Relazioni

Caro dottore/dottoressa,Negli ultimi anni mi vedo con un uomo sposato con prole. Non ci vediamo spessissimo e in molti incontri neanche abbiamo rapporti intimi. Capita che ci sentiamo telefonicamente sovente. Alcune volte capita che non risponde se scrivo io, se capita ,quando scrive lui, che non rispondo in breve termine lui si arrabbia. Quando sto con lui stiamo benissimo ,è anche premuroso ecc. Ammetto che in passato ero molto più accondiscendente su tutto ,quando chiamava per vederci ero sempre sull'attenti! Adesso riesco a dirgli anche di no e quando lui mi guarda quasi preoccupato sul mio rifiuto (invento scuse anche per cercare di preservarmi) mi sento quasi in colpa,ma so che è la cosa giusta. Il problema è che nonostante sappia perfettamente che questa cosa mi può solo distruggere (se non lo avesse già fatto abbastanza) non riesco a staccarmi completamente, riconosco anche che non mi sento sempre apprezzata (tranne quando stiamo insieme) e...niente non riesco a staccarmi, a livello emotivo proprio, se una volta rifiuto mi sento in colpa, se lo vedo sto bene ma poi mi sento in colpa con me stessa. E siccome dura da molto tempo inizio a preoccuparmi. Inoltre come aggravante aggiungo che da qualche tempo frequento un altro uomo, sempre impegnato, ma con lui mi sento apprezzata tantissimo e passo momenti bellissimi. Non posso fare l'amante per una vita,però. Questo per chiedere se secondo lei dovrei iniziare una terapia : perché non riesco ad avere una storia d'amore normale? Perché se riconosco che quella cosa è deleteria non mi riesco a staccare? Grazie infinite