Disturbi d 'ansia generali molto gravi,chiedo aiuto
Salve,faccio una """"""breve"""""" descrizione di quella che è la mia ansia. Sono sempre stato una persona ansiosa in generale. Il primo disturbo d'ansia che io ricordi,l'ho avuto a 14 anni. Ero nel bagno,stetti molto tempo con la testa piegata e mi sentii male (giramento di testa,visuale offuscata,non sentivo) mi sentivo svenire in pratica,questa cosa durò 2-3 minuti ma mi spaventai molto e mi portai questa paura per molto tempo.
Più o meno un anno dopo ,iniziai a conoscere le extrasistoli,queste mi hanno provocato parecchia ansia per mesi e mesi e mesi,finchè non sono andato dal cardiologo,che mi tranquillizzò, ovviamente rimanevo ansioso comunque..(complice il fatto che in quel periodo iniziai ad usare internet per ogni minimo disturbo,ma comunque sopratutto cercare disturbi per il cuore). Qualche tempo dopo(1 anno e mezzo fa),facendola breve,un giorno me la sono fatta addosso..da lì nacque un'ansia fortissima(poco tempo dopo scoprii di essere intollerante al lattosio,ma spesso i problemi ce li ho ancora)
nell'uscire di casa....avevo(e ancora ora...) Paura di uscire di casa ecc. Supervisione non solo del cuore ma anche di ogni minimo rumore,dolore alla pancia ecc.
Inoltre è da quasi un anno che ho l'ansia ancora per il cuore,non tanto le extrasistoli,ma in palestra...quando mi alleno sento battere il cuore con troppa forza(non velocità ma potenza) anche questo è un problema che mi sono portato nel tempo,finchè non sono ritornato dal cardiologo che mi ha detto che non ho nulla..ma voglio ancora fare un test sottosforzo per levarmi lo sfizio.Il colpo di grazia è arrivato questa estate ,circa metà luglio,mentre andavo ad aiutare mio padre a lavoro,mi sento male in auto,non so perchè sentivo di non riuscire a respirare(l'aria che entrava non mi soddisfaceva) il cuore inizia a battere fortissimo e credo che mi sia venuto un attacco di panico(due giorni dopo andai al pronto soccorso mi disse attacco di panico senza però aggiungere altro..). Ora si era aggiunta questa ansia,peggiore delle altre e si sono scatenate tutte insieme. L'estate sono anche stato tanto tempo in casa,ho una "pessima" vita sociale,vado ancora a scuola(sono stato bocciato due volte 4-5 anni fa...) E mi sono reso conto che una mente infantile e ho sempre paura e do poco conto alle decisioni importanti che devo prendere. Questa estate sono letteralmente impazzito, dopo esserzi aggiunto il respiro,ho avuto l'ansia per tutto,(problemi anche di derealizzazione,che ebbi anche qualche anno fa per mesi,dopo aver fumato uno spinello..)
Mi sentivo confuso sempre,avevo paura dei rumori forti,paura di avere attacchi di panico ovunque,il respiro che rimaneva una costante delle mie paure,ipocondria ESAGERATA paura di essere pazzo,senso di inutilità della vita,senso dinon appartenere alla realtà, ecc. Pensavo che con l'inizio del mio ultimo anno di scuola,questo sarebbe passato,ma non passa, per favore non ignorate questa che piu che una domanda,è una richiesta di aiuto...
Più o meno un anno dopo ,iniziai a conoscere le extrasistoli,queste mi hanno provocato parecchia ansia per mesi e mesi e mesi,finchè non sono andato dal cardiologo,che mi tranquillizzò, ovviamente rimanevo ansioso comunque..(complice il fatto che in quel periodo iniziai ad usare internet per ogni minimo disturbo,ma comunque sopratutto cercare disturbi per il cuore). Qualche tempo dopo(1 anno e mezzo fa),facendola breve,un giorno me la sono fatta addosso..da lì nacque un'ansia fortissima(poco tempo dopo scoprii di essere intollerante al lattosio,ma spesso i problemi ce li ho ancora)
nell'uscire di casa....avevo(e ancora ora...) Paura di uscire di casa ecc. Supervisione non solo del cuore ma anche di ogni minimo rumore,dolore alla pancia ecc.
Inoltre è da quasi un anno che ho l'ansia ancora per il cuore,non tanto le extrasistoli,ma in palestra...quando mi alleno sento battere il cuore con troppa forza(non velocità ma potenza) anche questo è un problema che mi sono portato nel tempo,finchè non sono ritornato dal cardiologo che mi ha detto che non ho nulla..ma voglio ancora fare un test sottosforzo per levarmi lo sfizio.Il colpo di grazia è arrivato questa estate ,circa metà luglio,mentre andavo ad aiutare mio padre a lavoro,mi sento male in auto,non so perchè sentivo di non riuscire a respirare(l'aria che entrava non mi soddisfaceva) il cuore inizia a battere fortissimo e credo che mi sia venuto un attacco di panico(due giorni dopo andai al pronto soccorso mi disse attacco di panico senza però aggiungere altro..). Ora si era aggiunta questa ansia,peggiore delle altre e si sono scatenate tutte insieme. L'estate sono anche stato tanto tempo in casa,ho una "pessima" vita sociale,vado ancora a scuola(sono stato bocciato due volte 4-5 anni fa...) E mi sono reso conto che una mente infantile e ho sempre paura e do poco conto alle decisioni importanti che devo prendere. Questa estate sono letteralmente impazzito, dopo esserzi aggiunto il respiro,ho avuto l'ansia per tutto,(problemi anche di derealizzazione,che ebbi anche qualche anno fa per mesi,dopo aver fumato uno spinello..)
Mi sentivo confuso sempre,avevo paura dei rumori forti,paura di avere attacchi di panico ovunque,il respiro che rimaneva una costante delle mie paure,ipocondria ESAGERATA paura di essere pazzo,senso di inutilità della vita,senso dinon appartenere alla realtà, ecc. Pensavo che con l'inizio del mio ultimo anno di scuola,questo sarebbe passato,ma non passa, per favore non ignorate questa che piu che una domanda,è una richiesta di aiuto...
