Stress mentale
ciao, sto scrivendo dall'account di mio cugino.
MI scuso già da ora per la lunghezza del testo ma vorrei sapere se qualcuno riesce a capirmi a fondo.
sono una ragazza di 18 anni e frequento il 4º anno del liceo scientifico. non ho mai avuto problemi nello studio, sono sempre stata autonoma e ho sempre riportato il massimo dei voti: mi piaceva studiare.
Lo scorso anno scolastico e' stato abbastanza complicato e verso maggio ho avuto problemi con lo stomaco e i nervi a causa dello stress. Sarà che sono stata sfiduciata dal fatto che persone che non meritavano i miei stessi voti li hanno presi, sarà x la cattivissima sensazione di sentirmi oppressa, nervosa e con un peso al petto che non lascia respirare, che quest'anno scolastico l'ho iniziato prendendola un pò alla leggera pensando: <<chi me lo fa fare...>> e il nervosismo che portavo dentro mi faceva capire che non mi stavo comportando come avrei voluto io.
A novembre sono stata colpita da alcuni avvenimenti negativi come la morte di un mio coetaneo e di un altro ragazzo del mio paese che mi hanno lasciato un segno profondo. Ho iniziato ad interrogarmi ossessivamente sulla vita, sulla morte, su cosa ci fosse dopo e senza mai trovare una risposta mi sono distrutta con dei pianti continui durante la notte.
La mancanza di sonno, la testa fra le nuvole e i momenti di alto nervosismo a lungo andare, mi spingono tuttora a distrarmi dallo studio, a fare frequenti assenze a scuola a discapito della mia media che è calata drasticamente (almeno 3 voti). Vengo colta spesso da crisi di pianto quando sono sola a casa e a scuola mi sento sempre sfiduciata, non mi va di seguire le lezioni, mi sembra di stare in una prigione e quando torno a casa l'unica cosa ke mi viene in mente è accendere il pc e perderci una giornata intera, perchè se mi metto a studiare non capisco le cose che leggo, non le memorizzo, non mi va di ripeterle ad alta voce.E il giorno dopo preferisco anche fingere di stare male pur di non andare a scuola...
Vorrei uscire più spesso ma mi "annoio" quasi e non riesco a stare col pensiero di non aver nemmeno aperto un libro.
Esteriormente cerco di essere sempre la stessa persona di sempre e ci riesco abbastanza bene ma più sono costretta a fingere e più mi arrabbio con me stessa... sono consapevole di non poter piangere tutto il giorno tutti i giorni e continuo a portarmi tutto dentro peggiorando probabilmente le cose.Spesso sento il bisogno di telefonare qualcuno,chattare con qualcuno, anche una persona qualunque per poter parlare di qualsiasi cosa quasi come se volessi distrarmi da me stessa,ma non lo faccio ugualmente perchè mi sento ridicola. Col mio ragazzo di solito ci vedevamo un paio di volte a settimana perchè lui lavora fuori ma ora nemmeno la voglia di vederlo mi fa stare meglio perchè mi "annoio" anche solo a prepararmi prima di uscire e anche il nostro rapporto ne risente molto,lui cerca di starmi vicino ma sto vivendo una situazione molto complessa che nemmeno a lui mi va di spiegare.Ho provato a parlarne con mia madre e lei mi è venuta incontro in tutti i modi dicendomi perfino di non andarci più a scuola se il problema è quello! Ma io non voglio perchè so che ci tiene tanto e sono sempre stata il suo orgoglio, e io, felice di esserlo.
Cosa mi è successo?Perchè non riesco più a ridere come facevo prima?...pensavo fosse solo un periodo di transizione ma mi sento veramente persa, sto prendendo vitamine e gocce di passiflora perchè tutte le sere mi tremano i nervi, cercando di studiare finisco per chiudere i libri alle 2 - 3 di notte ma senza concludere granchè, ci sto mettendo tutta me stessa per ritrovare la tranquillità e il mio ritmo ma non riesco a migliorare.
Cosa posso fare?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte
MI scuso già da ora per la lunghezza del testo ma vorrei sapere se qualcuno riesce a capirmi a fondo.
sono una ragazza di 18 anni e frequento il 4º anno del liceo scientifico. non ho mai avuto problemi nello studio, sono sempre stata autonoma e ho sempre riportato il massimo dei voti: mi piaceva studiare.
Lo scorso anno scolastico e' stato abbastanza complicato e verso maggio ho avuto problemi con lo stomaco e i nervi a causa dello stress. Sarà che sono stata sfiduciata dal fatto che persone che non meritavano i miei stessi voti li hanno presi, sarà x la cattivissima sensazione di sentirmi oppressa, nervosa e con un peso al petto che non lascia respirare, che quest'anno scolastico l'ho iniziato prendendola un pò alla leggera pensando: <<chi me lo fa fare...>> e il nervosismo che portavo dentro mi faceva capire che non mi stavo comportando come avrei voluto io.
A novembre sono stata colpita da alcuni avvenimenti negativi come la morte di un mio coetaneo e di un altro ragazzo del mio paese che mi hanno lasciato un segno profondo. Ho iniziato ad interrogarmi ossessivamente sulla vita, sulla morte, su cosa ci fosse dopo e senza mai trovare una risposta mi sono distrutta con dei pianti continui durante la notte.
