Ho paura che possa farmi del male

La storia è questa: In università cè un ragazzo che chiamerò A che mi presenta una sua amica. Mi invita ad uscire tutti insieme. Io e questa ragazza che chiamerò B iniziamo a conoscerci. A inizia ad indagare la situazione chiedendo se mi piace B e dicendo che secondo lui io e B ci metteremo insieme. Addirittura dà il mio numero a B. Conoscendo meglio B scopro che A insulta B perchè è convinto che abbia una storia con me. B dice che è stata con A ma poi hanno rotto e B ha voluto che A diventasse la sua migliore amica. Quindi pensavo che fosse semplicemente un po' geloso. Però A fa delle cose per spingere che io e B ci mettiamo insieme, ad esempio mi dice "ho avuto una visione di te e B che vi baciate" e addirittura aveva dato lui il mio numero a B. B mi confida che sta male perchè A la accusa di stare con me e la fa sentire in colpa. B quindi prova a chiudere l'amicizia con A. Nel frattempo io e B ci innamoriamo. A lo viene a sapere e incolpa B di averlo tradito, come se lui e B stessero insieme, e incolpa anche me di avergli fregato la ragazza (quando pochi giorni prima mi aveva detto "ora prenditi tu cura di B").
Quello che mi sembra a me è che lui più che geloso sia uno che vuole sempre far sentire in colpa gli altri. Ho notato che chiede sempre scusa, anche per le cose banali, come se lo volesse far pesare agli altri. Questa ragazza B è insicura e debole psicologicamente e si faceva dire di tutto e stava male per tutte le colpe che A le dava. Secondo voi perchè questo ragazzo A si comporta così? Perchè ha trattato così questa ragazza? Perchè mi accusa di avergli rubato la ragazza quando è stato lui a spingermi da lei (io sapevo solo che erano amici). Io non lo capisco, mi sembra pazzo. Secondo voi è un soggetto pericoloso? Perchè io ora devo averci a che fare ogni giorno in università e sono preoccupato. Secondo voi perchè vuole far sentire in colpa gli altri? È un meccanismo di difesa? E da cosa? Io ricordo che A 2 anni fa da un giorno all'altro non mi salutò più (stavamo sempre insieme) solo perchè avevo parlato con uno che l'aveva insultato (senza che io lo sapessi). Voleva farmi sentire in colpa anche allora? Ma perchè se poi il risultato è stato che non ci siamo più frequentati fino a 3 mesi fa? Io voglio sapere se questo ragazzo è una persona malvagia che ha bisogno di far del male agli altri, o se in realtà è lui stesso che si sente sempre colpevole o giudicato male dagli altri e allora si discolpa incolpando gli altri.
La domanda più importante è:
Secondo voi ora questo soggetto vorrà vendicarsi su di me per avergli portato via B? B che diciamo era la sua amichetta(?)-vittima che stava sotto di lui e che accettava di farsi dare sempre la colpa da lui?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente, sarebbe scorretto da parte nostra dare anche solo pareri sui motivi per i quali A agisce nei modi che lei riferisce. Qui è possibile rispondere solo a domande riguardanti il problema di chi scrive. Cercando di ricondurre la sua lettera a questi parametri, mi sembra che lei sia preoccupato, forse perfino spaventato, dai comportamenti incomprensibili di questo suo "amico", non riuscendo a capire né che cosa motiva i suoi comportamenti e i suoi risentimenti, né fin dove questi risentimenti, o rabbie, potrebbero spingerlo.
Io direi che il metodo migliore, al momento, è quello di allontanarsi da lui con garbo e senza enfasi. Senza una lite, per intenderci, ma mettendo in chiaro una volta per tutte le cose che ha detto qui: A si è presentato come semplice amico di B, per cui lei non ha tradito la fiducia di nessuno; a questo punto, i suoi legami con B sono un fatto suo e di nessun altro. Spiegato questo con calma, a quattr'occhi ma in un luogo pubblico (il tavolino di un bar o di un pub, per esempio), lei osservi la reazione dell'altro e respinga con fermezza, senza alzare la voce, insulti e gesti di minaccia. Magari chiedendo ad uno o due amici di sedere lì vicino per essere pronti a intervenire in caso di violenza. La sua domanda circa l'eventuale "pazzia" o "pericolosità" di quest'uomo avrà così una risposta pratica. Se lei sarà capace di fermezza, la cosa dovrebbe finire lì. Se invece si mostrerà debole, incerto e spaventato, se ripeterà le sue scuse troppe volte, incoraggerà la tendenza dell'altro alla prevaricazione. Cerchi in seguito di ridurre al minimo i contatti obbligati, e a zero i contatti di amicizia. Se quest'uomo ripeterà accuse e minacce in pubblico, se ne vada lasciandolo sbraitare da solo.
Ci rifletta, prepari la sua strategia, e ci faccia sapere.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com