessualità

Salve, sono una ragazza di 20 anni e come dice il titolo, sto affrontando un periodo paragonabile ad un vero e proprio inferno. Non mi riconosco più. non riesco più a frequentare l'università. a studiare, a distrarmi in alcun modo... raramente mangio. Il tutto è iniziato circa due mesi fa attraverso un sogno in cui due personaggi femminili di una serie tv che seguo avevano dei rapporti. Da lì ho iniziato a googlare se questo significasse essere omosessuali e il tutto è stato seguito da un periodo brevissimo in cui avevo voglia di baciare quasi tutti (circa due giorni). Poi tutto normale. Non sono mai stata fidanzata, purtroppo, anche perché ho dedicato tutto il liceo allo studio. Sono stata innamorata di un ragazzo che tutt'ora mi piace, lo considero il mio primo amore, e poi delle cotte (sempre per ragazzi) abbastanza serie, di cui non sono stata ricambiata... fino a qualche mese fa non pensavo minimamente a cosa significasse essere 'etero' 'bi' o altro. Sono sempre stata e sono attratta dai ragazzi, sia a livello mentale come compagni di vita (sogno di fidanzarmi, appunto, sposarmi e avere una famiglia) che fisico. Il pensiero di stare con una donna mi mette a disagio e non ho mai avuto fantasie sessuali a riguardo, perché appunto non riesco a vedermi in una situazione del genere- non è nella mia comfort zone, non so come spiegarlo, ma pensare all'eventualità mi fa stare malissimo. Non è ciò che voglio.

Circa una settimana fa, i pensieri sulla sessualità sono riemersi. Alimentati da gente che faceva coming out sui social che seguo, oppure post della comunità lgbt come 'se ti piaceva questo personaggio da bambina ora sei probabilmente gay'. Insomma, ho iniziato a pensare alla possibilità di non essere etero, e ho cercato su internet. Ad ogni post scoppiavo a piangere in preda all'ansia, anche se non dicevano granché. Era ed è come se i miei dubbi, di cui ancora non capisco l'esistenza, fossero sinonimo del mio orientamento sessuale.

Io non capisco più nulla. Ho paura di uscire di casa e guardare le ragazze. Non capisco più che cosa significa essere etero- dato che le mie fantasie e il mio voler avere un fidanzato non mi bastano come 'prova'. So solo che sto malissimo, non riesco a pensare più ad altro... cosa mi succede? Una settimana fa stavo così bene. Quei post lgbt mi hanno portato a pensare di auto convincermi di essere etero, perché il fatto di non sentirmi a mio agio con il mio stesso sesso è indice di 'reprimere i propri sentimenti'.

Non so più che pensare. So solo che pensarmi tra le braccia di un ragazzo mi fa stare benissimo nei pochi momenti di lucidità che ho. L'opposto no. So di aver bisogno di aiuto, ma vorrei delle risposte solo per sentirmi un po' meglio. Ossessione o sono realmente bi o gay? Cosa mi succede?

Aggiungo che ne ho parlato subito con la mia famiglia e ne stiamo soffrendo tutti per come sto. Ho attacchi di ansia e pianti isterici in continuazione. Scusate la lunghezza del post.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

un problema c'è ma mi pare quello della probabile (dico così perchè non ti conosco direttamente) dinamica ossessiva che si è manifestata a partire dal primo evento ossia il sogno che hai fatto.

Questo capita alle persone che sono già ansiose, e quindi da quel primo sogno che evidentemente ti ha turbata, tu hai iniziato a porti tutta una serie di domande sulla tua sessualità. In realtà il sogno (così come i siti che guardi, i pensieri che hai, ecc...) ti ha turbata perchè sei ansiosa.

A tutti, infatti può capitare di fare un sogno del genere e ricordarlo pure, ma se una persona NON è ansiosa, non si rompe la testa con domande o test. Si fa una risata sul sogno. Eventualmente lo ritiene un po' strano, o bizzarro, o particolare, se proprio vogliamo commentare il sogno in questione.

Tra l'altro il tema dell'ossessività può essere di diverso tipo: una persona potrebbe essere turbata dal sogno di far del male a qualcuno o di avere una parte del proprio corpo diversa da come è realmente, o di contrarre una malattia, ecc...

Cosa puoi fare ora? Prima di tutto smetti subito di fare test per vedere come ti senti se vedi un video o la comunità lgbt perchè questo non farà altro che riaumentare la tua ansia.

Parla con i tuoi genitori o mostra loro questo consulto chiedendo un colloquio psicologico con uno psicologo che sia anche specializzato in psicoterapia per lavorare sull'ansia.

