Attacchi di panico?
Salve!
Ho 30 anni e vi scrivo in quanto penso di iniziare a soffrire di attacchi di panico.
Mi è capitato circa 3 volte, negli ultimi 3-4 mesi, di provare una intensa paura che cresce nell'arco di brevissimo tempo fino a raggiungere un picco nel quale provo, oltre ad un terrore bruttissimo, una sensazione di imminente svenimento, una vampata di calore con sudorazione, sensazione si sbandamento e palpitazioni, paura che chi mi circonda capisca quello che sta accadendo e paura di fare una figuraccia. Quello che vorrei fare nell'immediato è scappare ma, come è ovvio, non sempre si può in certe situazioni. Passato l'attacco mi ritrovo con un senso di sfinimento fisico e mentale. Per una settimana circa vado avanti ad ascoltare il mio corpo con il terrore che ricapiti e in effetti mi capitano dei brevi e lievi episodi di panico. Comunque permane sempre un certo timore che ricapitino. L'attacco parte spesso quando inizio ad ascoltare tutti i minimi segnali del mio corpo, segnali a cui normalmente credo nessuno farebbe caso, a me invece viene da pensare che stia per arrivare un attacco e il terrore cresce fino a raggiungere un picco.
Dopo uno di questi episodi (il primo) sono stato al pronto soccorso dove mi hanno fatto test neurologici, elettrocardiogramma e una sfilza di esami del sangue. Era tutto a posto tranne un valore del sangue chiamato d dimero, quindi mi hanno fatto un'angiotac polmonare per vedere che non ci fosse un'embolia, ma alla fine era tutto a posto e la dottoressa mi ha detto che sicuramente, come sospettava già prima dell'angiotac, si era alzato per la situazione che si era creata. Alla fine mi hanno dimesso con la diagnosi di sospetto colpo di sole con ipotensione in quanto il tutto è capitato durante una cerimonia in montagna nella quale sono stato al sole per diverso tempo. Una volta a casa ho raccontato tutto ad una amica dottoressa e mi ha detto di fare un ecodoppler alle gambe per accertarsi che non ci fossero trombosi, è risultata a posto, e di ripetere l'esame del d dimero, risultato a posto anche questo, ha aggiunto che quando lavorava al pronto soccorso le è capitato diverse volte di trovare quel valore alto dopo un attacco di panico...
Ho paura che questi attacchi tornino, sono appassionato di trekking e ora ho paura di fare escursioni in montagna in quanto so che non ci sarebbero soccorsi disponibili in breve tempo...
Attualmente la mia situazione sentimentale, lavorativa e familiare vanno bene, anche se fino a un anno fa ho avuto seri problemi familiari in quanto mio padre ha dovuto prendere dei farmaci per delle crisi epilettiche dovute ad un problema vascolare e gli hanno causato problemi psichiatrici veri e propri, ma ora, con il farmaco giusto ha risolto tutto e la situazione va molto bene.
Sono comunque ansioso di mio...
Vorrei capire se i sintomi che vi ho indicato sono compatibili con gli attacchi di panico e, se lo sono, come posso liberarmene, come comportarmi durante un attacco...
Grazie anticipatamente.
Ho 30 anni e vi scrivo in quanto penso di iniziare a soffrire di attacchi di panico.
Mi è capitato circa 3 volte, negli ultimi 3-4 mesi, di provare una intensa paura che cresce nell'arco di brevissimo tempo fino a raggiungere un picco nel quale provo, oltre ad un terrore bruttissimo, una sensazione di imminente svenimento, una vampata di calore con sudorazione, sensazione si sbandamento e palpitazioni, paura che chi mi circonda capisca quello che sta accadendo e paura di fare una figuraccia. Quello che vorrei fare nell'immediato è scappare ma, come è ovvio, non sempre si può in certe situazioni. Passato l'attacco mi ritrovo con un senso di sfinimento fisico e mentale. Per una settimana circa vado avanti ad ascoltare il mio corpo con il terrore che ricapiti e in effetti mi capitano dei brevi e lievi episodi di panico. Comunque permane sempre un certo timore che ricapitino. L'attacco parte spesso quando inizio ad ascoltare tutti i minimi segnali del mio corpo, segnali a cui normalmente credo nessuno farebbe caso, a me invece viene da pensare che stia per arrivare un attacco e il terrore cresce fino a raggiungere un picco.