[#1]
Gentile utente,
la sua sofferenza pare davvero grande.
Non ne ha parlato col suo medico di base, affinché possa indirizzarla presso lo specialista idoneo ad aiutarla?
Non attenda oltre, si prenda cura di sé.
Cari saluti
la sua sofferenza pare davvero grande.
Non ne ha parlato col suo medico di base, affinché possa indirizzarla presso lo specialista idoneo ad aiutarla?
Non attenda oltre, si prenda cura di sé.
Cari saluti
Dr.ssa Erika Salonia (Psicologa)
erikasalonia@medicitalia.it
[#2]
Utente
Avrei scritto molto di più se non avessi finito i caratteri.la mia sofferenza è tanta si,ma non tantissima,credo si essere io esagerato...comunque situazione economica: non posso permettermi uno piscologo neanche se avessi il doppio dei soldi (0x2 fa sempre zero ahah)
Ecco perchè chiedo aiuto qui,in realtà so che ovviamente qui nessuno può aiutarmi ,infatti non so neanche perchè ho chiesto,sono solo disperato e boh...non so che fare mi sento impotente impaurito e solo
Ecco perchè chiedo aiuto qui,in realtà so che ovviamente qui nessuno può aiutarmi ,infatti non so neanche perchè ho chiesto,sono solo disperato e boh...non so che fare mi sento impotente impaurito e solo
[#3]
Caro utente,
l'aiuto che può ricevere qui è relativo a un possibile orientamento verso delle figure qualificate che possano fornirle il sostegno che le necessita.
Non è vero che nessuno può aiutarla.
Se non può permettersi uno psicologo privatamente, potrebbe rivolgersi ai Consultori o alle strutture pubbliche, o a centri che svolgono attività di volontariato.
Veda nella sua zona.
Cari saluti
l'aiuto che può ricevere qui è relativo a un possibile orientamento verso delle figure qualificate che possano fornirle il sostegno che le necessita.
Non è vero che nessuno può aiutarla.
Se non può permettersi uno psicologo privatamente, potrebbe rivolgersi ai Consultori o alle strutture pubbliche, o a centri che svolgono attività di volontariato.
Veda nella sua zona.
Cari saluti
[#4]
Utente
Allora innanzitutto mi scuso per quello che ho scritto ieri,il fatto è che dipende dai momenti,in alcuni momenti sono davvero disperato...
Abito in un paesino dove non so neanche se ci sia uno psicologo privato,figurarsi uno "gratis"...
E non so come ci si rivolge a questi consultori/strutture pubbliche di cui non sono a conoscenza e non ho l' " aiuto dei miei genitori" perchè quanto tanto mi è facile parlarne in anonimo, tramite pc,tanto mi è difficile parlarne dal vivo e so che non capirebbero e nessuno capirebbe, io stesso non capirei e non capisco neanche me stesso se per esempio in un momento sto un pochino meglio non capisco come un altro momento prima potessi stare così male. Comunque avrei qualche domanda, per capire un po' piu' su me stesso. Sebbene avessi gia altri problemi in precedenza intestino,extrasistoli ecc. ,come ho gia scritto, la cosa che veramente mi ha "distrutto" è la mancanza di respiro.
Premetto di non aver fatto ancora alcun "controllo" per questa mancanza di respiro. Sicuramente, e ho anche testato su me stesso, che in situazioni piu' sgradevoli è molto piu facile che cio' accada, ma puo' l'ansia DA SOLA farmi mancare il respiro?
E comunque da quel momento in cui mi mancò il respiro, mi ricordo che(adesso la situazione è un po' calmata) ma mi davano fastidio e avevo paura dei rumori forti,dei luoghi " confusionali" ecc. il tutto, insieme allo stare a casa a fare nulla durante l'estate è sfociato in paura di tutto, e ho iniziato a notare ogni minimo particolare, tipo ora non ricordo bene lo svolgersi della cosa, ma per farla breve, ho iniziato ad avere paura del mio stesso pensiero, che mi sembrava "incontrollabile" come se mi stessi autoconvincendo che fossi pazzo. E iniziavo a pensare al senso di ogni cosa(p. es il senso della vita, ogni cosa che facevo,ogni arto che muovevo, perchè c'è il sole,perchè la notte e altre cose senza senso) e al non riuscire a distinguere quali siano le cose normali(forte ipocondria, mi chiedevo se il mio pensiero fosse normale,se le cose che pensavo erano da persona anormale,se quando ingoiavo il cibo era cosi' la sensazione o se la mia gola era piu' stretta del normale ecc.)
In realtà da quando sono piccolo ho sempre avuto grande intelletto,nel senso di riuscire a cogliere cose piu' profonde in ogni cosa, mi è sempre piaciuto pensare ogni cosa in profondità,ricordo che pensavo a cose come senso della vita,cosa c'è sopra di noi,dove tutto ebbe inizio e altre cose da quando avevo tipo 6 anni,e ricordo che dopo che ci pensavo per troppo tempo,ci rimanevo un po' confuso, ma se prima mi piaceva,mi piaceva analizzare ogni cosa prima dell'ansia, ora è diventato oggetto di paura e ansia l'andare in profondità in ogni cosa. Mi sono dilungato troppo, quello che volevo dire è che ho sicuramente una predisposizione nel rimuginare tutto, Ma quello che mi chiedo, è possibile che il tutto si stia trasformando in ansia, e paura e senso di distaccamento dalla realtà,nel momento in cui la paura per le mie funzioni vitali diventi troppa?IN BREVE,è possibile che la mia ansia ( in particolare il respiro oramai,ma anche il cuore quando faccio attività fisica) possa provocarmi di conseguenza anche un distacco dalla realtà( che aumenta ancora piu' l'ansia anche per la mia psiche)?
Vorrei comunque sottolineare in conclusione, che quello che sto scrivendo sono solo pensieri,che, per adesso non hanno alcun effetto reale all'esterno della mia persona.Mi comporto come una persona normale,e un' altra delle mie paure è proprio quella che tutto cio' che per ora è nel mio interno possa fuoriuscire e intaccare anche i miei comportamenti.
