Ansia e disturbo psicosomatico

Gentili dottori buongiorno,
ho 30 anni, vi spiego il mio problema.
Ho sempre sofferto di un ansia a periodi alterni,credo che la causa sia una situazione familiare complicata da quando ero bambina.
E in adolescenza quando ero di fronte ad una situazione ansiosa rispondeva il mio stomaco, per esempio uscire con un ragazzo mi faceva venire un senso di vomito e spesso vomitavo anche, le mie amiche sapevano di questa cosa, che poi negli anni è svanita con la crescita, ho avuto rapporti normali con gli uomini durati anche anni.
Il problema del vomito però mi si ripresenta nelle situazioni di stress,però stavolta non è spontaneo, ma autoindotto, se in un periodo di stress mi viene una forte nausea questa mi prende anche mentalmente tanto che sento di dover autoindurre il vomito per stare bene.
La cosa non capita spesso,per es posso stare anche mesi, anni senza farlo, ma appena capita quel periodo sento di dover fare questa cosa che non è normale.
Ho un buon rapporto con il cibo, mi piace mangiare, cucinare, adoro andare a cena fuori, quindi non collegherei tutto questo ad un problema con il cibo.
Ultimamente sono un po' in ansia e sotto stress sia perché non trovo un lavoro fisso, sia per un problema familiare, ho solo una relazione amorosa che mi soddisfa.
Sono andata a cena fuori con gli amici e il mio ragazzo 2 volte in 2 settimane recentemente,e a fine serata mi sono autoindotto il vomito, per quest'ansia che mi accompagna da qualche settimana, credo fossero mesi che non capitava.
Il problema è che adesso mi si è aggiunto anche uno strano senso di colpa verso chi trascorre con me la serata,per es il mio ragazzo, perché io questa cosa la nascondo, ovviamente mi vergogno e non capisco se sia necessario dirla o meno, in quanto io non l'ho mai detta e non mi son mai posta il problema avendola sempre reputata una cosa intima e personale.
So che dovrei rivolgermi ad un terapeuta ed è quello che intendo fare.
Ma essendo una cosa sporadica, pensate che abbia fatto male a nascondere la cosa al mio ragazzo per esempio?
Sto perdendo il contatto con la realtà, perché prima non mi sentivo in colpa adesso si..
Grazie per l'ascolto
[#1]
Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

tra le sue manifestazioni, l'ansia riporta anche nausea e un senso di "nodo allo stomaco", perciò è un sintomo abbastanza frequente.

"appena capita quel periodo"
Quale periodo ritiene sia la causa dell'acutizzarsi dei suoi sintomi?

Come mai ha pensato al cibo, come causa del problema? Quando vomita, poi cosa succede? Si sente meglio? In che modo, in caso? Cosa pensa a quel punto?

Come vive il rapporto con il suo corpo? Si piace? Pensa di avere qualcosa che la infastidisce, o che vorrebbe diverso?

Da quando pensa si sia aggiunto "il senso di colpa"? Verso chi si sente in colpa, oltre al suo ragazzo? Ritiene che il suo comportamento possa danneggiare direttamente o indirettamente queste persone, oppure no? In che modo?

Il livello di complicità della coppia è differente da persona a persona. Non esiste una risposta alla domanda "ho fatto bene", piuttosto potremmo domandarci se "sto bene nel nascondere questa cosa", o "mi fa stare bene il fatto che altri non lo sappiano?". Prima di tutto, lei ha il diritto di stare bene con se stessa, poi con gli altri. Il fatto che lei decida di condividere una cosa così intima con qualcun altro presuppone che il livello di intimità (appunto) sia adeguatamente elevato.

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Gentile dottore, grazie per la risposta.
Per periodo che mi mette ansia, intendo un periodo di stress, come il non trovare lavoro, un litigio in famiglia, il sentirmi inadeguata nelle situazioni.

Ultimamente quello che mi fa star male è proprio questo, l'inadeguatezza"
30 anni e non avere lavoro fisso, una situazione familiare disastrata da sempre..

Per quanto riguarda il cibo, forse mi sono espressa male, volevo intendere che spesso il vomito autoindotto è collegato ad un disturbo alimentare, io non sento di avere questo, in quanto ho un buon rapporto con il cibo ed il mio corpo ed ho un giusto peso.
Mi piace mangiare, cucinare, andare a cena fuori,credo sia solo un disturbo d'ansia.

Non mi capitava di vomitare per stress credo dall'estate, quando ebbi un litigio con il mio ragazzo, per una motivazione futile, risolta il giorno dopo.
Ma nelle ultime settimane ho vomitato 2 volte dopo cena.

Personalmente sto meglio nel non raccontare questa cosa al mio fidanzato, però mi chiedo normalmente come si fa?
Posso ritenere di essere trasparente verso di lui anche se non gli dico "Sai l'altra sera dopo la cena ho vomitato?"
Sembra una domanda stupida, ma io davvero ci penso

Il senso di colpa si è aggiunto adesso verso di lui,meno verso i miei amici.
Ritengo che questo mio atteggiamento danneggi solo me e non loro.
E sto meglio nel non dirla questa cosa, capisce che è imbarazzante.
Sto con lui da neanche un anno e non vorrei sapesse di questa cosa in quanto sporadica e non continuativa.
Ciò che chiedo posso considerare questa una relazione trasparente ugualmente?
Grazie
[#3]
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Scusi mi ha fatto un'altra domanda,
cioè come mi sento dopo aver vomitato.
Sento di aver alleggerito i pensieri.
[#4]
Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Le situazioni che sta affrontando non donò certo semplici. Provare ansia è normale. La sua relazione la può considerare come vuole: trasparente o opaca, non posso certo essere io a dirglielo (ne tantomeno a giudicare). Evidentemente, per il livello a cui è arrivata, al momento va bene così (per lei).
Se la situazione non si risolve, sarebbe il caso di fissare un colloquio con uno psicologo, meglio se psicoterapeuta, delle sue zone per analizzare meglio il caso.
Ci faccia sapere, se vuole!
[#5]
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Grazie dottore,è stato di grande aiuto,sono consapevole che la psicoterapia potrebbe essere molto efficace,prenderò provvedimenti al riguardo.
A presto
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