Tradimento
Salve dottori,
Sono un ragazzo di 23 anni che da più di 2 anni sta con una ragazza di 22 anni. Entrambi studiamo medicina, abbiamo una relazione fantastica, ricca di complicitá e lei mi ha sempre dimostrato tantissimo affetto nei miei confronti, è la ragazza perfetta. Fino a 5 anni fa vivevo la mia vita come quella di un adolescente, uscivo con gli amici, facevo sport, mi divertivo e avevo molte relazioni sociali. 5 anni fa la mia vita è iniziato
a cambiare.. mi sono iscritto a medicina e da quel momento mi sono dedicato quasi completamente allo studio raggiungendo brillanti risultati ma oltre a questo mio madre ha iniziato a soffrire di un problema debilitante cronico e abbiamo iniziato numero pellegrinaggi per dottori che non capitano la causa di questa condizione. Insomma ho passato 5 anni abbastanza pieni di tensione, alleviati in parte d questa splendida ragazza conosciuta due anni fa. A giugno finalmente un chirurgo scopre la causa del problema di mia madre e viene fissato l'intervento per luglio. Inutile dire che ho passato un periodo pieno di tensione e stress tra l'operazione e la sessione degli esami. Fatto l'intervento e gli esami, i problemi di mia madre ancora non erano risolti del tutto ma questo stato di tensione si è tramutato in una voglia inaspettata di fare cose fuori dalle mie ormai abitudini: volevo uscire la sera solo con i miei amici, volevo andare in discoteca, andare per pub e cercare ragazze su siti di incontri. Il tutto è durato poco più di una settimana fino a quando ovviamente è capitato il peggio: sono uscito con una ragazza e c'è stato un rapporto, non concluso completamente per mia decisione. Era come se il mio corpo fosse sconnesso dalla mia testa. Per quel periodo tutti i miei problemi erano come scomparsi, pensavo solo alla ricerca di un piacere senza tenere conto delle conseguenze. Durante il tragitto per casa mi sono maledetto per tutto il tempo e da allora la mia vita è diventata un inferno. La notte penso a tutta la mia vita
prima di quel momento e mi sento pieno di rimorsi, non dormi più. Quando sto con lei mi sento un pezzente, non riesco più a dare valore a tutto quello che facciamo.Tutto ciò che mi piaceva fare come il frequentare il reparto o lo studiare non mi riesce più, non ho più fatto esami.vedo il futuro che mi piaceva progettare come un qualcosa ormai privo di significato.Ho tradito la persona più importante della mia vita, l'unica che mi dava gioia insieme ai miei genitori.Ho paura a dirle questo non tanto per il fatto di lasciarmi o meno perché so che mi ama talmente tanto da perdonarmi, ma per il fatto che la farei cadere in una situazione di instabilità emotiva: ha passato un anno fa molti mesi della sua vita in uno stato depressivo a causa di una non riuscita con gli esami.Lo abbiamo passato insieme quel brutto evento e adesso le sta andando tutto bene e ho paura che dirle tutto la farebbe ricadere di nuovo in quella situazione depressiva.La mia vita si è bloccata e non so più come uscirne
Sono un ragazzo di 23 anni che da più di 2 anni sta con una ragazza di 22 anni. Entrambi studiamo medicina, abbiamo una relazione fantastica, ricca di complicitá e lei mi ha sempre dimostrato tantissimo affetto nei miei confronti, è la ragazza perfetta. Fino a 5 anni fa vivevo la mia vita come quella di un adolescente, uscivo con gli amici, facevo sport, mi divertivo e avevo molte relazioni sociali. 5 anni fa la mia vita è iniziato
