Consiglio sulla mia situazione
Salve dottori,
volevo scrivervi riguardo a dei problemi che ho nella mia sfera sociale e privata.
Sono da sempre una persona timida e ansiosa, ho sempre avuto difficoltà con le ragazze e da un annetto a questa parte mi succedono cose nuove che mi fanno stare male.
Frequento una comitiva di persone abbastanza ignoranti e quindi nelle situazioni in cui esco mi sento sempre a disagio perchè non mi piace il modo di scherzare che hanno, ho problemi di panico e ansia quando sono con loro cosa che non ho quando sono a lavoro (che faccio da meno di 3 settimane) con persone che sono intelligenti e c'è un clima più tranquillo.
Il fatto è che vorrei fare qualcosa perchè ho un carattere troppo passivo, mi lascio trasportare dagli altri se mi chiedono qualcosa e non so dire di no, non riesco a farmi rispettare e non accresco la mia autostima, non riesco a provare divertimento come fanno altri in certe situazioni e non so come fare per rafforzarmi, mi offendo subito e vedo tutti come possibili nemici (tranne a lavoro ma è ancora presto per giudicare se anche li avro problemi di questo tipo, anche se penso che comunque saranno di meno rispetto alla situazione con la mia comitiva).
La mia mancanza di autostima si riflette poi sulla visione di me stesso, quando sto giù do la colpa automaticamente al mio aspetto fisico, non sono ne grasso ne brutto però qualche difetto ce l'ho e me la prendo con quelli, il fatto è che da quando sto con quella comitiva mi sento sempre in ansia, attacchi di panico dovuti al fatto che sento che non è salutare come cosa stare con loro, ma non voglio lasciare per poi diventare ancora più chiuso, vorrei essere come i membri della mia famiglia che sono più estroversi ecc.
i punti della mia sofferenza interiore sono : non riesco a trovarmi una ragazza, sia perchè quelle che mi piacciono non sono alla mia portata sia perchè quelle che si interessano a me minimamente non mi piacciono, ho problemi col sentirmi sciolto, da 1 anno e mezzo ho problemi di somatizzazione allo stomaco(digestione) e mi sento sempre confuso con problemi di memoria e di concentrazione, ho sempre un accenno di nausea e dolori muscolari, mi sento fuori da me stesso e non riesco più a ritrovarmi.
Andai 3 anni fa da un neurologo che mi disse all'inizio di avere il DOC, poi dopo 1 anno gli dissi i nuovi sintomi e mi disse che era sindrome di attacco di panico, poi cambiai e andai da uno dei migliori se non il miglior psichiatra a Napoli, e mi disse che il DOC non era di base ma un sintomo dell'ansia, quindi era dovuto a uno sfogo dell'ansia e che avevo quindi ansia e panico come base, e tutt'ora sto seguendo una cura con lui, da 1 annetto o poco meno.
i sintomi fisici che ho sono : debolezza alle gambe, sensazione di nausea, mal digestione e debolezza generale, confusione mentale e sonnolenza, pensieri rallentati e poca creatività e personalità.
Quello che vi chiedo è cosa posso fare per migliorare in modo generale tutto questo, un approccio globale se c'è.
Grazie!.
volevo scrivervi riguardo a dei problemi che ho nella mia sfera sociale e privata.
Sono da sempre una persona timida e ansiosa, ho sempre avuto difficoltà con le ragazze e da un annetto a questa parte mi succedono cose nuove che mi fanno stare male.
Frequento una comitiva di persone abbastanza ignoranti e quindi nelle situazioni in cui esco mi sento sempre a disagio perchè non mi piace il modo di scherzare che hanno, ho problemi di panico e ansia quando sono con loro cosa che non ho quando sono a lavoro (che faccio da meno di 3 settimane) con persone che sono intelligenti e c'è un clima più tranquillo.