Chissa, magari la tua ansia c'era anche in passato, negli anni del liceo, durante i quali non hai fatto altro che studiare, proprio per tenere sotto controllo stati ansiosi. Quindi non spaventarti se ora ti pare che improvvisamente sia venuto fuori qualcosa di strano o brutto. Tieni anche presente che, visto che sei giovanissima e che il sintomo è presente da poco tempo, il problema può risolversi in tempi brevissimi.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Non l'ho aggiunto perchè non pertinente, ma ho sofferto di RCU dagli 11 anni e a 18 mi hanno rimosso il colon, quindi ora ho una stomia/sacca. Mi sono buttata sullo studio per non pensare ai miei problemi di salute.

Domani avremo un consulto con una psicologa (ripeto, la mia famiglia sa tutto) ma mi tormenta la mia sessualità. Vorrei sapere se sono etero o no...
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Tu sei etero. C’è, come ha scritto la collega Pileci, molto probabilmente un problema ossessivo che si è innestato su una base ansiosa ed è questo problema che va risolto. Cioè: occorre imparare a gestire l’ansia ( gli evitamenti, il fatto che temi di uscire da casa, la ricerca di prove/conferme etc etc) che queste ossessioni ti danno e non capire se sei eterosessuale, omosessuale o bisessuale. Che sei etero è chiaro. È l’ansia che ti fa soffrire.

Bene che hai deciso di rivolgerti ad un collega. Bene che la tua famiglia sappia e ti stia accanto.

Un suggerimento: prima di tutto assicuratevi che il collega psicologo sia anche psicoterapeuta. Poi è bene sapere che la terapia di elezione (quindi più valida e attendibile) per trattare dinamiche ansiose è la psicoterapia cognitivo comportamentale.

Hai imparato a gestire i sintomi di una rettocolite ulcerosa. Imparerai a gestire anche questa spiacevole ansia.
Probabilmente 10 anni di IBD qualche segno emotivo lo hanno lasciato...

Tranquilla.

Molti auguri per tutto!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Grazie mille dottoressa e dottore per il vostro consulto, ho avuto un pomeriggio difficile ma in questo istante sono tranquilla.

Mi chiedo solo come è possibile arrivare ad una situazione del genere, in cui anche la mia vita quotidiana è compromessa, per un 'dubbio' su una sessualità che invece è certa? Mi spiego, perché chiedersi se si è etero o meno se una persona è veramente etero? Questo dubbio in realtà non è fonte di non essere etero al 100%?

Vorrei solo capire perché il fatto di poter non essere etero mi faccia stare così male... non mi piace nemmeno pensarci. Forse sono gay o bi ma non mi accetto, ecco perché sto male?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
“Mi chiedo solo come è possibile arrivare ad una situazione del genere, in cui anche la mia vita quotidiana è compromessa, per un 'dubbio' su una sessualità che invece è certa?“

La storia di come e quando è nato il dubbio verosimilmente verrà ricostruita durante la terapia. Ognuno ha una storia a se.

La ricerca scientifica e la pratica clinica cognitivista ci dicono che un dubbio ossessivo nasce quando un banale pensiero viene pensato come moralmente inaccettabile per chi lo sperimenta.
Tu stessa, infatti, dici: “non mi piace nemmeno pensarci. Forse sono gay o bi ma non mi accetto“. Ok?
But rewind: è ansia!
E questa è una domanda ansiosa che ci fa capire come sei sempre alla ricerca di risposte ai tuoi dubbi: “Questo dubbio in realtà non è fonte di non essere etero al 100%?”. Questa domanda altro non è che un probabile sintomo proprio del problema ansioso che hai.

Il dubbio che ti logora rispetto all’orientamento sessuale altro non è che un sintomo di un problema ansioso.
C’è chi teme di essere omosessuale, chi teme di essere pedofilo, chi teme di poter impazzire etc etc etc...
Ma sono solo timori che non corrispondono a realtà.

Ciao!
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Dr. Daniele Bonanno Psicologo, Sessuologo 73 1
Salve, concordo senza alcun dubbio con i colleghi, come spessissimo accade in simili situazioni l'orientamento sessuale c'entra ben poco, i vissuti descritti sembrano avere tutte le caratteristiche di un pensiero ansioso-ossessivo abbastanza intenso che richiede un consulto professionale. Da quanto leggo ha già provveduto a programmare una consulenza psicologica con il supporto dei suoi genitori, quindi ottimo. Sarà importante comprendere e affrontare ciò che l'ha predisposta a questo momento di difficoltà. Può stare tranquilla che con un po' di impegno supererà queste ansie e ne uscirà più forte e consapevole.
Un saluto.

