Evento strano

Ieri pomeriggio, decido di uscire per il weekend, preparo lo zaino con il minimo indispensabile per passare fuori la notte e mi dirigo in montagna per vedere le tre cime di lavaredo. Arrivo ad Auronzo di Cadore, cerco un Alberge ed un ristorante e pianifico la giornata seguente (Oggi, Domenica 14 Ottobre), prima di andare a dormire. Questa mattina mi sveglio, doccia, colazione e preparo lo zaino. Mi siedo in macchina e punto il navigatore. Da Auronzo vado in direzione parco naturlae tre cime, facendo l'SP352 (passo di sant'Antonio). La strada diventa ripida, piu' di quanto mi aspettassi, i tornanti, uno dietro l'altro e la vista a strapiombio mi hanno creato un malessere. Rallento sempre di piu', percorrendo i 30 km/h. Le gambe tremavano, ma nonostante tutto decido di farmi coraggio e di non fermarmi. In poco piu' di 30 km passo da 700 mt sul livello del mare a circa 1200 arrivando a Padola. Mi fermo nella piazza, scendo e non riesco piu a trovare il coraggio di ripartire. Prendo un caffe' e mi siedo sulla panchina affacciata alla strada principale. Il malessere non passa. Torno al bar, prendo una camomilla ed aspetto ancora un ora. Faccio respiri profondi e dopo 2 ore trovo il coraggio di mettermi alla guida. Decido di abbandonare l'idea delle tre cime e tornare a casa, ma facendo la trada che passa per San Nicolo' Comelico. priva "quasi" di tornanti. Percorro 10km e il malessere ritorna. Decido di fermarmi alla prima farmacia aperta. Spiego il problema. I sintomi sembrano quelli di un attacco di panico ed il farmacista mi prescrive un ansiolitico (Benzodiazepine) dicendomi di usarlo solo per questa emergenza (20 gocce, attendere 30 minuti e poi buttarlo via). Procedo e mi rimetto alla guida. Dopo 5 minuti iniziano nuovamente a tremarmi le gambe. Scendo dalla macchina e suono il campenello della prima abitazione che trovo. Mi metto a piangere, sprondato in un abisso di vergogna e spiego che non riesco piu' a tornare a casa perche' ho paura a percorrere la strada causa le vertiggini. L'uomo a la moglie mi accompagnano di nuovo fino ad Auronzo (guidando la mia auto). Una volta li mi sono tranquillizato ed ho potuto prendere l'autostrada A27 da belluno in tutta tranquillita'.

Premetto che da bambino sono sempre andato a sciare, la montagna mi ha sempre affascinato e l'anno scorso sono andato con la mia ragazza sul lago di Braies (pero' ha guidato lei perche' la macchina era sua). Non ho mai avuto problemi. Cosa mi e' successo questa volta? Faccio bene a riprovarci la prossima settimana? Quando ero bambino ero sprezzante del pericolo e mi lanciavo giu' dalle piste con gli sci, anche quelle che passavano tra i boschi. Puo' essere che crescendo ho acquisito paura invece che coraggio?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

da quello che scrive potrebbe trattarsi di un attacco di panico. I sintomi sono all'incirca quelli da lei descritti. Tra l'altro, mi ha colpito la vividezza della storia raccontata, molto dettagliata. Non possiamo sapere, da qui, i motivi che hanno portato al manifestarsi di questi sintomi. Non ci sono particolari controindicazioni sul riprovare a tornare.

Caffé e camomilla non sono la soluzione, anche perchè contengono sostanze di effetto contrario.
L'unica cosa che le consiglio, è di non assumere farmaci (per es. ansiolitici) prima di mettersi alla guida. E' un comportamento molto pericoloso, per lei e per gli altri.

Ci faccia sapere, se vuole.

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it