Per fare un esempio,non penso al suicidio,autolesionismo e ecc. Ma ho paura, che mi possa venire il pensiero.
Ho scritto veramente troppo..percio' riassumo il tutto in domande principali.
Puo' l'ansia per il respiro DA SOLA farmi mancare il respiro stesso?(non sono mai svenuto o altro,è tutto "rimasto dentro"
Puo' l'ansia esagerata per la mia salute,farmi distaccare dalla realta' farmi sentire VERAMENTE CONFUSO( in realà la confusione la ho solo se sto per es. tutto il giorno a casa senza fare nulla)?
Posso diventare pazzo,accorgendomi di diventarlo?
Mi scuso per il testo veramente eccessivamente lungo,ma in realtà vorrei scrivere molto di piu' ma cerco di trattenermi..
Ringrazio per un' eventuale risposta.
Abito in un paesino dove non so neanche se ci sia uno psicologo privato,figurarsi uno "gratis"...
E non so come ci si rivolge a questi consultori/strutture pubbliche di cui non sono a conoscenza e non ho l' " aiuto dei miei genitori" perchè quanto tanto mi è facile parlarne in anonimo, tramite pc,tanto mi è difficile parlarne dal vivo e so che non capirebbero e nessuno capirebbe, io stesso non capirei e non capisco neanche me stesso se per esempio in un momento sto un pochino meglio non capisco come un altro momento prima potessi stare così male. Comunque avrei qualche domanda, per capire un po' piu' su me stesso. Sebbene avessi gia altri problemi in precedenza intestino,extrasistoli ecc. ,come ho gia scritto, la cosa che veramente mi ha "distrutto" è la mancanza di respiro.
Premetto di non aver fatto ancora alcun "controllo" per questa mancanza di respiro. Sicuramente, e ho anche testato su me stesso, che in situazioni piu' sgradevoli è molto piu facile che cio' accada, ma puo' l'ansia DA SOLA farmi mancare il respiro?
E comunque da quel momento in cui mi mancò il respiro, mi ricordo che(adesso la situazione è un po' calmata) ma mi davano fastidio e avevo paura dei rumori forti,dei luoghi " confusionali" ecc. il tutto, insieme allo stare a casa a fare nulla durante l'estate è sfociato in paura di tutto, e ho iniziato a notare ogni minimo particolare, tipo ora non ricordo bene lo svolgersi della cosa, ma per farla breve, ho iniziato ad avere paura del mio stesso pensiero, che mi sembrava "incontrollabile" come se mi stessi autoconvincendo che fossi pazzo. E iniziavo a pensare al senso di ogni cosa(p. es il senso della vita, ogni cosa che facevo,ogni arto che muovevo, perchè c'è il sole,perchè la notte e altre cose senza senso) e al non riuscire a distinguere quali siano le cose normali(forte ipocondria, mi chiedevo se il mio pensiero fosse normale,se le cose che pensavo erano da persona anormale,se quando ingoiavo il cibo era cosi' la sensazione o se la mia gola era piu' stretta del normale ecc.)
In realtà da quando sono piccolo ho sempre avuto grande intelletto,nel senso di riuscire a cogliere cose piu' profonde in ogni cosa, mi è sempre piaciuto pensare ogni cosa in profondità,ricordo che pensavo a cose come senso della vita,cosa c'è sopra di noi,dove tutto ebbe inizio e altre cose da quando avevo tipo 6 anni,e ricordo che dopo che ci pensavo per troppo tempo,ci rimanevo un po' confuso, ma se prima mi piaceva,mi piaceva analizzare ogni cosa prima dell'ansia, ora è diventato oggetto di paura e ansia l'andare in profondità in ogni cosa. Mi sono dilungato troppo, quello che volevo dire è che ho sicuramente una predisposizione nel rimuginare tutto, Ma quello che mi chiedo, è possibile che il tutto si stia trasformando in ansia, e paura e senso di distaccamento dalla realtà,nel momento in cui la paura per le mie funzioni vitali diventi troppa?IN BREVE,è possibile che la mia ansia ( in particolare il respiro oramai,ma anche il cuore quando faccio attività fisica) possa provocarmi di conseguenza anche un distacco dalla realtà( che aumenta ancora piu' l'ansia anche per la mia psiche)?
Vorrei comunque sottolineare in conclusione, che quello che sto scrivendo sono solo pensieri,che, per adesso non hanno alcun effetto reale all'esterno della mia persona.Mi comporto come una persona normale,e un' altra delle mie paure è proprio quella che tutto cio' che per ora è nel mio interno possa fuoriuscire e intaccare anche i miei comportamenti.
Per fare un esempio,non penso al suicidio,autolesionismo e ecc. Ma ho paura, che mi possa venire il pensiero.
Ho scritto veramente troppo..percio' riassumo il tutto in domande principali.
Puo' l'ansia per il respiro DA SOLA farmi mancare il respiro stesso?(non sono mai svenuto o altro,è tutto "rimasto dentro"
Puo' l'ansia esagerata per la mia salute,farmi distaccare dalla realta' farmi sentire VERAMENTE CONFUSO( in realà la confusione la ho solo se sto per es. tutto il giorno a casa senza fare nulla)?
Posso diventare pazzo,accorgendomi di diventarlo?
Mi scuso per il testo veramente eccessivamente lungo,ma in realtà vorrei scrivere molto di piu' ma cerco di trattenermi..
Ringrazio per un' eventuale risposta.
[#5]
“quello che volevo dire è che ho sicuramente una predisposizione nel rimuginare tutto,“
E come non accorgersi che lei tende a rimuginare? È abbastanza evidente da quanto scrive e dalla vastità di dubbi che la torturano.
Questa è ansia!
Verosimilmente sono presenti ossessioni su base ansiosa appunto.
Serve diagnosi e terapia da parte di un collega psicologo psicoterapeuta oppure da medico psichiatra. La o Le terapie verranno decide sulla base di quello che emergerà dalla valutazione diagnostica.