La mancanza di sonno, la testa fra le nuvole e i momenti di alto nervosismo a lungo andare, mi spingono tuttora a distrarmi dallo studio, a fare frequenti assenze a scuola a discapito della mia media che è calata drasticamente (almeno 3 voti). Vengo colta spesso da crisi di pianto quando sono sola a casa e a scuola mi sento sempre sfiduciata, non mi va di seguire le lezioni, mi sembra di stare in una prigione e quando torno a casa l'unica cosa ke mi viene in mente è accendere il pc e perderci una giornata intera, perchè se mi metto a studiare non capisco le cose che leggo, non le memorizzo, non mi va di ripeterle ad alta voce.E il giorno dopo preferisco anche fingere di stare male pur di non andare a scuola...
Vorrei uscire più spesso ma mi "annoio" quasi e non riesco a stare col pensiero di non aver nemmeno aperto un libro.
Esteriormente cerco di essere sempre la stessa persona di sempre e ci riesco abbastanza bene ma più sono costretta a fingere e più mi arrabbio con me stessa... sono consapevole di non poter piangere tutto il giorno tutti i giorni e continuo a portarmi tutto dentro peggiorando probabilmente le cose.Spesso sento il bisogno di telefonare qualcuno,chattare con qualcuno, anche una persona qualunque per poter parlare di qualsiasi cosa quasi come se volessi distrarmi da me stessa,ma non lo faccio ugualmente perchè mi sento ridicola. Col mio ragazzo di solito ci vedevamo un paio di volte a settimana perchè lui lavora fuori ma ora nemmeno la voglia di vederlo mi fa stare meglio perchè mi "annoio" anche solo a prepararmi prima di uscire e anche il nostro rapporto ne risente molto,lui cerca di starmi vicino ma sto vivendo una situazione molto complessa che nemmeno a lui mi va di spiegare.Ho provato a parlarne con mia madre e lei mi è venuta incontro in tutti i modi dicendomi perfino di non andarci più a scuola se il problema è quello! Ma io non voglio perchè so che ci tiene tanto e sono sempre stata il suo orgoglio, e io, felice di esserlo.
Cosa mi è successo?Perchè non riesco più a ridere come facevo prima?...pensavo fosse solo un periodo di transizione ma mi sento veramente persa, sto prendendo vitamine e gocce di passiflora perchè tutte le sere mi tremano i nervi, cercando di studiare finisco per chiudere i libri alle 2 - 3 di notte ma senza concludere granchè, ci sto mettendo tutta me stessa per ritrovare la tranquillità e il mio ritmo ma non riesco a migliorare.
Cosa posso fare?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte
[#1]
Gentile ragazza
Dalla tua descrizione sembrerebbe che ti trovi in una fase di scoraggiamento, di umore depresso e forse agli inizi di una vera e propria depressione. Infatti, uno dei segni più caratteristici della depressione è la progressiva scomparsa degli interessi verso le cose che prima ci piacevano.
Ma è solo un'ipotesi, per un parere più attendibile è necessario che tu ti sottoponga a degli accertamenti, di persona.
Per prima cosa dovresti parlarne con il tuo medico oppure, meglio ancora, con uno psichiatra. Se sarà il caso, potranno prescriverti dei farmaci per migliorare il tuo stato d'umore.
Poi, dovresti affrontare i dubbi e la demotivazione che ti stanno tormentando, e il modo migliore per farlo è attraverso dei consulti con un collega psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dalla tua descrizione sembrerebbe che ti trovi in una fase di scoraggiamento, di umore depresso e forse agli inizi di una vera e propria depressione. Infatti, uno dei segni più caratteristici della depressione è la progressiva scomparsa degli interessi verso le cose che prima ci piacevano.
Ma è solo un'ipotesi, per un parere più attendibile è necessario che tu ti sottoponga a degli accertamenti, di persona.
Per prima cosa dovresti parlarne con il tuo medico oppure, meglio ancora, con uno psichiatra. Se sarà il caso, potranno prescriverti dei farmaci per migliorare il tuo stato d'umore.
Poi, dovresti affrontare i dubbi e la demotivazione che ti stanno tormentando, e il modo migliore per farlo è attraverso dei consulti con un collega psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
dalla sua lettera emerge come stia vivendo un periodo molto difficile, pesante e faticoso che in parte ha collegato ad alcuni eventi negativi che ha vissuto e in parte non riesce ancora a spiegarsi e a comprendere. Ritengo che se si è accorta che il cercare di reagire a questa situazione problematica non è stato sufficente, potrebbe esserle utile rivolgersi ad un professionista psicoterapeuta per comprendere e superare questo momento così complicato e sofferto della sua vita e ritrovare la sua tranquillità e il suo equilibrio. Può rivolgersi al Consultorio o al CIM della ASL della sua città oppure ad uno psicoterapeuta privato conosciuto.
I miei migliori auguri.
dalla sua lettera emerge come stia vivendo un periodo molto difficile, pesante e faticoso che in parte ha collegato ad alcuni eventi negativi che ha vissuto e in parte non riesce ancora a spiegarsi e a comprendere. Ritengo che se si è accorta che il cercare di reagire a questa situazione problematica non è stato sufficente, potrebbe esserle utile rivolgersi ad un professionista psicoterapeuta per comprendere e superare questo momento così complicato e sofferto della sua vita e ritrovare la sua tranquillità e il suo equilibrio. Può rivolgersi al Consultorio o al CIM della ASL della sua città oppure ad uno psicoterapeuta privato conosciuto.
I miei migliori auguri.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 22/01/2009.
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