In figlio
Mi presento:sono Francesca residente in un piccolo paesino di campagna nella provincia di Mantova, studentessa presso l’università di Modena, ho 20 anni e al momento mi trovo al quarto mese di gravidanza.
Io e il mio fidanzato (Pietro, 25 anni, studente lavoratore, residente a Modena), grazie al supporto morale ed economico delle nostre famiglie, abbiamo deciso di portare a termine la gravidanza e assumerci tutta quella serie di responsabilità che comporta il diventare genitori.
Da un po’ di tempo io e Pietro ci interroghiamo su quale sia il luogo migliore per la nascita e la crescita di nostro figlio.
Ed ecco il motivo per il quale chiedo un consiglio ad uno specialista.
Siamo fortunati, economicamente parlando, in quanto la mia famiglia possiede diversi beni, un appartamento libero, proprio vicino al centro di Mantova, e tre case nel mio paese (20 chilometri da Mantova), più precisamente una casa in centro al paese, e due in campagna.
Essendo io cresciuta in questo piccolo paese (2.000 abitanti ) trovo migliore l’idea di stabilirsi qua, dove avremmo i parenti materni a disposizione, un appartamento per noi tre, ampi spazi per il nascituro (un grande giardino, la campagna, quindi la possibilità di stare all’aria aperta senza troppe preoccupazioni), nonché la scuola materna, la scuola primaria e secondaria di primo grado e pochi altri servizi indispensabili, come la farmacia, un minimarket e un medico di base.
Probabilmente il desiderio di crescere un figlio in paese è dato anche dal mio forte attaccamento alla famiglia, avendo perso pochi mesi fa mio padre per un brutto male, e avendo un rapporto di attaccamento quasi morboso a mia sorella minore (18 anni), per la quale mi sento di rivestire il ruolo di genitore oltre quello di sorella maggiore.
Pietro, in tutto questo, non è completamente d’accordo. Essendo cresciuto in una grossa città, con tutte le comodità a portata di mano, ritiene più appropriato un trasferimento nell’appartamento di Mantova, concessoci gentilmente dalla mia famiglia. Inoltre lui ritiene che sia giusto trovare un equilibrio, dove non solo un genitore deve sacrificare totalmente se stesso. Ha anche paura perché a Mantova c’è più probabilità di trovare lavoro, in paese invece bisognerebbe cercare nei paesi limitrofi. Lui lamenta anche il fatto di aver avuto una epatite acuta ancora in fase di diagnosi e deve svolgere visite trimestrali. Mantova, seppur più ricca di comodità e risorse rispetto al paese, rimane senza giardino, senza campagna e quindi senza spazi aperti in cui poter lasciare scorrazzare liberamente un bambino, dal mio punto di vista quasi fondamentali. Vero anche che vi sono numerosi parchi. E dal piccolo paese dove abito io sarebbe più difficoltoso arrivare all'università.
Secondo il suo parere, inoltre, saremmo un poco più vicini alla sua famiglia, che risiede a Modena, e avremmo la mia famiglia a 40 minuti di strada.
Non proprio un aiuto immediato in caso di bisogno.
Francesca
Gentile utente,
perchè mettere il caro davanti ai buoi?
Si tratta del primo figlio,
e dunque non avete ancora tutti gli elementi concreti per decidere,
quegli elementi che solo l'eperienza fornisce.
E dunque qualche consiglio generale col rischio di essere generica.
Nei primi mesi o anno è importante avere vicino qualcuno che rassetti la casa e permetta alla neo-mamma di dormire quando il bambino dorme.
Se il bambino NON frequenterà il nido,
e dunque rimarrà in famiglia,
un ambiente rurale gli farà scoprire le ricchezze del mondo
più che in città.
Dall'ingresso nella scuola materna e per molti anni a seguire
gli elementi organizzativi rivestono una certa importanza:
- distanza casa-scuola,
- chi porta e ritira il bambino,
- luoghi delle attività libere (musica, inglese, scautismo, ecc)
- ecc.
E dunque, considerato che le esigenze dalla famiglia e dei figli cambiano nel tempo,
e nel tempo evolutivo,
non si può oggi pensare che
"una casa sia per sempre"
(sempre che il budget ce lo possa permettere):
i figli vanno alle superiori, che non paesino mancano, e diventano pendolari,
i nonni invecchiano e possono essere loro ad avere bisogno,
e tanti altri elementi che solo una riflessione/esperienza maggiore Vi farà scoprire.
Nel frattempo.. Buona gravidanza! E una lettura ... preventiva:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-mamma-e-amante.html
Dott. Brunialti
NB.: Cortesemente crei un account proprio,
con i Suoi dati anagrafici corrispondenti alla realtà (per noi molto importanti),
dato che qui Lei risulta ..maschio.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
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