Il fatto è che vorrei fare qualcosa perchè ho un carattere troppo passivo, mi lascio trasportare dagli altri se mi chiedono qualcosa e non so dire di no, non riesco a farmi rispettare e non accresco la mia autostima, non riesco a provare divertimento come fanno altri in certe situazioni e non so come fare per rafforzarmi, mi offendo subito e vedo tutti come possibili nemici (tranne a lavoro ma è ancora presto per giudicare se anche li avro problemi di questo tipo, anche se penso che comunque saranno di meno rispetto alla situazione con la mia comitiva).
La mia mancanza di autostima si riflette poi sulla visione di me stesso, quando sto giù do la colpa automaticamente al mio aspetto fisico, non sono ne grasso ne brutto però qualche difetto ce l'ho e me la prendo con quelli, il fatto è che da quando sto con quella comitiva mi sento sempre in ansia, attacchi di panico dovuti al fatto che sento che non è salutare come cosa stare con loro, ma non voglio lasciare per poi diventare ancora più chiuso, vorrei essere come i membri della mia famiglia che sono più estroversi ecc.
i punti della mia sofferenza interiore sono : non riesco a trovarmi una ragazza, sia perchè quelle che mi piacciono non sono alla mia portata sia perchè quelle che si interessano a me minimamente non mi piacciono, ho problemi col sentirmi sciolto, da 1 anno e mezzo ho problemi di somatizzazione allo stomaco(digestione) e mi sento sempre confuso con problemi di memoria e di concentrazione, ho sempre un accenno di nausea e dolori muscolari, mi sento fuori da me stesso e non riesco più a ritrovarmi.
Andai 3 anni fa da un neurologo che mi disse all'inizio di avere il DOC, poi dopo 1 anno gli dissi i nuovi sintomi e mi disse che era sindrome di attacco di panico, poi cambiai e andai da uno dei migliori se non il miglior psichiatra a Napoli, e mi disse che il DOC non era di base ma un sintomo dell'ansia, quindi era dovuto a uno sfogo dell'ansia e che avevo quindi ansia e panico come base, e tutt'ora sto seguendo una cura con lui, da 1 annetto o poco meno.
i sintomi fisici che ho sono : debolezza alle gambe, sensazione di nausea, mal digestione e debolezza generale, confusione mentale e sonnolenza, pensieri rallentati e poca creatività e personalità.
Quello che vi chiedo è cosa posso fare per migliorare in modo generale tutto questo, un approccio globale se c'è.
Grazie!.
[#1]
Gentile ragazzo,
quale cura sta seguendo con lo psichiatra che la segue?
Ci sono altre situazioni in cui prova i sintomi che ha riferito, oltre a quelle in cui esce con questa "comitiva"? I sintomi sono presenti sempre o solo quando esce con loro? Come ha iniziato a frequentarli? Li frequenta da un anno e mezzo (periodo in cui individua l'insorgenza dei sintomi)?
Riesce a individuare cosa c'è di diverso sul lavoro? Dove mi sembra di capire che la sintomatologia non è presente. Che lavoro fa?
quale cura sta seguendo con lo psichiatra che la segue?
Ci sono altre situazioni in cui prova i sintomi che ha riferito, oltre a quelle in cui esce con questa "comitiva"? I sintomi sono presenti sempre o solo quando esce con loro? Come ha iniziato a frequentarli? Li frequenta da un anno e mezzo (periodo in cui individua l'insorgenza dei sintomi)?
Riesce a individuare cosa c'è di diverso sul lavoro? Dove mi sembra di capire che la sintomatologia non è presente. Che lavoro fa?