Si rivolga al suo medico di base per una impegnativa per sedute di psicoterapia presso una sede della sua ASL. Può andare anche in ospedale (o alla sede della sua ASL più vicina a lei) a chiedere presso l’ufficio relazioni con il pubblico ( URP) come fare per accedere ai servizi di psicologia e psicoterapia; oppure può rivolgersi ad un consultorio.
Altrimenti si rivolga, sempre in sede pubblica, ad un medico psichiatra.
L’ansia, quando somatizza, crea molti problemi al corpo
Respiro corto? Anche!
Legga
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Cordiali saluti
E come non accorgersi che lei tende a rimuginare? È abbastanza evidente da quanto scrive e dalla vastità di dubbi che la torturano.
Questa è ansia!
Verosimilmente sono presenti ossessioni su base ansiosa appunto.
Serve diagnosi e terapia da parte di un collega psicologo psicoterapeuta oppure da medico psichiatra. La o Le terapie verranno decide sulla base di quello che emergerà dalla valutazione diagnostica.
Si rivolga al suo medico di base per una impegnativa per sedute di psicoterapia presso una sede della sua ASL. Può andare anche in ospedale (o alla sede della sua ASL più vicina a lei) a chiedere presso l’ufficio relazioni con il pubblico ( URP) come fare per accedere ai servizi di psicologia e psicoterapia; oppure può rivolgersi ad un consultorio.
Altrimenti si rivolga, sempre in sede pubblica, ad un medico psichiatra.
L’ansia, quando somatizza, crea molti problemi al corpo
Respiro corto? Anche!
Legga
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Cordiali saluti
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#6]
Utente
Non ho ancora fatto test organici riguardo respiro, e test sottosforzo per il cuore. Purtroppo ho l'abitudine di procrastinare tutto e questo sicuramente mi ha rovinato,sotto tutti i punti di vista. Sicuramente la certezza di stare bene dal punto di vista organico mi farebbe stare meglio,ma oltre questo, è totalmente impossibile uscire fuori da queste situazioni da soli? È proprio un fare una battaglia contro mulini a vento?
Sinceramente mi è molto difficile esternare i miei problemi e accettare di dover chiedere aiuto,ma sopratutto di dover informare la mia famiglia a riguardo(so che è normale,non bisogna avere vergogna ecc.) Ma non capirebbero mai..
Il fatto che io non abbia reagito ecc. Dall'inizio... "Sottovalutando l'ansia" ha peggiorTo le cose?
Sinceramente mi è molto difficile esternare i miei problemi e accettare di dover chiedere aiuto,ma sopratutto di dover informare la mia famiglia a riguardo(so che è normale,non bisogna avere vergogna ecc.) Ma non capirebbero mai..
Il fatto che io non abbia reagito ecc. Dall'inizio... "Sottovalutando l'ansia" ha peggiorTo le cose?
[#7]
Primo: si rivolga ad un collega psicologo psicoterapeuta o ad un medico psichiatra (come suggerito) indipendentemente da cosa pensa la sua famiglia e da come possa giudicare la sua scelta di farlo.
Secondo: “Purtroppo ho l'abitudine di procrastinare tutto e questo sicuramente mi ha rovinato,sotto tutti i punti di vista”. Direi che dall’abitudine ad evitare (procrastinare), siamo passati a catastrofizzare. Evitamento e catastrofizzazione sono entrambe componenti dell’ansia.
Non è detto che ciò che si catastrofizza rimuginando si avveri...
Terzo: “Sicuramente la certezza di stare bene dal punto di vista organico mi farebbe stare meglio,ma oltre questo, è totalmente impossibile uscire fuori da queste situazioni da soli? È proprio un fare una battaglia contro mulini a vento?”
“Sicuramente” in senso di -certo- non è contemplato in psicologia (come anche in medicina).
Direi quindi che occorre un aiuto specialistico mediante le figure professionali suggerite.
Quarto: “Il fatto che io non abbia reagito ecc. Dall'inizio... "Sottovalutando l'ansia" ha peggiorTo le cose?”
Già detto prima: non esiste il sicuramente. Quindi è poco utile pensare a cosa non si è fatto in passato ma è bene iniziare a fare qualcosa da ora.
Cosa fare le è stato suggerito.
Stia bene!
Secondo: “Purtroppo ho l'abitudine di procrastinare tutto e questo sicuramente mi ha rovinato,sotto tutti i punti di vista”. Direi che dall’abitudine ad evitare (procrastinare), siamo passati a catastrofizzare. Evitamento e catastrofizzazione sono entrambe componenti dell’ansia.
Non è detto che ciò che si catastrofizza rimuginando si avveri...
Terzo: “Sicuramente la certezza di stare bene dal punto di vista organico mi farebbe stare meglio,ma oltre questo, è totalmente impossibile uscire fuori da queste situazioni da soli? È proprio un fare una battaglia contro mulini a vento?”
“Sicuramente” in senso di -certo- non è contemplato in psicologia (come anche in medicina).
Direi quindi che occorre un aiuto specialistico mediante le figure professionali suggerite.
Quarto: “Il fatto che io non abbia reagito ecc. Dall'inizio... "Sottovalutando l'ansia" ha peggiorTo le cose?”
Già detto prima: non esiste il sicuramente. Quindi è poco utile pensare a cosa non si è fatto in passato ma è bene iniziare a fare qualcosa da ora.
Cosa fare le è stato suggerito.
Stia bene!
[#8]
Utente
Va bene ho capito,vi ringrazio per l'interessamento al mio consulto.
Un paio di cose mi sono più chiare,ma sono sincero e per adesso procederò cercando di rassicurarmi dal punto di vista organico e cercare di reagire in altri modi.(già l'inizio della scuola e tutto,hanno migliorato le cose per metà,lo stare senza fare nulla ecc. Mi faceva e mi fa sentire mooolto peggio)
Non voglio dare poco conto ai vostri consigli,ma sono veramente ancora poco pronto per prendere i miei problemi con determinazione e addirittura parlarne alla mia famiglia e a qualcun altro,esternando i miei pensieri così tanto...
Spero di riuscire a stare meglio e che se i miei problemi persisteranno ,di riuscire a prendere coraggio,ma per adesso proprio non ci riesco.