Dopo uno di questi episodi (il primo) sono stato al pronto soccorso dove mi hanno fatto test neurologici, elettrocardiogramma e una sfilza di esami del sangue. Era tutto a posto tranne un valore del sangue chiamato d dimero, quindi mi hanno fatto un'angiotac polmonare per vedere che non ci fosse un'embolia, ma alla fine era tutto a posto e la dottoressa mi ha detto che sicuramente, come sospettava già prima dell'angiotac, si era alzato per la situazione che si era creata. Alla fine mi hanno dimesso con la diagnosi di sospetto colpo di sole con ipotensione in quanto il tutto è capitato durante una cerimonia in montagna nella quale sono stato al sole per diverso tempo. Una volta a casa ho raccontato tutto ad una amica dottoressa e mi ha detto di fare un ecodoppler alle gambe per accertarsi che non ci fossero trombosi, è risultata a posto, e di ripetere l'esame del d dimero, risultato a posto anche questo, ha aggiunto che quando lavorava al pronto soccorso le è capitato diverse volte di trovare quel valore alto dopo un attacco di panico...
Ho paura che questi attacchi tornino, sono appassionato di trekking e ora ho paura di fare escursioni in montagna in quanto so che non ci sarebbero soccorsi disponibili in breve tempo...
Attualmente la mia situazione sentimentale, lavorativa e familiare vanno bene, anche se fino a un anno fa ho avuto seri problemi familiari in quanto mio padre ha dovuto prendere dei farmaci per delle crisi epilettiche dovute ad un problema vascolare e gli hanno causato problemi psichiatrici veri e propri, ma ora, con il farmaco giusto ha risolto tutto e la situazione va molto bene.
Sono comunque ansioso di mio...
Vorrei capire se i sintomi che vi ho indicato sono compatibili con gli attacchi di panico e, se lo sono, come posso liberarmene, come comportarmi durante un attacco...
Grazie anticipatamente.
[#1]
Gentile Utente, da qui non possiamo porre nessuna diagnosi precisa dal momento che non la conosciamo.
Però mi pare verosimile un disturbo d ' ansia da ciò che descrive.
Ci sono anche molte condotte precauzionali che Lei mette in atto e che non aiutano a superare il problema, anzi lo esasperano. Ad esempio il suo costante monitoraggio sui sintomi e sul corpo.
Ma in una situazione del genere è necessario un parere diretto di uno psicologo psicoterapeuta.
Di solito la psicoterapia è il trattamento di elezione per le problematiche di cui parliamo.
Cordiali saluti,
Però mi pare verosimile un disturbo d ' ansia da ciò che descrive.
Ci sono anche molte condotte precauzionali che Lei mette in atto e che non aiutano a superare il problema, anzi lo esasperano. Ad esempio il suo costante monitoraggio sui sintomi e sul corpo.
Ma in una situazione del genere è necessario un parere diretto di uno psicologo psicoterapeuta.
Di solito la psicoterapia è il trattamento di elezione per le problematiche di cui parliamo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
Anche se lei descrivesse con ancora maggiore accuratezza quelli che avverte e cosa fa e pensa nel mentre e dopo, da questa postazione è impossibile rispondere alla sua domanda: “Vorrei capire se i sintomi che vi ho indicato sono compatibili con gli attacchi di panico“.
Le potrei dire che probabilmente c’è una “compatibilità” ma questo non cambierebbe nulla al momento dato che
esclusivamente dal vivo si può valutare
1. modalità di presentazione di un singolo sintomo
2. il decorso di esso (continuo o intermittente)
4. e la frequenza, durata e intensità con cui si presenta.
elementi questi che presuppongono una grande variabilità di deduzioni e induzioni la cui disamina spetta esclusivamente ad uno specialista psicologo psicoterapeuta o medico psichiatra.
Da ciò capirà che a questa domanda: “se lo sono, come posso liberarmene, come comportarmi durante un attacco“ potrà rispondere solo con l’aiuto in carne ed ossa di un collega o di uno psichiatra.
Ogni persona/paziente che sia presenta una sintomatologia che va accuratamente studiata rispetto al singolo caso e trattata rispetto alle caratteristiche emotive, cognitive e comportamentali di quella persona.
Non ci sono “ricette” preconfezionate...
Se di attacchi di panico dovesse trattarsi sappia comunque che si tratta di un problema molto frequente e quindi non di difficile soluzione se ci si affida ad uno specialista della salute mentale.
Cordiali saluti
Anche se lei descrivesse con ancora maggiore accuratezza quelli che avverte e cosa fa e pensa nel mentre e dopo, da questa postazione è impossibile rispondere alla sua domanda: “Vorrei capire se i sintomi che vi ho indicato sono compatibili con gli attacchi di panico“.
