Doc omosessuale, depressione o cosa?

Salve dottori, sono una ragazza e premetto che sto già valutando l'idea di farmi seguire da uno psicologo.
Circa un anno fa credo di aver sofferto di doc omosex, ma non avendo nessuna diagnosi da parte di un esperto non posso dire con certezza, l'unica cosa che so è che dopo aver scoperto l'esistenza di questo doc la mia ansia e le mie preoccupazioni sono svanite conducendo una vita da etero convinta, fino a circa un mese fa...
Il mio ragazzo, con cui sto da ben 5 anni, è partito da poco per questioni lavorative, e da lì è iniziato il mio incubo.
Un giorno spinta dall'idea di guardare un porno l'ho fatto, e mi accorsi di guardare la donna e non l'uomo, ma non è una novità, anche da piccola in tv era così, ma non rappresentava un motivo di dubbio riguardante la mia eterosessualità. Non ho mai avuto esperienze omo proprio perché non ho mai avuto interesse a riguardo, se vedo una donna sexy per strada più che provare eccitazione provo invidia, ma perché nei porno non è così? L'unica risposta plausibile è che in un certo senso nella donna mi ci rivedo oltre che ad essere più sensuale, ma ciò non basta per me, mi fa stare male come cosa.
Con il mio ragazzo ho rapporti soddisfacenti, quando sto con lui sono sempre eccitata e ho sempre voglia di farlo, raggiungendo sempre l'orgasmo.
Ricordando le mie fantasie in passato erano tutte etero, e se penso a toccare una donna non mi suscita interesse ma mi piace guardare.
Un'altra cosa strana che mi sta accadendo è che anche se non ho voglia di masturbarmi davanti un porno me la faccio venire, perché mi piace non pensare a nulla, questo sempre prima di andare a letto e spesso passo le notti insonne nonostante il sonno.
Ho perso interesse verso lo studio, le amiche anche se ormai non ne ho più, la relazione con il mio ragazzo di per se va bene, ma sono io a non stare più bene. Perché prima di un anno fa stavo bene e adesso sto così? Ciò che per me erano le mie certezze adesso sono crollate? Ripeto se vedo una donna per strada non mi interessa piuttosto mi piace farmi guardare e avere attenzioni da parte dell'uomo se non avere anche rapporti sessuali, ultimamente ho anche invidia verso chi è etero convinto.. Premetto che ho anche altri tipi di pensieri ma questo è quello predominante.
Ringrazio in anticipo se risponderete..
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Lei ci presenta nel titolo varie ipotesi, che
- come Lei correttamente dice -
online non possiamo nè confermare nè smentire.
Bene che Lei stia "..già valutando l'idea di farmi seguire da uno psicologo..", ma a tempi brevi se non altro chieda una consulenza "una tantum".

Riguardo a questa Sua frase:
"..se non ho voglia di masturbarmi davanti un porno me la faccio venire, perché mi piace non pensare a nulla, questo sempre prima di andare a letto
e spesso passo le notti insonne nonostante il sonno.."
Non Le sembra eccessivo coinvolgere e sconvolgere il sonno?
Non teme che si possa creare una dipendenza?
O che si tratti di sesso compulsivo, quando cioè "..le attività sessuali diventino centrali nella vita della persone al punto da far trascurare la salute.."
le cui altre caratteristiche trova qui:

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/7732-il-sesso-compulsivo-e-un-disordine-mentale-o-m-s.html ?

Parlarne personalmente con una nostra Collega Le gioverebbe.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Dottoressa, le notti insonne non le passo perché guardo porno tutta la notte, ma se ad esempio, lo faccio a mezzanotte, poi stacco ma non dormo più a volte, perché mi sento turbata.. e comunque ci penso solo prima di andare a letto, perché è lì che sento maggiormente solitudine interiore...
Tutto questo è nato da quando il mio partner è via, anche perché non posso più testare la mia eterosessualità per convincermi che non ci sia nulla di cui preoccuparmi..
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente,
innanzitutto la incoraggio anche io nel rivolgersi ad uno Psicologo in quanto il disagio che lei sta vivendo mi sembra abbastanza intenso da giustificare un aiuto esterno.