Dr.ssa Serena Sassi
Psicologa
[#2]
Utente
La cura è mattina lorans 1mg 1 cp e cipralex 10 mg la sera 1 cp di lorans 1mg e 1 olanzapina Lilly 2.5 mg
La situazione di panico è iniziata da due fattori che io ricordi : da quando mi sono messo l'apparecchio ai denti siccome avendo una terza classe scheletrica io volevo operarmi ma mi proposero la compensazione e i miei e io abbiamo deciso per non farlo più solo che dopo non mi sentivo a mio agio con l'effetto che l'apparecchio mi ha gonfiato le labbra (data l'espansione del palato non osseo quindi facendo sporgere i denti e lo spessore dell'apparecchio stesso) peggiorando il mio aspetto. Da lì i primi attacchi di panico forte.
Il secondo fattore è la comitiva che si diverte alle mie spalle perché mi arrabbio se iniziano a prendermi in giro e se mi ribello si attuano in modo violento( penso dentro di me di ostinarmi a uscire con loro perché nutro profonda rabbia e vorrei in qualche modo trovare la mia rivincita prima di abbandonarli, senza andarmene da codardo).
Il fatto è che non sento che siano amici miei e quindi uscendo e inevitabile che non mi trovi bene.
Ricapitolando i motivi sono : dal lato privato la visione di me stesso (potrei operarmi di terza classe per migliorare) dall'altro lato la mia sfera sociale con la mia comitiva.
Gentile dottoressa questo è tutto ciò che mi viene in mente ora.
Grazie dell'ascolto.
La situazione di panico è iniziata da due fattori che io ricordi : da quando mi sono messo l'apparecchio ai denti siccome avendo una terza classe scheletrica io volevo operarmi ma mi proposero la compensazione e i miei e io abbiamo deciso per non farlo più solo che dopo non mi sentivo a mio agio con l'effetto che l'apparecchio mi ha gonfiato le labbra (data l'espansione del palato non osseo quindi facendo sporgere i denti e lo spessore dell'apparecchio stesso) peggiorando il mio aspetto. Da lì i primi attacchi di panico forte.
Il secondo fattore è la comitiva che si diverte alle mie spalle perché mi arrabbio se iniziano a prendermi in giro e se mi ribello si attuano in modo violento( penso dentro di me di ostinarmi a uscire con loro perché nutro profonda rabbia e vorrei in qualche modo trovare la mia rivincita prima di abbandonarli, senza andarmene da codardo).
Il fatto è che non sento che siano amici miei e quindi uscendo e inevitabile che non mi trovi bene.
Ricapitolando i motivi sono : dal lato privato la visione di me stesso (potrei operarmi di terza classe per migliorare) dall'altro lato la mia sfera sociale con la mia comitiva.
Gentile dottoressa questo è tutto ciò che mi viene in mente ora.
Grazie dell'ascolto.
[#3]
Gentile ragazzo,
Lei sta facendo soltanto una cura farmacologica, la quale può essere utile per ridurre l'intensità della sintomatologia ansiosa.
Gli psicofarmaci da soli, tuttavia, non sono in grado di migliorare le altre problematiche che lei riporta (come le difficoltà nelle relazioni sociali, nell'accettazione di sé e nell'essere assertivo). Per modificare questi aspetti è utile abbinare alla terapia farmacologica, anche una psicoterapia.
Se lo ritiene, può chiedere una rivalutazione allo specialista che la segue sul piano odontoiatrico, ma prima di prendere in considerazione un intervento (se ancora possibile) è importante che si faccia spiegare quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi dello stesso e che approfondisca la questione in psicoterapia, poiché non è detto che se riuscisse a risolvere quello che per lei adesso è un difetto estetico, automaticamente inizierebbe ad accettarsi.
Le difficoltà nell'accettare se stessi si riflettono inoltre in difficoltà nelle relazioni con gli altri, per cui è importante affrontare questi aspetti.
In merito a cosa viene preso in giro dalla comitiva? Cosa significa che "si attuano in modo violento"? Ha altre relazioni oltre a quelle con questa comitiva?
Lei sta facendo soltanto una cura farmacologica, la quale può essere utile per ridurre l'intensità della sintomatologia ansiosa.
