inizio depressione?
Salve e buona sera
Sono un ragazzo di 32 anni e credo di essere sulla buona strada per la depressione o se addirittura ne sono gia affetto.
sono sempre stato un ragazzo pessimista ed emotivo ma in questo periodo è tutto amplificato
- Non c'e più nulla ch mi attiri in modo significativo
- ho paura un problema serio col mondo del lavoro e col guidare la macchina, le due cose mi spaventano e non ho la forza di cambiare la situazione
- penso sempre alla morte dei miei genitori che ormai hanno un età e il pensiero mi terorizza , poi dopo un po penso amche alla mia. e non trovo il senso nell'esistenza della vita
- sono single non ho successo con le donne [da poco mi sono anche lasciato con la mia recente ragazza] e non ho la forza per rimettermi in gioco anche per i primi due motivi
tutti questi pensieri mi frullano nella testa ormai quasi 7/8 ore al giorno e la situazione sta diventando insostenibile.
PEnso che sarebbe stato molto meglio non nascere e non avere tutti sti pensieri e responsabilità , io non voglio responsabilità non voglio niente che senso ha la vita cosi?
questa è la situazione , grazie mille a chi mi risponderà
Sono un ragazzo di 32 anni e credo di essere sulla buona strada per la depressione o se addirittura ne sono gia affetto.
sono sempre stato un ragazzo pessimista ed emotivo ma in questo periodo è tutto amplificato
- Non c'e più nulla ch mi attiri in modo significativo
- ho paura un problema serio col mondo del lavoro e col guidare la macchina, le due cose mi spaventano e non ho la forza di cambiare la situazione
- penso sempre alla morte dei miei genitori che ormai hanno un età e il pensiero mi terorizza , poi dopo un po penso amche alla mia. e non trovo il senso nell'esistenza della vita
- sono single non ho successo con le donne [da poco mi sono anche lasciato con la mia recente ragazza] e non ho la forza per rimettermi in gioco anche per i primi due motivi
tutti questi pensieri mi frullano nella testa ormai quasi 7/8 ore al giorno e la situazione sta diventando insostenibile.
PEnso che sarebbe stato molto meglio non nascere e non avere tutti sti pensieri e responsabilità , io non voglio responsabilità non voglio niente che senso ha la vita cosi?
questa è la situazione , grazie mille a chi mi risponderà
[#1]
"io non voglio responsabilità non voglio niente che senso ha la vita cosi?"
Gent.le Ragazzo,
sono assolutamente d'accordo con Lei, se ci rifiutiamo di assumerci qualsivoglia responsabilità, inclusa quella di chiedere aiuto, la vita perde qualsiasi significato.
Tuttavia devo farle notare che una responsabilità se l'è assunta: quella di fare autodiagnosi sostituendosi allo specialista e quindi limitandosi a chiedere una conferma alla sua ipotesi che, purtroppo, non possiamo confutare attraverso una consulenza on line.
Il cambiamento è possibile e, non sempre si tratta di curare una patologia, a volte basta molto meno: ovvero essere disposti a mettere in discussione alcune delle nostre convinzioni come ad esempio:
-Non c'e più nulla che mi attiri
-non ho successo con le donne
-non ho la forza per rimettermi in gioco
-non ho la forza di cambiare la situazione
La motivazione ad avviare un processo di cambiamento non deriva da un "sforzo di volontà", al contrario a volte è proprio la disperazione a "costringerci" a chiedere aiuto.
Il primo passo lo ha fatto moltissime volte a giudicare dallo storico delle sue richieste su questo portale, ora occorre proseguire nella stessa direzione ma facendo il passo successivo che implica l'incontro diretto con uno psicologo, altrimenti il rischio è quello di continuare a disperdere energie in direzioni fuorvianti, rinforzando convinzioni disfunzionali.
