Relazione finita
Buongiorno, sono un ragazzo di 34 anni.
Proprio ieri io e la mia , oramai ex fidanzata, abbiamo deciso di comune accordo di far cessare la nostra relazione durata 5 anni.
Caratteri differenti, desideri differenti per il futuro. Lei che vorrebbe una famiglia, figli ed altro; io che non voglio nulla di queste cose.
C'è un grande affetto fra noi. L'amore sicuramente è cessato almeno un anno fa. Ogni anno, almeno negli ultimi due, vivevamo dei litigi dovuti a questi nostri caratteri che mal si accostano.
Ora abbiamo deciso di lasciarci, anche se ci rivedremo per far si che il distacco sia graduale? E' un bene o un male così?
Io le ho dato ieri le nostre foto presenti su di una pennetta,la sua. Regali, vestiti che mi fece li ho tutti e non intendo metterli da parte poiché le voglio bene e perché legati da un affetto.
Ora subentra il cosiddetto "magone", il groppo in gola, le lacrime che cercano di uscire da sole dagli occhi e la mente che riporta ai giorni belli, al suo volto sorridente ecc ecc.
Lei veniva da una storia ancora più duratura della nostra, quando ci mettemmo assieme; ma io no. Io avevo avute solo storie molto brevi di mesi. Nel complesso sono un tipo che riesce bene a star solo. Vivo a Roma e qua in ogni dove ho un ricordo a lei legato.
Come dovrei comportarmi ora? Non tanto con lei giacché le voglio bene, ma con me stesso per far si che il dolore non sia troppo grande.
Ovviamente ho accettato il troncamento della relazione specialmente per il suo bene, affinché possa trovare ciò che più desidera dalla vita, anche se non è con me.
Ovviamente ci sto male; anche se penso che il tempo aiuterà, ma ora come ora ci sto male.
Potete darmi qualche consiglio?
Grazie mille a tutti quanti,
Buon proseguimento di giornata
Proprio ieri io e la mia , oramai ex fidanzata, abbiamo deciso di comune accordo di far cessare la nostra relazione durata 5 anni.
Caratteri differenti, desideri differenti per il futuro. Lei che vorrebbe una famiglia, figli ed altro; io che non voglio nulla di queste cose.
C'è un grande affetto fra noi. L'amore sicuramente è cessato almeno un anno fa. Ogni anno, almeno negli ultimi due, vivevamo dei litigi dovuti a questi nostri caratteri che mal si accostano.
Ora abbiamo deciso di lasciarci, anche se ci rivedremo per far si che il distacco sia graduale? E' un bene o un male così?
Io le ho dato ieri le nostre foto presenti su di una pennetta,la sua. Regali, vestiti che mi fece li ho tutti e non intendo metterli da parte poiché le voglio bene e perché legati da un affetto.
Ora subentra il cosiddetto "magone", il groppo in gola, le lacrime che cercano di uscire da sole dagli occhi e la mente che riporta ai giorni belli, al suo volto sorridente ecc ecc.
Lei veniva da una storia ancora più duratura della nostra, quando ci mettemmo assieme; ma io no. Io avevo avute solo storie molto brevi di mesi. Nel complesso sono un tipo che riesce bene a star solo. Vivo a Roma e qua in ogni dove ho un ricordo a lei legato.
Come dovrei comportarmi ora? Non tanto con lei giacché le voglio bene, ma con me stesso per far si che il dolore non sia troppo grande.
Ovviamente ho accettato il troncamento della relazione specialmente per il suo bene, affinché possa trovare ciò che più desidera dalla vita, anche se non è con me.
Ovviamente ci sto male; anche se penso che il tempo aiuterà, ma ora come ora ci sto male.
Potete darmi qualche consiglio?
Grazie mille a tutti quanti,
Buon proseguimento di giornata
[#1]
Buon pomeriggio,
mi sento di dirle che non c’è una regola quando si interrompe una relazione. C’è chi preferisce allontanarsi ed evitare i contatti in modo netto, c’è chi ha bisogno di tempo e chi preferisce tentare di ricostruire un nuovo legame sulla base di un affetto profondo.
