Ipnosi - È utile nel mio caso?

Buongiorno, vorrei sapere se nel mio caso l'ipnosi può essere un aiuto a risolvere il mio problema. Il problema è il seguente:
ho ormai 28 anni e purtroppo non ho mai avuto il piacere di avere una ragazza o una qualsiasi relazione. Ho terminato un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale che mi ha permesso di risolvere un problema di ansia sociale. Faccio uso di un quarto di pasticca da 20mg di paroxetina la sera per stabilizzare l'umore.
Perché vi chiedo dell'ipnosi? Per un semplice motivo. Il mio insuccesso con le ragazze va oltre la norma. Sono un tipo molto resiliente e nonostante l'ansia sociale, non mi sono mai chiuso in casa, anzi. Ho frequentato regolarmente un liceo pieno di ragazze. Ho frequentato normalmente una facoltà di lingue strapiena di ragazze. Ho fatto il barista, il boy scout, il receptionist, ho frequentato un corso di teatro. Quindi nella mia vita ho incontrato migliaia di ragazze. Di queste migliaia, solo una si è innamorata di me. UNA su mille. Considerando che i miei amici vengono avvicinati da ragazze anche senza doverci parlare, o ne cambiano una a settimana, il mio caso mi preoccupa un attimo.
Tutti mi dicono che sono un bel ragazzo, simpatico e intelligente. Non ho problemi a fare amicizie.
Quindi veramente non riesco a capire cosa ci sia che non va in me da non attrarre veramente nessuna. O mi stanno prendendo tutti in giro quando mi dicono che esteticamente va tutto bene, oppure non so davvero. Sono effettivamente magrolino e con un po' di naso abbondante, ma nemmeno io che sono molto critico nei miei confronti mi vedo così brutto.
I miei approcci finiscono sempre in 2 di picche. Ho tentato anche sulle app per incontri, contattando molte ragazze, ma nulla. Dopo pochi messaggi spariscono
Stavo pensando: non è che inconsciamente mi comporto in modo da tenere le ragazze a distanza? Ecco perché l'idea dell'ipnosi, magari può essere utile per portare in superficie un problema che non vedo.
Perché veramente sono fuori da ogni statistica, il prossimo passo credo sia l'esorcista.
Grazie del vostro tempo.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio,

mi sento di darle alcune suggestioni in questa sede. Innamorarsi ed essere ricambiati è un'esperienza non così frequente. Il fatto che i suoi amici possano cambiare una ragazza a settimana non dev'essere necessariamente preso come modello di riferimento, anzi potremmo chiederci se non ci sia qualcosa di eccessivo.

Con questo discorso mi preme sottolineare la differenza tra la quantità degli incontri e la loro qualità, che è importante non dimenticare. In tal senso, il suo comportamento verso le ragazze potrebbe riflettere le sue aspettative. Un conto è vivere rapporti superficiali, un conto è costruire rapporti intimi.

Accanto a questa mia riflessione, leggendo le sue parole, mi sono chiesto se possa esserci anche un senso di sfiducia verso se stesso. Da una parte afferma di essere un "bel ragazzo, simpatico e intelligente", dall'altra si definisce molto critico e mette in dubbio l'opinione che ha di se stesso, come se non ne fosse del tutto sicuro?

Quando questo accade, ad esempio, non sempre siamo ricettivi, come se pensassimo di non poter essere noi oggetto dell'attenzione degli altri, come se pensassimo di non esserne all'altezza. E, in linea con questo, potremmo lanciare segnali poco chiari. Quando le ragazze si avvicinano, possiamo ricambiare, avvicinarci noi stessi o a volte provarci per primi.

Voglio infine dirle che trovo il suo consulto prezioso perché sento il suo desiderio di esplorare i suoi vissuti più profondi e i suoi dubbi, potendo comprendere cosa sta accadendo e ritrovare in sé quella sicurezza necessaria assieme alla speranza che possa incontrare un amore speciale.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Utente
Utente
Buonasera Dott. De Sanctis, la ringrazio della risposta.
Effettivamente nel mio caso c'è una marcata sfiducia nelle mie possibilità nel campo relazionale. Come ho detto, sono da poco uscito dalle grinfie dell'ansia sociale, che in passato mi ha precluso molte esperienze e che probabilmente adesso iniziano un po' a pesare. Sono un tipo molto cinico e pragmatico e quindi sono abituato a basarmi su uno storico di dati per analizzare il futuro e ciò mi frega. Perché il mio storico affettivo è zero, quindi non ho motivo di pensare che in futuro possa esserci una ragazza che si interessi a me. Se riuscissi anche solo a fare un'esperienza, magari potrei magari attivare un circolo virtuoso, ma purtroppo non ci sto riuscendo. Da qui la mia richiesta di valutare un aiuto che vada oltre il conscio, come l'ipnosi, che scavi un attimo nella mia parte più profonda, per controllare che tutto di me stia remando nella giusta direzione.
Con molta fatica sono uscito dalla fobia sociale, quindi sono certo di poter fare anche quest'ultimo passo, ma devo essere tutt'uno con me stesso. Invece troppe volte ho la sensazione di essere zavorrato da qualcosa. Come se una parte di me non riuscisse a lavorare all'unisono con tutto il resto.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 129
non aggiungo nulla alle parole del collega tranne che evidenziare che l'ipnosi non è l'ultima spiaggia di una problematica irrisolvibile con altre psicoterapie. L'ipnosi è solo una tecnica che non ha nulla di più rispetto ad altre

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio,

condivido le sue riflessioni. Il fatto che si basi su uno “storico di dati”, tuttavia, non è necessariamente il segno di una persona “cinica e pragmatica”.

Mi fa pensare al fatto che la parola “storico” ci rimandi al passato, alla nostre esperienze, alla nostra storia appunto. Essa è il nostro patrimonio e con essa ci confrontiamo. Quello che dice è coerente.

Sembrano mancate certe esperienze, ma oggi sente anche il desiderio di rimediare e di ricostruire la sua vita. Il passato c’è, ma è passato. Ora è importante credere anche al futuro e non scoraggiarsi di fronte ai no. Possono essere anche numerosi, deve metterlo in conto, ma un sì può arrivare. È importante avere fiducia.

Forse sente importante proseguire la terapia affinchè possa essere ancora accompagnato in questo passaggio, in questa ricostruzione di sè. Da qui non so dirle se nell’affrontare le fatica di questa ricostruzione ci siano ancora elementi legati a certe paure e ansie, delle “zavorre”, come lei dice, che possono costituirsi come freni per la sua espressività e possibilità di realizzarsi. In merito, sicuramente dal vivo, potrà approfondire questo aspetto.

Sentire appartenenza è importante ed è giusto che lei metta in discussione se stesso in proposito, come mostra di fare anche in questo consulto. Tutttavia ci tengo anche a dire che forse l’aspettativa di essere “all’unisono con tutto il resto” potrebbe essere un po’ ideale.
A volte non siamo sempre allineati o in accordo. Voglio dire, si prenda anche il merito di essere se stesso, con l’importanza di sentire appartenenza ma anche con la libertà di pensare con la sua testa.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis