Tristezza durante il rapporto sessuale
Buonasera, scrivo per un problema che mi affligge ormai da anni e con il quale faccio sempre più fatica a rapportarmi. Sono attiva sessualmente dall'età di vent'anni, e fin dal primo rapporto sessuale ho avvertito dolore, tristezza e sentimenti sempre del tutto negativi: non ho mai sperimentato l'orgasmo con un partner perché mai, per nemmeno un istante, ho avvertito piacere durante l'atto fisico. A volte pratico l'autoerotismo, ma anche in quel caso, sento che a bloccarmi c'è qualcosa che non riesco in alcun modo a controllare. Brancolo nel buio più totale, perché non ho mai subito molestie sessuali, e sono certa di essere profondamente attratta dal sesso opposto: mi capita spesso di elaborare pensieri erotici con il mio attuale ragazzo, ma non appena siamo in intimità, subentra solo l'horror vacui. Mi sento persa, profondamente triste e decisamente non capita, visto che nessuno conosce questo mio problema. Mi riesce difficile anche solo tentare di trovare le parole adatte per descrivere la situazione di totale terrore in cui verso ogni volta che il mio partner sessuale mi vede nuda: e no, non perché io non sia al mio agio col mio corpo, bensì perché so che da quel momento in poi, avverrà qualcosa che mi fa del male (psicologicamente e fisicamente), ed in un modo che nemmeno so descrivere. Sempre più spesso, nell'arco della giornata, mi capita di ripensare a quei momenti e di avere lunghe crisi di pianto: ho paura di far sesso, non voglio farlo e non voglio star male. La vera domanda è: perché non voglio? Perché accade tutto questo?
Mi scuso per la lunghezza del testo, ma ormai non so davvero quale strategia adottare.
Mi scuso per la lunghezza del testo, ma ormai non so davvero quale strategia adottare.
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(...)ma non appena siamo in intimità, subentra solo l'horror (..)
il punto è questo l'aspettativa negativa la predispone in questo modo, la tensione aumento e ciò non le permette di vivere il momento. L'approccio va modificato, ci sono tecniche che hanno la funzione di farla abituare alla situazione, farla rilassare e che l'aiutano anche a ritrovare il piacere. gli esercizi, in genere, si fanno in coppia ma è necessaria la supervisione di uno psicoterapeuta.
il punto è questo l'aspettativa negativa la predispone in questo modo, la tensione aumento e ciò non le permette di vivere il momento. L'approccio va modificato, ci sono tecniche che hanno la funzione di farla abituare alla situazione, farla rilassare e che l'aiutano anche a ritrovare il piacere. gli esercizi, in genere, si fanno in coppia ma è necessaria la supervisione di uno psicoterapeuta.
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 03/09/2018.
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