Peggioramento dei sintomi durante psicoterapia
Scusatemi, ma soffrendo di solitudine - depressione da diversi anni, ho deciso di intraprendere una psicoterapia illudendomi di risolvere i miei problemi una volta per tutti. Fin dalle prime sedute ho avuto subito dei peggioramenti che mi hanno portato ad intraprendere anche una cura farmacologica da un altro dottore psichiatra. Dopo ogni seduta di psicoterapia però, noto che aumenta in me la consapevolezza che dal mio stato di solitudine e crisi esistenziale non ne uscirò mai. Dopo ogni seduta vedo nuovi muri e nuovi ostacoli che non riuscirò a superare. E allora mi domando vale la pena proseguire la psicoterapia, se il risultato, detto cambiamento, consiste in una maggiore consapevolezza di: sono solo, sono vecchio, sono brutto, sono malato, nessuno mi vuole bene, non sono riuscito a formare una famiglia che campo a fare solo per soffrire? E l antidepressivo che mi fa sentire come un drogato, in uno stato di felicità artificiale, perderà il suo effetto una volta terminata l assunzione. A che serve prendere l antidepressivo????
[#1]
Gentile utente,
io stessa ho risposto ai Suoi precedenti recenti consulti su argomenti analoghi.
Chiedo:
Ha intrapreso una psicoterapia con un nuovo Psicoterapeuta, dato che la precedente Le aveva dato "il foglio di via" dopo che si era dichiarato innamorato di lei?
La psicoterapia non serve solo per la consapevolezza, MA per il cambiamento:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html .
Ci chiede:
"..A che serve prendere l'antidepressivo????"
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html
In ogni caso attenua il male di vivere, oltre che rivolgersi alla cura delle patologie.
Ma ognuno è libero di assumerlo o meno.
Lei è già seguìto
e noi on line non siamo "più bravi" di chi La conosce di persona. E così i consulti sembrano rasentare l'inutilità, oltre che la ripetitività.
Motivo per cui la deleghiamo ai curanti che si occupano di Lei vis-à-vis.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
io stessa ho risposto ai Suoi precedenti recenti consulti su argomenti analoghi.
Chiedo:
Ha intrapreso una psicoterapia con un nuovo Psicoterapeuta, dato che la precedente Le aveva dato "il foglio di via" dopo che si era dichiarato innamorato di lei?
La psicoterapia non serve solo per la consapevolezza, MA per il cambiamento:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html .
Ci chiede:
"..A che serve prendere l'antidepressivo????"
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html
In ogni caso attenua il male di vivere, oltre che rivolgersi alla cura delle patologie.
Ma ognuno è libero di assumerlo o meno.
Lei è già seguìto
e noi on line non siamo "più bravi" di chi La conosce di persona. E così i consulti sembrano rasentare l'inutilità, oltre che la ripetitività.
Motivo per cui la deleghiamo ai curanti che si occupano di Lei vis-à-vis.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Si, sono andato da una nuova psicoterapeuta( purtroppo anche questa è bella) . Si sono seguito da queste due figure professionali. Ma il mio quesito era, devo continuare la psicoterapia se dopo ogni seduta si ha sempre più la consapevolezza che nulla può più cambiare? Cioè se dopo ogni seduta si ha come risultato la rassegnazione al mio stato di solitudine, depressione, misogenismo? Il cambiamento può essere anche un peggioramento, non per forza un miglioramento. Lo chiedo a voi perché se lo chiedo alla mia psicoterapeuta mi dirà subito interrompiamo le sedute . Non vorrei riportare l ennesimo fallimento per colpa mia dopo tante e tanti tentativi di terapie deludenti. Grazie.
[#3]
Se leggerà con maggiore attenzione il primo linkato troverà alcune risposte sulla funzione della psicoterapia e sulle persone "resistenti" ad essa.
E in ogni caso non sarà online che dirimerà il dubbio:
"..devo continuare la psicoterapia se..",
ma nell'interazione di persona con la specialista,
interazione che deve essere trasparente.
Se poi la Psicoterapeuta proporrà di interrompere le sedute lo farà a ragion veduta.
Proprio il "Codice deontologico" degli Psicologi recita:
Articolo 27
"Lo psicologo valuta ed eventualmente propone l’interruzione del rapporto terapeutico quando constata che il paziente non trae alcun beneficio dalla cura e non è ragionevolmente prevedibile che ne trarrà dal proseguimento della cura stessa. Se richiesto, fornisce al paziente le informazioni necessarie a ricercare altri e più adatti interventi."
Ritengo che Lei abbia ora le informazioni che Le servono.
Dott. Brunialti
E in ogni caso non sarà online che dirimerà il dubbio:
"..devo continuare la psicoterapia se..",
ma nell'interazione di persona con la specialista,
interazione che deve essere trasparente.
Se poi la Psicoterapeuta proporrà di interrompere le sedute lo farà a ragion veduta.
Proprio il "Codice deontologico" degli Psicologi recita:
Articolo 27
"Lo psicologo valuta ed eventualmente propone l’interruzione del rapporto terapeutico quando constata che il paziente non trae alcun beneficio dalla cura e non è ragionevolmente prevedibile che ne trarrà dal proseguimento della cura stessa. Se richiesto, fornisce al paziente le informazioni necessarie a ricercare altri e più adatti interventi."
Ritengo che Lei abbia ora le informazioni che Le servono.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.2k visite dal 04/10/2018.
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