Un paio di cose mi sono più chiare,ma sono sincero e per adesso procederò cercando di rassicurarmi dal punto di vista organico e cercare di reagire in altri modi.(già l'inizio della scuola e tutto,hanno migliorato le cose per metà,lo stare senza fare nulla ecc. Mi faceva e mi fa sentire mooolto peggio)
Non voglio dare poco conto ai vostri consigli,ma sono veramente ancora poco pronto per prendere i miei problemi con determinazione e addirittura parlarne alla mia famiglia e a qualcun altro,esternando i miei pensieri così tanto...
Spero di riuscire a stare meglio e che se i miei problemi persisteranno ,di riuscire a prendere coraggio,ma per adesso proprio non ci riesco.
[#9]
Guardi, il suggerimento resta quello di tener sempre presente che occorre farsi aiutare. È verosimile che lei, da buon procrastinatore quale è, stia evitando di esporre le sue problematiche intrapsichiche ad un collega. Ma questo è sempre evitamento.
Oltretutto, legato a quanto detto, le linko un articolo pregandola di soffermarsi sul modello transteoretico della motivazione al cambiamento. Potrebbe tornarle utile per comprendere DOVE lei si colloca in questo momento.
http://www.stateofmind.it/2015/12/motivazione-al-trattamento-psicoterapia/
Con ciò la saluto con la speranza che non ritardi di molto una consulenza presso uno specialista della salute mentale.
Oltretutto, legato a quanto detto, le linko un articolo pregandola di soffermarsi sul modello transteoretico della motivazione al cambiamento. Potrebbe tornarle utile per comprendere DOVE lei si colloca in questo momento.
http://www.stateofmind.it/2015/12/motivazione-al-trattamento-psicoterapia/
Con ciò la saluto con la speranza che non ritardi di molto una consulenza presso uno specialista della salute mentale.
[#10]
Utente
So qual è l'importanza dell'essere determinati in un cambiamento,l'ho capito da solo provandolo sulla mia pelle,la differenza di come mi sentissi in base ai miei comportamenti. Ma sono un ragazzo che in 20 anni non ha mai mostrato alcun segno di "diversità" ,certo ho le mie stranezze,ma chi non le ha. In me è tutto partita da un'ipocondria,ipocondria che però mi porta anche ad essere distante dai dottori,sia per una questione economica,sia per una questione di,insicurezza dei sintomi...
Ma non pensavo che sarei arrivato fino a questo punto,ed è difficilissimo ammettere a me stesso che io abbia bisogno di aiuto,ma molto più parlarne con i miei genitori che non capirebbero MAI.
Ma vorrei sempre ricordare che il tutto è nato da uno "stare lontano dai dottori" nonostante i sintomi,la paura mano a mano cresceva. Mi sento un po' a disagio a parlarne con un dottore perchè non sono sicuro dei miei sintomi. Sono passati ben 3 mesi dalla mia ""crisi respiratoria" ed altri problemi ed ancora non ho fatto alcun tipo di controllo. Per dire a inizio dicembre devo andare dall'otorino perchè ho il naso quasi sempre tappato,ma io ho questo sintomo,da ANNI.
Quindi ripeto,non è che io ho fatto controlli,ma sono ancora preoccupato,io controlli non ne ho fatti proprio.
La mia speranza e che facendo controlli stia meglio,se non,credo dovrei rivalutare i vostri consigli e prendere tanto tanto coraggio...
Perchè comunque il mio problema PRINCIPALE è la paura della mia salute,e forse spero che tutti i problemi che ne seguano derivino da questa paura.tutto è nato dalla paura ed è ancora la principale.
La derealizzazione,la ""depressione"" si attenuano particolarmente quando reagisco,ma non la paura,che mi tormenta più di tutte e secondo me è anche una buona parte della causa di tutto.
Come se la paura,mi avesse fatto distorcere la sensazione di quelle che sono le funzioni vitali dentro di me,e di conseguenza abbia distorto oltre che dentro di me,anche fuori di me.
Comunque avrei un'altra domanda, può l'ansia provocare dolore? (Questo è un problema che mi porto sin da bambino ma mai controllato) una volta al mese circa(tra cui adesso) ho un dolore sordo ma trafiggente tra la parte destra del petto ma piu' focalizzato dall'altra parte corrispettiva dietro la schiena.(il tutto dura solitamente più di un'ora) Può l'ansia provocare addirittura dolore?
Ma non pensavo che sarei arrivato fino a questo punto,ed è difficilissimo ammettere a me stesso che io abbia bisogno di aiuto,ma molto più parlarne con i miei genitori che non capirebbero MAI.
Ma vorrei sempre ricordare che il tutto è nato da uno "stare lontano dai dottori" nonostante i sintomi,la paura mano a mano cresceva. Mi sento un po' a disagio a parlarne con un dottore perchè non sono sicuro dei miei sintomi. Sono passati ben 3 mesi dalla mia ""crisi respiratoria" ed altri problemi ed ancora non ho fatto alcun tipo di controllo. Per dire a inizio dicembre devo andare dall'otorino perchè ho il naso quasi sempre tappato,ma io ho questo sintomo,da ANNI.
Quindi ripeto,non è che io ho fatto controlli,ma sono ancora preoccupato,io controlli non ne ho fatti proprio.
La mia speranza e che facendo controlli stia meglio,se non,credo dovrei rivalutare i vostri consigli e prendere tanto tanto coraggio...
Perchè comunque il mio problema PRINCIPALE è la paura della mia salute,e forse spero che tutti i problemi che ne seguano derivino da questa paura.tutto è nato dalla paura ed è ancora la principale.
La derealizzazione,la ""depressione"" si attenuano particolarmente quando reagisco,ma non la paura,che mi tormenta più di tutte e secondo me è anche una buona parte della causa di tutto.
Come se la paura,mi avesse fatto distorcere la sensazione di quelle che sono le funzioni vitali dentro di me,e di conseguenza abbia distorto oltre che dentro di me,anche fuori di me.