a cambiare.. mi sono iscritto a medicina e da quel momento mi sono dedicato quasi completamente allo studio raggiungendo brillanti risultati ma oltre a questo mio madre ha iniziato a soffrire di un problema debilitante cronico e abbiamo iniziato numero pellegrinaggi per dottori che non capitano la causa di questa condizione. Insomma ho passato 5 anni abbastanza pieni di tensione, alleviati in parte d questa splendida ragazza conosciuta due anni fa. A giugno finalmente un chirurgo scopre la causa del problema di mia madre e viene fissato l'intervento per luglio. Inutile dire che ho passato un periodo pieno di tensione e stress tra l'operazione e la sessione degli esami. Fatto l'intervento e gli esami, i problemi di mia madre ancora non erano risolti del tutto ma questo stato di tensione si è tramutato in una voglia inaspettata di fare cose fuori dalle mie ormai abitudini: volevo uscire la sera solo con i miei amici, volevo andare in discoteca, andare per pub e cercare ragazze su siti di incontri. Il tutto è durato poco più di una settimana fino a quando ovviamente è capitato il peggio: sono uscito con una ragazza e c'è stato un rapporto, non concluso completamente per mia decisione. Era come se il mio corpo fosse sconnesso dalla mia testa. Per quel periodo tutti i miei problemi erano come scomparsi, pensavo solo alla ricerca di un piacere senza tenere conto delle conseguenze. Durante il tragitto per casa mi sono maledetto per tutto il tempo e da allora la mia vita è diventata un inferno. La notte penso a tutta la mia vita
prima di quel momento e mi sento pieno di rimorsi, non dormi più. Quando sto con lei mi sento un pezzente, non riesco più a dare valore a tutto quello che facciamo.Tutto ciò che mi piaceva fare come il frequentare il reparto o lo studiare non mi riesce più, non ho più fatto esami.vedo il futuro che mi piaceva progettare come un qualcosa ormai privo di significato.Ho tradito la persona più importante della mia vita, l'unica che mi dava gioia insieme ai miei genitori.Ho paura a dirle questo non tanto per il fatto di lasciarmi o meno perché so che mi ama talmente tanto da perdonarmi, ma per il fatto che la farei cadere in una situazione di instabilità emotiva: ha passato un anno fa molti mesi della sua vita in uno stato depressivo a causa di una non riuscita con gli esami.Lo abbiamo passato insieme quel brutto evento e adesso le sta andando tutto bene e ho paura che dirle tutto la farebbe ricadere di nuovo in quella situazione depressiva.La mia vita si è bloccata e non so più come uscirne
[#1]
Salve,
con le sue parole comunica il suo malessere legato al tradimento verso la sua ragazza. Qualcosa sembra averla spinta a mutare le sue abitudini due mesi fa circa, se ho capito correttamente.
Trovo importante il suo pensiero, quando riflette sulle ragioni del suo cambiamento. Sembra dire che in qualche modo c'entri un'intensa tensione, che ha vissuto per lungo tempo. Non so se possiamo dire qualcosa che ha tenuto dentro di sé troppo a lungo, e ora sente il bisogno di esprimere in qualche modo.
Immagino che le critiche condizioni di salute di sua madre, che ha iniziato a soffrire di una malattia debilitante cronica diversi anni fa, abbiano causato in lei e alla sua famiglia un malessere quotidiano e un clima di preoccupazione, forse anche di angoscia e inquietudine. Posso intanto chiederle se il suo nucleo familiare è composto da lei e sua madre?
Senz'altro questo può avere generato in lei un sovraccarico emotivo e organizzativo non facile da gestire.
Nel suo racconto fornisce un elemento importante, che ci porta un po' indietro nel tempo. Cinque anni fa la sua vita è iniziata a cambiare. Faceva sport, usciva, si divertiva. Poi si è iscritto a Medicina e, per qualche motivo, sembra essersi dedicato soltanto allo studio, come se si fosse chiuso in se stesso. Che cosa accadde allora dentro di sè, è una domanda che sento importante, perché può portarci ad aprire alcuni discorsi legati al suo mondo interiore.
Inoltre, posso anche chiederle cosa prova per la sua ragazza? Ha parlato di una relazione di grande affetto e conforto. È importante però che possa approfondire i suoi sentimenti e la sessualità, sente di essere innamorato?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
con le sue parole comunica il suo malessere legato al tradimento verso la sua ragazza. Qualcosa sembra averla spinta a mutare le sue abitudini due mesi fa circa, se ho capito correttamente.