Io credo che sia importante guardarsi dentro e ascoltarsi. E, se è possibile, aprire un dialogo con la persona alla quale vogliamo bene, con onestà e senza inutili strappi. Mi sembra di capire che tra voi questo sia fortunatamente possibile.
In questo momento sente nostalgia, questo può essere comprensibile dopo una lunga relazione, in cui c’è stata condivisione. Deve darsi un po’ di tempo e, purtroppo, accettare il dolore. È il segno del vostro legame, che ora manca.
Quello che sta sentendo di fare in questo momento, cioè scambiare le vostro foto e conservare i ricordi che simbolicamente sono rappresentati dai regali, mi sembra legato alla possibilità di un buon commiato ed eventualmente di un nuovo legame con la sua ex, se siete sulla stessa linea.
Accanto a questi pensieri, sento importante che possa approfondire comunque i suoi sentimenti. Mi preme che la sua sia una scelta sentita e ponderata. Lei dice che i vostri caratteri sono diversi, come le vostre aspettative. Questo però non sempre significa che l’amore tra due persone cessi, come lei ha affermato.
Se l’amore è cessato un anno fa è un conto, se invece ci sono degli ostacoli di altro tipo sarebbe importante conoscerli. A titolo esemplificativo, soltanto per intenderci, un ostacolo potrebbe essere la paura di costruire una famiglia, cosa che può generare una fuga dalla relazione.
Se questi ostacoli non ci sono e dentro di sè sa di non provare più i sentimenti necessari per andare avanti, mi sento di dirle che la strada della gradualità è una possibilità. Deve accettare, come già accennavo, questo dolore così vivo al momento e darsi il tempo necessario per affrontarlo giorno per giorno.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
mi sento di dirle che non c’è una regola quando si interrompe una relazione. C’è chi preferisce allontanarsi ed evitare i contatti in modo netto, c’è chi ha bisogno di tempo e chi preferisce tentare di ricostruire un nuovo legame sulla base di un affetto profondo.
Io credo che sia importante guardarsi dentro e ascoltarsi. E, se è possibile, aprire un dialogo con la persona alla quale vogliamo bene, con onestà e senza inutili strappi. Mi sembra di capire che tra voi questo sia fortunatamente possibile.
In questo momento sente nostalgia, questo può essere comprensibile dopo una lunga relazione, in cui c’è stata condivisione. Deve darsi un po’ di tempo e, purtroppo, accettare il dolore. È il segno del vostro legame, che ora manca.
Quello che sta sentendo di fare in questo momento, cioè scambiare le vostro foto e conservare i ricordi che simbolicamente sono rappresentati dai regali, mi sembra legato alla possibilità di un buon commiato ed eventualmente di un nuovo legame con la sua ex, se siete sulla stessa linea.
Accanto a questi pensieri, sento importante che possa approfondire comunque i suoi sentimenti. Mi preme che la sua sia una scelta sentita e ponderata. Lei dice che i vostri caratteri sono diversi, come le vostre aspettative. Questo però non sempre significa che l’amore tra due persone cessi, come lei ha affermato.
Se l’amore è cessato un anno fa è un conto, se invece ci sono degli ostacoli di altro tipo sarebbe importante conoscerli. A titolo esemplificativo, soltanto per intenderci, un ostacolo potrebbe essere la paura di costruire una famiglia, cosa che può generare una fuga dalla relazione.
Se questi ostacoli non ci sono e dentro di sè sa di non provare più i sentimenti necessari per andare avanti, mi sento di dirle che la strada della gradualità è una possibilità. Deve accettare, come già accennavo, questo dolore così vivo al momento e darsi il tempo necessario per affrontarlo giorno per giorno.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Ex utente
Buonasera dottore e mi perdoni se rispondo solo adesso.
Oggi con la mia ex fidanzata ci siamo sentiti nuovamente, ribadendo il punto cardine, ovvero quello che la storia è terminata. Abbiamo pianto assieme per telefono, rimanendo comunque che ci si sente e per qualsiasi cosa ci possiamo telefonare. Ovviamente poi quando e se giungerà un'altra persona , o nella mia o nella sua vita, naturalmente ci si sentirà di meno dando spazio a quella che sarà una nuova relazione.
Premetto che io sono terrorizzato dall'idea che essa possa incontrare cattive persone. Non perché frequenti ambienti cattivi, ma semplicemente, secondo me, per una paura che ho dentro che le possa accadere un qualcosa di brutto senza di me.