Comunque avrei un'altra domanda, può l'ansia provocare dolore? (Questo è un problema che mi porto sin da bambino ma mai controllato) una volta al mese circa(tra cui adesso) ho un dolore sordo ma trafiggente tra la parte destra del petto ma piu' focalizzato dall'altra parte corrispettiva dietro la schiena.(il tutto dura solitamente più di un'ora) Può l'ansia provocare addirittura dolore?
[#11]
Se lei resta immobile, fermo nei suoi pensieri di malattia, rimarrà congelato e sovrastato dai dubbi.
Per questo motivo le ho consigliato la lettura dell’articolo precedente. Con la speranza che lei prenda consapevolezza che rivolgendosi ad un collega e/o ad un medico psichiatra inizierà a fare qualcosa di concreto! Poi si confronterà con gli specialisti (psicoterapeuta o psichiatra) se sia o meno il caso di approfondire la sintomatologia fisica di cui scrive.
Di contro: continuerà ad essere fermo nella paura e l’ansia con il tempo sarà sempre più invalidante. Vuole trascorrere la sua vita nel rimuginio e nell’evitamento ansioso o iniziare a fare concretamente qualcosa?
A lei la scelta. Le informazioni che poteva ricevere dal consulto le sono state date.
Buona fortuna!
Per questo motivo le ho consigliato la lettura dell’articolo precedente. Con la speranza che lei prenda consapevolezza che rivolgendosi ad un collega e/o ad un medico psichiatra inizierà a fare qualcosa di concreto! Poi si confronterà con gli specialisti (psicoterapeuta o psichiatra) se sia o meno il caso di approfondire la sintomatologia fisica di cui scrive.
Di contro: continuerà ad essere fermo nella paura e l’ansia con il tempo sarà sempre più invalidante. Vuole trascorrere la sua vita nel rimuginio e nell’evitamento ansioso o iniziare a fare concretamente qualcosa?
A lei la scelta. Le informazioni che poteva ricevere dal consulto le sono state date.
Buona fortuna!
[#12]
Utente
Va bene. Procederò dal punto di vista organico,se non mi sarò tranquillizzato abbastanza,e continuerò ad avere problemi,prenderò coraggio e chiedere aiuto informandomi su quelli che sono gli aiuti "free" scritti nelle risposte precedenti,ringrazio per la disponibilità.
Un'ultima domanda,so che ogni caso è diverso,ma sono problemi "gravi"? Le terapie sono tanto efficaci o si cerca solo di attenuare la cosa?
E un'ultimissima cosa ancora,in quale caso vengono prescritti farmaci ecc?in tutti i casi o solo in casi gravi?(perchè ho visto che crreano dipendenze,sbalzi ormonali ecc e avrei un po' paura)
Ed il mio è un caso gravissimo o ci passano tanti?perchè dalle risposte ricevute ho percepito una certa gravità nella cosa
Un'ultima domanda,so che ogni caso è diverso,ma sono problemi "gravi"? Le terapie sono tanto efficaci o si cerca solo di attenuare la cosa?
E un'ultimissima cosa ancora,in quale caso vengono prescritti farmaci ecc?in tutti i casi o solo in casi gravi?(perchè ho visto che crreano dipendenze,sbalzi ormonali ecc e avrei un po' paura)
Ed il mio è un caso gravissimo o ci passano tanti?perchè dalle risposte ricevute ho percepito una certa gravità nella cosa
[#13]
“perchè dalle risposte ricevute ho percepito una certa gravità nella cosa”
Questa è una sua percezione. Non vuol dire che necessariamente debba corrispondere a realtà...
Non conoscendola, quello che ho fatto è spronarla ad agire e...come si curano le patologie organiche/mediche nello stesso modo si cura l’ansia (anche grave SE dovesse essere)
Lasci perdere quello che il senso comune dice in proposito dei farmaci. La maggior parte sono bufale. Se dovesse essere necessario (da qui non si può dire) un aiuto psicofarmacologico, lei verrà seguito per il periodo in cui farà uso del farmaco fino alla sua dismissione.
Ora, se riesce, rilegga tutto il consulto e cerchi di tranquillizzarsi perché soluzioni alle sue problematiche si troveranno!
Questa è una sua percezione. Non vuol dire che necessariamente debba corrispondere a realtà...
Non conoscendola, quello che ho fatto è spronarla ad agire e...come si curano le patologie organiche/mediche nello stesso modo si cura l’ansia (anche grave SE dovesse essere)
Lasci perdere quello che il senso comune dice in proposito dei farmaci. La maggior parte sono bufale. Se dovesse essere necessario (da qui non si può dire) un aiuto psicofarmacologico, lei verrà seguito per il periodo in cui farà uso del farmaco fino alla sua dismissione.
Ora, se riesce, rilegga tutto il consulto e cerchi di tranquillizzarsi perché soluzioni alle sue problematiche si troveranno!
[#15]
Utente
"Si rivolga al suo medico di base per una impegnativa per sedute di psicoterapia presso una sede della sua ASL. Può andare anche in ospedale (o alla sede della sua ASL più vicina a lei) a chiedere presso l’ufficio relazioni con il pubblico ( URP) come fare per accedere ai servizi di psicologia e psicoterapia; oppure può rivolgersi ad un consultorio.
Altrimenti si rivolga, sempre in sede pubblica, ad un medico psichiatra"
Scusi l'ignoranza,ma sono "fuori" da questo mondo e non sono esperto.
Dopo un po' di ricerche.
L'urp non c'è e non ho capito cosa sia.
Ho letto qualcosa sul consultorio e mi è sembrato che siano cose d'ambito familiare.
Non ho ben capito cosa sia l'asl, e ospedale vero e proprio ha chiuso un paio d'anni fa nel mio paese,ora è solo "pronto soccorso".
Mi sembra che comunque cioè non ho capito bene,dovrei chiedere al mio medico di famiglia,per uno psicologo(totalmente gratis..)?
Altrimenti si rivolga, sempre in sede pubblica, ad un medico psichiatra"
Scusi l'ignoranza,ma sono "fuori" da questo mondo e non sono esperto.
Dopo un po' di ricerche.
L'urp non c'è e non ho capito cosa sia.