Trovo importante il suo pensiero, quando riflette sulle ragioni del suo cambiamento. Sembra dire che in qualche modo c'entri un'intensa tensione, che ha vissuto per lungo tempo. Non so se possiamo dire qualcosa che ha tenuto dentro di sé troppo a lungo, e ora sente il bisogno di esprimere in qualche modo.
Immagino che le critiche condizioni di salute di sua madre, che ha iniziato a soffrire di una malattia debilitante cronica diversi anni fa, abbiano causato in lei e alla sua famiglia un malessere quotidiano e un clima di preoccupazione, forse anche di angoscia e inquietudine. Posso intanto chiederle se il suo nucleo familiare è composto da lei e sua madre?
Senz'altro questo può avere generato in lei un sovraccarico emotivo e organizzativo non facile da gestire.
Nel suo racconto fornisce un elemento importante, che ci porta un po' indietro nel tempo. Cinque anni fa la sua vita è iniziata a cambiare. Faceva sport, usciva, si divertiva. Poi si è iscritto a Medicina e, per qualche motivo, sembra essersi dedicato soltanto allo studio, come se si fosse chiuso in se stesso. Che cosa accadde allora dentro di sè, è una domanda che sento importante, perché può portarci ad aprire alcuni discorsi legati al suo mondo interiore.
Inoltre, posso anche chiederle cosa prova per la sua ragazza? Ha parlato di una relazione di grande affetto e conforto. È importante però che possa approfondire i suoi sentimenti e la sessualità, sente di essere innamorato?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Utente
Gentile dottore innanzitutto grazie per la risposta molto precisa e studiata.
Il mio nucleo famigliare è composto da me, i miei genitori e mio fratello. Mio padre e mio fratello però lavorano quindi stando molto a casa per lo studio sono io che ho vissuto di piu in prima persona la problematica di mia madre questi anni.
L'inizio di medicina ha rappresentato per me il passaggio da persona immatura a persona ormai responsabile e matura. Ho deciso di uscire molto meno e di abbandonare molte relazioni e interessi per dedicarmi quasi completamente allo studio. Probabilmente ho sbagliato e me ne sto rendendo conto solo ultimamente. Non mi ero sono reso conto che ero ancora un ragazzo mentre invece mi sentivo come un adulto che doveva pensare solo alla carriera carico di chissà quali responsabilità.
La relazione con la mia ragazza secondo me è stato qualcosa di inaspettato, l'ho conosciuta in maniera casuale in un periodo di burnout secondo me ed è nata una relazione stupenda. Non so cosa significhi essere innamorato, ho avuto solo lei come ragazza ma so che la mia vita con un'altra persona non sarebbe la stessa cosa. Se pensassi me insieme a un'altra ragazza non riuscirei a immaginare di raggiungere mai un livello di complicitá che ho raggiunto con lei. La sessualitá presenta alti e bassi, ci sono periodi in cui va molto bene e altri in cui non va alla grande o perche non ho molto desiderio di avere rapporti carnali o perche siamo sotto esame per periodi anche molto lunghi e non ci vediamo.
Il mio nucleo famigliare è composto da me, i miei genitori e mio fratello. Mio padre e mio fratello però lavorano quindi stando molto a casa per lo studio sono io che ho vissuto di piu in prima persona la problematica di mia madre questi anni.
L'inizio di medicina ha rappresentato per me il passaggio da persona immatura a persona ormai responsabile e matura. Ho deciso di uscire molto meno e di abbandonare molte relazioni e interessi per dedicarmi quasi completamente allo studio. Probabilmente ho sbagliato e me ne sto rendendo conto solo ultimamente. Non mi ero sono reso conto che ero ancora un ragazzo mentre invece mi sentivo come un adulto che doveva pensare solo alla carriera carico di chissà quali responsabilità.