Sembra che la partenza del suo ragazzo abbia, in qualche modo, scoperchiato una sofferenza in lei.

Da ciò che ha scritto posso immaginare che il suo partner era l'unica persona che riusciva in qualche modo a colmare il suo senso di solitudine, che adesso sembra invece essersi presentato porgendole il "conto".

Nel momento in cui sente maggiormente la solitudine sente la necessità di guardare filmati porno per non pensare, ma i pensieri di cui parla riguardano sempre la paura di essere omosessuale?

Dice che il pensiero connesso alla paura di non essere etero è quello dominante ma ce ne sono altri, le va di citare altri pensieri disturbanti?
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Utente
Utente
Gli altri pensieri sono riguardanti il mio partner, ovvero ho paura mi possano piacere altri ragazzi, quando non è assolutamente così. Ho paura possa disinnamorarmi di lui, è un pensiero intrusivo che mi causa sofferenza, ma quello di essere omosessuale è molto più intenso. Lei ha detto bene comunque, da quando lui è andato via sono nati questi problemi ed io ogni giorno che passa mi sento sempre più morire dentro.
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Io direi che gli altri pensieri (che in realtà celano paure) non riguardino il suo partner ma piuttosto lei.

Mi parla infatti di una serie di paure sue interiori che andrebbero ad intaccare la relazione con lui: paura di provare interesse verso altri e/o di non provare più sentimenti verso il partner.

Quasi come se l'idea di poter perdere questa relazione (anche in assenza di segnali riguardo la possibilità che possa accadere) sia associata ad un senso di perdita del controllo.
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Utente
Utente
"Quasi come se l'idea di poter perdere questa relazione (anche in assenza di segnali riguardo la possibilità che possa accadere) sia associata ad un senso di perdita del controllo."
Senso di perdita del controllo in che senso, dottore?
La mia paura è anche che andando da un'esperto possa scoprire in me una bisessualità latente..
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Quando parlo di paura di perdita del controllo mi riferisco alla paura di poter fare ciò che non vorrebbe accadesse, o addirittura poter essere una persona che non vorrebbe come quando scrive: "La mia paura è anche che andando da un'esperto possa scoprire in me una bisessualità latente..".

A proposito della sua paura di scoprire ipotetici lati di sé di cui avrebbe paura, vorrei sottolinearle come la paura di eventuali situazioni che potrebbero avverarsi la tiene esattamente imbrigliata nel suo malessere.

Un elemento FONDAMENTALE su cui si lavora in un percorso di psicoterapia riguarda l'accettazione del proprio modo di essere, e tale accettazione passa attraverso una ri-scoperta di come funziona il cliente stesso.

Detto questo, io le consiglio di affrontare, con uno specialista, le paure che in questo momento la stanno logorando interiormente, tenendo presente che la paura di affrontare i propri disagi è del tutto fisiologica ma rappresenta anche un grande atto di coraggio.
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Utente
Utente
Scusi dottore ma se io ho paura di essere omosessuale non dovrebbe essere collegato al doc? Io ho visto diversi video e contenuti a riguardo, e ho letto che la maggior parte delle volte chi si fa questi problemi non lo è. Non vorrei che magari andando da un esperto cerchi di farmi accettare un lato di me che non lo è in realtà! Detto ciò la ringrazio, da domani ne prenderò atto.
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Psicologo attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Darle delle risposte in merito ad un eventuale doc risulta impossibile online e, se anche lo facessi, non farebbe altro che rinforzarle una forma di rimuginazione che non le risulterebbe funzionale al suo benessere.

"Non vorrei che magari andando da un esperto cerchi di farmi accettare un lato di me che non lo è in realtà"

L'accettazione è l'esito di un processo terapeutico che lo Psicoterapeuta facilita nel cliente senza attribuirgli nulla che il cliente non riconosce come parte di sé.

In altre parole, lo Psicologo non cerca di convincere il cliente in nulla, ma si occupa di promuovere la crescita personale di chi si affida a lui.

In conclusione, le ricordo che da un momento di crisi può nascere un'opportunità di crescita.

Cordiali Saluti
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Utente
Utente
Grazie mille per le risposte dottore.