Gravidanza e ansia di essere genitore
Buongiorno, mia moglie è alla 30esima settimana di gravidanza, e per fortuna tutto trascorre bene . Io però da un paio di mesi, da quando ci stiamo avvicinando alla fine di questo percorso meraviglioso ma faticoso, ho notato un cambiamento nel mio stato di animo. Tutti i miei limiti, le mie paure, le mie preoccupazioni sono venute a galla e spesso condizionano non solo l'umore delle mie giornate ma anche l'umore di mia moglie. Noi parliamo spesso e ci sfoghiamo a vicenda, infatti ogni volta che accade ciò poi mi sento più libero, come più leggero.
Cosa posso fare per essere di aiuto a mia moglie senza diventare ossessivo e cosa invece posso fare per me per gestire meglio l'ansia di dover diventare presto genitore?
Cosa posso fare per essere di aiuto a mia moglie senza diventare ossessivo e cosa invece posso fare per me per gestire meglio l'ansia di dover diventare presto genitore?
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Gentile utente,
ho visto che durante il periodo di gravidanza lei ha richiesto molti consulti in svariate discipline. Sembra che lei stia vivendo questo periodo con molta ansia. L'ansia ha la brutta abitudine di "somatizzarsi", cioè trasformarsi in sintomi fisici che possono essere poi scambiati per altro.
Per tale motivo, penso che potrebbe giovarle un consulto psicologico diretto, da un professionista della sua zona.
Per quanto riguarda sua moglie, le cose da fare in queste occasioni sono dare il supporto per ogni sua paura, problema o preoccupazione, aiutandola nel gravoso compito di portare a termine la gravidanza. Ne consegue, però, che se uniamo il primo aspetto (ansia) con il secondo (sostegno alla moglie), non otteniamo un buon risultato. Avere accanto a se persone ansiose può aumentare il livello di ansia percepito. Affrontare i problemi con tutta questa preoccupazione ed allarmismo può essere deleterio.
Potreste anche provare a frequentare corsi per la genitorialità. Potrebbero migliorare il vostro legame in relazione al figlio in arrivo, ridurre l'ansia da "neo-genitori" e darvi molti buoni consigli pratici.
Ci faccia sapere, se vuole.
ho visto che durante il periodo di gravidanza lei ha richiesto molti consulti in svariate discipline. Sembra che lei stia vivendo questo periodo con molta ansia. L'ansia ha la brutta abitudine di "somatizzarsi", cioè trasformarsi in sintomi fisici che possono essere poi scambiati per altro.
Per tale motivo, penso che potrebbe giovarle un consulto psicologico diretto, da un professionista della sua zona.
Per quanto riguarda sua moglie, le cose da fare in queste occasioni sono dare il supporto per ogni sua paura, problema o preoccupazione, aiutandola nel gravoso compito di portare a termine la gravidanza. Ne consegue, però, che se uniamo il primo aspetto (ansia) con il secondo (sostegno alla moglie), non otteniamo un buon risultato. Avere accanto a se persone ansiose può aumentare il livello di ansia percepito. Affrontare i problemi con tutta questa preoccupazione ed allarmismo può essere deleterio.
Potreste anche provare a frequentare corsi per la genitorialità. Potrebbero migliorare il vostro legame in relazione al figlio in arrivo, ridurre l'ansia da "neo-genitori" e darvi molti buoni consigli pratici.
Ci faccia sapere, se vuole.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 765 visite dal 17/11/2018.
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