Gli psicofarmaci da soli, tuttavia, non sono in grado di migliorare le altre problematiche che lei riporta (come le difficoltà nelle relazioni sociali, nell'accettazione di sé e nell'essere assertivo). Per modificare questi aspetti è utile abbinare alla terapia farmacologica, anche una psicoterapia.
Se lo ritiene, può chiedere una rivalutazione allo specialista che la segue sul piano odontoiatrico, ma prima di prendere in considerazione un intervento (se ancora possibile) è importante che si faccia spiegare quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi dello stesso e che approfondisca la questione in psicoterapia, poiché non è detto che se riuscisse a risolvere quello che per lei adesso è un difetto estetico, automaticamente inizierebbe ad accettarsi.
Le difficoltà nell'accettare se stessi si riflettono inoltre in difficoltà nelle relazioni con gli altri, per cui è importante affrontare questi aspetti.
In merito a cosa viene preso in giro dalla comitiva? Cosa significa che "si attuano in modo violento"? Ha altre relazioni oltre a quelle con questa comitiva?
[#4]
Utente
Dottoressa la ringrazio nuovamente.
Prenderò in considerazione i consigli e la settimana prossima andrò dall odontoiatra a chiedere un parere sull'intervento facendomi spiegare tutto.
Stessa cosa con lo psichiatra gli dirò di questi problemi e di valutare una psicoterapia.
Vengo preso in giro perché non sono come loro, non fumo e non prendo in giro gli altri, e in parte perché sono un po' intontito dalle mie somatizzazioni.
Non sono più forte e reattivo come prima e credo per via di queste relazioni tossiche.
Si attuano in modo violento perché usano le mani anche per giocare. Su questo io so difendermi perché non sono debole fisicamente ma mi da tanto fastidio un comportamento del genere.
Spero solo di trovare una soluzione. Grazie ancora.
Prenderò in considerazione i consigli e la settimana prossima andrò dall odontoiatra a chiedere un parere sull'intervento facendomi spiegare tutto.
Stessa cosa con lo psichiatra gli dirò di questi problemi e di valutare una psicoterapia.
Vengo preso in giro perché non sono come loro, non fumo e non prendo in giro gli altri, e in parte perché sono un po' intontito dalle mie somatizzazioni.
Non sono più forte e reattivo come prima e credo per via di queste relazioni tossiche.
Si attuano in modo violento perché usano le mani anche per giocare. Su questo io so difendermi perché non sono debole fisicamente ma mi da tanto fastidio un comportamento del genere.
Spero solo di trovare una soluzione. Grazie ancora.
[#5]
Gentile ragazzo,
è opportuno che affronti anche il tema di queste relazioni tossiche e di ciò che realmente le impedisce di allontanarsene. L'abitudine? La paura di rimanere da solo? Prendere le distanze da ciò che è nocivo per se stessi e che fa parte della propria quotidianità è un atto di grande coraggio, non di codardia.
Un caro saluto
è opportuno che affronti anche il tema di queste relazioni tossiche e di ciò che realmente le impedisce di allontanarsene. L'abitudine? La paura di rimanere da solo? Prendere le distanze da ciò che è nocivo per se stessi e che fa parte della propria quotidianità è un atto di grande coraggio, non di codardia.
Un caro saluto
[#6]
Utente
Andrò dal mio psichiatra tra 1 settimana e magari le farò sapere qui. Intanto sto cercando già di regolare questa situazione e di andare dal odontoiatra per la questione dell'operazione. Ho letto sul sito che casi in cui si sceglie di adottare una compensazione ortodontico spesso non risolvono il problema e non soddisfano né sul lato funzionale che estetico, e la cosa riguarda anche me attualmente quindi ripeto le farò sapere appena dopo essermi consultato con il dentista e lo psichiatra. Grazie mille ancora.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.3k visite dal 25/11/2018.
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