Ossessioni e ruminazione
Buonasera,
Sono una donna di 31 anni con alle spalle episodi purtroppo molto faticosi da digerire tra i quali la morte dei miei genitori.
Da circa sei mesi sono in cura da uno psicoterapeuta psichiatra molto rinomato e consigliato da diversi amici del campo in seguito ad asfissianti pensieri che ho letto su internet chiamarsi ossessioni aggressive.
Il dottore mi ha detto praticamente subito che è evidente che il mio problema non riguarda il contenuto di quei pensieri quanto invece il loro meccanismo e che io non ho assolutamente intenzione di compiere gesti autolesivi per quanto mi sembri di si, e che l'angoscia che mi investe nei momenti in cui queste immagini mi attanagliano non ha come conseguenza il realizzarle.
Dice che le mie proiezioni sono ruminazioni dettate dall'ansia di controllo e non assolutamente impulsi all'azione, per quanto a me sembrino tali.
Inoltre dice che il mio disagio è dettato dall'ansia e non dalla depressione che secondo lui non mi appartiene affatto.
Ecco, so di fare una domanda ossessiva e forse offensiva, ma potrebbe star sbagliando diagnosi o è più probabile che a sbagliarmi sia io che non ho mai studiato medicina in vita mia?
Un bravo psicoterapeuta e anche psichiatra sa certamente distinguere cosa affligge chi gli sta davanti a prescindere dall'evidenza che risulta a quest'ultimo?
Sa leggerlo meglio di quanto non creda il paziente di leggere se stesso?
Purtroppo ho una natura molto diffidente e testarda peggiorata dalla non matericità dei sintomi: se mi rompo un braccio lo sento io e lo vede e conferma il dottore, se ho la febbre lo sento io e lo conferma il dottore, con la psiche la cosa cambia perché io riporto dei sintomi che a me sembrano altro da cio' che mi rimanda il mio dottore e dunque subentra la fiducia di cui sono poco dotata e la cosa assurda è che mi fido più' della mia cultura dozzinale da yahoo answer che mi agita e fa sentire in pericolo che di un professionista che con pazienza e cura mi segue da mesi rassicurandomi sull'innocuità contenutistica di certi pensieri.
Spero di aver reso chiaro il mio dubbio ( che è solo uno tra i tanti ) e spero che qualcuno mi risponderà.
Sono una donna di 31 anni con alle spalle episodi purtroppo molto faticosi da digerire tra i quali la morte dei miei genitori.
Da circa sei mesi sono in cura da uno psicoterapeuta psichiatra molto rinomato e consigliato da diversi amici del campo in seguito ad asfissianti pensieri che ho letto su internet chiamarsi ossessioni aggressive.
Il dottore mi ha detto praticamente subito che è evidente che il mio problema non riguarda il contenuto di quei pensieri quanto invece il loro meccanismo e che io non ho assolutamente intenzione di compiere gesti autolesivi per quanto mi sembri di si, e che l'angoscia che mi investe nei momenti in cui queste immagini mi attanagliano non ha come conseguenza il realizzarle.
Dice che le mie proiezioni sono ruminazioni dettate dall'ansia di controllo e non assolutamente impulsi all'azione, per quanto a me sembrino tali.
Inoltre dice che il mio disagio è dettato dall'ansia e non dalla depressione che secondo lui non mi appartiene affatto.
Ecco, so di fare una domanda ossessiva e forse offensiva, ma potrebbe star sbagliando diagnosi o è più probabile che a sbagliarmi sia io che non ho mai studiato medicina in vita mia?
Un bravo psicoterapeuta e anche psichiatra sa certamente distinguere cosa affligge chi gli sta davanti a prescindere dall'evidenza che risulta a quest'ultimo?
Sa leggerlo meglio di quanto non creda il paziente di leggere se stesso?
Purtroppo ho una natura molto diffidente e testarda peggiorata dalla non matericità dei sintomi: se mi rompo un braccio lo sento io e lo vede e conferma il dottore, se ho la febbre lo sento io e lo conferma il dottore, con la psiche la cosa cambia perché io riporto dei sintomi che a me sembrano altro da cio' che mi rimanda il mio dottore e dunque subentra la fiducia di cui sono poco dotata e la cosa assurda è che mi fido più' della mia cultura dozzinale da yahoo answer che mi agita e fa sentire in pericolo che di un professionista che con pazienza e cura mi segue da mesi rassicurandomi sull'innocuità contenutistica di certi pensieri.
Spero di aver reso chiaro il mio dubbio ( che è solo uno tra i tanti ) e spero che qualcuno mi risponderà.
[#1]
Gentile utente,
ci chiede SE Uno Psicoterapeuta "..Sa leggerlo meglio di quanto non creda il paziente di leggere se stesso?.."
sì certo, è possibile anzi probabile,
certamente auspicabile!,
altrimenti che differenza ci sarebba tra l'autodiagnosi (fantasiosa) e la diagnosi specialistica?
La stessa di "..se ho la febbre lo sento io..",
ma il termometro NON conferma.
O viceversa.
E' talmente strano il meccanismo di produzione dei pensieri ossessivi
che la persona non crede che siano auto-prodotti, SEMBRANO veri.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ci chiede SE Uno Psicoterapeuta "..Sa leggerlo meglio di quanto non creda il paziente di leggere se stesso?.."
sì certo, è possibile anzi probabile,
certamente auspicabile!,
altrimenti che differenza ci sarebba tra l'autodiagnosi (fantasiosa) e la diagnosi specialistica?
La stessa di "..se ho la febbre lo sento io..",
ma il termometro NON conferma.
O viceversa.
E' talmente strano il meccanismo di produzione dei pensieri ossessivi
che la persona non crede che siano auto-prodotti, SEMBRANO veri.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.2k visite dal 30/10/2018.
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