Mi sento senza identità
Salve, sono una ragazza di 20 anni. Vorrei chiedere un parere circa la mia situazione. Apparentemente nella vita non mi manca nulla: ho delle amicizie, ho sempre studiato con ottimi profitti, non ho mai dato problemi ai miei genitori. Eppure è dall'età di 11/12 anni che sento di vivere come se fingessi e indossassi una maschera diversa in base alle persone con le quali mi relaziono. Non riesco a trovare, insomma, una mia identità unica, compatta, e a mostrarmi per ciò che sono veramente. Anche volendolo, non riesco proprio a capire chi sono e a volte trovo difficoltà anche nel dire cosa mi piace. Mi sento vuota e priva di personalità. A tutto questo si aggiunge la sensazione perenne di essere diversa e distante dagli altri e dal resto del mondo. Sento come se ci fosse un muro tra me e le altre persone, come se io e gli altri viaggiassimo su treni in binari paralleli. La difficoltà maggiore sta nel fatto che io non riesco a identificare questo problema: sento solo questo sensazione di inadeguatezza, che mi provoca ansia e un'enorme senso di solitudine. Anche dal punto di vista relazionale non mi sono mai sentita "normale": non ho mai provato quella che viene definita comunemente "una cotta" per una persona, posso dire al massimo di aver sviluppato un certo interesse, che poi è sempre svanito dopo che ho realizzato di aver semplicemente proiettato in quella determinata persona dei miei personali ideali. Nonostante ciò non credo di essere asessuale, perché sono interessata al sesso e a una potenziale relazione; il problema è che non ho mai incontrato nessuno da cui risultassi attratta. Tutto questo qualche anno fa non mi pesava, perché lo attribuivo all'età, ma ora sento questa mia mancata esperienza come una conferma dell'essere vuota. In generale, mi sembra di essere emotivamente indietro rispetto ai miei coetanei: è come se i miei sentimenti fossero molto infantili, troppo "semplici" rispetto a quelli degli adulti. Faccio fatica anche a comprendere quelle che io definisco "pare mentali": il doppiogiochismo, la gelosia, la vendetta; e percepisco come se le altre persone vedano tutto troppo sessualizzato. Un'altra difficoltà che riscontro è la disorganizzazione, soprattutto mentale: infatti esternamente tendo ad essere molto ordinata per sopperire a questo disordine mentale. Di questo non ho mai parlato con nessuno, perché ho paura che quello che io chiamo "problema" sia solo un'esagerazione, e mi scuso in anticipo se dovesse risultare tale. Non capisco perché una ragazza "normale" debba farsi tutti questi problemi: io vorrei solo vivere una vita serena, come tutti gli altri. So che qui non posso ricevere diagnosi, chiedo solo un'indicazione, perché non so come muovermi. Grazie in anticipo
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"So che qui non posso ricevere diagnosi, chiedo solo un'indicazione, perché non so come muovermi."
Gentile Ragazza,
gli argomenti da Lei proposti che meriterebbero di essere uteriormente approfonditi sono molteplici, ma come sa per poterlo fare in modo efficace e utile è indispensabile recarsi di persona da un nostro collega per un'iniziale consulenza, così da capire se e come poter procedere.
Le suggerisco di cercare se tra i Servizi della sua ASL rientra anche quello di Psicologia (in alternativa, chieda al suo medico di base informazioni in merito): solitamente previo pagamento di un modesto ticket si può accedere ad un "pacchetto" di sedute.
Un'altra opportunità è provare a rivolgersi ad una Scuola di Psicoterapia (nella sua città conosco quella di Terapia Cognitiva, ma ve ne sono di certo anche altre): a volte c'è la possibilità di affidarsi a terapeuti in formazione a prezzi calmierati.
Non perda altro tempo: la fase di vita in cui si trova non è delle più facili, ma con l'aiuto giusto potrà di certo raggiungere quall'equilibrio e quel benessere psicologico che ora difettano un po'.
Saluti.
Gentile Ragazza,
gli argomenti da Lei proposti che meriterebbero di essere uteriormente approfonditi sono molteplici, ma come sa per poterlo fare in modo efficace e utile è indispensabile recarsi di persona da un nostro collega per un'iniziale consulenza, così da capire se e come poter procedere.
Le suggerisco di cercare se tra i Servizi della sua ASL rientra anche quello di Psicologia (in alternativa, chieda al suo medico di base informazioni in merito): solitamente previo pagamento di un modesto ticket si può accedere ad un "pacchetto" di sedute.
Un'altra opportunità è provare a rivolgersi ad una Scuola di Psicoterapia (nella sua città conosco quella di Terapia Cognitiva, ma ve ne sono di certo anche altre): a volte c'è la possibilità di affidarsi a terapeuti in formazione a prezzi calmierati.
Non perda altro tempo: la fase di vita in cui si trova non è delle più facili, ma con l'aiuto giusto potrà di certo raggiungere quall'equilibrio e quel benessere psicologico che ora difettano un po'.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.1k visite dal 29/10/2018.
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