Ho letto qualcosa sul consultorio e mi è sembrato che siano cose d'ambito familiare.
Non ho ben capito cosa sia l'asl, e ospedale vero e proprio ha chiuso un paio d'anni fa nel mio paese,ora è solo "pronto soccorso".
Mi sembra che comunque cioè non ho capito bene,dovrei chiedere al mio medico di famiglia,per uno psicologo(totalmente gratis..)?
[#16]
Direi che l’idea di chiedere al suo medico di famiglia di essere indirizzato presso una struttura pubblica in cui operino psicologi psicoterapeuti e medici psichiatri, è ottima!
Quindi,
Primo step: medico di base
Le saprà offrire i consigli adatti
Quindi,
Primo step: medico di base
Le saprà offrire i consigli adatti
[#17]
Utente
Salve,scrivo adesso,che ,finalmente mi sono deciso a rivolgermi al medico di famiglia per essere indirizzato verso qualcuno perchè la situazione è grave...
Solo alcune domande,l'ultima volta che dissi al medico che avevo un po' di problemi di ansia,mi disse ma come,sei un bel ragazzo di 20 anni,sei alto biondo occhi azzurri ,goditi questi anniblablablabla non ci pensare ecc. È scelta del medico o posso "obbligarlo" a farmi aiutare??...
Inoltre qual è la differenza tra psicologi(e simili) "gratis" e a pagamento?? Verrò preso davvero con serietà?(perchè se ci sono quelli gratis vanno tutti a pagamento??)
Mi scuso per le domande che possono sembrare stupide ma sto davvero male e mi sento come se non avessi possibilità di risolvere... Inoltre sono stati di ansia fortissimissima..attacchi di panico...confusione,paranoie ecc.
Sono problemi che si possono risolvere?o solo controllare? Se seguo una terapia starò bene in poco tempo o dopo mesi o anni...? Ho tanta paura che la situazione non cambi
Solo alcune domande,l'ultima volta che dissi al medico che avevo un po' di problemi di ansia,mi disse ma come,sei un bel ragazzo di 20 anni,sei alto biondo occhi azzurri ,goditi questi anniblablablabla non ci pensare ecc. È scelta del medico o posso "obbligarlo" a farmi aiutare??...
Inoltre qual è la differenza tra psicologi(e simili) "gratis" e a pagamento?? Verrò preso davvero con serietà?(perchè se ci sono quelli gratis vanno tutti a pagamento??)
Mi scuso per le domande che possono sembrare stupide ma sto davvero male e mi sento come se non avessi possibilità di risolvere... Inoltre sono stati di ansia fortissimissima..attacchi di panico...confusione,paranoie ecc.
Sono problemi che si possono risolvere?o solo controllare? Se seguo una terapia starò bene in poco tempo o dopo mesi o anni...? Ho tanta paura che la situazione non cambi
[#18]
“l'ultima volta che dissi al medico che avevo un po' di problemi di ansia,mi disse ma come,sei un bel ragazzo di 20 anni,sei alto biondo occhi azzurri ,goditi questi anniblablablabla non ci pensare ecc. È scelta del medico o posso "obbligarlo" a farmi aiutare??...”
Problemi ansiosi:
1) non sono di pertinenza della medicina di base ma della psicoterapia e della psichiatria. Il medico di base serve SOLO da tramite tra il paziente che chiede aiuto e lo specialista.
2) la risposta che le ha dato ci fa capire proprio questo. Le sindromi ansiosi non correlano con età, sesso, “capelli castani o biondi”, occhi verdi blu azzurri, credo religioso, politico etc.
Non è una questione di obbligare il proprio medico a farsi aiutare. La questio principale è dire al proprio medico: “dottore, ho bisogno di uno psicologo psicoterapeuta e della sua impegnativa per recarmi in ASL”
Nessuna domanda è stupida o priva di senso.
Non c’è nessuna differenza tra psicologo psicoterapeuta pubblico e psicologo psicoterapeuta privato. Verosimilmente ciò che cambia è la quantità di pazienti che un collega che lavora nel pubblico si trova a gestire rispetto a chi lavora in privato. Per il resto grosse differenze non ci sono.
Sono problemi che si possono risolvere.
La durata della terapia dipenderà da vari fattori. Ricostruirsi un equilibrio rispetto allo stato attuale, in cui ci si trova tra conflitti e patologie, non è così lineare come si vorrebbe, bisogna evitare di pensare in modo rigido e assolutistico perché si tratta di un percorso fatto da continui tentativi di miglioramento e obiettivi da raggiungere, ma che può presentare dei momenti differenti.
Si va dal rapido susseguirsi di progressi, a momenti di regressione o stallo, dovuti sia a situazioni esterne che a stati mentali interni. I fattori che influenzano la durata di un percorso di psicoterapia sono solitamente situazioni relazionali o individuali che generano degli ostacoli oppure favoriscono il cambiamento, e vanno valutati come possibili accelerazioni o fermate nel percorso.
“Ho tanta paura che la situazione non cambi”. Se non inizia a seguire con costanza una terapia, non potrà mai invalidare questa paura.
Cordiali saluti
Problemi ansiosi:
1) non sono di pertinenza della medicina di base ma della psicoterapia e della psichiatria. Il medico di base serve SOLO da tramite tra il paziente che chiede aiuto e lo specialista.
2) la risposta che le ha dato ci fa capire proprio questo. Le sindromi ansiosi non correlano con età, sesso, “capelli castani o biondi”, occhi verdi blu azzurri, credo religioso, politico etc.
Non è una questione di obbligare il proprio medico a farsi aiutare. La questio principale è dire al proprio medico: “dottore, ho bisogno di uno psicologo psicoterapeuta e della sua impegnativa per recarmi in ASL”
Nessuna domanda è stupida o priva di senso.
Non c’è nessuna differenza tra psicologo psicoterapeuta pubblico e psicologo psicoterapeuta privato. Verosimilmente ciò che cambia è la quantità di pazienti che un collega che lavora nel pubblico si trova a gestire rispetto a chi lavora in privato. Per il resto grosse differenze non ci sono.
Sono problemi che si possono risolvere.