Pensa sia una paura motivata dalla perdita della relazione?
Grazie tante
Oggi con la mia ex fidanzata ci siamo sentiti nuovamente, ribadendo il punto cardine, ovvero quello che la storia è terminata. Abbiamo pianto assieme per telefono, rimanendo comunque che ci si sente e per qualsiasi cosa ci possiamo telefonare. Ovviamente poi quando e se giungerà un'altra persona , o nella mia o nella sua vita, naturalmente ci si sentirà di meno dando spazio a quella che sarà una nuova relazione.
Premetto che io sono terrorizzato dall'idea che essa possa incontrare cattive persone. Non perché frequenti ambienti cattivi, ma semplicemente, secondo me, per una paura che ho dentro che le possa accadere un qualcosa di brutto senza di me.
Pensa sia una paura motivata dalla perdita della relazione?
Grazie tante
[#3]
Salve,
ci sono diversi livelli nel suo racconto, devono essere approfonditi con la massima attenzione.
Ci tengo a sottolineare tre aspetti in questa sede, tenendo presenti i suoi vissuti e le difficoltà attuali, che descrive nel consulto.
Un primo aspetto può riguardare eventuali dubbi sull’interruzione della vostra relazione. Non voglio mettere in discussione le sue intenzioni, lei specifica che la sua storia è terminata. Di questo teniamo del tutto conto.
Non avendo tuttavia il polso della situazione, essendo online, voglio comunque tenere a mente questa eventualità, che soltanto dal vivo può essere chiarita. Riprendo quindi il discorso che già le ponevo, se cioè sente dentro di sé che non ci siano ostacoli o carichi emotivi a bloccare la vostra storia e che i vostri sentimenti siano esauriti. È importante non trascurare questa domanda.
Un secondo aspetto riguarda, come lei dice, la relazione e la sua fine. Questo vi getta nel mondo, in cui non siete più l'uno per l'altro allo stesso modo di prima. Si possono così generare alcuni timori, poiché sente di non poter proteggere la sua ex, come avrebbe fatto se foste stati insieme. Va detto che la coppia di per sé implica una dimensione di protezione.
Forse non direi che la sua è una paura motivata dalla perdita in sé, ma eventualmente dalla separazione e dal fatto che essa provoca un'apertura verso l'esterno. Quando c'è un'apertura ci sono un senso di possibilità e di libertà, ma anche di pericolo.
Potremmo riflettere se la sua paura sia quindi il segno del legame e della sua affettuosa responsabilità per la sua ex, magari dovuta anche al fatto che coglie dentro di sé alcune sensibilità della sua ex o, chissà, alcune sue vulnerabilità per il fatto di essere sola e di dover ricostruire la sua vita sentimentale.
Il terzo aspetto, che voglio lasciarle come suggestione in questa sede, riguarda il suo mondo interno. Può succedere a volte di vivere con un eccessivo senso di responsabilità e di colpa verso gli altri. Altre volte può capitare di rinunciare a fare delle scelte per il timore di deludere o di ferire le persone alle quali vogliamo bene. E così via.
Questa suggestione mi è venuta in mente perché lei fornisce una peculiare coloritura per descrivere la sua paura: il terrore. La qualità di questa emozione comunica uno stato d'animo massimamente forte. Non so se questo può riguardare la sua persona, ma mi preme comunicarglielo, poiché è una componente su cui è importante soffermarsi. Quindi, il terrore che la sua ex incontri persone cattive o, comunque, non sia felice, è legato anche a un suo eccessivo senso di responsabilità interiore, di fatica a essere se stesso?
Piangere insieme può essere emblematico di una commozione e di una condivisione profonda, che accanto al dolore può avere una qualità generativa per il vostro futuro legame e per ciascuno di voi. Adesso siete ancora uniti e stretti tra voi ma se, come sembra, la vostra relazione è finita, è allora possibile concepire la presenza di una nuova persona al fianco della sua ex e al suo.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
ci sono diversi livelli nel suo racconto, devono essere approfonditi con la massima attenzione.
Ci tengo a sottolineare tre aspetti in questa sede, tenendo presenti i suoi vissuti e le difficoltà attuali, che descrive nel consulto.