Le potrei dire che probabilmente c’è una “compatibilità” ma questo non cambierebbe nulla al momento dato che
esclusivamente dal vivo si può valutare
1. modalità di presentazione di un singolo sintomo
2. il decorso di esso (continuo o intermittente)
4. e la frequenza, durata e intensità con cui si presenta.
elementi questi che presuppongono una grande variabilità di deduzioni e induzioni la cui disamina spetta esclusivamente ad uno specialista psicologo psicoterapeuta o medico psichiatra.
Da ciò capirà che a questa domanda: “se lo sono, come posso liberarmene, come comportarmi durante un attacco“ potrà rispondere solo con l’aiuto in carne ed ossa di un collega o di uno psichiatra.
Ogni persona/paziente che sia presenta una sintomatologia che va accuratamente studiata rispetto al singolo caso e trattata rispetto alle caratteristiche emotive, cognitive e comportamentali di quella persona.
Non ci sono “ricette” preconfezionate...
Se di attacchi di panico dovesse trattarsi sappia comunque che si tratta di un problema molto frequente e quindi non di difficile soluzione se ci si affida ad uno specialista della salute mentale.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#3]
Utente
Grazie della tempestiva risposta!
Devo dire (mi ero dimenticato di scriverlo) che 3-4 anni fa ho avuto degli episodi del genere, anche se molto meno intensi, ma alla fine ignorandoli sono completamente passati e si sono ripresentati solo quest'anno.
Visto che si presentano solo da pochi mesi vorrei vedere se spariscono come l'altra volta, prima di ricorrere ad uno psicologo, anche perché ho molta forza di volontà, soprattutto se ho la possibilità di avere preziosi consigli da voi.
Quando capitano cosa mi può consigliare lei? Che comportamenti devo assumere? Come le ho detto sono bloccato nel fare certe cose per paura che arrivi un attacco... secondo lei dovrei farle proprio per vincere la paura quindi? E' normale che passato l'attacco mi ritrovi in una condizione di "sfinimento" psicofisico?
Devo dire (mi ero dimenticato di scriverlo) che 3-4 anni fa ho avuto degli episodi del genere, anche se molto meno intensi, ma alla fine ignorandoli sono completamente passati e si sono ripresentati solo quest'anno.
Visto che si presentano solo da pochi mesi vorrei vedere se spariscono come l'altra volta, prima di ricorrere ad uno psicologo, anche perché ho molta forza di volontà, soprattutto se ho la possibilità di avere preziosi consigli da voi.
Quando capitano cosa mi può consigliare lei? Che comportamenti devo assumere? Come le ho detto sono bloccato nel fare certe cose per paura che arrivi un attacco... secondo lei dovrei farle proprio per vincere la paura quindi? E' normale che passato l'attacco mi ritrovi in una condizione di "sfinimento" psicofisico?
[#5]
“Visto che si presentano solo da pochi mesi vorrei vedere se spariscono come l'altra volta, prima di ricorrere ad uno psicologo, anche perché ho molta forza di volontà, soprattutto se ho la possibilità di avere preziosi consigli da voi”
Andiamo nell’ordine rispetto a quanto detto:
1) “vorrei vedere se spariscono come l’altra volta”. L’altra volta probabilmente non si presentavano acuzie verosimilmente ansiose ma c’è comunque un’ansia di fondo che probabilmente induce ricadute e l’ansia nel tempo può solo peggiorare se non ci si fa aiutare.
2) “ho molta forza di volontà”. Non si tratta di volontà, forza o debolezza ma di vulnerabilità all’emozione dell’ansia. Che è ben diverso che avere volontà. La Volontà può essere uno stimolo a contattare un collega de visu e seguire con complianza le terapie.
3) “soprattutto se ho la possibilità di avere consigli da voi”. L’ansia non si cura con i consigli ma con tecniche e strategie specifiche (e quando necessario anche con un aiuto farmacologico). Online si indirizza...
non si offrono consigli. Lo psicoterapeuta o il medico psichiatra non danno consigli ma impostano insieme al paziente diagnosi e terapia.
Saluti
Andiamo nell’ordine rispetto a quanto detto:
1) “vorrei vedere se spariscono come l’altra volta”. L’altra volta probabilmente non si presentavano acuzie verosimilmente ansiose ma c’è comunque un’ansia di fondo che probabilmente induce ricadute e l’ansia nel tempo può solo peggiorare se non ci si fa aiutare.
2) “ho molta forza di volontà”. Non si tratta di volontà, forza o debolezza ma di vulnerabilità all’emozione dell’ansia. Che è ben diverso che avere volontà. La Volontà può essere uno stimolo a contattare un collega de visu e seguire con complianza le terapie.
3) “soprattutto se ho la possibilità di avere consigli da voi”. L’ansia non si cura con i consigli ma con tecniche e strategie specifiche (e quando necessario anche con un aiuto farmacologico). Online si indirizza...
non si offrono consigli. Lo psicoterapeuta o il medico psichiatra non danno consigli ma impostano insieme al paziente diagnosi e terapia.
