Possibile trauma infantile
Salve dottore/dottoressa le scrivo per un consulto .
Sin da piccola (circa 3-4 anni) sono stata costretta per questioni di spazi a dormire nella camera dei miei genitori .Indubbiamente questo mi ha esposta molto ,infatti spesso ho sorpreso i miei avere rapporti sessuali. Da piccolissima e fino alla scuola primaria la mia reazione consisteva nel piangere (perché in qualche modo mi sentivo "esclusa" e consideravo "egoisti" i miei genitori) ,sentivo anche un dolore allo stomaco e avevo un forte stimolo di urinare.Crescendo finalmente ho avuto i miei spazi,la mia camera ,ma purtroppo ho continuato a sentire i miei genitori farlo e i miei sintomi sono rimasti eccetto il pianto ,al posto di piangere ho cominciato a irritarmi ,a cercare in tutti i modi di tapparmi le orecchie .
Purtroppo anche oggi che sono grande e ho quasi 20anni,nonostante abbia anche io regolari rapporti con il mio ragazzo ,questo disagio non é andato via.
Potrebbe essere che io abbia un trauma ?
Sin da piccola (circa 3-4 anni) sono stata costretta per questioni di spazi a dormire nella camera dei miei genitori .Indubbiamente questo mi ha esposta molto ,infatti spesso ho sorpreso i miei avere rapporti sessuali. Da piccolissima e fino alla scuola primaria la mia reazione consisteva nel piangere (perché in qualche modo mi sentivo "esclusa" e consideravo "egoisti" i miei genitori) ,sentivo anche un dolore allo stomaco e avevo un forte stimolo di urinare.Crescendo finalmente ho avuto i miei spazi,la mia camera ,ma purtroppo ho continuato a sentire i miei genitori farlo e i miei sintomi sono rimasti eccetto il pianto ,al posto di piangere ho cominciato a irritarmi ,a cercare in tutti i modi di tapparmi le orecchie .
Purtroppo anche oggi che sono grande e ho quasi 20anni,nonostante abbia anche io regolari rapporti con il mio ragazzo ,questo disagio non é andato via.
Potrebbe essere che io abbia un trauma ?
[#1]
Gentile utente,
lei ci descrive una situazione che sembra aver identificato come la causa di un suo disagio. Tuttavia non ci descrive il disagio. Quale sarebbe? Ricordi intrusivi in qualsiasi momento della giornata? Difficoltà nella sfera sessuale? Problemi nel rapporto con i genitori? Oppure piange?
lei ci descrive una situazione che sembra aver identificato come la causa di un suo disagio. Tuttavia non ci descrive il disagio. Quale sarebbe? Ricordi intrusivi in qualsiasi momento della giornata? Difficoltà nella sfera sessuale? Problemi nel rapporto con i genitori? Oppure piange?
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#2]
Utente
Il disagio maggiore é questo : nel momento in cui mi accorgo di cosa accade nella stanza dei miei inizio ad agitarmi ,cerco in tutti i modi di tapparmi le orecchie,mi prende mal di stomaco e ho un forte stimolo di urinare . Oltre a questo,quando mi accorgo che i miei stanno avendo rapporti,indipendentemente che siano le 3 di notte o le 9 di mattina ,non riesco a riaddormentarmi in nessun modo ,cerco di chiudere gli occhi per prendere sonno ma la cosa é impossibile .
Altri miei comportamenti (che non so se identificare come disagi legati a questa situazione o meno) possono essere per esempio il fatto di evitare l argomento "sesso" con i miei genitori tanto da rivolgermi a specialisti come voi o a conoscenti laureati in materia ogni qual volta ho qualche dubbio riguardo qualcosa legato alla sfera sessuale .
Spero lei possa aiutarmi a capire ..perché sono un pochino preoccupata .
Altri miei comportamenti (che non so se identificare come disagi legati a questa situazione o meno) possono essere per esempio il fatto di evitare l argomento "sesso" con i miei genitori tanto da rivolgermi a specialisti come voi o a conoscenti laureati in materia ogni qual volta ho qualche dubbio riguardo qualcosa legato alla sfera sessuale .
Spero lei possa aiutarmi a capire ..perché sono un pochino preoccupata .
[#3]
E' possibile che continue esposizioni a questi eventi abbiano causato in lei, da piccola, un grande disagio. Lo chiami trauma, se vuole.
Il fatto di tapparsi le orecchie è un comportamento che, aldilà di possibili interpretazioni a seconda dell'approccio di ogni professionista, fa immediatamente pensare ad un tentativo di estraniarsi dalla realtà (oppure, dal modo di percepire la realtà). Il mal di stomaco è un sintomo fisico che potrebbe essere connesso a rabbia, ma anche ansia; va approfondito.
Non mi sbilancio con possibili interpretazioni rispetto allo stimolo di urinare, ma le vorrei rimandare solo la prima cosa che mi è saltata all'occhio: lei sostiene di essersi sentita esclusa dai suoi genitori proprio nei momenti in cui essi avevano rapporti sessuali. Ci sono alcuni bambini che, a volte consapevolmente, a volte meno, si fanno la pipì addosso. Questi eventi potrebbero essere anche interpretati come "richieste di attenzione" (mi faccio la pipì addosso-->la mamma corre da me per cambiarmi, così come: piango-->qualcuno viene da me).
Il fatto che lei eviti di parlare di sesso con i suoi genitori, è abbastanza comprensibile, per il momento se non le crea disagio e ha trovato valide alternative va bene così, non è un urgenza.
Così come comprensibile mi sembra il fatto che non riesca più a riaddormentarsi dopo questi eventi. Il turbamento che le generano è così forte da metterla, probabilmente, in uno stato di allarme/ansia che la attiva sia fisicamente (dolori alla pancia e altro), sia mentalmente (pensieri vari).
L'unico consiglio che mi sento di darle è di contattare un collega della sua zona per fissare un incontro. Purtroppo da qui si può fare ben poco.
Il fatto di tapparsi le orecchie è un comportamento che, aldilà di possibili interpretazioni a seconda dell'approccio di ogni professionista, fa immediatamente pensare ad un tentativo di estraniarsi dalla realtà (oppure, dal modo di percepire la realtà). Il mal di stomaco è un sintomo fisico che potrebbe essere connesso a rabbia, ma anche ansia; va approfondito.
Non mi sbilancio con possibili interpretazioni rispetto allo stimolo di urinare, ma le vorrei rimandare solo la prima cosa che mi è saltata all'occhio: lei sostiene di essersi sentita esclusa dai suoi genitori proprio nei momenti in cui essi avevano rapporti sessuali. Ci sono alcuni bambini che, a volte consapevolmente, a volte meno, si fanno la pipì addosso. Questi eventi potrebbero essere anche interpretati come "richieste di attenzione" (mi faccio la pipì addosso-->la mamma corre da me per cambiarmi, così come: piango-->qualcuno viene da me).
Il fatto che lei eviti di parlare di sesso con i suoi genitori, è abbastanza comprensibile, per il momento se non le crea disagio e ha trovato valide alternative va bene così, non è un urgenza.
Così come comprensibile mi sembra il fatto che non riesca più a riaddormentarsi dopo questi eventi. Il turbamento che le generano è così forte da metterla, probabilmente, in uno stato di allarme/ansia che la attiva sia fisicamente (dolori alla pancia e altro), sia mentalmente (pensieri vari).
L'unico consiglio che mi sento di darle è di contattare un collega della sua zona per fissare un incontro. Purtroppo da qui si può fare ben poco.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 855 visite dal 17/09/2018.
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