Un primo aspetto può riguardare eventuali dubbi sull’interruzione della vostra relazione. Non voglio mettere in discussione le sue intenzioni, lei specifica che la sua storia è terminata. Di questo teniamo del tutto conto.
Non avendo tuttavia il polso della situazione, essendo online, voglio comunque tenere a mente questa eventualità, che soltanto dal vivo può essere chiarita. Riprendo quindi il discorso che già le ponevo, se cioè sente dentro di sé che non ci siano ostacoli o carichi emotivi a bloccare la vostra storia e che i vostri sentimenti siano esauriti. È importante non trascurare questa domanda.
Un secondo aspetto riguarda, come lei dice, la relazione e la sua fine. Questo vi getta nel mondo, in cui non siete più l'uno per l'altro allo stesso modo di prima. Si possono così generare alcuni timori, poiché sente di non poter proteggere la sua ex, come avrebbe fatto se foste stati insieme. Va detto che la coppia di per sé implica una dimensione di protezione.
Forse non direi che la sua è una paura motivata dalla perdita in sé, ma eventualmente dalla separazione e dal fatto che essa provoca un'apertura verso l'esterno. Quando c'è un'apertura ci sono un senso di possibilità e di libertà, ma anche di pericolo.
Potremmo riflettere se la sua paura sia quindi il segno del legame e della sua affettuosa responsabilità per la sua ex, magari dovuta anche al fatto che coglie dentro di sé alcune sensibilità della sua ex o, chissà, alcune sue vulnerabilità per il fatto di essere sola e di dover ricostruire la sua vita sentimentale.
Il terzo aspetto, che voglio lasciarle come suggestione in questa sede, riguarda il suo mondo interno. Può succedere a volte di vivere con un eccessivo senso di responsabilità e di colpa verso gli altri. Altre volte può capitare di rinunciare a fare delle scelte per il timore di deludere o di ferire le persone alle quali vogliamo bene. E così via.
Questa suggestione mi è venuta in mente perché lei fornisce una peculiare coloritura per descrivere la sua paura: il terrore. La qualità di questa emozione comunica uno stato d'animo massimamente forte. Non so se questo può riguardare la sua persona, ma mi preme comunicarglielo, poiché è una componente su cui è importante soffermarsi. Quindi, il terrore che la sua ex incontri persone cattive o, comunque, non sia felice, è legato anche a un suo eccessivo senso di responsabilità interiore, di fatica a essere se stesso?
Piangere insieme può essere emblematico di una commozione e di una condivisione profonda, che accanto al dolore può avere una qualità generativa per il vostro futuro legame e per ciascuno di voi. Adesso siete ancora uniti e stretti tra voi ma se, come sembra, la vostra relazione è finita, è allora possibile concepire la presenza di una nuova persona al fianco della sua ex e al suo.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#4]
Ex utente
Sì dottore, tengo presente che in futuro ci sarà accanto a lei un'altra persona. Il mio timore è che, se questa persona farà star male la mia ex, io non sia in grado di proteggerla. Se ella mi chiederà aiuto ho paura di non saperla proteggere, o di non capire o di non poter far nulla per difenderla. Lei è molto sensibile e dolce, ed anche intelligente. Sicuramente non si caccerà mai nei guai ma il fatto di non averla accanto mi fa temere ciò.
La vedo vulnerabile. Ella ha sempre avuto bisogno di sicurezza (sue parole).
Ho solo timore di ciò. Ovviamente il dolore piano piano si affievolirà, quindi la mia paura riguarda quanto detto sopra.
Grazie ancora
La vedo vulnerabile. Ella ha sempre avuto bisogno di sicurezza (sue parole).
Ho solo timore di ciò. Ovviamente il dolore piano piano si affievolirà, quindi la mia paura riguarda quanto detto sopra.
Grazie ancora
[#5]
Mi sento di dirle di fare un passo alla volta senza mettere il carro davanti ai buoi.
Se sente di voler approfondire il suo stato d'animo e avere un punto di riferimento in questo momento delicato, in cui è in corso un'importante separazione, può valutare una consultazione dal vivo.