Gent.le Ragazzo,
sono assolutamente d'accordo con Lei, se ci rifiutiamo di assumerci qualsivoglia responsabilità, inclusa quella di chiedere aiuto, la vita perde qualsiasi significato.
Tuttavia devo farle notare che una responsabilità se l'è assunta: quella di fare autodiagnosi sostituendosi allo specialista e quindi limitandosi a chiedere una conferma alla sua ipotesi che, purtroppo, non possiamo confutare attraverso una consulenza on line.
Il cambiamento è possibile e, non sempre si tratta di curare una patologia, a volte basta molto meno: ovvero essere disposti a mettere in discussione alcune delle nostre convinzioni come ad esempio:
-Non c'e più nulla che mi attiri
-non ho successo con le donne
-non ho la forza per rimettermi in gioco
-non ho la forza di cambiare la situazione
La motivazione ad avviare un processo di cambiamento non deriva da un "sforzo di volontà", al contrario a volte è proprio la disperazione a "costringerci" a chiedere aiuto.
Il primo passo lo ha fatto moltissime volte a giudicare dallo storico delle sue richieste su questo portale, ora occorre proseguire nella stessa direzione ma facendo il passo successivo che implica l'incontro diretto con uno psicologo, altrimenti il rischio è quello di continuare a disperdere energie in direzioni fuorvianti, rinforzando convinzioni disfunzionali.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile Utente,
prima di dare un nome al disagio che prova, vorrei sottolineare che a volte può essere del tutto normale provare certi tipi di emozioni come la tristezza, la paura, ansia, ecc...
Chiaramente tutto ciò va contestualizzato: se da poco tempo ha chiuso una storia d'amore, se il lavoro è incerto o manca, se ci sono delle condizioni avverse e se in tutto ciò la Sua naturale predisposizione è quella di vedere prima gli aspetti negativi, è perfettamente ovvio stare male.
Però è anche importante focalizzarsi sulle soluzioni al problema. Innanzitutto, se la Sua tendenza è quella al pessimismo, è possibile comprendere meglio che questa è una delle tante possibilità di stare nel mondo e aggiungerne altre, magari più funzionali. Però è opportuno anche lavorare sulle soluzioni al problema, da ultimo ragionare anche sul significato delle responsabilità per Lei. Tutto ciò è un lavoro da psicoterapia, previa valutazione diretta.
Cordiali saluti,
prima di dare un nome al disagio che prova, vorrei sottolineare che a volte può essere del tutto normale provare certi tipi di emozioni come la tristezza, la paura, ansia, ecc...
Chiaramente tutto ciò va contestualizzato: se da poco tempo ha chiuso una storia d'amore, se il lavoro è incerto o manca, se ci sono delle condizioni avverse e se in tutto ciò la Sua naturale predisposizione è quella di vedere prima gli aspetti negativi, è perfettamente ovvio stare male.
Però è anche importante focalizzarsi sulle soluzioni al problema. Innanzitutto, se la Sua tendenza è quella al pessimismo, è possibile comprendere meglio che questa è una delle tante possibilità di stare nel mondo e aggiungerne altre, magari più funzionali. Però è opportuno anche lavorare sulle soluzioni al problema, da ultimo ragionare anche sul significato delle responsabilità per Lei. Tutto ciò è un lavoro da psicoterapia, previa valutazione diretta.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Gentilissimi dottoresse che mi avete risposto
Venerdi comincerò un nuovo lavoro , dopo tanto tempo
inutile dire che sono attannagliato da paure e ansie e dalla paura della situazione che mi si presenterà
ma ho cercato di costringermi, anche se ho gia una paura matta di fallire e non avere più tempo di far niente di niente
che noia sta vita
Venerdi comincerò un nuovo lavoro , dopo tanto tempo
inutile dire che sono attannagliato da paure e ansie e dalla paura della situazione che mi si presenterà
ma ho cercato di costringermi, anche se ho gia una paura matta di fallire e non avere più tempo di far niente di niente
che noia sta vita
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 10/09/2018.
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