La relazione con la mia ragazza secondo me è stato qualcosa di inaspettato, l'ho conosciuta in maniera casuale in un periodo di burnout secondo me ed è nata una relazione stupenda. Non so cosa significhi essere innamorato, ho avuto solo lei come ragazza ma so che la mia vita con un'altra persona non sarebbe la stessa cosa. Se pensassi me insieme a un'altra ragazza non riuscirei a immaginare di raggiungere mai un livello di complicitá che ho raggiunto con lei. La sessualitá presenta alti e bassi, ci sono periodi in cui va molto bene e altri in cui non va alla grande o perche non ho molto desiderio di avere rapporti carnali o perche siamo sotto esame per periodi anche molto lunghi e non ci vediamo.
[#3]
È comprensibile che abbia vissuto di più la condizione problematica di sua madre, con tutta la sua complessa e dolorosa portata, se gli altri membri della sua famiglia sono meno presenti.
Come consiglio, in questa sede, posso dirle di provare a condividere, se è possibile e non lo avesse già fatto, il suo stato d'animo anche con suo padre e suo fratello. Eventualmente anche con altri familiari vicini.
Se questo fosse difficile, sarebbe importante poter approfondire maggiormente la sua storia personale e familiare, con le sue dinamiche relazionali, dal vivo.
Lo studio e il suo progetto di lavoro sono importanti. Ma sente anche importante poter coltivare altre passioni e, soprattutto, alleggerire certi carichi. Troppe responsabilità possono affaticarla oltremodo. E questo può contribuire all'accumulo di tensione, che non giova a lei per primo, ma neppure alle persone alle quali tiene.
Le sue parole sulla maturità fanno riflettere, sono preziose. Riguardano complessi discorsi sul dovere e sul piacere. Essere maturi non deve corrispondere a un sacrificio di se stessi, con il rischio di opprimersi e vivere in uno stato deprivativo. Mi piace dire che l'immaturità contenga in sé un soffio vitale, corrisponda a una propria autenticità. Non dobbiamo pertanto disprezzarla o rinnegarla. Senz'altro non possiamo vivere di sola autenticità o di libertà, ma neppure possiamo vivere senza. Anche un adulto, diremmo, dev'essere un po' immaturo.
Sulla sua ragazza e sulla storia con lei, sento alcuni primi vissuti dentro di me, che sarebbe poi necessario sviluppare. Parla di una relazione stupenda e comunica una complicità esclusiva, anche se allo stesso tempo non sente di poter dire di essere innamorato di lei, almeno in questo momento. È un tema molto grande e delicato, che riguarda la sua esistenza e la sua coppia. Dev'essere approfondito.
Posso comprendere che in virtù del vostro legame, non sappia se comunicarle il rapporto che ha avuto con un'altra ragazza, per quanto non concluso. Da una parte sarebbe onesto e immagino lo senta giusto, dall'altra creerebbe un senso di instabilità con il rischio di provocare un forte disagio anche in lei, tra voi.
Da come parla, almeno qui, mi sembra giudicare se stesso piuttosto severamente. È importante, tuttavia, che possa dare un senso ai suoi stati d'animo e ai suoi comportamenti, comprenderli al di là dei giudizi. Questo dovrebbe esserle di aiuto, non si lasci semplicemente sopraffare dai rimorsi.
Quindi, come sto dicendo, credo importante che possa fermarsi a guardarsi dentro e ad ascoltare se stesso. Devo dire che sento che scrivendoci non solo mi sembra desiderare di farlo ma, potremmo dire, mi sembra che lo stia già facendo. Questo è un segno particolarmente favorevole.
Come prima cosa soprattutto pertanto, troverei importante che possa ripensare la sua vita e, secondo il mio sentire evocato dal suo racconto, imparare a dare spazio alla sua autenticità. Successivamente, nel tempo, questo dovrebbe consentirle di vivere le sue relazioni familiari in un modo meno gravoso per sé, di capire come muoversi con la sua ragazza, di riconsiderare e ritrovare il senso dei suoi progetti lavorativi. In altre parole, di essere se stesso insieme agli altri, nel mondo possibile che sceglie di abitare.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Come consiglio, in questa sede, posso dirle di provare a condividere, se è possibile e non lo avesse già fatto, il suo stato d'animo anche con suo padre e suo fratello. Eventualmente anche con altri familiari vicini.
Se questo fosse difficile, sarebbe importante poter approfondire maggiormente la sua storia personale e familiare, con le sue dinamiche relazionali, dal vivo.
