Ansia a colazione e non solo
Buongiorno sono donna.
Sono molto ansiosa e stressata e volevo chiedere un parere.
Da qualche giorno al mattino non riesco a fare colazione prima di andare a lavoro perché poi mi viene da vomitare (ho i conati anche se non mangio nulla), mentre il fine settimana che sono a casa questo non succede e faccio una ricca colazione. Ho tosse nervosa al mattino che sfocia in conati e questo mi succedeva anche da bambina alle medie. Può essere un fattore nervoso? Eventualmente quale sarebbe la via da percorrere per la soluzione?
Grazie.
Sono molto ansiosa e stressata e volevo chiedere un parere.
Da qualche giorno al mattino non riesco a fare colazione prima di andare a lavoro perché poi mi viene da vomitare (ho i conati anche se non mangio nulla), mentre il fine settimana che sono a casa questo non succede e faccio una ricca colazione. Ho tosse nervosa al mattino che sfocia in conati e questo mi succedeva anche da bambina alle medie. Può essere un fattore nervoso? Eventualmente quale sarebbe la via da percorrere per la soluzione?
Grazie.
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Gentile utente,
Da quello che descrive sembrerebbe proprio una tosse psicogena ovvero una somatizzazione ansiosa della muscolatura delle vie aeree superiori che tende a contrarsi quando l’emotività e l’eventuale sofferenza del periodo non vengono espresse verbalmente o non espresse nel modo consono.
Ciò favisce la comparsa del sintomo tussigeno e di conseguenza, non di rado, la sensazione di rigurgito che si può manifestare come anche no.
In questi casi, esercizi di respirazione diaframmatica lenta aiutano ad attivare la parte parasimpatica del nostro sistema nervoso vegetativo favorendo una graduale azione decontratturante della muscolatura del collo e dell’esofago.
Qualche seduta presso un collega psicologo psicoterapeuta che si occupa di tecniche di respirazione e meditazione guidata potrebbe tornarle utile.
Ovviamente spetterà al collega valutare di persona la situazione e proporre o meno utilità e fattibilità di quanto detto.
Cordiali saluti
Da quello che descrive sembrerebbe proprio una tosse psicogena ovvero una somatizzazione ansiosa della muscolatura delle vie aeree superiori che tende a contrarsi quando l’emotività e l’eventuale sofferenza del periodo non vengono espresse verbalmente o non espresse nel modo consono.
Ciò favisce la comparsa del sintomo tussigeno e di conseguenza, non di rado, la sensazione di rigurgito che si può manifestare come anche no.
In questi casi, esercizi di respirazione diaframmatica lenta aiutano ad attivare la parte parasimpatica del nostro sistema nervoso vegetativo favorendo una graduale azione decontratturante della muscolatura del collo e dell’esofago.
Qualche seduta presso un collega psicologo psicoterapeuta che si occupa di tecniche di respirazione e meditazione guidata potrebbe tornarle utile.
Ovviamente spetterà al collega valutare di persona la situazione e proporre o meno utilità e fattibilità di quanto detto.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 18/10/2018.
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