Ansia all' estero e terapia

Buongiorno.
E da circa tre mesi che seguo una terapia per ansia e una leggera depressione che si era accentuata mentre vivevo in Irlanda.
Tornato in Italia mi sono rivolto ad un medico psichiatra che mi ha prescritto una cura e consigliato una psicoterapia, dopo circa una ventina di giorni le cose sono migliorate sempre di più, mi sentivo in forma e non avevo alcuna ansia, inoltre mi trovavo a casa e nel mio ambiente quindi mi sentivo a mio agio.
Adesso sono circa quattro giorni che sono tornato in Irlanda, e a volte avverto di nuovo una leggera ansia come una paura di restare qui lontano da casa.
E' possibile che nonostante la terapia mia sia tornata un po di ansia dovuta a questo cambiamento? In Italia non avvertivo questo senso di preoccupazione, che è comunque molto inferiore a quell'ansia che mi ha fatto rivolgere al medico.
Magari dovrei evitare di stare qui fino a quando non sarò completamente guarito?

Cordiali Saluti
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio,

la sua riflessione circa il cambiamento dovuto al suo ritorno in Irlanda può essere corretta. Implicherebbe una separazione dall'Italia, dove c'è casa e sente appartenenza.

Posso chiederle come mai è in Irlanda? E da quanto tempo e per quanto a lungo rimarrà?

Inoltre posso chiederle quali sono, a suo avviso, i motivi che hanno generato in lei il malessere che l'ha spinta a consultare uno psichiatra?

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
La ringrazio per la risposta.

Sono in Irlanda dalla fine di Gennaio 2018, sono venuto principalmente qui per cercare un lavoro ben retribuito e stabile poiché in Italia nonostante laurea e Master e tirocini ho incontrato difficoltà, come molte altre persone della mia età(30 anni).

Devo dire che la mia scelta principale non era proprio l' Irlanda, ma ho voluto seguire la mia compagna poiché lei già aveva avuto diverse esperienze qui e me ne ha parlato bene. La città in cui mi trovo già dai primi giorni, non mi aveva entusiasmato molto, un po per il clima un po perchè non è molto grande, un po forse mi sono auto suggestionato su alcuni aspetti del luogo che ispirano un po di solitudine.

Mi sono rivolto allo psichiatra poiché ho iniziato ad avere diversi attacchi di panico e una forte ansia sopratutto al mattino, somatizzavo un po con il respiro e mi controllavo continuamente i battiti del cuore, ho smesso di lavorare in quel periodo e avevo paura anche di allenarmi, cosa che ho sempre fatto. In passato già ho avuto di questi episodi e sono sempre stato ansioso ma riuscivo a gestire meglio.

La cura in Italia ha dato i suoi effetti, e seguivo anche una psicoterapia una volta alla settimana. Mi sentivo molto bene e riuscivo a fare tutto senza preoccupazioni, prendere l'aereo ad esempio prima mi metteva un po paura ma adesso lo prendo abbastanza tranquillamente. Poi la settimana scorsa sono tornato qui in Irlanda per riprovare con il lavoro e stare con la mia compagna ma da quando sono arrivato ho una leggera ansia e un po di preoccupazioni. Pensavo che seguendo la farmacoterapia l'ansia sparisse totalmente anche in situazioni diverse dalla mia routine. Quindi non so se perseverare o se c'è qualcosa da rivedere.

Ho un po d'ansia sopratutto la mattina aspettando la mia ragazza che finisca di lavorare e non so come distrarmi.

Mi scuso se mi sono dilungato molto, ho cercato di mettere più particolari.

Cordiali Saluti
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve,

non si è dilungato, stia tranquillo. Quello che ha detto ha potuto generare in me una serie di ipotesi e domande. Esse riguardano il suo mondo interiore, le sue esperienze relazionali tra cui il rapporto con la sua compagna, le sue scelte lavorative.

Quando chiede se dovrebbe evitare di stare in Irlanda "fino a quando non sarà completamente guarito", penso che stia dicendo una cosa importante. Sente difficoltosa la permanenza in Irlanda e la lontananza dall'Italia, al punto che vive un senso di solitudine, di tensione, di paura. E sente importante sentirsi in un luogo sicuro, in cui è a suo agio, per fare chiarezza dentro di sé e capire che progetti fare per se stesso.

Senz'altro può aspettare qualche giorno ancora per valutare se il malessere diminuisce con l'ambientamento, poiché afferma che comunque è inferiore rispetto a quello iniziale, se ho capito bene.

Tuttavia mi sento anche di dirle di tenere a mente la possibilità di riprendere il percorso psicoterapeutico, come le aveva suggerito lo psichiatra (al quale può senz'altro rivolgersi per i dubbi relativi ai farmaci). Può essere importante per fare chiarezza, come dicevamo, per capire se porta dentro di sé alcune insicurezze oppure se non è l'Irlanda il paese in cui desidera stare.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.

In effetti la sensazione che ho è come se fosse più un ansia anticipatoria che una vera è propria paura. In pratica ho paura di stare di nuovo male e trovarmi da solo quando succede, e questo mi fa sentire già preoccupato.

Dovrei provare a distrarmi o a cambiare il modo di pensare, ma non è semplicissimo.

magari potrei fare qualche seduta qui di psicoterapia, per sentirmi più tranquillo o è meglio riprendere con il terapeuta che già mi conosce?

cordiali saluti
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
La scelta se riprendere con la terapia precedente o meno può essere legata a diversi fattori. Tra questi immagino ci sia anche la distanza, nel senso che ha iniziato la terapia in Italia, se non ho capito male. Ad ogni modo, cerchi di capire dentro di sé qual è la soluzione che ritiene più idonea.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#6]
Utente
Utente
Caro dottore grazie per l'attenzione.

Volevo chiedere un ultima cosa.
Faccio bene a stare per un periodo in un altro paese, dove appunto ho iniziato ad avere forti attacchi di ansia, e provare a gestire un po questa mia preoccupazione che mi ritorni?

Oppure dovrei stare dove mi sento più tranquillo e al sicuro? Ho la sensazione che stando dove sono più tranquillo in effetti sto meglio, ma poi creerei una situazione in cui non saprei più affrontare le situazioni e i luoghi diversi, precludendomi così molte opportunità. Ma da un altro lato ho paura che mettendomi troppo alla prova faccio un effetto negativo al mio percorso terapeutico che inoltre ho iniziato da circa tre mesi o poco più.

Cordiali Saluti
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Le sue parole mi sembra evidenzino aspetti positivi e negativi di entrambe le soluzioni.

In Irlanda sente malessere, ma forse allo stesso tempo opportunità. In Italia sente sicurezza, ma forse allo stesso tempo un senso di rinuncia.

Può privilegiare l'una o l'altra soluzione, accettando per il momento il senso di incertezza che sente. Sarà la ripresa del lavoro terapeutico ad aiutarla a fare chiarezza dentro di sé, a progettare il suo futuro e a capire dove preferisce stare.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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