Altrimenti se intende misurarsi con i suoi vissuti nel tempo, vediamo cosa succede e ne possiamo riparlare senz'altro in seguito.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Se sente di voler approfondire il suo stato d'animo e avere un punto di riferimento in questo momento delicato, in cui è in corso un'importante separazione, può valutare una consultazione dal vivo.
Altrimenti se intende misurarsi con i suoi vissuti nel tempo, vediamo cosa succede e ne possiamo riparlare senz'altro in seguito.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#7]
È una domanda molto importante quella che pone. Denota il suo desiderio di entrare nel merito dei suoi vissuti e di comprenderli in modo approfondito. Questo è un segno molto favorevole.
Sta cercando di fare chiarezza anche rispetto agli aspetti che ho sottolineato in una mia precedente risposta. Online non riusciamo ad andare oltre, ma è sulla strada giusta. Prosegua ad ascoltare se stesso senza dimenticare che serve tempo. E se sentisse l’importanza di un confronto, valuti la possibilità di proseguire dal vivo.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Sta cercando di fare chiarezza anche rispetto agli aspetti che ho sottolineato in una mia precedente risposta. Online non riusciamo ad andare oltre, ma è sulla strada giusta. Prosegua ad ascoltare se stesso senza dimenticare che serve tempo. E se sentisse l’importanza di un confronto, valuti la possibilità di proseguire dal vivo.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#8]
Ex utente
Buongiorno dottore e buona domenica. Mi scusi se le rispondo solo ora ma ho avuto problemi con il pc.
Sono due giorni ora che praticamente non piango più. Sono due giorni che è come se la mia psiche si sia messa "l'anima in pace". Ricordo momenti passati ma sembra come se non ne soffro nel ricordarli. Mi suscita un ricordo un oggetto, un sorriso ma, nessun dolore efferato.
Possibile dottore che la mia psiche abbia bruscamente mutato strada, forse conscia del fatto che , rimanendo in contatto con la mia ex, è come se non l'avesse persa del tutto? Pur sapendo di non star più assieme.
Grazie tante, buona domenica
Sono due giorni ora che praticamente non piango più. Sono due giorni che è come se la mia psiche si sia messa "l'anima in pace". Ricordo momenti passati ma sembra come se non ne soffro nel ricordarli. Mi suscita un ricordo un oggetto, un sorriso ma, nessun dolore efferato.
Possibile dottore che la mia psiche abbia bruscamente mutato strada, forse conscia del fatto che , rimanendo in contatto con la mia ex, è come se non l'avesse persa del tutto? Pur sapendo di non star più assieme.
Grazie tante, buona domenica
[#9]
Le sue domande sono preziose, necessitano di uno spazio di ascolto e di approfondimento idoneo.
È possibile che il legame che sente con la sua ex sia solido e presente, così come la vostra condivisione attualmente. Ma possono esserci molteplici sfumature e sono possibili anche altre visioni, altre risposte al suo interrogativo. Vorrei cercarle insieme a lei, ma non riusciamo a farlo online e, mio malgrado, dobbiamo ora concludere questo nostro scambio, che mi ha fatto piacere avere con lei.
Come le dicevo, la sua attitudine a entrare nel merito dei suoi vissuti è importante, e ci tengo che non la trascuri. Allo stesso modo è significativa la sua disponibilità al dialogo e il suo desiderio di condividere i suoi interrogativi, i suoi pensieri e i suoi stati d'animo.
Posso chiederle allora come sente la possibilità di effettuare una consultazione dal vivo?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
È possibile che il legame che sente con la sua ex sia solido e presente, così come la vostra condivisione attualmente. Ma possono esserci molteplici sfumature e sono possibili anche altre visioni, altre risposte al suo interrogativo. Vorrei cercarle insieme a lei, ma non riusciamo a farlo online e, mio malgrado, dobbiamo ora concludere questo nostro scambio, che mi ha fatto piacere avere con lei.
Come le dicevo, la sua attitudine a entrare nel merito dei suoi vissuti è importante, e ci tengo che non la trascuri. Allo stesso modo è significativa la sua disponibilità al dialogo e il suo desiderio di condividere i suoi interrogativi, i suoi pensieri e i suoi stati d'animo.
Posso chiederle allora come sente la possibilità di effettuare una consultazione dal vivo?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.8k visite dal 09/10/2018.
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