Ho paura di lasciare casa e i miei genitori
Buonasera, sono una ragazza di 31 anni. Da un anno e mezzo che sto mettendo su casa con il mio ragazzo con cui ho una relazione da 5 anni. Fino alla primavera scorsa ero entusiasta della convivenza che ci aspettava poi il pensiero si è spostato sui miei genitori e sul distacco tanto da iniziare ad avere crisi di pianto e angoscia. Arrivati a luglio, al momento di trasferirci a casa nostra, sono stata 3 giorni interi a disperarmi tanto che il mio ragazzo mi ha riportato dai miei genitori. Specifico che al momento del distacco vero e proprio anche mia madre ha avuto la stessa mia reazione. Il mio ragazzo è stato comprensivo e mi ha "capita" però giustamente ha la necessità di entrare in casa. Ci siamo dati come periodo a novembre per entrare dentro casa e io sto ricominciando a tratti a risentirmi angosciata. Come posso fare? Razionalmente so che è il momento giusto e che amo il mio ragazzo ma non capisco a pieno queste mie reazioni. Mi sento ovviamente anche in colpa per il mio ragazzo perché aspettavamo da tanto questo momento. Chiedo dei consigli in merito e vi ringrazio.
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Gentile utente,
non vedo utile darsi un ultimatum di questo tipo, se non per accelerare la convivenza. Purtroppo, da qui non ci è possibile comprendere i meccanismi che stanno alla base di queste sue reazioni.
Prima viveva con i suoi genitori? Qual era il rapporto con loro? E nel passato, ha mai vissuto momenti di separazione?
Il tema dell'attaccamento alle figure genitoriali è molto complesso, e ovviamente necessita di una valutazione diretta, cosa che potrebbe esplorare anche tanti altri aspetti della sua vita. Uno di questi, potrebbe essere il senso di colpa: lei si ritiene responsabile di questa situazione? Sente che le sue indecisioni potrebbero danneggiare qualcuno?
Le sue risposte a queste ed altre domande, però, potrebbero trovare seguito solamente all'interno di un percorso psicoterapeutico. Pertanto, la invito a contattare un professionista della sua zona per una valutazione del suo caso. Lo psicologo non da consigli, anche perché lei, in questo momento, non saprebbe cosa farsene: qualsiasi cosa detta sarebbe comunque influenzata dal suo vissuto e stato attuale. Lo psicologo aiuta a far riemergere le risorse per uscire dalle situazioni difficili della vita e raggiungere il benessere psicologico.
non vedo utile darsi un ultimatum di questo tipo, se non per accelerare la convivenza. Purtroppo, da qui non ci è possibile comprendere i meccanismi che stanno alla base di queste sue reazioni.
Prima viveva con i suoi genitori? Qual era il rapporto con loro? E nel passato, ha mai vissuto momenti di separazione?
Il tema dell'attaccamento alle figure genitoriali è molto complesso, e ovviamente necessita di una valutazione diretta, cosa che potrebbe esplorare anche tanti altri aspetti della sua vita. Uno di questi, potrebbe essere il senso di colpa: lei si ritiene responsabile di questa situazione? Sente che le sue indecisioni potrebbero danneggiare qualcuno?
Le sue risposte a queste ed altre domande, però, potrebbero trovare seguito solamente all'interno di un percorso psicoterapeutico. Pertanto, la invito a contattare un professionista della sua zona per una valutazione del suo caso. Lo psicologo non da consigli, anche perché lei, in questo momento, non saprebbe cosa farsene: qualsiasi cosa detta sarebbe comunque influenzata dal suo vissuto e stato attuale. Lo psicologo aiuta a far riemergere le risorse per uscire dalle situazioni difficili della vita e raggiungere il benessere psicologico.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#2]
Utente
Attualmente vivo con i miei genitori con cui ho un ottimo rapporto. Non ho mai vissuto momenti di separazione se non per viaggi di massimo una settimana.
Mi sento innanzitutto arrabbiata con me stessa perchè non credevo di avere queste reazioni e mi sento in.colpa ovviamente verso il mio ragazzo e verso i sacrifici fatti per mettere su casa. Un ultimatum me lo sono data perchè credo che rimandare ancora questo momento non servirebbe a nulla.
Mi sento innanzitutto arrabbiata con me stessa perchè non credevo di avere queste reazioni e mi sento in.colpa ovviamente verso il mio ragazzo e verso i sacrifici fatti per mettere su casa. Un ultimatum me lo sono data perchè credo che rimandare ancora questo momento non servirebbe a nulla.
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Rimandare non servirebbe. Almeno se non si cerca di far luce su quello che sta accadendo dentro di lei. Neanche affrettare le scelte, per lo stesso identico motivo: anche in caso di trasferimento nella nuova casa, la possibilità di portarsi dietro tutti questi vissuti è alta. Quattro mura nuove difficilmente riescono a tener fuori i vecchi problemi.
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Potrebbe essere, come potrebbe essere qualsiasi altra cosa, o tutto insieme. Tuttavia, aldilà delle cause, una persona funzionale (non che lei non lo sia, questo al momento non possiamo saperlo), reagisce al distacco con emozioni varie, ma queste non l impediscono di raggiungere lo scopo desiderato.
Rinnovo il consiglio di affrontare la questione direttamente.
Rinnovo il consiglio di affrontare la questione direttamente.
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Proprio per questo è bene essere seguiti da un professionista per gestire paure, ansie, sensi di colpa che impediscono di prendere scelte in modo sereno.
Immagino possa spaventare fare un passo del genere. Ma tenga anche presente che le abitudini cambiano in base alle fasi della vita, è il cambiamento non è per forza negativo. Inoltre, i genitori li "lascia" in quanto si allontana dalla vita sotto lo stesso tetto con loro, ma se li porta con sé come figure di attaccamento interiorizzate. Tutto sta nel capire in che modo lei abbia sviluppato il legame di attaccamento con loro..
Immagino possa spaventare fare un passo del genere. Ma tenga anche presente che le abitudini cambiano in base alle fasi della vita, è il cambiamento non è per forza negativo. Inoltre, i genitori li "lascia" in quanto si allontana dalla vita sotto lo stesso tetto con loro, ma se li porta con sé come figure di attaccamento interiorizzate. Tutto sta nel capire in che modo lei abbia sviluppato il legame di attaccamento con loro..
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 18.6k visite dal 08/10/2018.
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