Lo studio e il suo progetto di lavoro sono importanti. Ma sente anche importante poter coltivare altre passioni e, soprattutto, alleggerire certi carichi. Troppe responsabilità possono affaticarla oltremodo. E questo può contribuire all'accumulo di tensione, che non giova a lei per primo, ma neppure alle persone alle quali tiene.
Le sue parole sulla maturità fanno riflettere, sono preziose. Riguardano complessi discorsi sul dovere e sul piacere. Essere maturi non deve corrispondere a un sacrificio di se stessi, con il rischio di opprimersi e vivere in uno stato deprivativo. Mi piace dire che l'immaturità contenga in sé un soffio vitale, corrisponda a una propria autenticità. Non dobbiamo pertanto disprezzarla o rinnegarla. Senz'altro non possiamo vivere di sola autenticità o di libertà, ma neppure possiamo vivere senza. Anche un adulto, diremmo, dev'essere un po' immaturo.
Sulla sua ragazza e sulla storia con lei, sento alcuni primi vissuti dentro di me, che sarebbe poi necessario sviluppare. Parla di una relazione stupenda e comunica una complicità esclusiva, anche se allo stesso tempo non sente di poter dire di essere innamorato di lei, almeno in questo momento. È un tema molto grande e delicato, che riguarda la sua esistenza e la sua coppia. Dev'essere approfondito.
Posso comprendere che in virtù del vostro legame, non sappia se comunicarle il rapporto che ha avuto con un'altra ragazza, per quanto non concluso. Da una parte sarebbe onesto e immagino lo senta giusto, dall'altra creerebbe un senso di instabilità con il rischio di provocare un forte disagio anche in lei, tra voi.
Da come parla, almeno qui, mi sembra giudicare se stesso piuttosto severamente. È importante, tuttavia, che possa dare un senso ai suoi stati d'animo e ai suoi comportamenti, comprenderli al di là dei giudizi. Questo dovrebbe esserle di aiuto, non si lasci semplicemente sopraffare dai rimorsi.
Quindi, come sto dicendo, credo importante che possa fermarsi a guardarsi dentro e ad ascoltare se stesso. Devo dire che sento che scrivendoci non solo mi sembra desiderare di farlo ma, potremmo dire, mi sembra che lo stia già facendo. Questo è un segno particolarmente favorevole.
Come prima cosa soprattutto pertanto, troverei importante che possa ripensare la sua vita e, secondo il mio sentire evocato dal suo racconto, imparare a dare spazio alla sua autenticità. Successivamente, nel tempo, questo dovrebbe consentirle di vivere le sue relazioni familiari in un modo meno gravoso per sé, di capire come muoversi con la sua ragazza, di riconsiderare e ritrovare il senso dei suoi progetti lavorativi. In altre parole, di essere se stesso insieme agli altri, nel mondo possibile che sceglie di abitare.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#4]
Utente
Grazie dottore, rifletterò su quello che mi ha detto. Le volevo dire un'altra cosa, ho vinto una borsa di studio per 5 mesi da gennaio e sto decidendo se partire o no. Lei pensa che allontanarmi così tanto da tutti possa servire per migliorare la mia situazione o peggiorerebbe solo tutto?
[#5]
Non è possibile sapere se un allontanamento potrebbe esserle in qualche modo di beneficio. Sembra nutrire lei stesso dei dubbi in proposito. Forse da una parte sente l'esigenza di fare chiarezza e di ritrovare se stesso, dall'altra teme di deludere alcune persone per lei importanti?
Indipendentemente da un possibile e temporaneo allontanamento, resta cruciale la possibilità di guardarsi dentro e aprirsi al suo mondo interiore. Come cercavo di dirle, è quello il modo per imparare a sentire dentro di sé qual è la strada che desidera seguire.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Indipendentemente da un possibile e temporaneo allontanamento, resta cruciale la possibilità di guardarsi dentro e aprirsi al suo mondo interiore. Come cercavo di dirle, è quello il modo per imparare a sentire dentro di sé qual è la strada che desidera seguire.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 05/09/2018.
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