Non capisco se il problema sia io o lei
Buongiorno,
ho 40 anni e convivo ormai da 18 con la mia compagna mia coetanea.......primi anni tutto benissimo anzi....di piu'....dopo di che qualcosa si e' spento...da circa 10 anni fa, e' passata ad un situazione di distacco da quello che e' la coppia, poco partecipe con me, si si scambiano le solite parole, si va a pranzo da miei o dai suoi insieme, tutta la routine di coppia e' continuata, ma con me qualcosa e' cambiato.
Rimasta senza lavoro...(anche se il problema si e' manifestato anche prima di cio').....ha iniziato a smettere di cercare lavoro nonostante la situazione economica non fosse per nulla buona, ha smesso di "cercarmi" sia nella sfera affettiva che sessuale, si e' lasciata andare fisicamente e nonostante tutto quando gli faccio presente queste cose sostiene che per lei non ce' nessun problema, anzi mi rimprovera di continuare a fargli presente queste mi riflessioni ogni anno....passerebbe le giornate a portare a scuola nostro figlio e poi sul divano finche' non rientra, i pochi lavori che ha svolto in questi anni gli sono stati trovati da me, altrimenti la sua ricerca si limitava a un paio di curriculum l'anno...gli ho sempre fatto presente che se guadagnassi di piu' sarei contento che lei stesse a casa con nostro figlio, ma purtroppo continuano in questo modo saremmo finiti senza soldi in breve tempo, nonostante cio' niente l'ha scossa e 'ha continuato a fare le cose solo se ne "ha voglia"....non per responsabilita' o rispetto nei miei confronti.
Da qualche anno arriviamo al fatidico punto di rottura, ma forse perche' io spero ancora in un suo risveglio, accetto le sue "promesse" di cambiamento che vengono disattese gia dopo nemmeno un mese...cerco di sopportare per il bene anche di nostro figlio, ma arrivo sempre ad un punto in cui la mia vita inizia a sembrare una gabbia e le mie giornate sono sempre piu' uguali.....lavoro...casa....bimbo e rinizia......nonostante cio' faccio una fatica atroce a lasciarla perche' tengo a lei forse piu' di quanto lei faccia con me.....e continua a ripetermi che tutto va bene cosi e che mi faccio troppi problemi.....
Non so piu' che fare....ora siamo nuovamente nel periodo di rottura, lei nemmeno parla si limita a comportarsi come se non fosse successo niente....ogni giorno si parla della cosa, ma e' come se il giorno successivo resettasse tutto....non capisco come possa accontentarsi di stare con me ma vivermi come un buon coinquilino, o peggio come un padre......sono quasi sicuro che non mi abbia mai tradito perche' non esce praticamente mai di casa, la sua vita ideale si e' impostata su di lei su cio' che "ha voglia" o meno di fare.....
ho 40 anni e convivo ormai da 18 con la mia compagna mia coetanea.......primi anni tutto benissimo anzi....di piu'....dopo di che qualcosa si e' spento...da circa 10 anni fa, e' passata ad un situazione di distacco da quello che e' la coppia, poco partecipe con me, si si scambiano le solite parole, si va a pranzo da miei o dai suoi insieme, tutta la routine di coppia e' continuata, ma con me qualcosa e' cambiato.
Rimasta senza lavoro...(anche se il problema si e' manifestato anche prima di cio').....ha iniziato a smettere di cercare lavoro nonostante la situazione economica non fosse per nulla buona, ha smesso di "cercarmi" sia nella sfera affettiva che sessuale, si e' lasciata andare fisicamente e nonostante tutto quando gli faccio presente queste cose sostiene che per lei non ce' nessun problema, anzi mi rimprovera di continuare a fargli presente queste mi riflessioni ogni anno....passerebbe le giornate a portare a scuola nostro figlio e poi sul divano finche' non rientra, i pochi lavori che ha svolto in questi anni gli sono stati trovati da me, altrimenti la sua ricerca si limitava a un paio di curriculum l'anno...gli ho sempre fatto presente che se guadagnassi di piu' sarei contento che lei stesse a casa con nostro figlio, ma purtroppo continuano in questo modo saremmo finiti senza soldi in breve tempo, nonostante cio' niente l'ha scossa e 'ha continuato a fare le cose solo se ne "ha voglia"....non per responsabilita' o rispetto nei miei confronti.
Da qualche anno arriviamo al fatidico punto di rottura, ma forse perche' io spero ancora in un suo risveglio, accetto le sue "promesse" di cambiamento che vengono disattese gia dopo nemmeno un mese...cerco di sopportare per il bene anche di nostro figlio, ma arrivo sempre ad un punto in cui la mia vita inizia a sembrare una gabbia e le mie giornate sono sempre piu' uguali.....lavoro...casa....bimbo e rinizia......nonostante cio' faccio una fatica atroce a lasciarla perche' tengo a lei forse piu' di quanto lei faccia con me.....e continua a ripetermi che tutto va bene cosi e che mi faccio troppi problemi.....
Non so piu' che fare....ora siamo nuovamente nel periodo di rottura, lei nemmeno parla si limita a comportarsi come se non fosse successo niente....ogni giorno si parla della cosa, ma e' come se il giorno successivo resettasse tutto....non capisco come possa accontentarsi di stare con me ma vivermi come un buon coinquilino, o peggio come un padre......sono quasi sicuro che non mi abbia mai tradito perche' non esce praticamente mai di casa, la sua vita ideale si e' impostata su di lei su cio' che "ha voglia" o meno di fare.....
[#1]
gentile utente, deve valutare due considerazioni.
la prima è la possibilità che il comportamento di sua moglie sia dovuto a un problema legato al suo umore, e/o problematiche psicologiche che non emergono.
la secondo è che un problema nella coppia può essere, il più delle volte, di natura relazionale e quindi valutato in questo modo.
Sia la prima che la seconda premessa vanno approfondite con l'aiuto di uno specialista.
Nel vostro caso un terapeuta sistemico-relazionale sarebbe di elezione.
saluti
la prima è la possibilità che il comportamento di sua moglie sia dovuto a un problema legato al suo umore, e/o problematiche psicologiche che non emergono.
la secondo è che un problema nella coppia può essere, il più delle volte, di natura relazionale e quindi valutato in questo modo.
Sia la prima che la seconda premessa vanno approfondite con l'aiuto di uno specialista.
Nel vostro caso un terapeuta sistemico-relazionale sarebbe di elezione.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 654 visite dal 17/10/2018.
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