Terapia consiglio
Salve volevo un consiglio se possibile.
Ho 30 anni e da circa 1 anno "scopro" di soffrire di attacchi d'ansia o panico che dir si voglia, a seguito di una tachicardia notturna improvvisa che ne innesca altre in seguito per cui vari accessi al PS con annesse visite cardiologiche che escludono cause organiche se non tachicardia inappropriata dovuto a dire del cardiologo al mio stato d'ansia.
Inziata la terapia da diversi mesi con una psicoterapeuta, e prendo xanax 10 3 volte al giorno, queste ultime prescritte dal medico di famiglia in quanto la psicologa non e abilitata ne favorevole.
Sto meglio ma ho alcuni episodi 2 volte al.mese di tachicardia, che controllo (ossessivamente) con cardiofrequenzimetro.
Ieri sono stato molto male ancora, e mi chiedo come uscirne, visto che la terapia (che in pratica è solo uno sfogo settimanale che al.momento non mi fornisce strumenti atti a contrastare questi episodi)? E ancora..quando ci sono le necessità per una visita psichiatrica che vorrei evitare perché mi spaventano i farmaci come anche le gocce che vorrei scalare ma non riesco perché come.ho detto sorpa ho ancora attacchi di panico o tachicardia insomma...
Un psichiatra potrebbe avere un approccio evitando psicofarmaci ulteriori agli ansiolitici?, e la sua terapia nel caso sarebbe piu "clinica" più efficace di quella fatta da una psicoterapeuta?
Grazie mille e scusate il post prolisso ma necessario.
Ho 30 anni e da circa 1 anno "scopro" di soffrire di attacchi d'ansia o panico che dir si voglia, a seguito di una tachicardia notturna improvvisa che ne innesca altre in seguito per cui vari accessi al PS con annesse visite cardiologiche che escludono cause organiche se non tachicardia inappropriata dovuto a dire del cardiologo al mio stato d'ansia.
Inziata la terapia da diversi mesi con una psicoterapeuta, e prendo xanax 10 3 volte al giorno, queste ultime prescritte dal medico di famiglia in quanto la psicologa non e abilitata ne favorevole.
Sto meglio ma ho alcuni episodi 2 volte al.mese di tachicardia, che controllo (ossessivamente) con cardiofrequenzimetro.
Ieri sono stato molto male ancora, e mi chiedo come uscirne, visto che la terapia (che in pratica è solo uno sfogo settimanale che al.momento non mi fornisce strumenti atti a contrastare questi episodi)? E ancora..quando ci sono le necessità per una visita psichiatrica che vorrei evitare perché mi spaventano i farmaci come anche le gocce che vorrei scalare ma non riesco perché come.ho detto sorpa ho ancora attacchi di panico o tachicardia insomma...
Un psichiatra potrebbe avere un approccio evitando psicofarmaci ulteriori agli ansiolitici?, e la sua terapia nel caso sarebbe piu "clinica" più efficace di quella fatta da una psicoterapeuta?
Grazie mille e scusate il post prolisso ma necessario.
[#1]
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Grazie mille, un interessentissimo post ed una descirizone molto accurata di come avviene il processo che porta all attacco di panico che è come mi sento..Spesso.
Interessante anche l altro link, dove spiega che non è sempre utile scavare nell'infanzia etc etc per comprendere e venirne a capo, onestamente non avendo vissuto traumi importanti, mi ci trovo d accordo dottore ora; io non so come comportarmi ne da chi (come domanda al consulto) chi rivolgermi...e il tutto mi fa sentire avendo una moglie ed un bambino, fuori dal mondo...se può aiutarmi/indirizzarmi in tal senso le sarei molto grato.
Grazie.
Interessante anche l altro link, dove spiega che non è sempre utile scavare nell'infanzia etc etc per comprendere e venirne a capo, onestamente non avendo vissuto traumi importanti, mi ci trovo d accordo dottore ora; io non so come comportarmi ne da chi (come domanda al consulto) chi rivolgermi...e il tutto mi fa sentire avendo una moglie ed un bambino, fuori dal mondo...se può aiutarmi/indirizzarmi in tal senso le sarei molto grato.
Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 650 visite dal 07/10/2018.
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