La durata della terapia dipenderà da vari fattori. Ricostruirsi un equilibrio rispetto allo stato attuale, in cui ci si trova tra conflitti e patologie, non è così lineare come si vorrebbe, bisogna evitare di pensare in modo rigido e assolutistico perché si tratta di un percorso fatto da continui tentativi di miglioramento e obiettivi da raggiungere, ma che può presentare dei momenti differenti.
Si va dal rapido susseguirsi di progressi, a momenti di regressione o stallo, dovuti sia a situazioni esterne che a stati mentali interni. I fattori che influenzano la durata di un percorso di psicoterapia sono solitamente situazioni relazionali o individuali che generano degli ostacoli oppure favoriscono il cambiamento, e vanno valutati come possibili accelerazioni o fermate nel percorso.
“Ho tanta paura che la situazione non cambi”. Se non inizia a seguire con costanza una terapia, non potrà mai invalidare questa paura.
Cordiali saluti
[#19]
Utente
Va bene grazie,mi sto preparando a prendere coraggio per domattina e speso verrò preso sul serio e che questa situazione possa cambiare.
Ps. Io ai miei genitori ancora non ho detto nulla,sanno che sono un po' ansioso per via di precedenti con extrasistoli e problemi di intestino, ma non sanno assolutamente nulla del mio malessere.
Faccio male a tenermelo o dovrei esssere chiaro con loro?
Vorrei tenere nascosto il fatto che frequenterò uno psicologo o simili,anche perchè sarebbe un mezzo "fulmine a cielo aperto" per loro e per chi mi conosce...
L'ho detto solo ai miei 3 amici molto stretti..
Ps. Io ai miei genitori ancora non ho detto nulla,sanno che sono un po' ansioso per via di precedenti con extrasistoli e problemi di intestino, ma non sanno assolutamente nulla del mio malessere.
Faccio male a tenermelo o dovrei esssere chiaro con loro?
Vorrei tenere nascosto il fatto che frequenterò uno psicologo o simili,anche perchè sarebbe un mezzo "fulmine a cielo aperto" per loro e per chi mi conosce...
L'ho detto solo ai miei 3 amici molto stretti..
[#20]
Sta a lei decidere se dirlo o meno ai suoi familiari. Fulmine a ciel sereno? E che sarà mai chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta? Mica si va al patibolo eh...
si va per iniziare a star meglio!
Lasci perdere la falsa credenza comune che andare dallo psicologo sia per matti e/o deboli. Andare da uno psicologo psicoterapeuta è sinonimo di estrema intelligenza nella misura in cui ci si rende conto che è importante assumersi la responsabilità della propria salute mentale.
Molti auguri
si va per iniziare a star meglio!
Lasci perdere la falsa credenza comune che andare dallo psicologo sia per matti e/o deboli. Andare da uno psicologo psicoterapeuta è sinonimo di estrema intelligenza nella misura in cui ci si rende conto che è importante assumersi la responsabilità della propria salute mentale.
Molti auguri
[#21]
Utente
E che sarà mai andare da uno psicologo?
Certo finquando dallo psicologo si va per qualche motivo di tristezza o problemi un pelino più concreti. Io purtroppo sto iniziando a sentirmi pazzo,ho continui "attacchi di panico" per ogni cosa,ho paura do tutto il corpo,ormai ho paura di tutto e di nulla,non so più di cosa ho paura,e la derealizzazzione e confusione mentale mi stanno mangiando vivo non so più cosa mi stia succedendo,alcuni momenti addirittura perdo il controllo dei miei pensieri ed inizio ad impazzore ed andare in panico ecc. So che possono sembrare cose senza senso,ma in effetti non so neanche io come sia possibile che sia arrivato a questa situazione disastrosa.
E in effetti mi stavo chiedendo una cosa,giuro ultimissima domanda poi la smetto: tutto ciò può essere causato solamente dall'ansia? Inizio ad aver paura di avere anche qualcos altro perchè sento di star diventando pazzo. Nel caso ci fosse qualcos altro...è compito dello psicologo capirlo,indirizzarmi a qualcos altro non so,o deve essere compito mio?
Certo finquando dallo psicologo si va per qualche motivo di tristezza o problemi un pelino più concreti. Io purtroppo sto iniziando a sentirmi pazzo,ho continui "attacchi di panico" per ogni cosa,ho paura do tutto il corpo,ormai ho paura di tutto e di nulla,non so più di cosa ho paura,e la derealizzazzione e confusione mentale mi stanno mangiando vivo non so più cosa mi stia succedendo,alcuni momenti addirittura perdo il controllo dei miei pensieri ed inizio ad impazzore ed andare in panico ecc. So che possono sembrare cose senza senso,ma in effetti non so neanche io come sia possibile che sia arrivato a questa situazione disastrosa.
E in effetti mi stavo chiedendo una cosa,giuro ultimissima domanda poi la smetto: tutto ciò può essere causato solamente dall'ansia? Inizio ad aver paura di avere anche qualcos altro perchè sento di star diventando pazzo. Nel caso ci fosse qualcos altro...è compito dello psicologo capirlo,indirizzarmi a qualcos altro non so,o deve essere compito mio?
[#22]
Legga questo e poi vada in terapia.
Lei è ansioso. Che si fa quando presente un’ansia difficilmente gestibile? Si va dallo psicoterapeuta o da un medico psichiatra.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Con questo, possiamo ritenere questo consulto giunto al termine. Adesso sta a lei cercare un bravo collega. Tutta la sua situazione psicofisica verrà valutata insieme allo specialista e se necessario indirizzato per esami etc. etc etc.
In bocca al lupo
Lei è ansioso. Che si fa quando presente un’ansia difficilmente gestibile? Si va dallo psicoterapeuta o da un medico psichiatra.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Con questo, possiamo ritenere questo consulto giunto al termine. Adesso sta a lei cercare un bravo collega. Tutta la sua situazione psicofisica verrà valutata insieme allo specialista e se necessario indirizzato per esami etc. etc etc.
In bocca al lupo
Questo consulto ha ricevuto 22 risposte e 2.5k visite dal 26/09/2018.
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