Senso di colpa
Premetto che ho già chiesto consulenza in questo sito, sulla mia precedente relazione, e mi era stato consigliato (per problemi di gelosia principalmente) di chiuderla. Una sera ho trovato il coraggio di finirla, anche se mentre lo facevo ero piena di dubbi perché sapevo (e so tutt'ora) che lui mi amava tantissimo, per questo il giorno dopo l'ho richiamato per dire di riprovarci. Chiusa la telefonata ero relativamente felice, ma non mi aveva tolto alcun dubbio su di noi. Fatto sta che la sera avevo organizzato una serata con amici, e in quella serata ho decisamente esagerato, sono finita a vomitare in casa del mio amico e a svenire (hanno dovuto chiamare l'ambulanza). Durante quella serata ho baciato a stampo un mio amico, ma in un istante mi sono pentita sia di aver richiamato il mio ex, sia di avere baciato questo ragazzo. Dopo di che ricordo veramente poco, ciò che ricordo è che chiedevo disperatamente ad una mia amica di lasciare il mio ex al posto mio perché con lui non ero felice. Fatto sta che il giorno dopo ho spiegato a lui tutto quello che era successo, e (giustamente) lui è andato via. Da quel giorno abbiamo riprovato a stare insieme, ma lui preso dal panico perché non si fidava più di me, ha deciso di lasciarmi per messaggio. Si è pentito quasi subito, ha provato a richiamarmi ma mi sono allontanata perché non volevo averne più a che fare. Passati giorni ci siamo rivisti, siamo stati insieme ma io non riesco più ad amarlo dopo ciò che ho fatto, tant'è che ho detto chiaramente che non volevo più una relazione da lui. Per questo si è allontanato del tutto. Quello che è successo so che è sbagliato, ha ferito l'unica persona che io abbia mai amato dopo un anno di relazione, e ho paura ora di non trovare più qualcuno che riesca ad amarmi a causa di ciò che ho fatto. Ho un senso di colpa assurdo, motivo per cui insieme al fatto che il mio amore nei suoi confronti è quasi svanito, rimanendo solo affetto, non sono riuscita a riprovarci con lui. Ogni giorno ripenso a ciò che ho fatto, a come sono finita e non capisco perché sia successo tutto questo. So solo che mi pervade un costante senso di colpa e una costante paura di non trovare più nessuno disposto ad amarmi.
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Gentile utente,
Il suo racconto mi sembra più uno sfogo piuttost che una richiesta di consulto. Cosa ci sta chiedendo, esattamente?
Lei è molto giovane. Le emozioni che sta provando in questo momento, sicuramente intense, sono principalmente due: senso di colpa e paura. Vorrei darle qualche spunto per analizzarle meglio, in una prospettiva cognitivista. Il senso di colpa solitamente prevede che vi sia la credenza di aver fatto qualcosa di grave e che questo fatto abbia avuto una vittima, una persona a cui il gesto ha creato sofferenza non meritata. Si ritrova in questi presupposti? Potrei suggerirle una visione diversa rispetto a ciò che è successo, partendo con il dire che alla sua età è normale avere una vita sentimentale movimentata, con alti e bassi. Non è assolutamente una cosa rara o unica. Le cose che si fanno in certe situazioni, come per esempio durante delle feste in cui alcol abbonda, non sono ragionate. Al contrario, sono impulsive e, a volte, all'infuori del proprio controllo (perchè con uno stato di coscienza alterato, non c è controllo).
La sua paura di non incontrare mai più nessun altro si basa su una generalizzazione della situazione vissuta in questo momento. Non è detto che in futuro sarà così. Non è detto che se io fallisco un esame, per esempio, lo fallirò anche la seconda volta. Non è detto che siano le mie caratteristiche di personalità (quindi dei tratti stabili nel tempo) ad aver determinato il fallimento della relazione. I fattori sono tanti e sono da ricercare nella coppia e nel suo vissuto.
Secondo lei, cosa potrebbe portare le persone a non amarla, in futuro?
Il suo racconto mi sembra più uno sfogo piuttost che una richiesta di consulto. Cosa ci sta chiedendo, esattamente?
Lei è molto giovane. Le emozioni che sta provando in questo momento, sicuramente intense, sono principalmente due: senso di colpa e paura. Vorrei darle qualche spunto per analizzarle meglio, in una prospettiva cognitivista. Il senso di colpa solitamente prevede che vi sia la credenza di aver fatto qualcosa di grave e che questo fatto abbia avuto una vittima, una persona a cui il gesto ha creato sofferenza non meritata. Si ritrova in questi presupposti? Potrei suggerirle una visione diversa rispetto a ciò che è successo, partendo con il dire che alla sua età è normale avere una vita sentimentale movimentata, con alti e bassi. Non è assolutamente una cosa rara o unica. Le cose che si fanno in certe situazioni, come per esempio durante delle feste in cui alcol abbonda, non sono ragionate. Al contrario, sono impulsive e, a volte, all'infuori del proprio controllo (perchè con uno stato di coscienza alterato, non c è controllo).
La sua paura di non incontrare mai più nessun altro si basa su una generalizzazione della situazione vissuta in questo momento. Non è detto che in futuro sarà così. Non è detto che se io fallisco un esame, per esempio, lo fallirò anche la seconda volta. Non è detto che siano le mie caratteristiche di personalità (quindi dei tratti stabili nel tempo) ad aver determinato il fallimento della relazione. I fattori sono tanti e sono da ricercare nella coppia e nel suo vissuto.
Secondo lei, cosa potrebbe portare le persone a non amarla, in futuro?
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 06/11/2018.
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