Saluti
[#6]
Utente
Uno psicologo può quindi fare una diagnosi di attacchi di panico? Chiedo questo per capire se posso andare direttamente da uno psicologo o se devo passare prima da un medico...
Mediamente quante sedute servono per risolvere il problema? Chiedo questo per capire quanto potrebbe costarmi la cosa se decidessi di andare privatamente e le chiedo anche da che tipo di psicologo dovrei andare...
Mediamente quante sedute servono per risolvere il problema? Chiedo questo per capire quanto potrebbe costarmi la cosa se decidessi di andare privatamente e le chiedo anche da che tipo di psicologo dovrei andare...
[#7]
“Uno psicologo può quindi fare una diagnosi di attacchi di panico?”
Yes
“Mediamente quante sedute servono per risolvere il problema?”. Non si può dire prima di aver visitato il paziente, compreso e condiviso il funzionamento intrapsichico di quest’ultimo. Nessuna terapia ha tempi fissi e invariabili.
Lo psicologo è importante che sia specialista in psicoterapia.
Le psicoterapie di elezione per l’ansia sono la cognitivo comportamentale oppure la breve strategica.
Tenga conto che il servizio pubblico offre professionisti nello stesso modo del sistema privato.
Yes
“Mediamente quante sedute servono per risolvere il problema?”. Non si può dire prima di aver visitato il paziente, compreso e condiviso il funzionamento intrapsichico di quest’ultimo. Nessuna terapia ha tempi fissi e invariabili.
Lo psicologo è importante che sia specialista in psicoterapia.
Le psicoterapie di elezione per l’ansia sono la cognitivo comportamentale oppure la breve strategica.
Tenga conto che il servizio pubblico offre professionisti nello stesso modo del sistema privato.
[#10]
Ma se non ha una diagnosi come si può pensare alla terapia?
se sia panico o altro sarà il/la collega a cui si rivolgerà a valutare.
Sui tipi di terapia validati per sindromi ansiose ha già avuto indicazioni opportune.
Legga questa metanalisi per completezza di informazioni http://www.stateofmind.it/2016/03/terapia-cognitivo-comportamentale-per-ansia/
Saluti
se sia panico o altro sarà il/la collega a cui si rivolgerà a valutare.
Sui tipi di terapia validati per sindromi ansiose ha già avuto indicazioni opportune.
Legga questa metanalisi per completezza di informazioni http://www.stateofmind.it/2016/03/terapia-cognitivo-comportamentale-per-ansia/
Saluti
[#11]
Utente
Certo, però siccome è verosimile che il problema sia il panico è inutile andare da uno psicologo che si occupa di tutt'altro. Questa psicologa lavora con l'ussl dando supporto ai malati oncologici e poi è in un programma di aiuto a superare il lutto, ma riceve anche privatamente. Volevo solo capire se il metodo che lei usa, la psicoterapia rogersiana, fa parte della terapia cognitivo comportamentale o della breve strategica o se stiamo parlando di tutt'altro, perché se parliamo di tutt'altro vada direttamente da un altro professionista...
[#12]
Ci sono vari orientamenti psicoterapici che il professionista psicologo sceglie sulla base di diverse varianti tra cui l’inclinazione/passione personale.
chi fa lo psicoterapeuta lo diventa dopo 4 anni di scuola di specializzazione (pubblica o privata) riconosciuta dal ministero dell’istruzione. C’è chi decide di perseguire una specialistica in psicoterapia psicoanalitica, chi in sistemico - relazionale, chi in cognitivo comportamentale etc etc etc (solo per farle alcuni esempi)
Qui noi non stiamo ad imporre niente a nessuno ma a dare dei suggerimenti sulla base di ciò che la ricerca scientifica dice e la pratica clinica ci insegna.
Questa guida le servirà
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
chi fa lo psicoterapeuta lo diventa dopo 4 anni di scuola di specializzazione (pubblica o privata) riconosciuta dal ministero dell’istruzione. C’è chi decide di perseguire una specialistica in psicoterapia psicoanalitica, chi in sistemico - relazionale, chi in cognitivo comportamentale etc etc etc (solo per farle alcuni esempi)
Qui noi non stiamo ad imporre niente a nessuno ma a dare dei suggerimenti sulla base di ciò che la ricerca scientifica dice e la pratica clinica ci insegna.
Questa guida le servirà
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 3k visite dal 10/11/2018.
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Approfondimento su Attacchi di panico
Scopri cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi principali, quanto durano e quali sono le cause. Come affrontarli e come gestire l'ansia che li provoca?