Riacutizzazione sindrome ansiosa

Gentili medici,

Ho provato a riprendere una conversazione del mese di luglio con il dott. Enrico De Sanctis ma essendo passato troppo tempo non è più possibile.
Quando torno a scrivere su questo sito di ansia ( dopo circa 3 mesi) è perché mi trovo in fase di riacutizzazione dei sintomi. Provo paura, è come se la potessi toccare o respirare! Ieri sera ho avuto un mezzo arrocco di panico appena i miei amici sono venuti a prendermi per andare ad una cena si compleanno che poi anche grazie al Tavor, alla fine è andata! Ma prendere il Tavor per stare con le persone che mi vogliono bene e a cui voglio bene non è giusto e non è normale! Ho la tachicardia da tre giorni, sembra che non riesco a stare nemmeno in piedi per il tremore interno che sento, vorrei andare in un pronto soccorso ma non saprei nemmeno spiegare cosa ho! Io credo che tutto questi mesi di psicoterapia non siano serviti a nulla e stavo pensando di rivolgermi ad uno psichiatra per una terapia con SSRI. Almeno mi darebbero qualche mese di benessere visto che si dice che una volta smessi i sintomi riprendano. Io da solo non ce la faccio, ne devo prendere atto! Cosa ne pensano gli psicologi delle terapie a base di farmaci per ansia?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

reputo la terapia farmacologia utile, se associata ad una buona psicoterapia. Quando i sintomi diventano invalidanti e ostacolano il percorso di cambiamento condotto dalla psicoterapia, potrebbe essere opportuno valutare un colloquio con uno psichiatra, che si spera possa impostare una terapia a breve e medio termine che non si prolunghi più di tanto.
Ha smesso la psicoterapia?

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta innanzitutto!
La psicoterapia dura dal mese di Dicembre 2017 ma sono incontri con la cadenza più o meno di 15 giorni in alcuni casi anche di più, dal momento che lo psicologo diverse volte ha detto che non si tratta di una condizione di urgenza. Faccio gli incontri presso un ospedale e non da un privato. Io li chiamo “i giorni dell’ansia” dal momento che i sintomi tornano a poco a poco e durano diversi giorni, per poi lasciarmi anche per periodi lunghi senza fasi acute ma comunque con quel pensiero che qualcosa possa sempre capitare. La fase più critica è quella della mattinata, per poi migliorare la situazione durante il giorno fino ad esaurirsi la sera, tranne in caso di uscita, in cui permane uno stato di pseudovertigine e testa leggera ( simil ubriacatezza).

Domani ripeterò il test Minnesota per vedere se ci sono stati dei cambiamenti rispetto all’inizio e poi si vedrà il da farsi. Il dubbio che ho sempre avuto consiste nel fatto che, a differenza di altre patologie, l’approccio può essere di due tipi: psicoterapico o farmacologico oppure integrato!
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
La durata e la cadenza della psicoterapia viene decisa dallo specialista, quindi non possiamo fare altro che fidarci. Si armi di pazienza e motivazione e segua il percorso terapeutico con fiducia. In caso, può sollevare tutti i suoi dubbi direttamente al professionista che la segue.
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