Dott. Daniele Bonanno
Psicologo perfezionato in Sessuologia Clinica
bonanno@aisps.net - http://www.aisps.net

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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Purtroppo sono ancora io... diciamo che sto un po' meglio, con la psicologa mi trovo molto bene ma a volte come ora ho dei momenti terribili. comunque sono ritornata all'università e ho ripreso a mangiare.

Leggevo dei commenti su questo sito https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html?vedi=tutti

E ora ho paura di avere omofobia interiorizzata non un doc su base ansiosa.

"Ma se uno non è gay mostrerà più facilmente sintomi e correlati più vicini a quelli delle ossessioni. In altre parole: il gay omofobico si chiede: "Perché proprio a me? Non voglio!", mentre l'ossessivo che teme di essere gay si chiede: "E... se fossi gay?" "

Io mi chiedo entrambi. Cioè mi è capitato di chiedermi perchè proprio io devo stare così male, dico sempre che non voglio essere lesbica o bisex. voglio essere etero, voglio un uomo e dei figli. Questo nei momenti in cui non distinguo cosa è reale o meno. La fase che precede questa confusione è quella in cui mi chiedo 'e se lo fossi?'
Quindi secondo quanto detto dal vostro collega la mia paura (anzi terrore) di essere lesbica è indice che sono una gay omofobica perché mi faccio quella domanda? omofobia interiorizzata e non un doc?

sono distrutta, pensavo e avevo capito fosse solo un doc... invece ora mi sento una lesbica latente... lo sono? cosa ho?

vorrei solo ritornare a quando nemmeno mi chiedevo cosa fossi, quando semplicemente aspettavo di trovare il ragazzo giusto. lo voglio ancora, ma non so se sono più etero...
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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Spero tanto di ricevere una risposta adeguata perche' mi sembra assurdo che tutti i progressi fatti siano stati annullati dal commento di un medico... io utilizzo questo forum per consulti utili, non per leggere cose che mi hanno riportato a 19 giorni fa.

sto malissimo. il fatto di aver preso la mia situazione in mano (conferma del doc) mi aveva messo nella giusta strada per uscirne.
ora per quel commento sento di essere omosessuale latente le mie domande e paura ad uscire di casa sono tornate.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile ragazza, ogni percorso psicoterapeutico è costituito da progressi, fasi di stallo e pregressi (con eventuali ricadute).

Ora, qualsiasi dubbio intrusivo a cui si dà valore tanto da farlo diventare ossessivo si può ripresentare, anche in modo molto intenso, all’inizio di un percorso curativo.
Anche solo leggendo en passant un articolo o vedendo qualcosa in tv etc etc etc.

lei è in terapia presso una collega e occorre avere la pazienza di aspettare che essa inizi a dare i suoi frutti.
Quindi, ne parli con la sua psicologa (che spero vivamente sia anche psicoterapeuta) dei suoi dubbi *ANSIOSI* relativi all’omosessualità latente dei commenti nell’artidolo che ha letto.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Si, è anche psicoterapeuta e gliene parlerò.

Volevo solo far notare come quel commento abbia portato in confusione non solo me ma diversi utenti che hanno riferito di essere rimasti 'spiazzati'.

Non lo trovo assolutamente corretto, dato che l'articolo afferma che la paura fa parte della dinamica ossessiva e l'altro ammette la paura come la prova di omofobia e di conseguenza omosessualità. Non c'è congruenza, e capirete che per chi come me cerca in questo forum un appoggio non è assolutamente giusto. Ripeto non sono stata l'unica a notarlo... bisognerebbe prestare più attenzione a ciò che i collegi scrivono qui, data l'evidente discordanza. (per intenderci, X dice "la paura fa parte dell'ossessione, è normale" - Y dice "la paura è indice di omosessualità latente non di doc". Rivedete un po'.)

Detto questo non consulterò più questo sito e mi affiderò solo alla persona che mi sta seguendo. Grazie comunque a lei dell'aiuto.
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Dr. Daniele Bonanno Psicologo, Sessuologo 73 1
Buongiorno, in effetti mi sembra una buona idea sospendere la ricerca di informazioni generali che possono appunto confonderla e spaventarla e certamente dare valore ai pareri che qui dei professionisti le hanno già proposto riguardo alla sua situazione e soprattutto al lavoro ben più accurato e fondato che sta sviluppando con la sua terapeuta. La fase di primo orientamento è ormai alle spalle e quelle conferme e risposte che ancora cerca le troverà soltanto in se stessa affidandosi al percorso in atto con la collega.
Auguri e buona giornata.