Attacchi di panico
Buongiorno dottori, sono un ragazzo 28 enne e soffro da qualche anno di attacchi di panico. Il tutto e' iniziato da adolescente quando ricevevo pressioni dalla societa' per un ottimo rendimento scolastico e sportivo; successivamente, il disturbo e' esploso del tutto quando ho subìto una lieve commozione cerebrale in seguito a un infortunio di gioco. Soprattutto il pomeriggio verso le 5, mi sento il cuore battere velocemente e rilevo sovente pensieri generici riguardo a un senso di oppressione e mancanza di via d'uscita. Non sono in grado di controllare questo stato di ansia estrema e paura, qualcuno mi puo' dare dei suggerimenti su come attenuare il problema e spiegarmi se le cause che ho identificato possono essere compatibili con la nascita di tale fenomeno? Grazie in anticipo per la cortesia mostratami.
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Gentile utente,
purtroppo in questa sede, visti i limiti imposti e vista la complessità delle cause che determinano una situazione clinicamente rilevante, non è possibile rispondere con certezza alla sua domanda.
Il disturbo da attacchi di panico ( a proposito, ha ricevuto una diagnosi in tal senso o è solo una sua impressione?) o tanti altri disturbi sono generalmente spiegati attraverso il riferimento ad una causa bio-psico-sociale, ovvero un'interazione fra questi ambiti.
L'aspetto di performance richiesta potrebbe avere influenza rispetto ai sintomi ansiosi.
Nel disturbo da attacchi di panico si sperimentano sintomi sia della sfera fisica (sudorazioni, vampate, tachicardia, respiro irregolare, sensazione di soffocamento, oppressione al petto...), sia sintomi cognitivi (pensieri catastrofici, ruminazione, sensazione di perdita di contatto con la realtà...).
Non metto in dubbio che non riesca a controllare questi eventi. La perdita di controllo è uno dei sintomi, ed è anche quello che poi, tra gli altri, rende terribile il pensiero che l'attacco di panico possa ritornare.
Una buona soluzione, al momento, potrebbe essere quella di consultare un collega psicologo psicoterapeuta per fare una valutazione del suo caso ed eventualmente impostare una terapia, che per queste situazioni hanno generalmente una buona prognosi.
Ci faccia sapere, se vuole!
purtroppo in questa sede, visti i limiti imposti e vista la complessità delle cause che determinano una situazione clinicamente rilevante, non è possibile rispondere con certezza alla sua domanda.
Il disturbo da attacchi di panico ( a proposito, ha ricevuto una diagnosi in tal senso o è solo una sua impressione?) o tanti altri disturbi sono generalmente spiegati attraverso il riferimento ad una causa bio-psico-sociale, ovvero un'interazione fra questi ambiti.
L'aspetto di performance richiesta potrebbe avere influenza rispetto ai sintomi ansiosi.
Nel disturbo da attacchi di panico si sperimentano sintomi sia della sfera fisica (sudorazioni, vampate, tachicardia, respiro irregolare, sensazione di soffocamento, oppressione al petto...), sia sintomi cognitivi (pensieri catastrofici, ruminazione, sensazione di perdita di contatto con la realtà...).
Non metto in dubbio che non riesca a controllare questi eventi. La perdita di controllo è uno dei sintomi, ed è anche quello che poi, tra gli altri, rende terribile il pensiero che l'attacco di panico possa ritornare.
Una buona soluzione, al momento, potrebbe essere quella di consultare un collega psicologo psicoterapeuta per fare una valutazione del suo caso ed eventualmente impostare una terapia, che per queste situazioni hanno generalmente una buona prognosi.
Ci faccia sapere, se vuole!
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 624 visite dal 18/09/2018.
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