Conclusione psicoterapia
Salve vorrei un parere sulla situazione in cui mi sto trovando con la mia psicoterapeuta. Sono in psicoterapia con lei da 2 anni e mezzo e mi sono trovato molto bene. Lei ha instaurato un rapporto molto professionale con me. E' stata sempre molto seria evitando quasi addirittura di sorridere in alcuni momenti. E' un pò più giovane di me e anche una bella donna. Forse avrà avuto paura che io mi invaghissi. Comunque anche io sono sempre stato molto serio e corretto con lei. Abbiamo toccato moltissimi argomenti in questo lungo periodo ed io posso ritenermi soddisfatto dei risultati ottenuti. Così le ho detto che avrei voluto concludere la terapia. Ho avuto l'impressione che lei ci sia rimasta un pò male. Abbiamo fatto il punto della situazione...dei miei miglioramenti...e alla fine mi ha detto che la psicoterapia per concludersi al meglio aveva bisogno di un altro periodo di almeno 2 mesi. Io sinceramente non ho capito il motivo di questo anche se lei ha tentato di spiegarmelo. Comunque dopo circa un mese mi sono trovato in una situazione complicata tra la mia compagna e mia madre cosi ho deciso di rimandare la conclusione perché sentivo il bisogno di parlare ancora di alcune cose. Ora questa situazione si è risolta così ho ridetto alla mia psicoterapeuta che volevo concludere. Lei mi ha detto di nuovo di andare avanti per almeno altri due mesi. Io non riesco a capire...per quale motivo bisogna continuare se io penso di essere soddisfatto e di aver ottenuto degli ottimi risultati? E' normale questo suo comportamento? E' la prassi? Aggiungo che la psicoterapia che ho fatto è ad indirizzo psicodinamico.
Grazie
Cordiali saluti.
Grazie
Cordiali saluti.
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Gentile utente,
accade che i termini temporali pensati dal paziente non coincidano, come in questo caso, con quelli previsti e pensati dal terapeuta.
Insomma: tempi personali non concordano con tempi clinici.
Direi che sarebbe utile se riferisse alla sua terapeuta il fatto che lei abbia avuto la necessità di scrivere qui per cercare di capire: “per quale motivo bisogna continuare se io penso di essere soddisfatto e di aver ottenuto degli ottimi risultati?”
Sarà utile, a mio avviso, porre in disamina, con la sua terapeuta, questo ““contrasto temporale”” per comprenderne i motivi che da questa postazione non possiamo sapere ma che potranno diventare chiari di persona.
Cordiali saluti
accade che i termini temporali pensati dal paziente non coincidano, come in questo caso, con quelli previsti e pensati dal terapeuta.
Insomma: tempi personali non concordano con tempi clinici.
Direi che sarebbe utile se riferisse alla sua terapeuta il fatto che lei abbia avuto la necessità di scrivere qui per cercare di capire: “per quale motivo bisogna continuare se io penso di essere soddisfatto e di aver ottenuto degli ottimi risultati?”
Sarà utile, a mio avviso, porre in disamina, con la sua terapeuta, questo ““contrasto temporale”” per comprenderne i motivi che da questa postazione non possiamo sapere ma che potranno diventare chiari di persona.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 541 visite dal 06/10/2018.
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